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Autore: Carotina91    24/11/2011    0 recensioni
"Sai Tom credo che tu mi piaccia, ma non posso innamorarmi di te, come hai detto tu sei famoso e non vuoi una relazione duratura, rispetto la tua decisione, saremo buoni amici lo prometto. Il mio cuore è già stato spezzato troppe volte i cocci sono piccoli frammenti impossibili da rimettere insieme, non sono pronta per un'altra delusione per questo non voglio concedermi a te. Ti voglio bene, è tutto ciò che posso dirti.”
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Tom Und Hanna: Molto più che amici'
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-Hanna ti avevamo detto che questa sarebbe stata la tua ultima bravata. Non capisco perché ti comporti così ma da oggi non farai più la ribelle, io e tuo padre abbiamo deciso di mandarti da mia sorella a Loitsche, fai i bagagli ora! E non pensare che tu…-

Mia madre è sempre stata molto cocciuta e autoritaria, rigida a rispettare le regole, le sue regole che nessuno osava infrangere fino a quando sono nata io. I miei sono sposati da molto tempo fidanzati da giovanissimi beh, mio padre a quel tempo aveva solo tredici anni, mia madre quindici. Lui non sapeva ancora a cosa andasse incontro stando con lei. Mia madre è di origini tedesche, i suoi genitori sono sempre stati molto protettivi con lei, attenti a chi frequentasse, a cosa facesse dopo la scuola e tante altre cose, dei veri mastini direi. Mio padre è il contrario, timido e sempliciotto è italiano ha conosciuto mia madre quando lei si trasferì in Italia per continuare gli studi e lì scoccò quello che si chiama il colpo di fulmine. Non si fidanzarono subito per vari motivi ma questo lo racconterò poi, è meglio che ora finisca di togliere i vestiti dall’ armadio prima che Hitler continui con la sua ramanzina. Per una parte sono felice di andare via da questo paesino, c’è sempre la stessa gente, tutti sanno tutto, la gente non si fa mai i fatti suoi. Mia madre ci tiene tantissimo alla privacy io invece faccio tutto ciò che è sbagliato forse perché mi annoio. Vorrebbe che conducessi una vita simile a quella dei miei coetanei, ma è così palloso seguire le regole, e i ragazzi qui sono così noiosi e le ragazze tutte perfettine attente al look. Lascio cadere una maglietta sul pavimento e mi affaccio al balcone guardando il cielo, l’unica cosa che mi piace di questo posto è il cielo di notte. Roccafiorita non è come le grandi città qui nessuno mi capisce, tutti o quasi pensano che io sia solo una teppista e basta. Non ho veri amici quelli veri è difficile trovarli, per questo non mi confido mai con nessuno perché alla prima occasione, appena ti volti subito sono pronti a pugnalarti alle spalle. Mesi fa mi vedevo con una ragazza non eravamo migliori amiche solo amiche, uscivamo tutte le sere in un locale fuori città, fumavo e bevevo in sua compagnia, non durò molto fui arrestata per guida in stato d’ebbrezza e mia madre interruppe la nostra amicizia. Ho sempre voluto fuggire da questo paese di merda, non ha mai fatto per me io sono libera come il vento vorrei viaggiare on the road, e forse cominciare dalla Germania credo sia un buon inizio. Beh almeno non sentirò mia madre dirmi che sono una buona a nulla e che con il mio comportamento l’ho delusa profondamente, credo che un po’ si vergogni di me, ma sono sempre sua figlia e ammetterlo sarebbe per lei solo una debolezza, spera di potermi mettere la testa apposto, ma è un gesto inutile. Ho un fratello di quattro anni più grande di me, forse con lui avrà più pazienza. Torno in camera per risistemare le ultime cose, decido di mettere tutto nelle valigie, non tornerò a casa molto presto, rido a quest’idea, mia madre impazzirà. Mi guardo in giro e mi accordo che tutto è pronto, porto l’orecchio contro la porta, lei non sta più urlando e io non scenderò in cucina. Mi guardo allo specchio accorgendomi che in realtà non ci somigliamo affatto; ho lunghi capelli nero blu mossi, occhi di un azzurro molto chiaro, labbra piccole e carnose, la mia pelle è bianca forse un po’ troppo ma a me non importa mi piaccio così. Sono magra, alta più o meno 1,66 ho una terza di seno abbondante, non sono per niente gracilina come dice mio fratello, anzi mi piace tenermi allenata. Ho tre piercing uno all’orecchio destro, uno sull’ombelico e uno sul labbro, e uno tatuaggio. Amo la moda, l’unica cosa che mi soddisfa sono due ore di sano shopping tutto il resto potrei farne a meno. Sento qualcuno bussare e senza dire nulla la porta si apre e fa il suo ingresso mio fratello Andrea. Lui è diverso da me, è un tipo sportivo ama il calcio e il basket, ha i capelli castani, occhi chiari quasi verdi, un fisico da atleta si allena tre volte a settimana ha messo su dei buoni muscoli. Io e lui siamo pappa e ciccia, amiamo far arrabbiare nostra madre, anche a lui non piacciono le regole ma diversamente da me non le infrange, è più come mio padre ha preso da lui. Si avvicina chiudendo la porta alle sue spalle e mi abbraccia, so che la mia partenza lo ha reso triste ma io e lui siamo come gemelli l’uno sentirà sempre la mancanza dell’altro.

Andrea: Mi mancherai Hanna, come farò qui senza di te?!
Hanna: Ehy, non voglio vederti piagnucolare intesi? (Gli arruffo i capelli) Te la caverai benissimo.
Andrea: Nostra madre ha davvero esagerato, mandarti in Germania poi mi sembra un idea assurda!
Hanna: Eddai così avrai la casa tutta per te e magari qui potrai mettere i tuoi attrezzi così smetterai di andare in palestra!
Andrea: Non è divertente, tu tornerai e riavrai la tua camera.
Hanna: Credi davvero che tornerò?

Mi siedo sul letto l’unico ancora non disfatto, lui si affianca a me. Io come sempre appoggio la testa sul suo petto e lui ricambia stringendomi affettuosamente a lui. Se non fosse mio fratello credo che potrei amarlo.

Andrea: Che vuoi dire scusa?
Hanna: Dico solo che potrei decidere di restare lì…
Andrea: Nostra madre non te lo permetterà lo sai.
Hanna: Eppure è proprio lei che mi costringe a partire no?
Andrea: Beh, se tu non ti fossi fatta beccare con quel pacchetto d’erba…

Mi siedo sciogliendomi da suo abbraccio, lui mi accarezza la schiena coperta da un piccolo top, non mi è mai piaciuto dormire con dei pigiami, anzi quando sono sola dormo sempre nuda, non sono pazza solo che mi piace stare comoda.

Hanna: Andrea tu non capisci qui mi sento come un uccello in gabbia, mi sento soffocare ogni giorno, trasgredisco alle sue regole perché non ne posso più. (Lo guardo) Tu mi dovresti capire più di tutti, sai quanta voglia ho di lasciare questo posto. Odio la gente di qui, anche se l’idea di lasciare te mi distrugge so che però starai bene, e questo mi conforta e mi da la forza di lasciare tutto e andare in Germania.
Andrea: Pensi che lì ti troverai bene?
Hanna: Forse, ma provare infondo non costa nulla.
Andrea: Io non so che dire…vorrei tanto che restassi, ma partire credo sia la soluzione migliore, scusami se sono così indeciso.
Hanna: è normale sei mio fratello.

Mi ristendo lasciandomi coccolare da lui, mi mancherà da morire lo sappiamo entrambi.

Hanna: Dormi con me vero?
Andrea: Certo, è l’ultima sera come potrei non restare qui.
Hanna: Allora spogliati e mettiamoci a letto.
Andrea: Si, mia signora.
Hanna: Scemo.

La notte passò in fretta così veloce che mi sembrava quasi di essermi addormentata da poco. Svegliai mio fratello con un bacio sulla guancia, strizzò gli occhi e stiracchiandosi si alzò dal letto andando in bagno. Andai nell’altro bagno feci una doccia veloce e ritornai in camera, i vestiti li preparai la sera prima alle volte ci mettevo davvero tanto a decidere e finiva che decidevo sempre per il semplice. Non sono una ragazza che sta ore davanti all’armadio a pensare ora che mi metto? Gonna, top o jeans? E i capelli e quale sarà il trucco più adatto? Io non mi faccio di questi problemi indosso la prima cosa che vedo e sono pronta. Da un cassetto prendo l’intimo e lo indosso. Mi siedo sul letto, metto gli shorts di jeans, camicia blu la quale arrotolo le maniche. Prima di chiudere la valigia prendo gli stivali, una collana e gli orecchini a forma di panda, regalo di Andrea. I capelli li lascio sciolti, mi trucco gli occhi, un po’ di far e il mio lucidalabbra alla fragola, sono pronta non mi resta che salutare gli altri. Vestito

Andrea: Chiamami tutti i giorni, promettilo!
Hanna: Promesso fratellone!
Papà: Fai attenzione hai malintenzionati, ah ti ho messo lo spray al peperoncino nella borsa.
Hanna: Babbo. (Lo abbraccio) Non preoccuparti starò bene.
Papà: Lo so tesoro.
Hanna: Ok, ora vado il taxi mi aspetta.
Andrea: Non vuoi salutarla?
Hanna: è tardi, e poi lo so che non vuole! Ciao babbo, ciao Andy vi voglio bene!

In fretta esco di casa carico le valigie sul taxi e do un ultima occhiata alla casa, saluto Andrea e vado via. La mia nuova vita sta iniziando non potrei esserne più felice.

Ciao a tutti, beh che dire, rieccomi con una nuova storia nonostante debba continuare le altre. Questa ff mi venuta di getto credo di averla sognata :) Hanna è una ragazza che non sa stare ferma in un solo posto. C'è sua madre che la vorrebbe come lei ma Hanna è diversa e prima o poi capirà che con il suo atteggiamento la allontanerà ancor di più. Poi cè Andrea legatissimoa sua sorella, e i nostri th, che nel primo cap non ci sono penso dal 2 o dal 3 voglio fare le cose con calma con questa storia. Beh spero la leggano in tanti e soprattutto che sia anche commentata. Kuss .

CAST

Hanna-Andrea-Gabrielle-Vera- Nathaniel-Sara-Stephanie-Julia-Jordan

  
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