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Autore: Cherie__    25/11/2011    2 recensioni
- Non toccarla mai più - La sua voce roca e sprezzante si perde in quel piccolo parco ormai vuoto
- Non stavamo facendo niente di male - Si giustifica l'altro con la voce spezzata, ha il viso paonazzo e non fa altro che ansimare, come se gli stesse togliendo l'aria
- Non avvicinarti mai più a lei! -
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Number 03

Era circa un quarto d'ora che fissava la copertina di quel quaderno, sconcertata. Aveva fatto un cavolata, non c'era alcun un dubbio. Ma era successo per sbaglio, solo una reazione involontaria dovuta allo stress.
Evitò persino l'amica, quando la campanella le riempì le orecchie, scattando in piedi e fuori dall'aula.
Non voleva parlare, non voleva riempirsi la testa di tutte le chiacchiere di Ji-Eun. Neanche vedere il fratello le avrebbe migliorato la giornata, ne era certa. In fondo era lui il centro di quella sua preoccupazione, era quella dannata penna che si era mossa da sola.
Pensandoci, non era la prima volta che le capitava, spesso, mentre parlava al telefono, scribacchiava su foglietti volanti, che poi si perdevano nei meandri del cassetto nel mobile. Non gli aveva mai dato troppa importanza, era sicura che si trattasse solo di amore fraterno, del fatto che stravedeva per lui, come Siwon per la sua adorata sorellina.
Rin percorse velocemente il corridoio gremito di occhiate invidiose o solo vogliose di chiedere uno stupido autografo di Siwon. Scese le scale lentamente, trovandosi in pochi secondi nell'atrio della scuola. Non c'era l'Oppa, non c'era il solito campanello di gente a bloccargli il passaggio.
Quel giorno non sarebbe potuto andare a prenderla, aveva detto. A causa di una riunione di "massima importanza". Alla fine non aveva voluto indagare oltre, altrimenti avrebbe rischiato di vedere il fratello cancellare qualsiasi appuntamento pur di trovarsi davanti al cancello.
- Ehi! -
Il tempo di mettere piede fuori dal territorio scolastico, che si sentì chiamare. Non aveva detto il suo nome, ma era quasi certa che si stesse riferendo a lei. Volse lo sguardo alla sua sinistra, notando una figura sospetta poggiata al muro.
Oh, perfetto, un maniaco che cercava di abbordarla!
Rin si bloccò al suo posto, indecisa se continuare per la sua strada o avvicinarsi al potenziale maniaco. Aveva un capello nero ben calcato sul capo, un paio di occhiali neri e abiti casual. Lo guardò dall'alto in basso, per poi voltarsi dall'altra parte.
- Rin! Ma che fai? - sbottò lo sconosciuto, afferrandola per un braccio - Non mi riconosci nemmeno, adesso? -
- Ah… - sussurrò imbarazzata, accorgendosi solo ora di chi aveva davanti - SungMin... Non ti avevo riconosciuto! -
Forse era meglio evitare la parte del maniaco, non era molto carino da dire. E poi, da vicino, era chiaramente riconoscibile anzi, dava ancora più nell'occhio con quegli occhiali scuri.
- Be’? Non sei contenta di vedermi? -
- Si, certo! Ma che ci fai qui? -
- Siwon mi aveva detto che la tua scuola era vicina a casa mia e ho pensato che ti avrebbe fatto piacere. -
Rin sorrise contenta, in fondo era davvero contenta di poter scambiare due chiacchiere con lui. Almeno qualcosa di diverso dal solito noioso pomeriggio. Cominciarono a camminare a passo veloce verso casa; di solito, venivano scoperti piuttosto in fretta, la maggior parte delle volte a causa di una qualche ragazzina urlante.
- É davvero carino da parte tua - disse sistemandosi lo zaino sulle spalle - Ma non avevi una riunione anche tu? -
Sungmin sembrò pensarci sù un attimo, corrucciando la fronte.
- No, non mi pare - rispose poco dopo, guardandola confuso - Chi te l'ha detto? -
- Siwon. Mi ha detto che non poteva venire a prendermi per una riunione.. -
Lasciò cadere così la discussione, tornando a riflettere sul quaderno incriminato, che sembrava pulsare ancora.
Sungmin si schiarì la gola alla ricerca dell'attenzione di Rin, che si trovava visibilmente tra le nuvole.
- Che mi offri appena arrivati a casa? - chiese divertito, dandole un buffetto sulla guancia.
- Vediamo... Che ne dici di un bicchiere d'acqua? -
- Sei proprio cattiva! - disse, facendo il finto offeso - Dovresti trattare meglio gli amici di tuo fratello! -
Rin scoppiò a ridere cercando, nel frattempo, le chiavi di casa nel cappotto. L'unica cosa buona era il non essere costretti a correre, almeno per quella volta.
Aprì il cancello cigolante, che non si risparmiò un commento sarcastico da parte di Sungmin.
- Sei tu ad aver bisogno di un po’ d'olio! Sei tutto rigido! -
- Sono diversamente agile, e poi è colpa del freddo -
- Tutte scuse.. Vuoi una cioccolata calda, piuttosto? - propose, togliendosi le scarpe all'entrata - Oppure un bel gelato? -
- Smettila di prendermi in giro! Qualcosa di caldo -
- Ok, vai pure in sala e accendi la tv se ti va -
Rin corse in cucina, alla ricerca di qualche tazza pulita e di cioccolata. Prese la sedia e ci salì sopra, l'aveva sempre detto che quei mobili erano stati costruiti su misura per farla sentire un puffo.
Con non poca difficoltà, afferrò tutto il necessario e, in un batter d'occhio, delle tazze fumanti si ergevano sul vassoio della Disney.
- Ecco qua! - disse, accomodandosi sulla poltrona - La tazza con zio Paperone è tua -
Sungmin la guardò stranito, passando lo sguardo dalle tazze a Rin.
- Perché dovrei usare la tazza di zio Paperone? - sbottò, afferrando la tazza accanto.
- Perché sei antipatico come lui! Paperino è mio, ridammelo! -
Sembravano due bambini capricciosi, ma in realtà si trattava di vita o di morte. La lotta per la supremazia, ecco cos'era, e non potevano permettersi di vacillare, nemmeno per un secondo.
Alla fine ne uscì trionfante Sungmin che, con fare strafottente, si era scolato l'intera cioccolata di Paperino in quattro e quattr'otto. Con successivo bruciamento di gola e imprecazioni continue dovute al sorriso divertito di Rin.
Avevano vinto entrambi e adesso, seduti uno accanto all'altro, seguivano attenti una partita di calcio.
- Vinceranno sicuramente loro, sono in netto vantaggio - proferì lei, tra un sorso di cioccolata e l'altro.
- Ma che dici, non capisci proprio niente di calcio! - sbottò lui, esponendo tutte le qualità della squadra avversaria, che certamente non si trovavano nell'altra.
Inutile dire cosa accadde dopo, tra cuscinate e pizzicotti a tutto spiano.
Li interruppe solo il rumore della chiave nella toppa, che li fece immobilizzare sul divano come soldatini.
- Rin, sono finalmente a casa! - la voce esausta di Siwon rimbombò all'entrata.
- Oppa! - urlò lei raggiante.
Non appena Siwon si trovò davanti il quadretto felice, composto dalla sorella e da qualcuno che non era lui, gli si gelò il sangue. Senza troppe cerimonie si accomodò tra i due, evitando di rivolgersi al compagno.
- Che ci fa lui qui? - chiese nervoso alla giovane, posandole nel frattempo un bacio sulla fronte.
- L'ho incontrato davanti scuola -
- E mi ha invitato a prendere qualcosa a casa sua - tagliò corto Sungmin, posando una mano sulla sua spalla - Non l'ho maltrattata o roba del genere, tranquillo -
Rin abbassò immediatamente la manica della felpa, in modo da nascondere il rossore che aveva sul braccio. Almeno le cuscinate non lasciavano il segno.
- Ehm... Come è andata a lavoro? -
- Tutto bene, ma sono stanco morto -
Tornarono a concentrarsi sulla televisione, alla ricerca di qualcosa da dire. Eppure erano compagni di gruppo, possibile che non avessero qualcosa da dirsi? Rin si appoggiò alla spalla del fratello, rigirandosi la tazza semivuota tra le mani.
- Ehi, e a me la ciocciolata? - brontolò Siwon, fissando il liquido fumante.
- Te lo vado a preparare! -
- Perché non se così carina anche con me?! - sbottò Sungmin contrariato.
- Lui è il mio Oppa! -
- Esatto - si intromise il diretto interessato - Sono il suo Oppa, io e solo io. Quindi stai a cuccia -
Detto questo, gli diede uno schiaffetto dietro la nuca, scherzoso. Certo, non proprio scherzosamente, ma la facciata reggeva piuttosto bene.
Rin corse in cucina, posò le due tazze sul vassoio. Preparò immediatamente la bevanda per Won, per poi versarla nella sua tazza di Topolino. Okay, forse avevano un'eccessiva passione per i personaggi Disney.
Colpa della madre comunque, che aveva riempito la cucina di piatti, bicchieri e tazze con le facce di tutta la combriccola.
Percorse lentamente il tratto cucina-salotto, cercando di evitare inutili spargimenti di cioccolata. Si fermò all'improvviso, appoggiandosi contro la porta che conduceva ai due ragazzi.
- Quando pensi di dirglielo? - la voce di Sungmin suonava preoccupata, forse fin troppo, per l'allegria che sprizzava fino a qualche secondo prima.
- Non lo so, cerco di tirarla avanti il più possibile - era Siwon stavolta, che sfoggiava la medesima preoccupazione.
- E' meglio che glielo dici tu comunque, non voglio nemmeno pensare a come reagirà altrimenti -
- A me spaventa di più dirglielo di persona, vorrei veramente evitare -
Rin entrò a passo spedito, lasciando il fratello e l'altro immobili come statue. Li aveva colti di sorpresa, si leggeva perfettamente sulla loro faccia. Ma, per lo più, erano terrorizzati dal fatto che, probabilmente, aveva sentito, anche se solo uno stralcio di quel discorso fin troppo intricato.
Dal canto suo la giovane non fece una piega, allungando sorridente al fratello la sua bevanda. Subito dopo si accomodò per terra a gambe incrociate, avvolgendosi nella coperta calda.
- Ehm, Rin... C'è qualcosa che non va? -
Lei lo guardò dubbiosa con i grandi occhi smeraldo. Era brava a nascondere le sue emozione e, in quel momento, la curiosità la stava letteralmente lacerando. Voleva sapere di più, voleva sapere tutto. Ma si limitò a negare energicamente con la testa, regalandogli un debole sorriso.
- Tutto bene, sono solo un po’ stanca - mentì a bassa voce. Non riusciva mai a sparare cavolate parlando normalmente. E sperò vivamente che Siwon non fosse al corrente di questo piccolo particolare.
Sungmin si avvicinò alla ragazza, scompigliandole leggermente i capelli castani.
- Abbiamo un bella notizia per te! - cominciò sorridente, aveva riacquistato la sua naturale allegria - Domattina andiamo al luna park di Seoul! -
Rin scattò in piedi contenta, gli occhi le brillavano felici.
- Davvero?! -
- Si, andremo tu, Siwon ed io... Contenta? -
- Evvai! -

Quella notte non chiuse occhio, troppo emozionata di fare un'uscita con quei due. Continuava a sorridere come un ebete, persino quando posò la testa sul cuscino, fino a quando non chiuse le stanche palpebre.
- Riiiin! Sveglia! - urlò il fratello, mettendo piede nella camera - Non possiamo andare troppo tardi! -
Stranamente si alzò subito, evitando al fratello di richiamarla mille volte, con conseguente minaccia di lasciarla a casa. Siwon non era poi così sorpreso, dato che quando si parlava di divertimento misto a giostre tornava ad essere una bambina piccola.
- Sungmin dov'è? -
- Ci aspetta davanti al luna park, quindi muoviti - le intimò, spingendola dentro il bagno.
Nel giro di dieci minuti si trovavano davanti al parco divertimenti, con Rin che saltellava da una parte all'altra e Siwon che si metteva gli occhiali da sole. Imbacuccati com'erano, lui e l'altro parevano fratelli. Non disse niente, ma era ancora convinta che vestiti così richiamavano ancora di più l'attenzione.
- Ragazzi! - salutò Min, posando un bacio sfuggevole sulla guancia della giovane – Ehi, Siwon! -
- Ehi, Min... -
- Da dove cominciamo? - scattò Rin, correndo dentro il parco - Io voglio andare sulle montagne russe! Chi viene con me? -
I due si guardarono negli occhi con aria di sfida, per poi correre al fianco della giovane e sbottare con un "Io!"
- Non c'è tanta fila per fortuna, faremo subito -
Lei si appoggiò tranquillamente al bancone, curiosando con lo sguardo tutte le giostre che avrebbe provato di lì a poco. Si drizzò immediatamente, non appena scorse tra la folla qualcosa che le interessava ancora di più. E doveva ammettere che era difficile! Si alzò sulle punte per guardare meglio, appoggiandosi alla spalla di Sungmin.
Non c'era dubbio, era proprio lui.
- Non ci posso credere! Quelli sono JunHyung e Yoseob dei B2st! - sussurrò cercando di trattenere la contentezza - E quella dev'essere la sua fidanzata! Com'è che si chiama? -
Siwon la guardò stranito, allontanandola da Min.
- Chi? -
- Non li conosci?! Sono il mio gruppo preferito! -
I due si voltarono appena, giusto per scrutare le quattro persone che chiacchieravano animatamente fuori dalla “Casa delle Streghe”.
- Un po’ nervosetto il tipo moro, eh? - notò Min divertito dalla reazione eccessiva di Rin.
- Vado a chiedergli un autografo! -
- Non ti muovere di qui - disse Siwon, stringendole la mano - E' quasi il nostro turno -

A little comment ♪

Ciao a tutti! Si mi presento solo ora, scusate *e a chi interessa? O.o*
Comunque, volevo dire solo una piccola cosa, e cioè che la parte finale del capitolo (quella in cui Rin vede Junhyung) si ricollega a un'altra mia fanfic attualmente in corso sui B2st, quindi non sono impazzita e tanto meno con il termine fidanzata non mi riferivo a Goo Hara *odio* ma al mio personaggio ^^
Comunque, aspetto commenti!
Un bacio~

   
 
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