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Autore: _HurricaneJoe    26/11/2011    2 recensioni
Lo squillare smorto della sveglia mi avvisa del nuovo giorno che arriva.
Mi rigiro nel letto e mi copro la testa con le coperte,come un ragazzino che non vuole andare a scuola.
'Fanculo Jared,non puoi fare tardi al primo giorno.'
E,anche se l’ultima cosa che voglio è trovarmi di fronte a una trentina di quattordicenni che non vedevano l’ora di ignorare le mie parole,mi alzo.
Mi sciacquo il viso e mi vesto:giacca e cravatta,almeno il primo giorno devo essere serio.
Mi guardo allo specchio.
'Eccomi qua:Jared Leto,trent’anni,professore di storia e madrelingua d’inglese,un fallito.'
Che fine ha fatto il ragazzo che voleva fare il pittore,il cantante,l’attore?
'È morto,Jared. Anzi,non è mai esistito.'
[Un Jared diverso,una ragazza che gli porta alla mente il passato,un'altra che gli rovina il presente. Un professore straniero in una città come Napoli.]
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Cap.2 Trick.

È passato un mese da quando mi hanno affidato il mio primo incarico annuale,io insegno,i ragazzi studiano e tutto va abbastanza bene.

Victoria sta imparando anche l’italiano,quando sarà pronta magari la interrogherò:oggi ho un’ora di inglese,due ore di spacco e una di storia.

Entro allegro in classe e saluto gli alunni con un sorriso.

“Allora ragazzi,oggi mi sento buono:qualsiasi cosa mi diciate in inglese vale come interrogazione,basta che usiate correttamente la grammatica!”dico.

“Ua professò pure le canzoni?”chiede Bucci sorpreso.

“Anche quelle.”

“Eh vabbuò,ci sta pariando addosso ho capito!” (pariando=giocando,scherzando) fa Ivana sottovoce.

“Nessuna presa in giro,Orfeo,vuoi iniziare tu per averne la prova?”lei arrossisce.

“No professò,stavo scherzando!”si affretta a rispondere.

“Allora,chi si offre?”

“Uff,vabbuò vengo io! Amatemi tutti,che non sapete manco cantare,’gnurant*!” (*ignoranti) fa Canale alzandosi.

“Canale sono americano,non stupido. Evita di comunicare con gli altri,durante le interrogazioni.”

L’ultima persona che volevo tra i piedi:cosa si inventerà,sta volta?

“What if I wanted to fight
Beg for the rest of my life
What would you do?
You say you wanted more
What are you waiting for?
I'm not running from you

Come break me down
Bury me, bury me
I am finished with you
Look in my eyes
You're killing me, killing me
All I wanted was you

I tried to be someone else
But nothing seemed to change
I know now, this is who I really am inside.
Finally found myself
Fighting for a chance.
I know now, this is who I really am.”

“Davvero bene Canale,ti meriti un nove. I miei complimenti.” La congedo.

La verità è che un po’ mi ha sorpreso.

“Allora,Victoria,vuoi venire?”chiedo alla ragazza guardandola con un sorriso.

Lei scuote la testa e,per l’ennesima volta,tutti ridono.

È una cosa strana:per ogni parola che dice tutti ridono,come se si prendessero gioco di lei.

Il tempo passa e,tra canzoni di Justin Bieber,Bruno Mars o altri,ne escono fuori strane interrogazioni.

Dovrei provarlo più spesso,questo metodo.

“Professore mo avete ascoltato a tutti quanti,cantate voi!” fa Mecca,una delle migliori allieve,se n’è uscita con una canzone dei Gunsen’s Roses.

“E professò,cantate!”

“Ja,fatevi sentire!”

“Vi ricordo che questo è un liceo scientifico ragazzi,e che io non sono un professore di musica. L’ora è finita e mi hanno affidato una sostituzione,quindi devo andare.

Ci vediamo all’ultima ora con storia,ripetete invece di perdere tempo,che interrogo!”dico uscendo dall’aula.

Non voglio cantare,non davanti ad altri.

Non è un fatto di vergogna o altro,anzi,amo la musica,mi sarebbe piaciuto fare il cantante,prima di incontrare lei.

Entro nella classe da sostituire,la 2 F:i ragazzi sono tranquilli e tutto fila liscio.

Ho un’ora di spacco:quello che mi serve per mettermi in disparte e starmene un po’ in santa pace a leggere.

Vado in palestra,dove la mia classe sta facendo lezione di educazione fisica.

Mi affaccio dalle tribune e li guardo:stanno giocando a pallavolo,Victoria è in campo e guardo per un po’ i suoi movimenti agili e scattanti eppure aggraziati.

Si,è davvero una ragazza meravigliosa.

Distolgo lo sguardo e mi siedo sotto l’ultimo scalino,per non farmi vedere ma sento qualcosa,o meglio qualcuno,sotto di me.

“Attenzione,cazzo!”sento esclamare da una voce familiare.

Oh,ti prego,no…

“Cosa ci fa qui per terra?”

Quando mi giro la vedo,un paio di cuffie nelle orecchie ed un quaderno in mano.

“Credo che questa cosa dovrei chiedertela io,Canale.”rispondo esasperato.

Possibile che questa ragazza debba sempre starmi in mezzo ai piedi? Anche nell’ora precedente un ragazzo parlava di lei e un’altra ragazza.

Ormai sta diventando il mio incubo peggiore.

“Aspetto che si facciano le 10.45 per fare dieci minuti di pallavolo e poi intervallo!”mi risponde lei senza guardarmi nemmeno.

Oh mio…

Meglio rassegnarsi,con questa ragazza non c’è niente da fare. Mi siedo accanto a lei e torno sul mio libro. L’occhio mi cade sul suo quaderno:è lo stesso testo della ragazza.

“He's a stranger to some
and a vision to none.
He can never get enough,
get enough of the one.
For a fortune he'd quit
but it's hard to admit
how it ends and begins.
On his face is a map of the world,
a map of the world.
On his face is a map of the world,
a map of the world.
From yesterday, it's coming!
From yesterday, the fear!
From yesterday, it calls him
but he doesn't want to read the message here!”

“Cos’è?”le chiese indicandolo.

“Una canzone.”

“L’hai scritta tu?”

“No,è del lattaio.”mi risponde lei sarcastica,chiudendo la conversazione.

“Anche voi andate dietro a Vicky,eh?”se ne esce all’improvviso.

“Scusa?”

“Eh,non fate finta di niente. SI vede che sbavate appresso a Stadnyk!”mi fa con una mezza risatina.

“Anche se fosse,dove sarebbe il divertimento?Non fate altro che ridere addosso a quella povera ragazza!”

“Non vi preoccupate,professò:non ridiamo di Vì,ridiamo di voi.”ribatte lei come se fosse la cosa più naturale del mondo. Più parla meno ci capisco.

“Puoi spiegarti meglio?” lei inizia a ridere a crepapelle.

“Ancora non l’avete capito! Victoria è in Italia da sette anni e parla italiano meglio di me!”

“Cosa vuoi dire con questo?”

“Pròfessò:vi sta prendo in giro. Lo ha già fatto con Petriccioni e un sacco di supplenti:fa finta di non sapere l’italiano e salta le interrogazioni. Ci ha provato con voi e ci siete cascato in pieno. Ora vado,altrimenti Genovese si accorge che ho saltato l’ora.”dice prima di correre dagli altri.

Se lo sarà inventato,Victoria non lo farebbe mai. Penso guardando i ragazzi parlare tra loro uscendo dalla palestra.

Chiudo il libro ed esco fuori anch’io.

Arrivo in corridoio che è ancora l’intervallo:dentro ci sono solo De Rosa,Ravellino,Stadnyk e…Canale. Ripenso alla storia di prima e un dubbio si fa strada dentro di me:e se avesse ragione?

La curiosità è troppa e mi ritrovo ad origliare.

“Ua,Genovese ci ha ucciso!”esclama De Rosa“Beata te che non la fai,Cry!”

“Che volete ragazze,è un arte! Come quella di Stadnyk con Leto!”

“Vì(non è un fail,sta per “Victoria” D: NdA) però Leto è uno buono,perché proprio lui?”fa ravellino(è una ragazza NdA)

“È vero Leto è bravo…e figo!”continua De Rosa(ragazza anche lei è_é NdA).

Victoria ride,evidentemente io ho ragione e lei non le capisce nemmeno.

“Mettendo da parte Leto,l’hai visto l’ammore(non è un fail NdA) tuo?”chiede Canale ridendo.

Victoria lancia un gridolino.

“Sì!Prima nei cessi sono salita sul termosifone e mi sono affacciata dalla finestra e l’ho visto mentre giocava! Comunque Leto sarà anche figo,ma resta cretino!”risponde ridendo.

Mi allontano dalla porta e loro escono,Victoria mi fa un sorriso e corre via.

Falso,tutto schifosamente falso.

I sorrisi,le ore passate ad insegnare,le piccole attenzioni.

Falso,tutto schifosamente falso.

Aveva ragione.

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Suona la campanella ed i ragazzi entrano.

“Bene,ragazzi,oggi interrogo e poi parliamo di Alessandro Magno.”

“Quello che nel film è interpretato da Colin Farrel,professò?” scherza Medea.

“Esatto,Mecca,vedo che sei documentata. A proposito,ho saputo da un certo Graziano che ti piace fare “ricerche”! Un consiglio:i cespugli non sono nascondigli sicuri.”la classe esplode in una risata,me compreso.

Ho trent’anni,non basta una ragazzina a buttarmi giù.

“Stadnyk…”
“Sì,professore?”mi risponde con quel falso accento.

Io le sorrido vincente.

“Interrogata.”

Angolo dell’autrice~

E con il TrollProf saluto tutti quanti **

Spero solo che il vero Graziano,o uno\a suo\a conoscente,non legga mai questa storia D:

Voglio dire che Stadnyk esiste,è la mia compagna di banco e le voglio tanto BBBene,ciao Vìì :3

Magari alcuni di voi avranno pensato che io abbia copiato l'idea da "Perfect" ma non è affatto così,quindi,vi racconterò la storiella sputtanando l'egregia stupidità mia e della mia amica.

Tutto cominciò quando feci vedere ad una mia amica un link di nonmiricordoqualepagina che aveva un'immagine di Mr.Nobody e una filastrocca che diceva "Io sono il Prof Gerardo eccetera eccetera" e da allora il prof Gerardo è diventato il nostro mito,lo mettiamo dappertutto tipo"Eh,è tutta colpa del prof Gerardo" "Guarda che chiamo il prof Gerardo" "Il porf Gerardo ci avrebbe fatto copiare" e simili.

Così una notte mi sognai davvero JJ che veniva a farci lezione e quindi ho voluto scriverci questa storia,che sta prendendo una bella piega è_é

Comunque spero che questo capitolo vi sia piaciuto,mi scuso per averci messo un po’ a scriverlo ç___ç

A presto!

Baci,

_HurricaneJoe.

  
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