A mio Figlio.
Notte
che scorre, nelle vene.
e
sangue, scuro, che scolpisce
l’
ultimo senso delle mie parole.
Falce,
di Luna e di Morte
e
melodie che mi chiamano
ad
un inutile fuggire.
Dolore
che sgorga, ancora fresco,
in
fondo, lungo,
da
sembrare eterno.
Tutto
è permeato da un sapore nuovo.
Acido.
E tagliente.
E
occhi, finestre per l’anima
Ma
non voglio vedere
Ma
non posso non farlo.
Acide
figure rosse
Bruciavano
Dentro
alla Luna.