E
con una
pausa di ben 5 ore ecco a voi il secondo capitolo! Almeno
così domani vi posto
il lungo terzo capitolo! Quelle sottolineate in grassetto sono le frasi
della
Disney che dovevo usare. Buona lettura e grazie infinite per le
recensioni e a
chi mi ha messo tra le storie seguite! *-*
***
CAPITOLO 2
Pomeriggio – Quando meno te lo aspetti
Quel
pomeriggio i Malandrini si trovavano nella Sala Comune di Grifondoro.
Remus aveva
davanti a sé un tavolo stracolmo di libri e pergamene,
nonostante fosse solo il
primo giorno. Studiava in fretta, sperando che i suoi amici gli dessero
un po’
di respiro dalle loro continue “malandrinate”.
James e Sirius, invece, erano
accovacciati su due poltrone giganti accanto al camino, intenti a
passarsi
stancamente una pluffa, “presa in prestito” dal
campo di Quidditch. A ogni
lancio riuscito Peter pronunciava frasi del tipo “James, ma
sei bravissimo”,
“Jamie, hai la precisione di un’aquila”,
“Oh, Jamie! Sei perfetto!”, tanto che,
innervosito, Sirius gli chiese se stesse prendendo in considerazione
l’idea di
sposarlo.
Il
tempo
scorreva lentamente, tra lanci, risate e sorsi di cioccolata calda,
quando ad
un tratto entrò una ragazza dai capelli rosso fuoco, con
degli occhi
verdissimi, seguita da due coetanee. James si voltò per
ammirarla. Rimase veramente
colpito dalla bellezza di quella ragazza, e, in effetti, rimase colpito
anche
fisicamente, perché si beccò la pluffa in piena
faccia.
-“Ahia,
Sir! Ma che ti salta in mente? Per poco non mi rompevi gli
occhiali!”- disse
arrabbiato James massaggiandosi la parte dolorante del viso con una
mano.
-
“Scusa,
ma non posso farci niente se ti fai distrarre dai “paesaggi
del luogo”,
Jamie..” – esclamò ridacchiando Sirius.
-“Tu!
Dannato capellone! Sei “il gran conquistatore di
Hogwarts” e mi prendi anche in
giro?”-
-“Sì,
certo! Ti fai colpire così dalle pluffe! Devi imparare a non
distrarti se vuoi
far parte della squadra di Quidditch! E comunque, proprio
perché sono “il
grande conquistatore”- disse sollevandosi dalla poltrona -
adesso ti mostrerò
come ci si comporta con le donne!”-
-“No!
Fermo! – disse James afferrandogli un braccio –
Anch’io ci so fare! Voglio
andare io da loro! Dopotutto noi due siamo i più famosi
della scuola, no? Vediamo
se riesco ad avere il tuo successo!”-
Sirius
si
fermò a riflettere per un attimo. Aveva capito a cosa, o
meglio a chi, era
dovuto il particolare interesse di James verso quelle ragazze e
così disse sorridendo:
-“Prego
amico mio! Mostrami quello che sai fare! Faccio il tifo per
te”-
-“Grazie!”-
mormorò James. Si sistemò gli occhiali, si
passò una mano tra i capelli e si
sollevò dalla poltrona. Guardò i suoi amici e
disse con fare eroico,
abbottonandosi la giacca dalla divisa: –“Signori,
si va in scena!”-
-“Guardati! Splendi come il fuoco del Sole!”
– gli disse Peter con sguardo sognante.
-“
Torna
col tuo scudo o sopra di esso, campione!” –
cominciò a canzonarlo Remus,
sorseggiando una tazza di cioccolata.
-“Corri,
ragazzo, corri!” – continuò Sirius.
–“Sigh! Crescono così in
fretta!”- aggiunse
infine prendendo per un braccio Remus, fingendo di asciugarsi una
lacrima.
James
fece loro una smorfia in segno di risposta, e si allontanò
verso il gruppo di
ragazze.
Mentre
guardava il suo amico andare via, Remus prese un altro sorso di
cioccolata e si
rivolse a Peter dicendo:
-“Ehi, Peter!
Questa era davvero bella! Oserei
dire poetica! Ma come ti è venuta in mente una frase del
genere?”-
-“Non
lo
so..”- abbassò lo sguardo - Credo
c’entri qualcosa l’abbonamento che ho fatto a
Il Profeta delle Parole”-
-“Da
quando leggi questa robaccia intellettualoide?” –
lo punzecchiò Sirius.
-“Da
quando mia nonna è cieca come un Basilico e ha insistito per
iscrivermi lei
all’abbonamento della Gazzetta del Profeta.”-
ammise amaramente Peter.
-“Ah!“–stette
in silenzio per un attimo.
-“Me lo
presteresti qualche volta?”-
-“Sirius!”-
esclamò stupito Remus.
-“Che c’è? Alle ragazze piacciono queste frasi ad effetto!”-