Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: thequibbler    02/12/2011    4 recensioni
Ma che poi, chi gliel'aveva fatto fare?
Era questo l'unico pensiero di Adele mentre archiviava un milione di vecchi dischi in ordine cronologico e alfabetico quella mattina di Agosto.
Avrebbe potuto essere in vacanza con le sue amiche e invece no, aveva accettato di fare uno stage in una casa discografica, convinta di cambiare il mondo della musica.
L'unica cosa ad essere davvero cambiata era il suo umore. Sin dal primo giorno tre settimane prima, la povera ragazza era stata rinchiusa in una stanza buia ad archiviare vecchi dischi. Se all'inizio l'aveva trovato interessante, ora voleva solamente fuggire il più lontano possibile.
"Adele, mi stai ascoltando?"
"Eh? Certo!"
"Che cosa ho appena detto?"
"Okay, forse ero distratta.."
L'uomo alzò gli occhi al cielo: "Apri le orecchie: gli One Direction sono in una stanza al piano di sopra a firmare un trilione di copie del loro primo singolo."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Grazie per le recensioni ragazze. Cioè, non so come faccia a piacervi, ma grazie ahahah.

Chapter II

 
Non è difficile: componi il numero, chiami, chiedi di lei e le parli. Una passeggiata.
Uno squillo.
Due squilli.
"Sony Music, come posso aiutarla?" 
"Io.."
"Harry? Dove sei?" 
Harry sospirò e riattaccò velocemente, infilandosi il cellulare in tasca.
"Eccoti qua," disse Liam non appena lo vide: "Ti dice qualcosa la parola prove? Forza, vieni!"
"Arrivo subito, promesso"
Liam lo guardò incuriosito: "Ci stai nascondendo qualcosa? O meglio, qualcuno?"
"Cosa? No! Certo che no, se ci fosse qualcuno ve lo direi" 
Liam si fece improvvisamente serio: "Sarà meglio gioia, spezzeresti il cuore del tuo scopamico Louis," scherzò, portandosi drammaticamente una mano sul petto.
Harry alzò gli occhi al cielo: "Arrivo subito," ripeté "Solo un minuto,"
"Ti sto addosso," lo avvisò Liam, prima di tornare nella sala prove.
Dopo essersi assicurato di essere nuovamente da solo, Harry compose nuovamente il numero sul suo cellulare.
Questa volta la voce gentile della stessa ragazza di prima rispose solo dopo uno squillo. 
"Sony Music, come posso aiutarla?" 
"Uh.. Sì, cercavo Adele."
"Uhm.. Potrebbe essere un pochino più specifico? Un sacco di persone lavorano in questi uffici."
"Beh.. Lei è.. beh, non altissima, ma va bene. Anzi, è meglio. Ed è molto bella. Mi piace il modo in cui arrosisce. E mi piaceva il suo vestito. Penso che sia una di quelle ragazze che quando impari a conoscerle non stanno zitte un secondo e.." Harry smise di parlare.
Un attimo di silenzio.
"Non era questo che intendeva quando mi ha chiesto di essere più specifico, vero?" chiese, quasi troppo imbarazzato per sentire la risposta.
"Non esattamente, no. Conosce il suo cognome?"
"No. Ma so che lavora lì da meno di un mese e.."
"Un momento" lo interruppe la ragazza "Adele? La stagista?"
"Sì, sì, lei" rispose Harry, sollevato. 
"Oh. D'accordo. Chi parla?"
Harry sentì il panico invaderlo e riattaccò di nuovo.
Sei veramente un coglione, Styles.
"Harry," sentì la voce di Niall chiamarlo dall'altra stanza: "Non costringerci a trascinarti qui dentro!"
"Arrivo!" rispose, precipitandosi nella sala prove.
Che giornata di merda. 


 
"Hey, aspetta!"
Adele si fermò di scatto di fronte agli ascensori. Stampandosi un sorriso forzato sulla faccia, girò sui tacchi.
Quando però vide di chi si trattava, il sorriso divenne autentico. La centralinista, Violet. L'unica persona con cui Adele aveva avuto una sottospecie di conversazione da quando aveva cominciato a lavorare lì.
"Oh, hey Violet, come stai?"
"Tutto bene," rispose la ragazza con un occhiolino: "c'è qualcosa di cui ti devo parlare però"
"Oh, niente di grave spero" disse Adele, incuriosita.
"No, no," la rassicurò Violet: "Beh, in effetti dipende dai punti di vista."
"Che cosa intendi?"
"Beh, questo ragazzo ha chiamato oggi. Ha chiesto di te e ha detto qualcosa sul tuo vestito e sulla tua statura. Ha detto che gli piace come arrossisci. Inquietante"
Oh, cazzo.
"Ti-ti ha detto come si chiamava?"
Violet scosse la testa: "No. Ha detto che ti voleva parlare, ma quando gli ho chiesto chi fosse ha riattaccato."
Ti prego, fa che non sia uno di loro. Fa che non sia lui
"I ragazzi possono essere strani, Adele," disse Violet quando il silenzio si era fatto troppo pesante. "Stai attenta," le disse con un tono protettivo, prima di salutarla ed entrare in uno degli ascensori.
Adele rimase ferma nello stesso punto a fissare il muro per ore. O almeno, le sembravano ore. 
Quando finalmente riuscì a muoversi, la sua mente iniziò a lavorare furiosamente.
Okay, era stato decisamente uno dei ragazzi, si disse, probabilmente Louis che voleva farle sapere che la sua figuraccia non era stata dimenticata. Che gran mattacchione.
O magari Niall che voleva rassicurarla ancora un po'. 
O forse..
No, lui non le aveva nemmeno rivolto la parola. Forse è stato meglio così. Forse non si era nemmeno accorto di lei, troppo impegnato ad autografare quei singoli.
Magari non era stato nemmeno uno di loro a chiamare. 
Intenta a dialogare con sé stessa, Adele non si era nemmeno resa conto di aver lasciato l'edificio e di essere sul marciapiede. 
Venne riportata alla realtà quando andò a sbattere contro qualcuno e cadde per terra.
"Mi dispiace tanto, ero distratta e.."
Il qualcuno con cui si era scontrata le porse una mano e Adele la accettò, rialzandosi in piedi.
"Sono mortificata.."
"Va tutto bene"
No, non di nuovo, ti prego.
Adele guardò lo sconosciuto in faccia.
Questa è una congiura.
"Merda,"
"Lo fai spesso?" chiese Harry Styles con un sorrisetto stampato in faccia: "Dire parolacce quando sei sotto pressione?"
"Non sono sotto p-pressione," mentì spudoratamente Adele.
"Non ti biasimerei. Sono super affascinante dopotutto."
Sì cazzo, sì. 
"Beh, scusa ancora" sussurrò Adele, prima di voltarsi. La ragazza fece per andarsene e mettere quanta più distanza possibile fra di lei e l'ennessima figura di merda, ma lui le afferrò il braccio, fermandola.
"No, aspetta, io.." 
Adele lo guardò negli occhi: la sua sicurezza sembrava sparita tutta in un colpo.
"Io, io ti stavo vendendo a cercare in effetti." disse lui piano.
Ecco, ti pareva.
"Sei stato tu a chiamare prima?" chiese sottovoce. 
"Sì," ammise semplicemente Harry "ti volevo parlare"
"Senti, per quello che è successo ieri, mi dispiace, ve l'ho detto mi hanno mandata nel posto sbagliato e.."
"Vuoi uscire con me?"
"..non volevo interrompervi e.. Cosa?"
Harry ripeté lentamente, come se stesse parlando ad una squilibrata mentale. E forse lo stava facendo: "Vuoi. Uscire. Con. Me?"
"Uscire? Tipo un appuntamento?"
Riecco il sorrisetto: "Se vuoi che lo sia"
"P-perché?" domandò Adele sinceramente confusa: "Io sono solo io e tu sei, beh, Harry Styles."
Lui ridacchiò: "Io sono Harry Styles e tu sei Adele.."
"Brown" concluse lei: "Adele Brown"
"Beh, Adele Brown, non vedo che cosa ci sia di male in una cena e un film."
"Ma mi hai vista?" chiese lei e non era mai stata così seria.
Harry la squadrò dalla testa ai piedi.
"Sì," disse, con uno sguardo di quelli che fanno impazzire le fan: "Ed è esattamente il motivo per cui voglio uscire con te. E poi mi piace come.."
"Arrossisco?" lo interruppe lei: "Sì, quella parte di conversazione mi è stata riportata."
Questa volta fu Harry ad arrossire.
"Allora, che cosa ne dici?" 
Me lo chiedi anche? 
"Domani sera," disse Adele "Alle sette. Ci vediamo qui sotto."
Harry sorrise: "Io sarò quello che assomiglia a me."
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: thequibbler