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Autore: thequibbler    01/12/2011    9 recensioni
Ma che poi, chi gliel'aveva fatto fare?
Era questo l'unico pensiero di Adele mentre archiviava un milione di vecchi dischi in ordine cronologico e alfabetico quella mattina di Agosto.
Avrebbe potuto essere in vacanza con le sue amiche e invece no, aveva accettato di fare uno stage in una casa discografica, convinta di cambiare il mondo della musica.
L'unica cosa ad essere davvero cambiata era il suo umore. Sin dal primo giorno tre settimane prima, la povera ragazza era stata rinchiusa in una stanza buia ad archiviare vecchi dischi. Se all'inizio l'aveva trovato interessante, ora voleva solamente fuggire il più lontano possibile.
"Adele, mi stai ascoltando?"
"Eh? Certo!"
"Che cosa ho appena detto?"
"Okay, forse ero distratta.."
L'uomo alzò gli occhi al cielo: "Apri le orecchie: gli One Direction sono in una stanza al piano di sopra a firmare un trilione di copie del loro primo singolo."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Hey everyone! Questa è solo un'idea triste che non voleva saperne di uscire dalla mia testa, quindi più che altro la sto scrivendo per la mia salute mentale, ma spero che vi piaccia. :)

Chapter I 


Ma che poi, chi gliel'aveva fatto fare? 
Era questo l'unico pensiero di Adele mentre archiviava un milione di vecchi dischi in ordine cronologico e alfabetico quella mattina di Agosto.
Avrebbe potuto essere in vacanza con le sue amiche e invece no, aveva accettato di fare uno stage in una casa discografica, convinta di cambiare il mondo della musica.
L'unica cosa ad essere davvero cambiata era il suo umore. Sin dal primo giorno tre settimane prima, la povera ragazza era stata rinchiusa in una stanza buia ad archiviare vecchi dischi. Se all'inizio l'aveva trovato interessante, ora voleva solamente fuggire il più lontano possibile.
Quando il suo capo bussò alla porta due ore dopo l'inzio di quella terribile giornata di lavoro, Adele entrò nel panico: e se riesce a sentire i miei pensieri? Oddio mio, sono licenziata. Alla fine forse è meglio così.
"Adele, mi stai ascoltando?" 
"Eh? Certo!"
"Che cosa ho appena detto?"
"Okay, forse ero distratta.."
L'uomo alzò gli occhi al cielo: "Apri le orecchie: gli One Direction sono in una stanza al piano di sopra a firmare un trilione di copie del loro primo singolo."
Tutto divenne buio per un secondo.
"One Direction. Gli One Direction sono qui" ripetè sottovoce, per paura di iniziare a gridare.
"Sapevo che avresti reagito in un modo del genere. Rilassati, tu non li vedrai"
Un'ondata di delusione la colpì in pieno: "Oh. O-okay. Allora perché me lo stai dicendo?"
"Perché devi tirare fuori tutte le altre copie del singolo dalle scatole e portarle nella stanza al piano di sopra con la porta rossa. No, la rossa è quella dove sono i ragazzi. La stanza con la porta blu. Qualcuno di più.. maturo provvederà a portarglieli quando finiranno di autografare quelli che stanno firmando ora."
Adele annuì. Se non altro era qualcosa di diverso da solito.
La ragazza salì al piano di sopra e svuotò le scatole, impilando l'enorme quantità di CD. 
Cazzo, però le sarebbe piaciuto incontrarli. Era questo il pensiero nella mente di Adele mentre si incamminava verso la famigerata porta blu, una pila di dischi fra le mani.
In effetti, gli One Direction erano la ragione principale per cui aveva accettato il lavoro in quella casa discografica. Perché era la loro casa discografica.
Okay, magari, e solo magari, Adele era perdutamente innamorata di quei ragazzi. E okay, forse anche solo il fatto di trovarsi nel loro stesso edificio le faceva venire voglia di mettersi a saltare e piangere e comportarsi da fan provetta.
Datti un contegno, stai lavorando Cristo Santo. Sì, stava lavorando e non si sarebbe lasciata distrarre nemmeno da quei cinque disgraziati.
Senza nemmeno rendersene conto, Adele cominciò a canticchiare What Makes You Beautiful fra sé e sé e quando raggiunse la porta blu, la stava ormai gridando a squarciagola.
"..but when you smile at the ground it ain't hard to tell, you don't know oh-oh, you don't know you're beautiful, but that's what makes you beautiful!" Adele concluse il suo assolo con uno strano movimento dei fianchi.
Dietro di lei, qualcuno si schiarì la voce.
Adele si voltò di scatto e i CD che teneva in mano volarono per terra.
"Oh, cazzo.." disse, chinandosi per raccoglierli. 
Louis Tomlinson.
Quello.
Era.
Louis.
Tomlinson.
Louis Tomlinson l'aveva appena sentita cantare What Makes You Beautiful e l'aveva vista eseguire un balletto imbarazzante.
"Mi-mi dispiace," mormorò, intenta a raccogliere i CD. "Mi avevano detto che la stanza sarebbe stata vuota."
"Tutto bene?" chiese un'altra voce.
Un'altra voce. Oddio. 
Adele si alzò lentamente in piedi e notò per la prima volta che non solo Louis aveva assistito alla sua completa umiliazione, ma anche il resto dei ragazzi.
"Oh, merda."
I ragazzi risero di gusto.
"I-io, oh Dio mio, mi dispiace tantissimo, io-"
"Tesoro," la interruppe Liam "È tutto a posto"
Tesoro. Adele cercò di respingere il vomito di parole che sentiva salire su per la gola, ma era più forte di lei: "È che mi avevano detto di lasciare queste dietro la porta blu, invece a quanto pare era la rossa, perché poi le porte devono avere un colore diverso non lo capisco e mi avevano detto che non vi avrei visti e invece ora siete qui davanti a me e ho appena fatto una solenne figura di merda e se solo sapeste quanto vi amo e oh mio Dio, siete anche più belli di persona.." Adele si portò una mano davanti alle labbra, fermando il fiume di frasi sconnesse che stava uscendo dalla sua bocca.
I ragazzi la fissarono in silenzio per qualche secondo e poi scoppiarono a ridere di nuovo: "Oh mio Dio, dove sei stata tutta la mia vita?" chiese Louis quando riuscì a controllarsi.
Niall lo zittì e le sorrise: "Va tutto bene, davvero."
"Sì, è bello vedere una faccia diversa, siamo chiusi qui dentro da ore," comentò Zayn allegro.
Adele cercò di sorridere ma venne fuori solo una specie di smorfia.
"Respira," le disse Louis e Adele seguì il consiglio.
"Quindi siamo anche più belli di persona, eh?" le chiese poi. 
La ragazza si nascose il volto fra le mani, arrossendo furiosamente.
"Okay, non dovrei nemmeno essere qui. I-io vado, così potete ridere di me per il resto delle vostre vite." 
"No, aspetta!" la chiamarono Liam e Zayn ma lei era già corsa via.
"È stato il momento più bello della mia vita. Le nostre fan sono le migliori" commentò Louis, ricominciando a firmare i CD.
Niall annuì: "Chi era però? Non l'avevo mai vista qui intorno."
"Non ne ho la più pallida idea," rispose Zayn "non ci ha nemmeno detto il suo nome."
"Hey, tutto bene?" chiese Louis, rivolgendosi ad Harry: "Sei stranamente silenzioso."
Harry scosse la testa: "Sto bene. Finiamo di firmare questi CD."
I ragazzi si rimisero al lavoro e Harry tirò un sospiro di sollievo: non sarebbe stato in grado di spiegare ai ragazzi che l'improvvisa incursione di quella ragazza impacciata e adorabile l'aveva lasciato senza parole. Quando aveva confessato il suo amore per loro tutto d'un fiato, Harry non era riuscito a smettere di sorridere per un secondo. E il modo in cui era arrossita.
Oh, porca puttana.
Harry sbuffò, sapendo che i ragazzi l'avrebbero scambiato per un segno di noia. Avrebbe voluto prendersi a pugni da solo in quel momento, era l'unico a non averle rivolto la parola. Vai così, Styles.
Quando alcune ore dopo la pila di CD si era finalmente esaurita, i ragazzi si incamminarono verso l'ascensore. 
"Hey, non vieni?" chiese Niall quando Harry svoltò verso il corridoio sbagliato. 
"Uh.. Sì, vado velocemente in bagno e vi raggiungo."
"Okay, ti aspettiamo vicino all'ascensore."
Harry annuì e percorse in fretta il corridoio. 
Quando Niall sparì dal suo campo visivo, Harry bussò ad una porta. 
"Avanti" disse una voce all'interno della stanza. 
Harry entrò e salutò uno dei responsabili della casa produttrice. 
"Hey, Harry, che cosa posso fare per te?" gli chiese l'uomo non appena lo vide, facendogli segno di accomodarsi. 
Harry scosse la testa e si affrettò a raccontargli della ragazza che aveva portato i CD: "E poi è corsa via.." concluse dopo qualche minuto.
"Oh, stai parlando di Adele. Scusatemi tanto, è stata colpa mia, l'ho indirizzata verso il posto sbagliato."
"Adele, è questo il suo nome?"
L'uomo sembrava confuso: "Sì, perché?"
"Niente," mentì Harry "grazie mille, ci vediamo presto,"
"O-kay.." lo sentì rispondere mentre si chiudeva la porta alle spalle e raggiungeva i ragazzi all'ascensore. 
  
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