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Autore: EdenGuns    09/12/2011    6 recensioni
Don't ever leave me
Say you'll always be there
All I ever wanted
Was for you
To know that I care
P.s. Il titolo di ogni capitolo è il nome del personaggio che parla in prima persona. Niente da aggiungere, solo buona lettura e lasciate un commento! ;)
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Guns N' Fuckin' Roses'
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7. Michelle

 

« Everyone needs love
You know that it's true
Someday you'll find someone
That'll fall in love with you
But oh the times is takes
When you're all alone
Someday you'll find someone
That you can call you own
But till then ya better...»
My Michelle, GN'R

 

« Allora io vado.»

Slash scosse la testa, insinuando le mani sotto la mia maglietta.

Percepii un brivido mentre le sue dita si avvicinavano pericolosamente al gancetto del reggiseno.

« Fermo, furbetto.»

Rise, facendomi scivolare sotto di lui per l'ennesima volta.

Le sue labbra si incollarono alle mie con foga, dando inizio a quella silenziosa lotta che nessuno dei due voleva perdere.

« Eden mi ha chiamata dieci minuti fa, devo andare.»

Lui emise un grugnito infastidito.

« Se rimani qui con me, Duff potrebbe scoparsela di nuovo e entrambi sarebbero più felici.»

Risi.

« Considerando il fatto che non la sento più chiamarmi, penso che si stiano dando da fare comunque.»

Un forte urlo di piacere confermò la mia teoria.

« Veniva dal soggiorno; stanno scopando sul divano dove io mi siedo tutti i giorni. Non voglio convivere con lo sperma di McKagan!»

Scoppiai a ridere per la sua buffa espressione.

« Oppure sul tavolo. Sai come sarebbe eccitante?»

Slash sorrise maliziosamente: « Non provocarmi, piccola.»

Poi sembrò ricordarsi che ci mangiava sopra e fece una smorfia.

« Sarebbe stato meglio se gli altri non fossero usciti. Almeno erano obbligati a stare in camera!»

Lo baciai per farlo smettere di blaterare.

Non riuscivo a stargli lontana.

Era pura attrazione fisica. Bestiale attrazione fisica.

Ne ero pure incredibilmente gelosa e, a giudicare dalla rissa che aveva scatenato qualche giorno prima, anche lui lo era.

Avevo detto “senza drammi”, ma più ci passavo del tempo e più me ne innamoravo.

E' inutile cercare di nasconderlo.

Purtroppo la mia idea di amore era stata distorta dal mio passato. Quando ero bambina, vedevo i miei genitori odiarsi e tradirsi; poi, alla morte di mia madre, avevo visto mio padre ammalarsi di cancro e morirne. Semplicemente non avevo mai creduto nel lieto fine.

E non era nei miei piani, e forse non rientrava neanche nelle mie capacità, legarmi sentimentalmente ad una persona.

Tanto meno a un tipo come Slash, che le relazioni serie non sapeva neanche dove stavano di casa.

« Sei pensierosa.»

Scivolò via da me e si stese al mio fianco, accendendosi una sigaretta.

Ne allungò una accesa anche a me ed io aspirai avidamente, per poi sbuffare fumo.

Non c'era mai stato però un vero e proprio dialogo, tra noi. Tutto si riduceva al rapporto carnale, di cui ormai avevo fisicamente bisogno. Come sostituto alla droga, diciamo.

Rimanemmo per un po' in silenzio, senza che nessuno dei due parlasse.

Ognuno perso nei suoi pensieri.

« Facciamo sesso?» chiesi, a bassa voce.

Lui mi guardò: « Speravo me lo chiedessi.»

 

« Ciao, Duff. Eden, piantala di sbaciucchiartelo che dobbiamo andare.»

La tirai via con la forza dalle braccia del biondo e con lei uscii di casa.

I due ragazzi ci guardavano dalla porta, percepivo il loro sguardo addosso.

Montando in macchina li vidi salutarci con la mano, sorridendo un po' ebeti. Eden mandò un ennesimo bacio a quel tizio e salutò Slash con un cenno sorridente.

« Com'è andata?» chiesi, mentre chiudeva la portiera.

Lei si voltò verso di me, rimase a guardarmi negli occhi per un tempo interminabile e infine caccio un urlo eccitato.

Mi tappai le orecchie, infastidita: « Ma sei pazza?!»

Eden mi abbracciò euforica.

« Avevi ragione, totalmente. Senza droga è meglio, sì. E Duff... Mio Dio.»

Risi.

« Allora il biondo ci sa fare!»

« Mi ha fatto impazzire stanotte. E poi è stato diverso, Michelle. Io con lui ho fatto l'amore, non solo del semplice sesso.»

Le brillavano gli occhi, e ne rimasi stupita.

Non l'avevo mai vista così e non sapevo se esserne felice o preoccupata.

E se l'avesse fatta soffrire? Se la stesse solo usando?

Dovevo chiedere a Slash; lui lo conosceva bene Duff e non mi mai avrebbe mentito.

Non è vero?

Con uno strano presentimento girai le chiavi nel cruscotto e feci retromarcia sul vialetto.

 

Soffocai una risata, guardando Eden arrossire per l'ennesima volta.

« E dai, Duff apprezzerà.»

Il camerino era abbastanza grande per far cambiare entrambe.

Avevamo in programma una serata al locale con i ragazzi ed eravamo in giro da tutto il pomeriggio per negozi, in cerca di qualcosa di carino da mettere.

La boutique di intimo però era stata un'idea mia. Lei aveva tentato in tutti i modi di non entrare, ma alla fine aveva ceduto.

« Non mi sento a mio agio, Michelle.»

Cercò invano di coprirsi di più il seno, adornato da uno splendido push-up di pizzo rosso.

« Invece stai benissimo, e sei anche molto sexy.»

Si guardò allo specchio, spalancando gli occhi azzurri.

« E guarda gli slip! Mi si vede tutto il culo.»

Sorrisi maliziosamente: « Non ti ho detto mica per niente che Duff apprezzerà!»

Fece una smorfia con la bocca.

La presi per le braccia, facendola voltare in modo che stessimo faccia a faccia.

« Ti fidi di me?»

« ...Forse.»

Sorrisi divertita dalla sua timidezza.

« Lo vuoi fare impazzire questo uomo?»

Annuì emozionata, mordendosi un labbro.

« E allora sfodera le tue armi! Ne hai da vendere, tesoro.»

« Dici che lo devo comprare?»

« Che domande! Certo, e anche subito. Io prendo quello nero e poi andiamo a casa.»

« Ti stava da Dio, cazzo.»

Le sorrisi, abbracciandola.

« Forza, rivestiti che dobbiamo pagare.»

 

Il locale era pieno e dovemmo cercare i ragazzi per un po' prima di trovarli seduti ad un tavolino appartato.

Ci avvicinammo a loro, fasciate in due vestitini mozzafiato che, modestamente, avevo scelto io.

Vidi il rosso guardare Eden in modo non molto casto, poco consono al ruolo di conoscente disinteressato.

Che avrà in mente pel di carota?

« Ciao ragazze!»

Mi sedetti in braccio a Slash, baciandolo con passione.

Si levarono fischi d'apprezzamento e risate che ignorai, troppo presa da quelle lussuriose labbra carnose.

« Ciao anche a te» sussurrò senza fiato, appena mi staccai.

Gli sorrisi, andandomi a sistemare sulla sedia libera accanto a lui.

« Allora, a cosa dobbiamo questo ritrovo?» chiese Eden, avvolta dalle braccia di Duff, che poggiava la testa sulla sua spalla.

Izzy si allargò nel primo sorriso che avessi mai visto sul suo volto affilato: « Ci hanno fatto un contratto!»

« Ma è fantastico!» esclamai, sinceramente felice per loro.

« Congratulazioni ragazzi» rincarò Eden.

L'atmosfera era eccitata, e dopo il terzo bicchiere di rum iniziavo a vedere un po' annebbiato.

« Steve ma chi è quel manico di scop... ehm, ragazza che hai lì?» chiesi, ridacchiando.

Ormai non avevo più il controllo delle mie azioni.

La morettina che l'aveva raggiunto da poco mi lanciò uno sguardo di fuoco, avvinghiandosi ancora di più al biondino.

« Questa è Adrianna, la mia ragazza» disse, un po' imbarazzato.

Notai che, però, la “sua ragazza” guardava Slash un po' troppo insistentemente.

« Che cazzo hai da guardare?»

Il mio tono tendeva pericolosamente alla minaccia e anche Eden se ne accorse. Si staccò da Duff e posò la mano sul mio braccio, cercando di calmarmi con un'occhiata apprensiva.

Intanto Adrianna si era alzata, fronteggiandomi.

« Io guardo tanto e quanto voglio chi mi pare e piace, stronza.»

Pensava seriamente di potermi far paura?

Mi alzai a mia volta, guardandola negli occhi con aria di sfida.

« E' mio» sibilai.

Slash non fece nulla e rimase a guardare la scena con un certo malcelato piacere. Gli altri ridacchiavano.

« Non è tuo un cazzo di niente, troia.»

« Non ti permettere» esclamò Eden, affiancandomi.

All'improvviso Adrianna le tirò uno schiaffo in pieno volto che per la violenza le provocò un sanguinante taglio.

Successero molte cose in pochissimo tempo.
Duff si era alzato furioso, soccorrendo Eden; Axl aveva fatto lo stesso, creando un imbarazzante momento tra lui e l'amico. Io in tutta risposta avevo mollato in preda alla rabbia un gancio destro sul muso di quella tizia e Slash mi aveva presa per la vita, tirandomi via. Erano volati insulti e avevo sfiorato la rissa, poi fummo tutti buttati fuori dal locale.

Steven si era scusato e aveva portato via Adrianna, lasciandoci soli a tirare le somme di quel disastro.

« Ti fa male, piccola?»

Duff accarezzava dolcemente il viso di Eden, con lo sguardo addolorato.

« Ho provato di peggio» si schermì lei, con un faticoso sorriso tirato.

Io mi ero accasciata sul marciapiede, tenendomi la testa tra le mani.

« Mi spiace» sussurrai, in un attimo di lucidità.

L'alcol mi scorreva nelle vene, facendomi guardare la scena come se fossi provenuta da un universo diverso.

« Non ti preoccupare, Michelle. E' stata una grande stronza, ma tu evita di alzare così tanto il gomito la prossima volta.»

« Se prova ancora ad avvicinarsi a te la pesto, non me ne frega un cazzo se è una donna. Non ti deve neanche sfiorare» stava dicendo Duff a Eden.

Chiusi gli occhi.

Sono un idiota. Una completa idiota.

   
 
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