Beautiful, Magical,
Mystical, Irresistible,
Cosmical
-Ti
cedo la fidanzata, Potter.- era la voce di Dean, alle spalle di Harry.
-Balli
con me, tesoro?- chiese Ginny mentre il moro si voltava verso di lei.
-Va
bene.- sibilò mentre Dean scompariva tra la folla.
*O*
-Allora
queste sono le chiavi della camera, Hermione.- sentenziò Ron porgendo alla
ragazza un mazzo di chiavi verde muschio.
-Chiavi?
Ma Hogwarts non ha mai avuto stanze da letto.- commentò Hermione prendendo il
mazzo.
-
Hermione
non riuscì nemmeno a replicare. Odiava Ron quando si comportava in questo modo:
sembrava quasi che lei fosse un bell’oggetto da mettere in mostra all’inizio,
pur volendole bene. Forse Ron si era affezionato a lei come ci si affeziona ad
un cane o ad un gatto.
Scrollò
la testa. Non le piacquero i dubbi che le si stavano lentamente insinuando nel famoso cervello, così prese ad osservare
le persone che le danzavano sotto agli occhi. Il soffitto della Sala Grande
mostrava uno squarcio di cielo di una notte senza luna e rendeva tutto
incredibilmente magico. Tutto era d’argento nella sala: i tavoli, le caraffe, i
vassoi, le luci, come se la luna fosse composta da loro che danzavano, mentre
le stelle osservavano.
Un
sorriso le comparve in volto. Riusciva a sentirsi di nuovo a casa e faticava ad
ammettere che le mancavano i tavoloni, i libri sotto il braccio e le sgridate
di Piton… Ma quello era il passato.
Distolse
lo sguardo dai particolari della Sala e tornò a fissare le persone. Dopo pochi
istanti distinse Ginny ed Harry che parlavano, ballando. Chissà cosa si stavano
dicendo…
*O*
-Allora:
ti stai divertendo?- domandò Ginny, danzando.
Close your eyes so
you don’t feel them,
They don’t need to see you cry
I can’t promise I will heal you,
But if you want to I will try.
-Sì,
perchè?- rispose Harry sincero, osservando Ginny in modo interrogatorio.
-Ti
vedo un po’… assente…- spiegò la
rossa.
-Sono
solo un po’ stanco. Ci sono tanti ricordi qui dentro…- iniziò a dire, ma Ginny
lo interruppe:
-E
la metà riguardano te ed Hermione?-
I sing the summer
serenade
The past is done, we've been betrayed, its true.
Someone said the truth will out
I believe without a doubt, in you
Harry
era interdetto. Gli occhi speranza brillavano di preoccupazione:
-Perché
dici questo?- pronunciò con un filo di voce.
-Non
è così?- Ginny sembrava aver capito quel che Harry in sette anni aveva sempre
ignorato.
You were there for
summer dreamin',
And you gave me what I need.
And I hope you'll find your freedom,
For eternity, for eternity
-Non c’è mai stato niente tra me e Hermione. E tu lo sai bene.- si
giustificò il ragazzo.
-So che Cho ti aveva lasciato perché passavi le giornate con lei.- il tono era deciso: Ginny voleva che
Harry confessasse, ma cosa doveva confessare il ragazzo non lo aveva ancora
capito.
-La stavo aiutando. Ma spiegami a che cosa serve parlare della
preistoria?!- concluse seccato.
Yesterday when you
were walking,
You talked about your Mom and Dad.
What they did had made you happy,
What they didnt made you sad.
-Serve, Harry. Non sono l’unica in questa stanza ad aver capito
che ami lei più di quanto ami me.-
-Vuoi farmi una scenata, Ginny? Perché devi solo pensare cose
simili?!-
-Dimmi che non è vero, allora. Dimmi che non la ami affatto, dimmi
che…- fu Harry, stavolta, a interromperla:
-Amo Hermione come se fosse mia sorella.- disse Harry con la
mente, ma il suo cuore non pensava altrettanto.
-Non posso crederci, Harry. Il rapporto che avevi e che hai con
lei non è assolutamente paragonabile a quello mio e di Ron.-
Come darle torto? Il rapporto tra lui ed Hermione non sarebbe mai
stato come quello tra i Weasley per il
solo fatto che lei era Hermione.
We sat and watched
the sun go down,
Picked a star before we lost the moon.
Youth is wasted on the young,
Before you know its come and gone too soon.
You were there for summer dreaming,
And you gave me what I need.
And I hope you'll find your freedom,
For eternity, for eternity.
-Stai cercando di mandare all’aria il nostro rapporto, Ginny?-
-No, Harry. Sto cercando di salvare il rapporto tra ed Hermione,
ma tu non vuoi capirlo…- concluse Ginny avvicinandosi di più ad Harry,
continuando a muoversi in mezzo alla pista. Poi, all’orecchio, gli disse:
-Cosa ti costa ammettere che ami lei e che con me hai solo
giocato?- una piccola lacrima bagnò la spalla di Harry.
-Non ho giocato con te, Ginny. Non potrei mai giocare con te.-
-Vai da lei, Harry. Prima che si leghi a Ron definitivamente.
Glielo devi.-
I sing the summer
serenade,
The past is done, we've been betrayed, its true.
Youth is wasted on the young,
Before you know its come and gone, too soon.
You were there for summer dreamin',
And you are a friend indeed.
And I hope you'll find your freedom,
For eternity.
-Non
posso, Ginny.-
-Perché
diamine, Harry?- lo urlò quasi, staccandosi bruscamente da ogni contatto e
tornando a fissarlo negli occhi, trattenendo le lacrime.
-Io
credo… anzi, sono sicuro che troverai la tua strada, la tua libertà, la tua vita… e io so di non
essere in questo progetto, ma non posso andare da lei. Lo sai che ti amo.-
-Non
più di quanto ami Hermione, Harry. Questo devi accettarlo. Io lo sto facendo.
Te lo dico da amica: vai da lei.-
-Non
posso.-
-Mio
Dio, Harry! Perché?!- il tono della
voce era ancora più alto, tanto che anche Harry urlò:
-Perché
lei non ama me!-
*O*
Hermione
aveva capito che la conversazione tra Harry e Ginny non era delle più
pacifiche, ma non volle intervenire. Solo continuava ad osservarli, da lontano.
Da
quanto tempo era che pensava ad Harry da lontano?
Da quanto tempo era che si sentiva lontano
rispetto ad Harry? Pensandoci, forse dalla fine di Hogwarts. E ne erano
cambiate di cose, lei prima di tutto e non solo fisicamente. Con il senno di
poi Hermione era certa che quella serata non l’avrebbe trascorsa con Ron come
compagnia. Neanche avrebbe vissuto con lui se solo…
Una delle ultime giornate ad Hogsmeade.
Harry si trovava da Madama Piediburro, sorseggiando una burrobirra, immerso nei
suoi pensieri. Ci mise qualche minuto per capire dove si era seduto: ero lo
stesso tavolo in cui aveva litigato con Cho Chang due anni prima. Esattamente
lo stesso posto e ora rivedeva l’immagine di Cho, d’innanzi a lui, che gli
diceva qualcosa tipo “pensi solo ad Hermione”. E com’era vera
quell’affermazione.
Aveva iniziato a crederci anche lui:
Harry sapeva che da tempo si mormorava di “cambiamenti” all’interno del magico
trio, ma c’era il dubbio su chi Hermione avrebbe scelto. Al ragazzo la
situazione non piaceva minimamente: sembrava tutto un gioco per gli altri
ragazzi e non sapevano (o non volevano sapere) che c’erano in gioco i
sentimenti di tre persone e sette lunghi anni di amicizia.
-Ti disturbo?-
Harry smise di fissare la falsa immagine
di Cho e rivolse lo sguardo agli occhi nocciola che lo avevano chiamato:
-No, Hermione.- rispose a voce bassa.
Così Hermione si sedette esattamente nello stesso posto in cui si trovava Cho
due anni prima.
-C’è qualcosa che non va, Harry?- chiese
la ragazza, sinceramente preoccupata per lo stato dell’amico.
-No… Ultimamente penso troppo.-
-Hai paura per Voldermort?-
Harry la osservò interdetto:
-Mentirei se ti dicessi di no.-
Istintivamente Hermione posò la sua mano
sopra quella di Harry che stringeva il calice di burrobirra.
-Sai che né io, né Ron ti abbandoneremo
mai, vero?-
Perché doveva essere così
stramaledettamente dolce con lui? Perché tra le mille ragazze che c’erano nel
mondo proprio lei doveva essere la ragazza? Perché l’unico modo che
Harry conosceva per far si che Hermione si allontanasse da lui era farla
soffrire?
-Lo, so.- rispose stringendo la mano che
Hermione gli aveva porto. Si sorrisero per alcuni istanti, sentendosi davvero
uniti. Poi la ragazza fece scivolare la propria mano verso di sé e prese un
espressione seria.
-Io ti devo parlare, Harry.-
Harry si sentì gelare il sangue. Sapeva
che quando Hermione si distaccava di colpo da un contatto c’erano importanti
argomenti da trattare e, il più delle volte, si trattava di cattive notizie.
Ma stavolta qualcosa sarebbe cambiato.
Stavolta Harry avrebbe urlato al mondo quello che provava, stavolta si sarebbe
mostrato per quello che era: un ragazzo innamorato.
-Credo sia meglio che ti parli prima io,
Hermione.-
Lo sguardo della ragazza si fece
preoccupato. Harry pose il calice lontano da sé e sbatté le mani sul tavolo,
per farsi coraggio. Poi fissò intensamente gli occhi cioccolato della ragazza
seduta davanti a lui:
-Io non voglio che quello che sto per
dirti comprometta il nostro rapporto. A dir la verità non vorrei neanche
dirtelo…- mentì, accennando un sorriso imbarazzato, -… ma se non lo faccio
adesso, non te lo dirò più… me lo sento… Così…-
Harry si bloccò di colpo, non più sicuro
su ciò che stava per fare. Respirò profondamente, infondendosi coraggio. Aveva
più paura di ciò che stava per fare rispetto al terrore che Voldemort era in
grado di infondergli.
Lentamente si lasciò scivolare indietro
sulla sedia. Si alzò. Girò intorno al tavolo e si bloccò di fianco ad Hermione
che lo osservava, senza più sapere cosa pensare.
Si voltò verso di lei. Si inginocchiò
accanto a lei. Delicatamente le fece girare il viso. Con dolcezza le passò una
mano tra i capelli. Si diresse, sicuro, verso le sue labbra…
-Harry no.- pronunciò Hermione
scostandosi appena dalla bocca del ragazzo.
-Ti amo.- confessò Harry guardandola
negli occhi, mentre il color speranza che risplendeva in quelle due pietre
scintillanti si opacizzava sempre di più.
-Sto con Ron, Harry.- disse Hermione con
un filo di voce.
Harry ritrasse le mani: tremavano. Poi Hermione si distaccò definitivamente:
-Mi dispiace.-
Se ne andò, lasciandolo solo mentre
altre coppie e gruppi di amici fingevano di non aver visto nulla…
…
esattamente la stessa cosa che Harry continuava a provare ogni qual volta un
ragazzo di Hogwarts lo guardava. Il pettegolezzo era girato subito per tutta la
scuola… tutti sapevano tutto da anni… tutti tranne Ron.
La canzone qui riportata è “Eternità” di
Robbie Williams
Prima di tutto annuncio che:
- Gli aggiornamenti arriveranno nel minimo tempo
possibile (2-3 giorni… massimo 1 settimana, ma vedrete che non sarà così)
- Tra poco arriverà il nuovo chap di “last yaer”:
ho avuto problemi in famiglia e tra amici, comunque si stanno risolvendo
piano piano… questione di pochi giorni (incrociamo le dita!)
Che altro dire?
Grazie Grazie Grazie! Ho ricevuto un sacco
di complimenti e di “bentornata” e non posso far altro che ringraziarvi uno per
uno:
LadyGranger – spero che
il ritardo non sia stato troppo! Un bacio anche a te!
Sof
– ma cosa ti devo dire, eh? Ti lovvo, tessò!
Desdeus
– già… contenti non lo sono proprio… ma do una piccola anticipazione: il
loro ritrovo sarà “inusuale”… ehmehm… mi sbilancio troppo!^^ Ciao!
Apple
– tessò, non esiste che mi critichi per una cosa che ho scritto
adesso?!?! Ti spiego: volevo riuscire nell’intento di puntare dei proiettori
sui personaggi. Nel primo capitolo volevo solo spiegare i rapporti che erano
venuti a crearsi (e a disintegrarsi!^^). Era nel nulla che dovevano stare, come
ben dici… lasciavo a voi immaginare, per poi orientarvi piano piano. Mi
raccomando avvisami se hai ancora questa impressione (perché per questo
capitolo sarebbe totalmente sbagliata! -___________-). Un bacione!
emma
– ti assicuro che, una volta ogni tanto, non ho parole neanche io! Grazie
cucciola mia!!!^^
Elenuccia91
– ele… a volte la tua perspicacia lascia a desiderare! Tesoro sono IO!
Sono AUROR!!! -___-
Ether
– aggiornata più presto che ho potuto!!!^^ Un salutone!
Dreamerina
– sono ripetitiva ma spero davvero di non averti fatto aspettare troppo!
Kiss!
Di nuovo grazie a tutti quelli che hanno
letto!
Drew