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Autore: Drew    30/07/2006    9 recensioni
"-Di cosa hai paura, Herm?- domandò Harry. La voce gli tremava: i silenzi di sette anni di amicizia, forse, sarebbero emersi in quella conversazione. -Ho paura di talmente tante cose che me le dimentico ogni giorno che passa.- -Perdonami, ma non ci credo.- dichiarò Harry. -Come?!- chiese Hermione perplessa. Di nuovo i loro sguardi erano a contatto: -La verità è che non ne vuoi parlare… Dimmelo: è dei sentimenti che hai forse paura? È di provare qualcosa di nuovo, di bello, di vero che sei terrorizzata? Io non ho mai fatto niente per fartelo capire…-"
Genere: Song-fic, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Harry/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Beautiful, Magical, Mystical, Irresistible, Cosmical

Beautiful, Magical, Mystical, Irresistible, Cosmical

 

 

 

-Ti cedo la fidanzata, Potter.- era la voce di Dean, alle spalle di Harry.

-Balli con me, tesoro?- chiese Ginny mentre il moro si voltava verso di lei.

-Va bene.- sibilò mentre Dean scompariva tra la folla.

 

*O*

 

-Allora queste sono le chiavi della camera, Hermione.- sentenziò Ron porgendo alla ragazza un mazzo di chiavi verde muschio.

-Chiavi? Ma Hogwarts non ha mai avuto stanze da letto.- commentò Hermione prendendo il mazzo.

-La McGrannit ha organizzato tutto: le aule sono state trasformate in camere da letto dal terzo piano in su. Noi siamo al quarto, la camera numero 7. Non dimenticarlo!- l’ammonì il rosso, -Vado un attimo da Dean: credo che stia socializzando un po’ troppo con Luna: meglio che vada a salvarla.- disse mentre cercava di osservare oltre le teste delle centinaia di persone che stavano ballando.

Hermione non riuscì nemmeno a replicare. Odiava Ron quando si comportava in questo modo: sembrava quasi che lei fosse un bell’oggetto da mettere in mostra all’inizio, pur volendole bene. Forse Ron si era affezionato a lei come ci si affeziona ad un cane o ad un gatto.

Scrollò la testa. Non le piacquero i dubbi che le si stavano lentamente insinuando nel famoso cervello, così prese ad osservare le persone che le danzavano sotto agli occhi. Il soffitto della Sala Grande mostrava uno squarcio di cielo di una notte senza luna e rendeva tutto incredibilmente magico. Tutto era d’argento nella sala: i tavoli, le caraffe, i vassoi, le luci, come se la luna fosse composta da loro che danzavano, mentre le stelle osservavano.

Un sorriso le comparve in volto. Riusciva a sentirsi di nuovo a casa e faticava ad ammettere che le mancavano i tavoloni, i libri sotto il braccio e le sgridate di Piton… Ma quello era il passato.

Distolse lo sguardo dai particolari della Sala e tornò a fissare le persone. Dopo pochi istanti distinse Ginny ed Harry che parlavano, ballando. Chissà cosa si stavano dicendo…

 

    *O*

 

-Allora: ti stai divertendo?- domandò Ginny, danzando.

 

Close your eyes so you don’t feel them,
They don’t need to see you cry
I can’t promise I will heal you,
But if you want to I will try.

 

-Sì, perchè?- rispose Harry sincero, osservando Ginny in modo interrogatorio.

-Ti vedo un po’… assente…- spiegò la rossa.

-Sono solo un po’ stanco. Ci sono tanti ricordi qui dentro…- iniziò a dire, ma Ginny lo interruppe:

-E la metà riguardano te ed Hermione?-

 

I sing the summer serenade
The past is done, we've been betrayed, its true.
Someone said the truth will out
I believe without a doubt, in you

 

Harry era interdetto. Gli occhi speranza brillavano di preoccupazione:

-Perché dici questo?- pronunciò con un filo di voce.

-Non è così?- Ginny sembrava aver capito quel che Harry in sette anni aveva sempre ignorato.

 

You were there for summer dreamin',
And you gave me what I need.
And I hope you'll find your freedom,
For eternity, for eternity

 

-Non c’è mai stato niente tra me e Hermione. E tu lo sai bene.- si giustificò il ragazzo.

-So che Cho ti aveva lasciato perché passavi le giornate con lei.- il tono era deciso: Ginny voleva che Harry confessasse, ma cosa doveva confessare il ragazzo non lo aveva ancora capito.

-La stavo aiutando. Ma spiegami a che cosa serve parlare della preistoria?!- concluse seccato.

 

Yesterday when you were walking,
You talked about your Mom and Dad.
What they did had made you happy,
What they didnt made you sad
.

 

-Serve, Harry. Non sono l’unica in questa stanza ad aver capito che ami lei più di quanto ami me.-

-Vuoi farmi una scenata, Ginny? Perché devi solo pensare cose simili?!-

-Dimmi che non è vero, allora. Dimmi che non la ami affatto, dimmi che…- fu Harry, stavolta, a interromperla:

-Amo Hermione come se fosse mia sorella.- disse Harry con la mente, ma il suo cuore non pensava altrettanto.

-Non posso crederci, Harry. Il rapporto che avevi e che hai con lei non è assolutamente paragonabile a quello mio e di Ron.-

Come darle torto? Il rapporto tra lui ed Hermione non sarebbe mai stato come quello tra i Weasley  per il solo fatto che lei era Hermione.

 

We sat and watched the sun go down,
Picked a star before we lost the moon.
Youth is wasted on the young,
Before you know its come and gone too soon.

You were there for summer dreaming,
And you gave me what I need.
And I hope you'll find your freedom,
For eternity, for eternity.

 

-Stai cercando di mandare all’aria il nostro rapporto, Ginny?-

-No, Harry. Sto cercando di salvare il rapporto tra ed Hermione, ma tu non vuoi capirlo…- concluse Ginny avvicinandosi di più ad Harry, continuando a muoversi in mezzo alla pista. Poi, all’orecchio, gli disse:

-Cosa ti costa ammettere che ami lei e che con me hai solo giocato?- una piccola lacrima bagnò la spalla di Harry.

-Non ho giocato con te, Ginny. Non potrei mai giocare con te.-

-Vai da lei, Harry. Prima che si leghi a Ron definitivamente. Glielo devi.-

 

I sing the summer serenade,
The past is done, we've been betrayed, its true.
Youth is wasted on the young,
Before you know its come and gone, too soon.

You were there for summer dreamin',
And you are a friend indeed.
And I hope you'll find your freedom,
For eternity
.

 

 

-Non posso, Ginny.-

-Perché diamine, Harry?- lo urlò quasi, staccandosi bruscamente da ogni contatto e tornando a fissarlo negli occhi, trattenendo le lacrime.

-Io credo… anzi, sono sicuro che troverai la tua strada, la tua libertà, la tua vita… e io so di non essere in questo progetto, ma non posso andare da lei. Lo sai che ti amo.-

-Non più di quanto ami Hermione, Harry. Questo devi accettarlo. Io lo sto facendo. Te lo dico da amica: vai da lei.-

-Non posso.-

-Mio Dio, Harry! Perché?!- il tono della voce era ancora più alto, tanto che anche Harry urlò:

-Perché lei non ama me!-

 

*O*

 

Hermione aveva capito che la conversazione tra Harry e Ginny non era delle più pacifiche, ma non volle intervenire. Solo continuava ad osservarli, da lontano.

Da quanto tempo era che pensava ad Harry da lontano? Da quanto tempo era che si sentiva lontano rispetto ad Harry? Pensandoci, forse dalla fine di Hogwarts. E ne erano cambiate di cose, lei prima di tutto e non solo fisicamente. Con il senno di poi Hermione era certa che quella serata non l’avrebbe trascorsa con Ron come compagnia. Neanche avrebbe vissuto con lui se solo…

 

Una delle ultime giornate ad Hogsmeade. Harry si trovava da Madama Piediburro, sorseggiando una burrobirra, immerso nei suoi pensieri. Ci mise qualche minuto per capire dove si era seduto: ero lo stesso tavolo in cui aveva litigato con Cho Chang due anni prima. Esattamente lo stesso posto e ora rivedeva l’immagine di Cho, d’innanzi a lui, che gli diceva qualcosa tipo “pensi solo ad Hermione”. E com’era vera quell’affermazione.

Aveva iniziato a crederci anche lui: Harry sapeva che da tempo si mormorava di “cambiamenti” all’interno del magico trio, ma c’era il dubbio su chi Hermione avrebbe scelto. Al ragazzo la situazione non piaceva minimamente: sembrava tutto un gioco per gli altri ragazzi e non sapevano (o non volevano sapere) che c’erano in gioco i sentimenti di tre persone e sette lunghi anni di amicizia.

-Ti disturbo?-

Harry smise di fissare la falsa immagine di Cho e rivolse lo sguardo agli occhi nocciola che lo avevano chiamato:

-No, Hermione.- rispose a voce bassa. Così Hermione si sedette esattamente nello stesso posto in cui si trovava Cho due anni prima.

-C’è qualcosa che non va, Harry?- chiese la ragazza, sinceramente preoccupata per lo stato dell’amico.

-No… Ultimamente penso troppo.-

-Hai paura per Voldermort?-

Harry la osservò interdetto:

-Mentirei se ti dicessi di no.-

Istintivamente Hermione posò la sua mano sopra quella di Harry che stringeva il calice di burrobirra.

-Sai che né io, né Ron ti abbandoneremo mai, vero?-

Perché doveva essere così stramaledettamente dolce con lui? Perché tra le mille ragazze che c’erano nel mondo proprio lei doveva essere la ragazza? Perché l’unico modo che Harry conosceva per far si che Hermione si allontanasse da lui era farla soffrire?

-Lo, so.- rispose stringendo la mano che Hermione gli aveva porto. Si sorrisero per alcuni istanti, sentendosi davvero uniti. Poi la ragazza fece scivolare la propria mano verso di sé e prese un espressione seria.

-Io ti devo parlare, Harry.-

Harry si sentì gelare il sangue. Sapeva che quando Hermione si distaccava di colpo da un contatto c’erano importanti argomenti da trattare e, il più delle volte, si trattava di cattive notizie.

Ma stavolta qualcosa sarebbe cambiato. Stavolta Harry avrebbe urlato al mondo quello che provava, stavolta si sarebbe mostrato per quello che era: un ragazzo innamorato.

 -Credo sia meglio che ti parli prima io, Hermione.-

Lo sguardo della ragazza si fece preoccupato. Harry pose il calice lontano da sé e sbatté le mani sul tavolo, per farsi coraggio. Poi fissò intensamente gli occhi cioccolato della ragazza seduta davanti a lui:

-Io non voglio che quello che sto per dirti comprometta il nostro rapporto. A dir la verità non vorrei neanche dirtelo…- mentì, accennando un sorriso imbarazzato, -… ma se non lo faccio adesso, non te lo dirò più… me lo sento… Così…-

Harry si bloccò di colpo, non più sicuro su ciò che stava per fare. Respirò profondamente, infondendosi coraggio. Aveva più paura di ciò che stava per fare rispetto al terrore che Voldemort era in grado di infondergli.

Lentamente si lasciò scivolare indietro sulla sedia. Si alzò. Girò intorno al tavolo e si bloccò di fianco ad Hermione che lo osservava, senza più sapere cosa pensare.

Si voltò verso di lei. Si inginocchiò accanto a lei. Delicatamente le fece girare il viso. Con dolcezza le passò una mano tra i capelli. Si diresse, sicuro, verso le sue labbra…

-Harry no.- pronunciò Hermione scostandosi appena dalla bocca del ragazzo.

-Ti amo.- confessò Harry guardandola negli occhi, mentre il color speranza che risplendeva in quelle due pietre scintillanti si opacizzava sempre di più.

-Sto con Ron, Harry.- disse Hermione con un filo di voce.

Harry ritrasse le mani: tremavano.  Poi Hermione si distaccò definitivamente:

-Mi dispiace.-

Se ne andò, lasciandolo solo mentre altre coppie e gruppi di amici fingevano di non aver visto nulla…

 

… esattamente la stessa cosa che Harry continuava a provare ogni qual volta un ragazzo di Hogwarts lo guardava. Il pettegolezzo era girato subito per tutta la scuola… tutti sapevano tutto da anni… tutti tranne Ron.

 

 

La canzone qui riportata è “Eternità” di Robbie Williams

 

Prima di tutto annuncio che:

  1. Gli aggiornamenti arriveranno nel minimo tempo possibile (2-3 giorni… massimo 1 settimana, ma vedrete che non sarà così)
  2. Tra poco arriverà il nuovo chap di “last yaer”: ho avuto problemi in famiglia e tra amici, comunque si stanno risolvendo piano piano… questione di pochi giorni (incrociamo le dita!)

Che altro dire?

Grazie Grazie Grazie! Ho ricevuto un sacco di complimenti e di “bentornata” e non posso far altro che ringraziarvi uno per uno:

 

LadyGranger – spero che il ritardo non sia stato troppo! Un bacio anche a te!

 

Sof – ma cosa ti devo dire, eh? Ti lovvo, tessò!

 

Desdeus – già… contenti non lo sono proprio… ma do una piccola anticipazione: il loro ritrovo sarà “inusuale”… ehmehm… mi sbilancio troppo!^^ Ciao!

 

Apple – tessò, non esiste che mi critichi per una cosa che ho scritto adesso?!?! Ti spiego: volevo riuscire nell’intento di puntare dei proiettori sui personaggi. Nel primo capitolo volevo solo spiegare i rapporti che erano venuti a crearsi (e a disintegrarsi!^^). Era nel nulla che dovevano stare, come ben dici… lasciavo a voi immaginare, per poi orientarvi piano piano. Mi raccomando avvisami se hai ancora questa impressione (perché per questo capitolo sarebbe totalmente sbagliata! -___________-). Un bacione!

 

emma – ti assicuro che, una volta ogni tanto, non ho parole neanche io! Grazie cucciola mia!!!^^

 

Elenuccia91 – ele… a volte la tua perspicacia lascia a desiderare! Tesoro sono IO! Sono AUROR!!! -___-

 

Ether – aggiornata più presto che ho potuto!!!^^ Un salutone!

 

Dreamerina – sono ripetitiva ma spero davvero di non averti fatto aspettare troppo! Kiss!

 

Di nuovo grazie a tutti quelli che hanno letto!

 

Drew

 

  
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