Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
Segui la storia  |       
Autore: chiupetta    11/12/2011    11 recensioni
Scrutai il mare nero centinaia e centinaia di volte al secondo, pur di trovare quella stella, quella stella tanto birbante da far capolinea nell’atmosfera terrestre.
Tanto stupida da voler consumarsi nell’impercettibile.
E finalmente arrivò.
Chiusi gli occhi e…
“Desidero che la mia vita cambi totalmente, desidero di poter essere un’altra ragazza, una qualunque, che non sia io.”
..Ma in quel preciso attimo, solo un’altra ragazza stava esprimendo lo stesso medesimo desiderio..
Genere: Fantasy, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Niente è come sembra.

Cap. 2

 

 

Introduzione

 

 

Quella sera, le due ragazze, diedero sempre meno importanza al proprio desiderio.
Forse perché impossibile forse perché irrealizzabile.
Si misero sotto le coperte e ignare del futuro stettero ad aspettare l'alba, intraprendendo poi, un lungo e irrequieto sonno.

 

 

Eley's chapter.

 

Miseria che male alla testa, sarà stato sicuramente il caldo, si crepa.
Dio no non ora, non voglio alzarmi.

Sentì delle calde mani accarezzarmi il polso con delicatezza, quasi fosse un massaggio.
Come se quel tocco avesse il potere di far annebbiare il cervello.

Il quale reclama nuovamente le tenebre.
Ma no, quelle dita non mi erano familiari.
Così mossi leggermente le gambe sotto il lenzuolo, troppo caldo anche per essere il mio.
Percepì un leggero fastidio all'aderenza contro le cosce semi scoperte.
Ma qualcosa non andava, lo sentivo.
Ero nuda.

Cazzo no, è un sogno, stai calma Eley.

Disserrai con calma le palpebre, aprendole nel minor tempo possibile, sperando che ciò che sentivo non corrispondesse alla realtà.
Ma quando le iridi misero a fuoco lo spazio circostante, il mio cuore cedette un battito.
Con un abile e slanciato movimento balzai fuori dal letto, incurante di chi avessi al mio fianco.
Non mi importava in quel momento, sentivo solo un forte bisogno di rimettere.
Sapevo di trovarmi in una casa sperduta chissà dove, con qualcuno e senza vestiti.
L'unica risposta che volevo l'avrei cercata più avanti poiché non ne avevo le forze.
Mi precipitai in bagno chiudendo pesantemente la porta alle mie spalle, poi cercai appoggio al lavandino rosso corallo, il quale, al contatto freddo con le mie mani, mi ridonò un pizzico di calore.
I capelli davanti il viso mi offuscavano slealmente la vista, punzecchiandomi le guance.
Cercai invano di scostarli con un'impercettibile movimento del capo, ma questi ritornavo esattamente al loro posto.
Più sorretta dai gomiti che da qualunque altra parte del corpo, alzai la testa verso lo specchio, appena collocato sopra il lavabo.
Ed ecco che il mio fragile cuore perse nuovamente uno, due, tre battiti.
Non potevo credere ai miei occhi.
Pensai in un primo momento che mi avessero drogata, l'avrei preferita decisamente come opzione.
Ma sapevo di essere lucida, ero cosciente di ciò che mi stava attorno.
Ero consapevole, che la Eley riflessa nell'enorme vetrata, non era corrispondente alla vera.
Quella con i capelli color biondo cenere, le labbra rosee e due enormi pozzanghere color fango al posto delle pupille.
No, non ero io, come potevo esserlo?
A contornarmi il viso erano dei lunghi capelli mossi color della notte, che arrivavano a stento a sfiorare le spalle.
Gli occhi si erano tramutati in un banalissimo cioccolato amaro, e...
“Il mio seno! Dov'è finita la mia terza?!” urlai di getto forse troppo acutamente, anche la voce non era la mia.
Di colpo sentì un tonfo dall'altra parte della stanza poi dei passi.
Mi girai verso la porta, ricordandomi e pentendomi di non aver girato la chiave.
Rimasi senza parole quando ad aprire la porta fu un ragazzo.
Nudo.
Aveva un qualcosa di familiare, ma non stetti a pensare o a perdermi in stupidi monologhi.
Cosa mi stava succedendo?
“Che succede?! Cosa urli diamine?!” notai più dettagliatamente il fisico scolpito, non perfetto o troppo imponente, ma di certo affascinante.
I suoi occhi erano di un color caramello, fosse per me li avrei definiti l'ottava meraviglia.
La sua bocca screziata di rosa era contorta in un ghigno di fastidio.
Non potei resistere, avevo paura.
“Un maniaco! Aiuto!” urlai sbattendogli la porta in faccia e sta' volta chiudendola a chiave.
Dall'altra parte sentì un colpo sordo e poi un lancinante gemito.
“Che cazzo, il naso!” diede un pugno, probabilmente, contro il pavimento.
Il cuore iniziò a battere freneticamente, dando pesanti colpi contro il petto.
Cominciai anche a tremare.
Forse perché non avevo un cazzo di straccio addosso.
“Fammi entrare, ORA!” calcò imbestialito le ultime lettere.
“Neanche per sogno!”
“ORA!” ribatté.
“No!”


“Selena Marie Gomez, fammi entrare, subito!”

 

 

 

Tutto era chiaro.
Tutto aveva un senso.
Finalmente capì chi ero io, capì chi era il ragazzo sbraitante dall'altra parte, a soli pochi centimetri da me.

 

 

 

Nel frattempo a Los Angeles...
 

 

Selena's chapter.

 

Che freddo miseria, ma dov'è Bieber quando serve?
Ah pftt...non sarà scappato un'altra volta?!
Quando capirà che scopare una ragazza e lasciarla a marcire fino a l'indomani non è esattamente carino?

 

Aprì gli occhi assonnati più lentamente del solito.
Sapevo meglio di chiunque altro con che faccia tosta mi aveva abbandonato quel ragazzo.
Odiavo essere trattata come una pezza da piedi, ma dopo tutto era così che doveva andare.
Così era stato deciso.
Eppure ripercorrevo quel pensiero centinaia e centinaia di volte, domandandomi il perché della mia azione tanto idiota quanto geniale.

Celebrità, tutte uguali e tutte montate.

Vedere Bieber, per esempio.


Misi i piedi fuori dal lenzuolo restando per parecchi istanti seduta sul ciglio del letto, a contemplare l'ambiente circostante.
Appresi di essere in pigiama e pensai mi avesse rivestito Justin, ma essendosi dileguato non pensai fosse stata opera sua.
Ma sentivo e o percepivo qualcosa di diverso e troppo insolito per sembrare surreale.
O magari passare inosservato.
“Oh merda..” mormorai impiastricciando le sillabe l'una con l'altra.
“Questa non è la stanza di Bieber..” continuai a mascella spalancata.
Me l'avrebbe pagata cara, oh si.
“Stupido ragazzino!” mi alzai definitivamente, iniziando a percorrere confusamente la camera da letto a me del tutto estranea.
In quella sotto specie di topaia regnava il caos più totale: libri, fogli, giornali erano sparsi lungo tutto il pavimento.
Alcuni quaderni persino sotto il letto.
I vestiti erano raggomitolati sopra una sedia di cuoio rotta e slabbrata, mentre alcuni jeans giacevano in un grande armadio di legno semi aperto.
“Credo mi perderò!” finì per parlare da sola.
Dopo un lasso di tempo a me sconosciuto, optai per un giro della casa, sperando di trovare una qualche figura umana.
Aprì la porta e scesi gradino dopo gradino, cercando di fare il più cautamente possibile.
Mi fermai quando in fondo a una curva della scala a chiocciola intravidi un enorme specchio antico.
Riquadrato da una cornice dorata e spizzicata ai bordi.
Stetti immobile per diversi minuti come se aspettassi un segno, poi decisi di procedere.
Ma superato lo specchio, mi immobilizzai impietrita.
“Oh s-santo c-cielo.. questa non sono io!” sghignazzai infastidita tastandomi gli zigomi bianco latte e attorcigliandomi i capelli biondo cenere lungo le dita affusolate.
I miei occhi erano simili a quelli di un cucciolo smarrito, un fango spento e totalmente inespressivo.
Infine osservai il corpo ben delineato, le curve modellate e scolpite come una statua, le gambe e il bacino perfettamente proporzionati con il resto, fin troppo diverso dal mio.
“E queste tette?!” sorrisi involontariamente quando le palpai.
“Almeno sono vere.” sbuffai, per poi sciupare la voce con un lancinante grido.






 

Porca trota, leggimi!

Ed ecco il secondo capitolo che spero vi piaccia.
Ho fatto le ore piccole per scriverlo çwç 
ed è anche lungo.
A m a t e m i!
Ma poi...vogliamo parlare delle recensioni?!
Sono così fiera di voi *--*
Siete state meravigliose una dopo l'altra, senza eccezioni.

Au revoir e al prossimo capitolo, Pisello-v. 
Xoxo.
;)

   
 
Leggi le 11 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber / Vai alla pagina dell'autore: chiupetta