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Autore: Fidia2    12/12/2011    1 recensioni
Jared non risponde ai messaggi di Shan, che dorma ancora è strano, che non risponda al fratello è ancora più strano, lo fa anche ad occhi chiusi e da addormentato!
Nel giro di 15 minuti Shannon gli invia altri due messaggi e alla fine lo chiama, il cellulare è spento!
Qualcosa non va, non è da Jared un comportamento simile.
Genere: Angst, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2
 

Jared si risveglia lentamente, è frastornato, disorientato. Non riesce a riconoscere dove si trova, né a ricordare come ci sia arrivato. Il luogo è freddo, molto freddo, umido, con poca luce, disadorno, tetro, sembrerebbe una cantina.
Si alza dal letto, o almeno ci prova ricadendoci sopra seduto, con sorpresa scopre di avere alla caviglia una catena che lo lega al letto.
 
Si agita, comincia a gridare, nessuno risponde.
L’ansia comincia a salire sempre più. Cerca di mantenere il controllo respirando profondamente mentre la sua mente torna indietro nel tempo.
 
Si ricorda vagamente che dopo il concerto aveva salutato tutti con un cenno della mano ed era salito sull’auto dell’albergo per farvi ritorno. Il percorso verso l’hotel non era lungo ma non vi arrivavano, ne chiese il motivo all’autista che gli spiegò di aver preso un’altra strada per evitare il traffico.
 
[Il traffico a quest’ora?] si chiese Jared, ma non formulò la domanda a voce alta e si riperse nei suoi pensieri: Colin.
Guardando fuori dal finestrino pensava al loro rapporto, ma quale rapporto ormai, un tira e molla continuo, soffriva troppo per questo.
 
Jared chiuse gli occhi e scosse la testa a quei ricordi, come per mandarli via, adesso non era il momento di pensare a Colin. Non riusciva a capire dove si trovasse, né a ricordarsi come ci fosse arrivato, gli sembrava di essere sepolto vivo in quel buco, quasi gli mancava l’aria.
 
Come avrebbe potuto liberarsi? Come fuggire da quella prigione? La mente corse al fratello, lo stava sicuramente cercando, ma lo avrebbe trovato? E’ angosciato, sente un gran peso allo stomaco che lo opprime. Dopo qualche ora, interminabile per Jared, arriva finalmente la risposta alle sue domande, ma non la fine del suo incubo.
 
Con diversi mandati di chiave si apre una porta ed entra una ragazza, Jay la guarda attentamente, non la conosce. E’ una bella ragazza, alta, bionda, magra, sui 20 anni.
 
Entra richiudendo con cura la porta e si siede distante da Jared.
 
-  Sono contenta che ti sia svegliato, hai dormito molto.
 
-  Chi sei? Perché sono legato? Dove ci troviamo? Che cosa vuoi? Dei soldi?
La investe Jared.
 
Lei calma e sorridente gli risponde:
-  Jared, sono un’echelon!
 
Lui rimane stupito, con il pensiero bloccato.
 
La ragazza si alza dalla sedia e comincia a cantare “We are the Kings, we are the Queens”. Con un gesto lo invita a cantare e poi unisce le mani per formare una triade.
 
Jared strabuzza gli occhi, non può crederci, si aspetta che da dietro un angolo, da un momento all’altro, compaia qualcuno a dirgli che è su “Candid camera”.
Ma nessuno esce, non è uno scherzo!
 
-  MI VUOI DIRE CHI C**** SEI E COSA C**** VUOI DA ME?
Grida esasperato Jared.
 
-  Che caratteraccio!
Esclama lei ma gli incomincia a spiegare.
 
-  Sono Katharina, ti ricordi di me? Lo scorso anno a New York abbiamo fatto una foto insieme, mi hai lasciato l’autografo!
 
Jared [C****, lo faccio con tutti!]
 
-  Quest’anno di nuovo ci siamo incontrati e mi hai dato un bacio sulla guancia, allora ho capito.
 
-  COSA C**** HAI CAPITO??!!
 
-  Che tu sei innamorato di me!
 
Il cervello di Jared subisce un altro blocco, non è in grado di pensare e inconsapevolmente la bocca gli si apre.
 
-  Sei contento di essere qui amore? Certo la cantina è da abbellire, non ho avuto tempo per prepararla, ho deciso dopo quel bacio.
 
Jared a fatica riesce a formulare una domanda:
-  Co-come sono arrivato qua?
 
-  Ho stordito il tuo autista ed ho preso il suo posto, tu sei salito tranquillamente, avevi capito che ti aspettavo vero?
 
Jared sgrana gli occhi [Questa è fuori!!!]
 
-  Quando eravamo lontani dallo stadio, mi sono fermata in un posto isolato, mi sono girata verso di te, eri così assorto nei tuoi pensieri che non ti sei neanche accorto che avevo accostato, di sicuro stavi pensando a me, e prima che tu dicessi qualcosa, ti ho spruzzato un potente sonnifero. Ora sei a casa mia, o meglio nella mia cantina, ti ho portato fin qui, sai, non si direbbe dal mio fisico da modella, ma portarti sulle spalle non è stato un problema per me, sei così leggero!
 
Jared [Giuro che se esco da qui mangio fino a ingrassare di… di… di cinque chili!!]
 
Jared è sconvolto, si rendo conto di essere nelle mani di una squilibrata. Si sente solo e perso.
 

  
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