Fanfic su artisti musicali > Guns N'Roses
Segui la storia  |       
Autore: EdenGuns    12/12/2011    7 recensioni
Don't ever leave me
Say you'll always be there
All I ever wanted
Was for you
To know that I care
P.s. Il titolo di ogni capitolo è il nome del personaggio che parla in prima persona. Niente da aggiungere, solo buona lettura e lasciate un commento! ;)
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Guns N' Fuckin' Roses'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

9. Duff

 

« She's got eyes of the blues skies
As if they thought of rain
I hate to look into those eyes
And see an ounce of pain»
Sweet child o' mine, GN'R

 

« Entra pure.»

Axl chiuse la porta della mia stanza alle sue spalle, lanciando uno sguardo furtivo a Eden, che stava dormendo sul letto.

« Scusami. Volevo solo dirti che stasera ci troviamo in studio io, te e Slash per fare qualche modifica a Sweet child o' mine

Annuii mentre mi infilavo la prima maglietta che mi era capitata a tiro.

« Hudson dice che vuole cambiare la sua parte di chitarra...»

Soffocai una risata. Il ricciolo aveva chiaramente detto che la canzone non gli piaceva per niente, che era troppo smielata e che non l'avrebbe mai messa sull'album. Il suo piano era quello di comporre qualcosa di talmente orribile che anche Axl non avrebbe potuto far altro che scartare il pezzo.

Dal mio canto, non è che mi dispiacesse più di tanto il ritmo.

Era il testo che mi ricordava qualcosa...

« Duff?»

Mi voltai.

Eden si era messa seduta, stropicciandosi gli occhi con le mani.

« Sono qui.»

La raggiunsi e mi ci sedetti accanto, sfiorando con la punta del dito la pelle candida della sua spalla.

Lei si allungò per darmi un bacio e poi si accoccolò tra le mie braccia, assonnata.

« Ciao Axl» disse, sorridendo.

« Ciao Eden.»

Sono io o gli brillano seriamente gli occhi?

Rose sembrò riscuotersi da un pensiero e si congedò con una scusa.

Appena si chiuse la porta, lei mi sfilò la maglietta. Non era un gesto con fini sessuali, le piaceva solo poter sentire il profumo della mia pelle.

Parole sue.

Mi stesi sul letto con lei abbracciata a me. Iniziò a passare la punta dell'indice sulle linee delle mie costole, respirando piano.

« Di cosa aveva bisogno?»

« Stasera dobbiamo andare in studio.»

« Quindi non vieni da me?» chiese, con una nota di delusione.

Mi si strinse il cuore.

Mi sento impotente davanti a lei.

La presi per i fianchi e la feci sdraiare su di me, con l'orecchio sul mio cuore.

« Non fare così, ti prego» sussurrai.

« Così come?»

« Non essere delusa.»

Lei sorrise, cercando con la mano la mia.

« Non ti preoccupare, terrò compagnia a Michelle.»

Con l'altra le carezzai i capelli: « Sicura?»

Rise.

« Duff, posso sopravvivere.»

Ecco, quello deluso ora sono io.

Si alzò in modo da mettersi seduta a cavalcioni su di me e si chinò fino ad arrivare col viso a pochi millimetri dal mio.

Già sentivo il cuore accelerare e sfiorare l'infarto.

« Ma non per più di una sera» sussurrò, per poi baciarmi con ardore.

Dio, se sei lassù, ti ringrazio di cuore.

Ogni volta che vedevo i suoi occhi azzurri riflettere la mia immagine mi ritenevo l'uomo più fortunato del mondo.

Non riuscivo a starle lontano; mi era fisicamente impossibile. Appena lei chiudeva la porta per andarsene sentivo un gran senso di vuoto nello stomaco, come se mi avessero appena tolto l'aria.

E senza aria non si vive.

« A che pensi? Non mi hai nemmeno palpata! E lo fai sempre» disse, con un'espressione buffa.

Risi.

« Niente.»

Le carezzai il viso fine e passai successivamente le mani al suo splendido sedere, strizzandolo velocemente.

« Contenta?»

Lei mi tirò un leggero schiaffo, ridendo.

« Sei proprio un idiota.»

Annuii con un sorriso sghembo: « Lo so.»

Mi scompigliò i capelli, scendendo con la mano fino alle labbra. Le sfiorò passando il dito avanti e indietro, poi sospirò e scese da me avvicinandosi allo specchio.

Emettei un verso contrariato e la seguii.

Si stava guardando con una smorfia, cercando di sistemarsi una ciocca ribelle.

La abbracciai da dietro allacciando le mani sotto il suo seno e lei chiuse gli occhi appoggiandosi a me.

« Sei bellissima.»

« No.»

Scossi la testa.

Ma perché le donne sono così insicure?

« Sì, invece. Guardati.»

La nostra immagine riflessa nello specchio mi fece battere forte il cuore.

« Mi piaccio di più quando ci sei tu al mio fianco.»

No, seriamente Dio, grazie mille.

Le baciai la testa, poggiandoci poi il mento sopra.

Era così piccola in confronto a me, e così bello poterla stringere.

« Sai una cosa?» chiese, voltandosi verso di me per guardarmi negli occhi.

« Cosa?»

Mi abbracciò la vita sorridendo.

« Sono felice di averti incontrato.»

Mi abbassai per darle un bacio sul naso: « Anch'io.»

Poi arrossì fino alla punta dei capelli, sorridendo imbarazzata.

« Che c'è?» chiesi, ridacchiando.

Incatenò il nostro sguardo e schiuse le labbra: « Ti amo, Michael.»

Il mio stomaco si rivoltò, la mia mente si fuse e il mio cuore saltò nel vuoto senza fare ritorno.

Tre fottutissime parole mi aveva detto, solo tre. E furono le più belle che avessi mai sentito in tutta la mia vita.

« Anch'io ti amo, Eden» sussurrai, sincero.

Mi chinai per posare le labbra sulle sue, rigettando in quel bacio tutto l'amore che provavo per lei.

Cazzo se ti amo.

 

Lo studio di registrazione era gremito di strumenti vari e di alcol. Mentre sorseggiavo la mia vodka trattando la bottiglia delicatamente, manco fosse una persona vera, guardavo nel vuoto.

Avevo un serio problema con gli alcolici. Il mio fegato era talmente tanto abituato ad essi che anche dopo quattro bicchieri di tequila riuscivo ancora a essere sobrio.

E non chiedetemi come.

Axl no. Infatti iniziava già a gironzolare canticchiando canzoni sconce e facendo il coglione. E neanche Slash, per niente.

L'unico ancora a posto ero io quando entrò Adrianna.

Mi morsi la lingua per non insultarla, al ricordo dello schiaffo che aveva tirato a Eden.

« Ehi, dov'è Stevie?» chiese Rose, prendendola sotto braccio.

Al suono di quel nome lei fece una smorfia, agguantando una bottiglia di rum.

« Stasera voglio solo divertirmi.»

Buttai giù un lungo sorso di vodka. Le chiavi dell'auto ce le aveva Slash e non me le avrebbe mai date in quelle condizioni; tendeva ad essere più fuori di testa del solito quando si ubriacava.

Un leggero annebbiamento.

Mi sa che è la seconda bottiglia che mi faccio fuori.

Adrianna iniziò a ballare in modo sensuale davanti a noi, strusciandosi sul petto di Axl.

Deglutii, chiudendo gli occhi. Sentivo i freni inibitori andare a farsi fottere.

Un verso di piacere appartenente ad Axl mi perforò i timpani e schiusi faticosamente le palpebre pesanti.

Era entrata una sua amica, con i capelli biondo platino, e si stava avvicinando a me. Rimasi immobile, guardando Adrianna mezza nuda darci dentro con il mio amico.

Ma che cazzo ci faccio qui?

Stavo lottando contro l'ubriacatura, quando quella mi si sedette in braccio, iniziando a baciarmi il collo.

Non avevo la forza materiale per liberarmi da lei.

Mi stava aprendo la cerniera dei pantaloni, finché il ricordo della mattina non inondò la mia mente alla deriva.

Mi aveva detto ti amo.

E anch'io la amavo.

Scossi la testa e mi alzai, senza preoccuparmi neanche di tirare su la zip.

Non puoi mandare a puttane tutto così, testa di cazzo.

Uscii senza voltarmi, senza che quelli se ne accorgessero più di tanto, camminando a piedi verso la casa di Eden.

Faceva freddo ed ero mezzo ubriaco, ma il pensiero di lei guidò i miei passi uno dopo l'altro, verso l'unica persona che amavo e che avrei mai amato.

Non volevo andare a letto con una qualunque.

Volevo fare l'amore solo con lei.

« Duff?»

Era in giardino con Michelle, stavano guardando le poche stelle che adornavano il cielo nero.

Le andai incontro prendendola tra le braccia.

« Io ti amo... Io...» balbettai.

Lei mi zittì poggiando un dito sulle mie labbra.

Mi portò in camera sua, e ci sdraiammo sul letto. Rimasi abbracciato a lei per tutto il tempo, finché non mi ero addormentato cullato dalle sue dolci carezze.

   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Guns N'Roses / Vai alla pagina dell'autore: EdenGuns