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Autore: cleomery    13/12/2011    13 recensioni
Harry Potter era un abitudinario. Ma cosa succede quando la routine si spezza? E cosa può combinare quando si trova di fronte la sua migliore amica e si rende conto che qualcosa in lui è irrimediabilmente cambiato? Storia partecipante al contest "A caccia di spaccio".
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ron Weasley | Coppie: Harry/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Questa storia partecipa al contest "A caccia di spaccio" indetto dal gruppo Cercando chi dà la roba alla Rowling [Team Harry/Hermione].


Titolo: Appuntamento del venerdì
Team: Grattastinchi
Rating: Giallo
Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley.
Prompt utilizzato nel capitolo: Scelta.


Appuntamento del venerdì



Da ore fissava quella pila di lettere senza avere il coraggio di sfiorarle.
Harry Potter si era accorto di non essere poi così coraggioso come pensava. Godric si sarebbe rivoltato nella tomba se avesse saputo che uno dei suoi Grifondoro era riuscito a perdere il coraggio davanti ad un mucchio di missive.
Respirò profondamente e prese dal mazzo quella meno recente, una delle prime che gli aveva inviato. Iniziò a leggere senza capire veramente. Era chiaro che alcuni di quei biglietti con scritto "Mi dispiace" o "Ti prego rispondimi, dobbiamo parlare", Hermione l'avesse vergati senza pensare: si contraddicevano tra loro, erano disordinati, c'erano macchie d'inchiostro e piccole chiazze più chiare che probabilmente erano lacrime, in alcuni chiedeva scusa, in altri diceva che sarebbe stato meglio lasciar perdere tutto e non vedersi più.
Hermione era più confusa di lui.
Sfilò un'altra lettera dalla busta e dopo le prime righe iniziò a sentire un dolore al petto.

Harry, non credo che tu abbia letto ciò che ti ho scritto in questi giorni, probabilmente non leggerai nemmeno questa lettera. Se li hai letti invece, sappi che sono stati scritti da quella parte di me che ha avuto paura di perderti, quasi niente di ciò che ti ho scritto in questi giorni corrisponde davvero a ciò che penso.
Questo invece, è scritto da quella parte di me che ha voglia di dire la verità ed è consapevole che forse a causa di tutto ciò ti perderà sul serio.
Non sono scappata da te quella sera, sono scappata da me stessa e da quello che ho provato quando... è successo.
E mi dispiace che debba essere un pezzo di pergamena a dirti ciò che realmente sentivo ma non ho trovato il coraggio per venire a dirti queste cose.
Semplicemente per un attimo ho creduto che potesse davvero cambiare qualcosa tra noi.
Ma ti prego, non buttare via la nostra amicizia per questo. Ho capito perché l'hai fatto, ho capito di aver detto qualcosa che ti ha portato a baciarmi e so che non è stato importante per te, che adesso non saprai come riuscire a spiegare. Ti scongiuro Harry, non lasciare che uno stupido bacio si metta fra noi. Questo silenzio mi uccide, non voglio perdere il mio migliore amico per una fantasia che mi ha spaventata.
Perdonami per essere fuggita in quel modo.
Hermione

No, non aveva capito niente. Lei non aveva capito assolutamente cosa stava succedendo. Pensava che l'avesse baciata per consolarla!
Sentì le lacrime pizzicargli gli occhi. Doveva spiegarle che le cose non stavano in quel modo, doveva dirle che vederlà lì, quella sera, con i capelli mossi dal vento, gli occhi lucidi, bellissima sotto le luci del Tower Bridge, era bastato per capire di amarla.
Si stupì di quel pensiero. L'amava davvero e non se ne era mai reso conto.
Erano cresciuti insieme, avevano pianto l'uno sulla spalla dell'altro, avevano affrontato tante difficoltà, avevano dormito nello stesso letto per combattere la solitudine durante la ricerca degli Horcrux e non aveva mai realmente capito di amarla.
E ora che la voleva per sé doveva affrontare il fatto che fosse la fidanzata del suo migliore amico.
Harry Potter era un genio nell'incasinarsi la vita.
Prese l'ultimo biglietto e lo scartò scuotendo la testa.

Sto venendo da te.

Nell'esatto momento in cui realizzò di essere in pigiama, con la barba lunga, gli occhiali storti sul naso e un paio di calzini ridicoli bussarono alla porta.
-Maledizione!- disse cercando di sistemarsi almeno i capelli di fronte allo specchio all'ingresso.
-Harry aprimi! Lo so che sei lì, non puoi continuare ad ignorarmi.- urlò la voce di Hermione fuori dal suo appartamento.
Prese un respiro profondo e pensò che comunque l'aveva visto in condizioni peggiori.
Quando aprì la porta e se la trovò davanti non riuscì a sostenere il suo sguardo, si fece da parte per farla passare e rimase fermo mentre lei osservava buste e fogli sparsi disordinatamente sul suo tavolo.
-Le hai lette alla fine.- disse stringendosi le braccia al petto evitando di alzare lo sguardo da terra.
Harry mugugnò in risposta e si avvicinò piano, come per paura di rompere qualcosa.
Un passo di troppo, una parola fuori posto e avrebbe mandato tutto all'aria.
Cosa gli restava ormai?
Ron sarebbe venuto a sapere tutto, in un solo istante rischiava di perderdere il suo migliore amico e la donna che amava.
-Hermione, devo darti delle spiegazioni.
-No, non devi. Lasciamoci tutto alle spalle e ricominciamo come se non fosse successo niente.
-Mi hai frainteso Hermione, ho letto le tue lettere! Non è stato per quello che...- Harry si fermò. Non era mai stato bravo con le parole, erano sempre lì, sulla punta della lingua ma lui non riusciva mai a tirarle fuori.
Doveva fare una scelta in quel momento, doveva decidere se preferiva vivere in una vita di menzogne, reprimendo istinti e sentimenti, o rischiare tutto e sperare che per una volta quel Dio che l'aveva sempre ignorato l'ascoltasse.
Quella pausa servì ad Hermione per arrivare a conclusioni tanto sbagliate quanto affrettate.
-Harry ho capito, non ti preoccupare. Dio, che stupida che sono stata. Mi dispiace, mi dispiace davvero che le cose siano andate così ma se non te la senti di vedermi lo capisco. Hai bisogno di tempo, spero solo che prima o poi tu riesca a capire che la tua amicizia per me conta più di ogni altra cosa.
Si voltò e andò verso l'uscita, le spalle esili scosse da piccoli tremiti.
L'aveva fatta piangere, Hermione piangeva di nuovo per lui.
In quel momento gli tornò in mente uno dei loro abbracci, quello in cui lo strinse quando stava per consegnarsi a Voldemort.
Vengo con te.
Sarebbe stata disposta a rinunciare a tutto pur di non abbandonarlo. Lo aveva sempre accompagnato durante la sua vita ed ora le spezzava il cuore per paura di perdere tutto.
Harry Potter non era mai stato bravo a capire quale fosse la cosa giusta da fare, era sempre stato guidato, da Hermione in particolare. Sorrise pensando che anche stavolta era proprio lei a suggerigli la mossa giusta.
-Hermione, non è come pensi. Non ti ho baciata perché eri triste o per qualche altro motivo contorto che hai ipotizzato, l'ho fatto perché ti amo.
Si girò si scatto, puntando gli occhi umidi di lacrime nei suoi. Gli corse incontro gettandogli le braccia al collo, continuando a piangergli nell'incavo del collo.
-Dici sul serio Harry?
-Mai stato più serio in vita mia.
La strinse forte, come se potesse scappare da un momento all'altro.
Per la prima volta in vita sua, il Bambino Sopravvissuto, ero del Mondo Magico e Prescelto sentì di essere solo Harry e ne fu felice.
Finalmente aveva trovato la sua pace, la sua calma, aveva scelto lei e avrebbe affrontato qualsiasi mago oscuro pur di non perderla.
-Harry, danno ancora Manhattan al cinema ed è venerdì. Non rompiamo le tradizioni.
-Mi mancava il nostro appuntamento del venerdì. Vado a cambiarmi, ci metto un attimo.
Sciolse l'abbraccio e si avviò verso la camera da letto.
-Harry...
-Sì?!
-Ti amo anch'io.





Angolo autrice:

E' finita, non ci posso credere. Non sono soddisfatta ma la scadenza è domani e non potevo fare altro. Credo che prima o poi questa storia finirà in revisione. Dovrò darle una forma più accetabile. Però mi sono divertita comunque a scriverla e poi scrivere aiuta sempre. Spero vi sia piaciuta comunque. Baci, alla prossima. Marian.

                                                                                                                                                                                                                                                                                           
   
 
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