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Autore: Beatriz Aldaya    13/12/2011    9 recensioni
1) HALLOWEEN: Di Spiriti e Cuori di pietra. [Tom Riddle, Nuovo Personaggio; One-shot; Verde]
2) NATALE: Una sciarpa arancione zucca. [Viktor Krum, Luna Lovegood; One-shot; Verde]
3) CITAZIONE ALL'INTERNO: Pirata della strada. [Ron Weasley; One-shot; Verde]
4) DICHIARAZIONE D'AMORE SENZA LIETO FINE: Perché non ci sono draghi che atterrino sui pub, in Inghilterra? [Ninfadora/Charlie, Stan Picchetto; One-shot; Verde]
5) IN UN GIORNO DI PIOGGIA: Fischiettando al cielo [Gellert/Ariana, Albus, Aberforth; One-shot; Giallo]
6) CITAZIONE ALL'INTERNO: Esami [Lily/Sev, Lily/James; One-shot; Verde]
7) INCONTRI: Per favore? [Ninfadora/Charlie; One-shot; Verde]
8) COMPLEANNO: Buoni propositi [Tobias Piton; Flash; Verde]
9) QUESTO CALDO MI STA SCIOGLIENDO IL CERVELLO!: Acqua fresca [Fred e George Weasley; One Shot; Verde]
10) CITAZIONE ALL'INTERNO: Confusione [Ted/Andromeda, Un po' tutti; One Shot; Verde]
11) CITAZIONE ALL'INTERNO: Se vincerò [Cho/Cedric; One Shot; Flash; Verde]
12)?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Questa raccolta partecipa al "12 mesi di fanfiction contest", di BS.
Tema del mese: Natale



            -Una sciarpa arancione zucca-

Una figurina colorata camminava per i corridoi, passando davanti ai finestroni che mostravano la tempesta di neve che infuriava fuori dal castello.
« Permesso, chiedo scusa... »
Era una bambina non troppo alta e, con i capelli biondo cenere e una sciarpa arancione zucca al collo talmente lunga da toccare terra, cercava di farsi spazio tra un gruppo di ragazze ridacchianti ferme davanti la porta della biblioteca.
« C'è la fila, piccoletta, non cercare di passare avanti! » l'ammonì una di quelle, indicando col pollice il punto più lontano del corridoio.
Gli occhi argentei della bambina si illuminarono e, sorridendo alla ragazza, cominciò a raccontarle concitatamente: « Sul serio? Sai, penso che uno abbia fatto il nido sulla Torre di Corvonero... Le uova si dovrebbero schiudere durante le vacanze, e... »
« Ma di cosa blateri? » rispose quella, guardandola con aria di sufficienza.
« Non state cercando anche voi il libro sul Cannolo Balbuziente? » chiese stupita la bambina, inclinando un poco la testa.
« No » replicò secca la ragazza, per poi tornare a chiacchierare con le sue amiche.
La bambina, però, non parve per nulla intimidita.
« Ah, ma allora non devo mettermi in fila. Voi per cosa la fate? »
« C'è Viktor Krum che consulta un libro sulla storia del Ministero della Magia inglese. È così intelligente... » le rispose la ragazza, sospirando e alzandosi sulle punte per guardare oltre al porta della biblioteca.
« Chissà se c'è scritto che ha al suo servizio un esercito di Eliopodi » rifletté la bambina ad alta voce, alzandosi a sua volta in punta di piedi ma non riuscendo ad arrivare nemmeno oltre il petto delle ragazze più grandi.
« Ma chi, Krum? » domandò brusca la ragazza, persa nella propria fantasia.
« No, il Ministero della Magia! » spiegò la bambina, come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
L'altra non le rispose, limitandosi a guardarla dall'alto in basso con aria poco convinta.
« Posso passare, allora? » chiese candidamente la piccola, sorridendo.
« Quanti anni hai? »
« Dodici. »
Solo dopo aver riflettuto e deciso che la bambina era troppo giovane per poter rappresentare una minaccia in campo amoroso, la ragazza fece spallucce e si scostò per lasciarla passare.


La bambina vagava tra gli scaffali, seguita dalla sua sciarpa arancione a mo' di strascico.
La bibliotecaria non aveva saputo dirle nulla sui Cannoli Balbuzienti, ma le aveva consigliato di cercare qualcosa nella sezione dedicata alle Creature Magiche: facendo scorrere l'indice sul dorso dei libri, la bambina ne mormorava i titoli per decidere quale prendere.
All'improvviso, sentì qualcosa tirarle il collo e per poco non soffocò per lo spavento: portò le mani alla gola e allentò la sciarpa, per poi guardarsi in giro per capire cosa avesse provocato lo strattone.
Un ragazzo magro e dai capelli neri sbirciava oltre la libreria, attraverso un buco che aveva creato togliendo qualche libro che teneva ora in mano; sotto i suoi piedi, stava l'estremità della sciarpa della bambina.
Storcendo il naso nel vedere che ormai la bella lana arancione era inzaccherata del nevischio fangoso che si trovava sotto gli alti stivali del ragazzo, lei si avvicinò e richiamò la sua attenzione sfiorandogli un braccio.
Inaspettatamente, il ragazzo trasalì e si girò di scatto con aria colpevole, cercando di rimettere i libri al loro posto senza guardare cosa faceva, ottenendo un risultato disastroso.
Quando vide che a chiamarlo era stata una bambina, però, si calmò.
« Pensafo tu fossi bibliotecaria. Donna sefera... » disse lui sorridendo, vagamente imbarazzato dalla propria reazione esagerata.
« Non importa, scusa se ti ho spaventato. Volevo solo chiederti se... »
Il ragazzo la interruppe, con l'aria di uno che la sa lunga: « Afere tu penna e inchiostro? »
Lei spalancò gli occhi stupita.
« Sì, aspetta un attimo solo » disse, rovistando nella cartella, « eccoli qua. »
Il ragazzo afferrò la piuma d'oca un po' sgualcita e la boccetta che la bambina gli tendeva.
« Dofe? » domandò annoiato.
« Dove cosa? » rispose la bambina, non capendo la domanda.
« Dofe tu folere che io firmi. »
« No, la mia sciarpa... »
« Su sciarpa io non scrifo bene. »
« Ma io volevo... »
« Fa bene, su sciarpa! » esclamò conciliante lui, « quale è tuo nome? »
« Luna. E il tuo? » rispose allegra la bambina, felice di capire finalmente cosa le chiedesse il ragazzo.
Lui la guardò perplesso.
« Tu non sai chi io sono? »
In tutta risposta, la bambina lo guardò sorridente, in attesa.
Il ragazzo borbottò qualcosa e si mise in tasca piuma e inchiostro.
« Grazie per afere prestato qveste cose, mi serfiranno più tardi. Io mi chiamo Viktor. »
Luna si illuminò: « Viktor Krum? Quello che prima leggeva il libro del Ministero? »
« Oh, sì. Ma io non afere capito molto, ero distratto. »
« Beh, non è grave. Tanto sui libri non scriveranno mai la verità su Cornelius Caramell. »
« Qvale verità? »
« Il nostro Ministro avvelena, annega e cucina in crosta i Goblin » spiegò lei, annuendo pensierosa, « ma la maggior parte del popolo magico non ci crede. »
« Già... » commentò lui, guardandola come se fosse pazza e con l'aria di uno che concorda decisamente con la gente che pensa non si possano mangiare Goblin a colazione.
« Beh, io afere da fare. Ci fediamo in giro, Luna » aggiunse poi, tornando a sbirciare tra gli scaffali.
« Finché non molli la mia sciarpa non posso andare da nessuna parte, però. Comunque, cosa stai guar...? »
Ancora una volta il ragazzo ebbe una reazione esagerata e tappò la bocca alla bambina prima che potesse finire la domanda.
« Tu non defi urlare qveste cose, per piacere. »
La bambina gli fece allora cenno di avvicinarsi e, mettendo le mani vicino al suo orecchio, sussurrò: « Cosa stai guardando? »
« Niente. Io non gvardo proprio niente. Tu non afere nulla di interessante da fare? »
« Sì, sto cercando un libro sui Cannoli Balbuzienti. »
Il ragazzo le porse uno dei libri che aveva sottobraccio.
« Ecco, qvi dentro c'è tuo Cannone Belante. Tu ora fa a leggere laggiù. »
« Grazie per il consiglio, controllerò » disse Luna, leggendo poco convinta il titolo dell'opera, 'Pentoloni e Sanguisughe', « ma non è che potresti lasciare la mia sciarpa? »
Proprio mentre Luna formulava per l'ennesima volta la domanda, si sentì il rumore di una sedia spostata dall'altra parte dello scaffale e Krum si nascose dietro un grosso volume polveroso fingendo di leggerlo, mentre una ragazza dai capelli crespi passava loro davanti e si fermava lì vicino a consultare un libro.
Da dietro il suo volume, Viktor sorrise e piegò leggermente la testa, in un inchino accennato, per poi cominciare a borbottare qualcosa.
« Io afere notato te qvi in biblioteca e... -no, non va bene. Forse potrei profare con un...- Ciao, tu afere sentito che c'è Ballo del Ceppo in Figilia di Natale? -ma no, è cosa stupida. Tutti sanno del ballo, anche Fermicoli del Guardiacaccia...- È tuo qvesto folio per terra? -Poi lei dice a me di no, e io rimango lì come merluzzo senza sapere cosa dire- Tu sei bella come giofane fioletta sbocciata al fresco fento... -No, è meglio che io tenga qvesta per Ballo del Ceppo... Come diavolo io posso chiedere a lei...? »
« Ehm... Viktor? » chiese innocentemente Luna, tirandogli una manica.
Lui guardò la bambina e, silenziosamente, mimo con le labbra: « Tu fa, ora. Io defo fare una cosa. »
« E va bene, ora vado! » rispose lei, togliendosi la sciarpa, « questa te la regalo, d'accordo? Buon Natale! »

   
 
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