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Autore: Dk86    02/08/2006    56 recensioni
"Caro diario,
sono circondato da emeriti cretini. O da elfi, dato che non riesco ancora a distinguere la differenza.
Io l’avevo detto a mia madre: “Non voglio fare la prova dell’uovo di drago, voglio una vita tranquilla, senza quella tonnellata di turbe mentali che si portano dietro i guerrieri!”. Ma lei è stata irremovibile: o quello o avrebbe gettato in mare i miei libri.
Alla fine ho capitolato. E porco mondo, è possibile che quel maledetto uovo si sia schiuso proprio quando l’ho toccato io?
(...)Vi prego, uccidetemi. Dopo una mezz’ora con questi cavolo di elfi intorno non ne posso già più; sono tutti così cortesi e stucchevoli che mi sembra di essere imprigionato in una pubblicità del Mulino Bianco.".
Riuscirà un povero "normalissimo" ragazzo a competere con l'apparentemente illimitata bravura di Eragon? Arya la smetterà di vestirsi come una dedita del sadomaso? Oromis si ricorderà di prendere le sue pillole? Scopritelo insieme ad un poveraccio catapultato suo malgrado ad Ellesmera durante il periodo di addestramento di Eragon (Spoiler di Eldest).
Genere: Parodia, Demenziale, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Giorno della Celebrazione del Giuramento del Sangue



Possibile che in questo buco di foresta non si trovi una cabina del telefono nemmeno a pagarla oro? Devo chiamare la Polizia, i Carabinieri, i Pompieri (quel fuoco fatuo nell’albero a minuti appiccherà un incendio, sicuro come il fatto che respiro), la Finanza, la Buoncostume e anche Striscia la Notizia.
Giusto per farvi capire che roba tagliata male gira a certi festini elfici, ecco alcuni momenti di questa tre giorni non-stop:

- La regina Islanzadi che racconta la storia del popolo elfico usando i pupazzetti di Winnie-The-Pooh.
- Oromis che, arrampicatosi su un ramo dell’albero di Menoa, canta a squarciagola Macho Man e I’m too sexy for my shirt prima di essere abbattuto a sassate (mi sembrava un peccato non usare quelle pietre).
- Eragon che, dopo aver ballato con un’elfa sgnoccosissima – ma d’altronde qui le ragazze sembrano tutte delle modelle, sembra di essere dentro a “Love Hina” di Ken Akamatsu, solo senza le terme – si getta ansante sul prato. Mi avvicino a lui e gli chiedo se pensa di fare campeggio. Lui mi fissa con aria stranita scuotendo la testa, e io, ammiccando ed accennando in maniera evidente al cavallo dei suoi pantaloni, gli chiedo perché allora stia montando una tenda. Lui continua a guardarmi, senza capire.
- Un misterioso uomo scuro di pelle con occhiali neri e spolverino che avvicina Eragon chiamandolo Neo e lo informa che lui è “L’Eletto”. Come se quell’imbecille del mio compagno di stanza non avesse già abbastanza motivi per montarsi la testa!
- Vanir, completamente sbronzo, sfida Eragon a verificare la lunghezza delle loro spade. L’altro mette mano all’impugnatura della sua arma, ma il fatto che l’elfo avesse i pantaloni abbassati doveva essere indicativo di un’altra cosa.
- Eragon che corre in giro con un alveare infilato in testa, inseguito da uno sciame di api. Non so come ci fosse riuscito, né mi interessa saperlo.
- Orik che esegue Sul Bel Danubio Blu a rutti.
- Arya che continua a fare smorfie e a correre in bagno. Altro che “E’ estate, scopri l’ombelico”! La sua flora batterica sta picchettando per condizioni di vita più umane, in questo momento! Le ci vorranno come minimo due carovane di fermenti lattici vivi prima di riuscire a ritrovare la regolarità, tiè!
- Gli elfi che di punto in bianco improvvisano un trenino conga, Oromis in testa.
- Islanzadi, ubriaca come una tegola, che parla con un albero credendolo la figlia (che in quel momento era in altre faccende affaccendata) e piange a dirotto quando la pianta in questione non le risponde.
- Eragon che legge quel suo cavolo di poema, e attutiti dalla distanza giungono dei colpi sommessi. Era Edgar Allan Poe, che si agitava nella tomba (Tolkien invece è qualche annetto che è in preda ad un Ballo di San Vito non stop).
- Eragon che rilegge il suo poema dopo che qualche cretino gliel’ha chiesto, mentre Islanzadi si addormenta ed inizia a parlare nel sonno, continuando a mormorare: “Tom Cruise è un figone”.


Poi, ad un certo punto, inizio a trovare degli bigliettini per terra, che riportano indizi alquanto criptici – ce n’era anche uno che diceva: “So cosa hai fatto l’estate scorsa”. Come hanno fatto a scoprire di quel party sulla spiaggia dove ci abbiamo dato dentro con l’erba-pipa? -; io, spinto dalla curiosità, li seguo, e alla fine di tutto il giro (era ormai quasi l’alba), trovo una specie di fischietto, fra l’altro anche rotto visto che non suona. A quel punto passa di lì un elfo che gentilmente riempie l’oggetto di una strana polverina e lo accende, si fa un tiro e me lo passa.
Ehi, non è affatto male! Allora gira anche della roba buona a queste festeeeeeeeeh… Ehi, perché il mondo gira tuttooooooooooooh… STUNK.




The day after

Mi sono svegliato nel mio letto, con un mal di testa talmente forte che avrei potuto prendere a capocciate una pila di mattoni e non avrei sentito la differenza.
La prima cosa che ho visto quando ho aperto gli occhi è stato Eragon che se la tirava in maniera smisurata davanti allo specchio. E se il buon giorno si vede dal mattino…
Poi il mio caro compagno di stanza si è voltato verso di me con un sorriso a quarantanove denti e ho pensato: “Ehi, fermi tutti! Che ci fa Orlando Bloom in camera mia?”.
E invece, guarda un po’! Era Eragon! A quanto pare ieri sera si è beccato uno spogliarello da parte di due elfe, e al suo risveglio era così. Non sapevo che lo strip-tease avesse questi effetti; beh, buono a sapersi!
Nel frattempo Orlando continuava a fissarmi come se si aspettasse che io mi profondessi in lodi sperticate verso il suo nuovo aspetto. Io mi sono stropicciato gli occhi, ho sbadigliato piuttosto a lungo e ho detto, in tono partecipativo: “Oh, poverino, che ti è successo? Beh, non preoccuparti, niente che una buona plastica facciale non possa sistemare…”.
Avreste dovuto vedere l’espressione della sua faccia.
Impagabile.
Gli avrei fatto una foto, se le macchine fotografiche fossero già state inventate.
Gli elfi di Ellesmèra, invece, perso l’ultimo patetico minuscolo brandello di dignità che ancora restava loro, hanno cominciato a leccare il fondoschiena al caro Eragon, manco come se durasse la notte fosse diventato di gelato alla vaniglia.
Persino il signor “La-Mia-Spada-E’-Più-Lunga-Della-Tua” Vanir (che non aveva ancora superato i postumi della sbornia dei tre giorni prima – l’ho capito dal fatto che all’inizio voleva combattere con un tubo per innaffiare), dopo essere stato battuto in modo ignominioso dal mio compagno di stanza si è gettato ai suoi piedi implorandolo di poter diventare il suo umile servetto. Cose da pazzi! L’unica che a quanto pare non importa dei cambiamenti di Eragon è Arya, che oggi era addobbata come la Regina delle Nevi e trangugiava chili e chili di Actimel; probabilmente il nostro caro ragazzo pensa che ora che è diventato un divo di Hollywood l’elfa cada subito ai suoi piedi. Ehm, magari ripassa più tardi, Eragon. L’amore nel mondo non funziona esattamente in questo modo; potrai esserti trasformato in Orlando Bloom, ma sempre un ragazzino spocchioso con la bocca ancora sporca di latte, la gamma di emozioni di un ferro da stiro e il quoziente intellettivo di un involtino primavera rimani!


Quel pomeriggio

Eragon sembra essere diventato bravo in tutte le cose che fa. Cioè, più bravo di prima.
Che noia…
Beh, almeno continua a piagnucolare perché Arya gli ha dato un due di picche. Però che lo faccia in silenzio, o perlomeno da un’altra parte.
Al contrario di lui, io ho dei difetti, primo dei quali è non sopportare i compagni di stanza che hanno tutte le fortune di questo mondo e nonostante ciò si lamentano, e fare loro molto, molto male alla prima occasione.



Un paio di settimane dopo

Domanda che mi tormenta da un po’: se gli elfi sono così potenti, perché non scendono tutti in campo e non fanno il culo a Galbanino o come diavolo si chiama?
Oh, già, è vero. E’ perché sono dei deficienti spinellomani privi di nerbo. Avrei dovuto capirlo.



Due giorni dopo

Un paio di mesi dopo che io sono riuscito a farlo, Eragon ha passato la prova della meditazione. Perché Oromis con lui si congratula e con me no?
Il caro vecchietto, poi, ci ha spiegato che è possibile estrarre energia dalle creature viventi per poter usare la magia. Ah, interessante!
E allora perché Galbusera non usa questa tecnica per risucchiare la vita dai suoi potenziali nemici e ucciderli prima che possano creare un’efficace controffensiva?
Questo mondo è sballato! E’ sballato! Non è possibile che la magia sia la risposta per tutto! Non poteva essere, chessò… l’amore, o il burro d’arachidi? Mh, burro d’arachidi…



Nove giorni dopo

Oromis ci ha raccontato che gli elfi non credono in nulla. Per loro non esistono dei, non esiste l’anima al di fuori del corpo, e, sospetto, non esiste nemmeno un programma decente in televisione. Ora, seguite il mio ragionamento: gli elfi sono dei maghi, giusto? Quindi, maledizione, devono credere nel soprannaturale! Sarebbe come un ingegnere nucleare che credesse che l’atomo è indivisibile!
Vi prego, ditemi che non è vero. Proprio il personaggio di un libro di un adolescente pomposo, agnostico e con svariati problemi riguardanti la propria sessualità dovevo essere?
Ed Emerand me l’ha fatta di nuovo sui vestiti buoni!



Quel pomeriggio

Ci ho ripensato. Il discorso che ci ha fatto Oromis è la prova evidente che gli elfi in realtà sono dei Vulcaniani.
Ma nessuno mi ha ancora insegnato la presa paralizzante!
E, vaffanculo! Eragon se la tira sempre di più!
Beh, una cosa buona in tutto questo squallore c’è: la simpaticissima Arya si è defilata, probabilmente stufa del fiato del fastidioso spasimante sul collo, e soprattutto per svernare verso climi più caldi, dove poter sfoggiare i propri striminziti completini senza rischiare di morire per congestione.



Il giorno dopo

Prima di tutto, le belle notizie.
Eragon parte oggi. Questo significa che la casa sarà tutta per me! Niente mani moleste che mi palpano mentre dormo, niente calzini sporchi appesi ovunque, niente sospette macchie bianche nei dintorni del gabinetto!
Secondo, ciò che invece mi sta un po’ qui.
Gli elfi lo hanno riempito di regali. Beh, quelli di Oromis facevano un po’ pena: una fiaschetta piena di quel liquore elfico che sa di frutta marcia, un cinturone kitschissimo che nessuna persona sana di mente indosserebbe, e una copia del poema scritto da Eragon stesso. E che diavolo se ne fa?
L’ha scritto lui!
L’arco della regina Islanzadi, per l’occasione vestita come Anthy Imemiya, se non altro era passabile… ma il mio dono batteva tutti! Ho consegnato ad Eragon una scatolina finemente intagliata (non l’ho fatta io, l’ho rubata dalla camera di Arya. Tanto lei non c’è, non può accorgersene), dicendogli di aprirla solo in caso di estremo bisogno.
Mi piacerebbe essere lì quando il caro cavaliere, in pericolo di vita, la spalancherà e ci troverà dentro un bell’esempio secco della produzione di Emerand.
Peccato non poter essere lì a vedere la sua faccia!
Mentre Saphira prendeva il volo, un coro di elfe ha intonato l’ultimo successo di Cristina D’Avena.



Due settimane dopo

A quanto pare Eragon è stato sconfitto ed umiliato, sebbene purtroppo sia ancora vivo.
E si è scoperto che Murtagh è suo fratello.
Chi cavolo è Murtagh?
Comunque, ho deciso una cosa: Oromis non mi ha ancora insegnato nulla, dal giorno in cui Eragon è andato via (e non è che prima si sprecasse). Vuol dire forse che non sono abbastanza bravo? Non sono abbastanza forte? Non sono abbastanza perfetto per competere con il valoroso Eragon?
Bene.
Ciao a tutti, cari i miei elfetti. Me ne vado da Galbatorix. Lui, almeno, mi darà ascolto, se non altro. E giusto per concludere in bellezza, Emerand oggi ha sputato la sua prima fiammata. Peccato che il povero vecchietto fosse proprio davanti a lui! E così, addio, Oromis!
Ho raccolto i miei pochi bagagli e mi preparo a partire verso Uru’Baen. Il mio drago non può ancora volare, ma tanto questi hippie dalle orecchie enormi non mi cagano neanche di striscio, quindi andarmene non sarà certo un problema!
Oh, ho notato solo ora che dalle mascelle di Emerand spuntano delle piume bianche. Credo fossero di quel fastidiosissimo corvo bianco della regina.
Ah, beh.
Se ne procurerà un altro.












Beh, non credo che il Cavaliere di Riserva sia da biasimare, eh? Io, fossi stato al suo posto, avrei fatto lo stesso. Beh, forse avrei anche ammazzato Eragon con le mie mani, ma questa è un’altra storia.
Passiamo alle risposte:
Per AyaCere: No, il nome del Cavaliere non lo dico apposta! Così ci si riesce ad identificare meglio con lui (perlomeno, io ci riesco benissimo, eheheh…)!

Per Rik: Non vedo l’ora di vedere la tua fanfiction ispirata ad Eragon e alla sua gioiosa compagnia! Sono sicuro che sarà migliore e più divertente di questa!

Per Topy: No, sono lombardo! Ma una mia amica genovese mi ha attaccato la mania di usare il termine “belinate”… e lo trovo particolarmente divertente!

Per Fenrir: Vuoi sposare il Cavaliere? Beh, a lui la cosa fa piuttosto piacere! Dice che basta che tu non sia un’elfa perché non ne può veramente più…

Per Elychan: Oddio, spero che tu riesca a smettere! Anche se in effetti ridere troppo non ha mai ucciso nessuno (sono sopravvissuto relativamente indenne alla lettura di Eldest, te lo posso assicurare…).

Bien, signori della corte, io ho concluso! Ci vediamo alla prossima parodia sul mondo fatato di Christopher Paolini!

E ricordate, che la Forza sia con voi!

Davide (Dk86)
  
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