Eccomi
qui, tornata a scrivere per voi…ecco il seguito di…
Something abut us
Capitolo 2:
Ti amo
I
giorni erano passi tranquilli, uno dopo l’altro.
Uno
uguale all’altro.
La mattina a scuola, poi allenamenti, poi a casa, poi altri
allenamenti, non obbligatori, e infine a casa e poi il giorno successivo,
sempre le
stesse cose.
Benji
aveva mantenuto la sua promessa, e non aveva detto nulla a Hilary, ma aveva
notato che alcune volte Karl si soffermava su di lei…e forse non gli dava tutti
i torti.
Era
veramente bella. Aveva sempre un’aria concentrata sugli
allenamenti nei suoi occhi si riusciva a vedere il fuoco della passione
per quello sport, I capelli lunghi fino alle spalle lisci e castani come I suoi
occhi mossi da quel venticello la facevano sembrare ancora più bella, e la sua
magnifica divisa scolastica le stava d’incanto…
-
Benji! Benji! Allora Price, cosa stai facendo?! Ti
vuoi concentrare sul gioco o no?!- Era la voce severa dell’allenatore
che lo aveva richiamato dopo aver visto che si era completamente incantato a
guardare Hilary che non lo aveva nemmeno guardato per seguire l’azione del
Kaiser che ora era solo davanti al portiere, Karl scagliò uno dei suoi più
potenti tiri, ma la palla si diresse fuori dallo specchio della porta, una
bella azione sprecata…l’allenatore fermò il gioco e mise termine agli
allenamenti…
Erano
tutti dentro gli spogliatoi a cambiarsi…Benji era seduto sulla panca, mentre si
stava allacciando la scarpa. Karl che si era già cambiato guardava fuori dalla piccola finestra Hilary che stava risistemando i
palloni al loro posto.
- Ci
vediamo domani capitano!- salutarono gli altri giocatori della Grundwald, lui
ricambiò il saluto e poi insieme a Benji si avviarono a casa. Karl non proferì
parola fino al ponte dove si limitò a salutare il compagno e proseguire a casa ancora
silenziosamente.
Arrivò
a casa, sua madre era in cucina che stava preparando la cena, mentre sua
sorella Maria la stava aiutando…
-
Mamma, sono tornato!- disse, mentre saliva le scale per andare in camera, gettò
la cartella nella sua stanza e s’infilo in bagno a
farsi una bella doccia nonostante se ne fosse fatto una prima.
Apri
lentamente l’acqua e le gocce iniziarono a scendere
lungo il suo corpo, mentre nella sua mente ripercorrevano le immagini del primo
giorno in cui la conobbe, fecero subito amicizia e lei aveva un’aria strana,
triste come se avesse lasciato qualcosa d’oscuro nel suo passato.
Effettivamente
non sapeva molto del suo passato a parte che aveva viveva in Giappone e che prima
di trasferirsi definitivamente in Germania era stata in Inghilterra, in America
e in Francia, dove aveva conosciuto grandi campioni, da LeBlanck a Diaz.
Finita
la doccia, andò in camera dove si cambiò, poi rimase a guardare il soffitto e
il resto della sua stanza, poso lo sguardo su una foto con Hilary e Benji le
persone a cui teneva di più. S’immerse nei suoi pensieri fino a, quando sua
madre non lo chiamò per dirgli che era pronta la cena.
Si
stava facendo sera, mentre Benji non sapeva nemmeno lui dove stava andando, ma non
aveva proprio voglia di stare in casa. Era quasi arrivato all’incrocio dove
solitamente si divideva da Karl.
-
Benji! Benji!- Una voce femminile lo stava chiamando ci penso bene e riuscì a
identificare la voce di Hilary, si girò e la vide arrivargli di corsa incontro,
quando lo raggiunse si fermò, sembrava aver fatto una lunga corsa
ma non sembrava affatto affaticata…
-
Hey Benji è da un po’ che ti chiamo ma non mi
rispondevi…sei diventato sordo per caso?- Chiese lei, ci volle un momento prima
che lui le rispondesse, era strano che qualcuno gli parlasse in Giapponese dopo
tutto quel tempo…forse anche perché non aveva avuto molte occasioni di parlare
da solo con lei e quindi era più strano del solito.
-
Hey benji?!- Esclamò Hilary visto che lui non le rispondeva.
-
Ah! Scusa Hilary! E’ un po’ strano ritornare a parlare con qualcuno in
Giapponese faccia a faccia dopo così tanto tempo…-
Rispose finalmente lui
- Ti
capisco…anche per me è un po’ strano!- Disse sorridendo Ily. –Ma nello stesso
tempo anche piacevole no?!- Aggiunse. Benji annuì.
- Ma
come mai qui?- Chiese Hilary guardando l’amico incuriosita…
-
Ero solo uscito a fare una passeggiata, e tu invece?-
-
Bhe faccio un po’ di corsa come al solito…- Hilary usò
tanta naturalezza che lasciò Benji completamente spiazzato.
- E da quand’è che tu corri?- Chiese Ben
- Da
sempre! Comunque mi manca poco, arrivo fino al parco e
ho finito…!-
-
Fai un bel po’ di strada…-
- Lo
so…diciamo che non mi piace stare a casa a fare
niente, senti, ho voglia di un gelato ti va di venire con me?-
-
Hemm…ok…-
-
bene, c’è una gelateria fantastica nel parco-
I
due si avviarono verso il parco correndo, con grande stupore di Benji, Hilary
non sembrava stanca o affaticata, come se avesse percorso tutta quella strada a
piedi. Attraversarono il ponte e svoltarono a destra continuarono a percorrere
la strada fino all’entrata del parco.
L’entrata
era molto bella, un arco ti dava il benvenuto, internamente era un bellissimo parco verde percorso da una stradna fatta da
grossi sassi che spicavano stupendamente sul prato all’inglese. La strada
arrivava nella zona centrale dove spuntava un piccolo bar con poche persone,
più in la, un bellissimo laghetto artificiale.
Benji
e Hilary si accomodarono ad un piccolo tavolo per quattro e aspettarono la
cameriera che prese le ordinazioni e le portò quasi subito, i due parlarono del
più e del meno risero e scherzarono, commentarono molto i vari campioni che
Benji aveva incontrato in quegli anni, parlarono del
Giappone e dei suoi campioni e Benji capì di quanto quella ragazza ne sapesse
di calcio…
- Ma senti Hilary, per quale motivo hai accettato di diventare
la nostra manager? Potevi iscriverti in una squadra femminile…-
Hilary
ci pensò su un momento, non voleva dire la vera motivazione
-
Preferisco gestire e poi non sono moto brava a giocare, anzi faccio proprio
pena…sai come si dice no?! Tra il dire e il fare c’è
di mezzo il mare…-
La serata fu piuttosto divertente, ma venne
l’ora di tornare a casa e così fecero.
Ognuno
quella sera tornò a casa con dei pensieri felici, per ognuno
di loro fu come tornare a casa per anche solo poche ore.
Il
giorno seguente sembrò tornato tutto uguale a prima, Benji e Karl tornarono a
casa insieme e parlarono come il solito, ma Benji non disse nulla a Karl della
serata passata con Ily, sapeva che Karl si sarebbe arrabbiato molto e preferì
non dire nulla.
Poi
il solito ponte, Karl precedeva di pochi passi l’amico.
Improvvisamente
si girò di scatto sorprendendo il portiere…
-
Sii onesto Benji…- Questa domanda stupì molto Benji che rimase quasi
pietrificato dallo sguardo del Kaiser Karl.
- Tu
sei innamorato di Hilary vero?-
Affermare
che Benji fosse innamorato della manager era una parola grossa…e nemmeno a lui
venne minimamente in mente quelle parole, lui innamorato di Hilary la cosa era molto
strano…moltissimo…
-
No!- rispose Benji titubante.
-
Non mentirmi, Benjiamin!- Karl usa dire il nome interamente dl portiere solo in
occasioni importanti rare…
-
Non ti sto mentendo…- Questa volta il portiere sembrava molto deciso di se…
-
Allora ti piace…Non rispondere…lo so…riuscirai a non convincerti tu, ma non
me…promettimi una cosa…sarà una sfida leale, e chiunque sceglierà non
distruggerà la nostra amicizia…-
-Ok,
lo prometto!- disse il portiere, prima che i due si separassero
e ognuno si dirigesse verso casa sua.
A
casa Benji ebbe una lunga conversazione con il suo grande amico Holly.
Parlarono
del più e del meno, i due avevano tanta voglia di vedersi per le loro grandi
sfide, o per giocare nuovamente insieme, ma ora, entrambi erano occupati con le
proprie scuole ed era impossibile vedersi, si salutarono e Benji poté andare a
dormire tranquillamente, anche se non c’era molto da stare tranquilli, il
pensiero che Karl gli aveva messo in testa non lo lasciava dormire, stava nel
letto a guardare il soffitto della sua camera, come quella volta, tanto tempo
fa prima del confronto con Holly.
Passarono
tranquillamente i giorni e le settimane anche se affermare che passarono
tranquillamente era un po’ ecessivo, poi l’imprevedibile: Hilary finì in
infermeria, si era sentita male ed era svenuta, causa la febbre alta e la
fatica della corsa che fece prima degli allenamenti serali come al solito…per puro caso il dottore si era fermato per finire
del lavoro e mentre stava andando via sentì la voce di uno dei giocatori
chiamarlo, era Benji che la teneva tra le braccia, mentre Karl le bagnava la
fronte, la portarono in infermeria e l dottore le somministrò un antibiotico
per farle abbassare la febbre.
Karl
e Benji le stettero vicini fino a, quando non si svegliò, Karl andò a chiamare
il dottore lasciando i due da soli…la prima persona che hilary vide fu Benji. Gli sorrise a lo rassicurò…
- Ciao…-
- Ben
risvegliata!-
- Da quanto sono qui?-
- Da
quasi due ore-
-
Sei rimasto qui tutto il tempo?-
-
Bhe anche tu l’avresti fatto…-
-
Sì, ma io sono la tua manager-
- E io un tuo amico…-
-
Allora, grazie mille, amico mio…-
-
Per così poco?!-
Ci
fu un momento di silenzio, nessuno dei due sapeva cosa dire o fare…fu Benji ad interromperlo.
-
Senti, io…cioè…tu…- Nel stesso momento in cui
pronunciava quelle parole, Benji si era portato molto vicino a lei…
-
Io…- sospirò lei mentre chiudeva gli occhi, ognuno dei
due si trovava ad un soffio dall’altro, il bacio era quasi assicurato, quasi,
perché sentirono la porta aprirsi lentamente, lei si girò di colpo e Benji
tornò seduto nel giro di un millesimo di secondo.
Fu
Karl ad entrare per primo, ma i suoi occhi poterono vedere quello che stava per
accadere, ma non disse nulla, rimase silenzioso tutto il tempo dal momento in
cui entrò al momento in cui arrivò a casa.
Il
giorno dopo non si presentò agli allenamenti e nemmeno a quelli successivi,
così come per altri tre giorni, non si vide nemmeno a scuola, poi il mister diede la notizia.
- Ragazzi,
Schneider si è preso una pausa. Per un po’ di tempo non si presenterà agli
allenamenti…- rimasero tutti sorpresi, ma il più
colpito fu Benji. Hilary lo sapeva già.
Mentre l’allenatore stava parlando, Benji era immerso nei suoi pensieri
e non stava nemmeno ascoltando le parole dell’allenatore, ma questo non lo
notò, ma Ily sì! Si avvicinò all’amico e iniziò a fargli domande sottovoce…
- Tu
ne sai qualcosa?- Gli chiese
- E
perché dovrei?!-
-
Ok…diciamo così: Tu ne sai qualcosa! Cosa?-
-
Io…scusa ma non ne posso parlare qui…!-
-
Bene allora!- Ily prese un paio di fascicoli e andò nell’altra stanza da sola
con lui. Appoggiò violentemente le carte sul tavolo e si sedette.
-
Parla….-
Benji
fece un profondo respiro…
-
Giorni fa, Karl mi confessò che era innamorato di una ragazza, poi anche io,
dopo aver passato una bella serata con lei, capì che anche a me piace, ci promettemmo una sfida leale e che chiunque lei
scelga non avrebbe rovinato la nostra amicizia. Un giorno io e la ragazza ci stavamo per baciare e lui credo che ci ha visto, perché è da
allora che non lo vedo, ho provato a chiamarlo, ma lui non mi risponde, credevo
fosse andato via, ma a quanto pare lui c’è…-
-
Esatto….Capisco tutto, ma non posso credere che una persona possa lasciare il
calcio per una sciocchezza del genere-
-
Hai capito di chi si tratta?-
-
Bhe, veramente no…-
-
Sei tu…-
-
Come? Io?-
- Si
sei tu…avevo promesso che non lo avrei mai detto ma…-
Benji
non riuscì a finire la frase, che Ily si era già alzata, facendo cadere la
sedia ed era corsa fuori…
- Hilary,
dove stai andando?- urlò il mister, quando vide la ragazza correre via, veloce come un
fulmine l’unica cosa che senti da parte di Ily fu:
-Mi
scusi mister-
Anche
Benji scappò via, per seguirla…Hilary era molto veloce, non riusciva a stare
dietro…girarono tutta la città, fino ad arrivare al punto di
partenza…ripercorsero la strada solita ma alla fine
Ily lo trovò, era seduto sul letto del fiume sotto il ponte…scese solo Ily,
Benji preferì stare in disparte…
-
Karl…-
-
Ily!- Esclamò lui alzandosi e girandosi…
-
Sei uno stupido! Non puoi lasciare il calcio per una tale sciocchezza!-
Karl
non capiva.
- Cosa?- Chiese lui.
-
Benji mi ha detto tutto…non prendertela con lui, però…l’ho obbligato io a
parlare...-
Karl
rimase in silenzio, ma poi decise di dirle quello che provava.
-
Hilary, io ti amo-
Ily
si sedette accanto a dove stava lui prima e guardò il cielo stellato.
-
Karl…sinceramente, non ti posso capire, lasciare il calcio
per amore, per me poi…questa cosa mi fa infuriare! Inoltre sono confusa,
non so che fare...chi scegliere, ho bisogno di tempo per capirlo, quindi ti
prego, tu torna a giocare e torniamo tutti amici come prima, quando avrò capito
vi comunicherò tutto…ora ti prego, vai a casa e doma
mattina vai dal mister digli che vuoi ricominciare a giocare…-
Karl
rimase un po’ a guardarla e poi finalmente fece come richiesto e se ne andò a casa, Ily non si mosse da lì.
-
Hey, credevo che eri caduta nel fiume…- Disse Benji
scendendo e andando vicino a lei, ma non ricevette risposta…vide chiaramente
una lacrima bagnarle il volto.
L’abbracciò.
-
Hey!-
Ily
scoppiò in un pianto senza limiti…
-
Principessa fessa…- Benji sapeva che suo fratello la
chiamava così fin da quando era bambina…lei fece un lieve sorriso…
-
Dai! Ti ho già fatto sorridere, su smettila di piangere…- la stretta
di lei si fece più forte…
- Su
guardami e smettila di piangere…-lei esegui gl’ordini…
-
Sei stupenda anche quando piangi…-
-
Grazie…- un altro sorriso sulle sue labbra…
Lui
si avvicinò lentamente al suo volto e come quella volta ognuno sentiva il
respiro dell’altro questa volta, però le loro labbra si erano
toccate. Questa volta si erano baciati. Ily smise di piangere…era una
cosa meravigliosa…l’attimo durò molto a lungo e poi lui si abbassò per farla
salire in spalle…
- Su
che ti porto a casa…- lei salì e andarono a casa.
La
prima cosa che fece fu telefonare a Mary…
-
Pronto- Rispose l’amica dall’altra parte della cornetta.
-
Benji mi ha baciata…-
Continua
Spero
che anche questo capitolo vi sia piaciuto…Vi lascio ancora qualche
anticipazione:
[…]
- Con chi andrai
al ballo? Chi sarà il fortunato? Benji o Karl-
- Io andrò con…-
[…]
- Ho preso la mia
decisione…-
Questo
e altro nel prossimo capitolo intitolato:
Il
ballo e la decisione