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Autore: fairyvally    20/12/2011    2 recensioni
Era tutto buio ad eccezione di un tavolino poco illuminato con sopra un libro, nero e dalla copertina antica. Mi avvicinai e lo presi in mano, ma appena lo aprii venni travolta da un fascio di luce e una volta riaperti gli occhi mi trovai in un altro luogo, in un mondo simile al mio ma con qual cosa di diverso:era un mondo misterioso che aspettava solo di essere scoperto.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lui estrasse la spada e mi disse:- Questo è un giuramento sacro che facevano i miei antenati, quindi io ti giuro che non ti farò del male ma tu devi promettermi che non scapperai e che mi aiuterai a salvare il mio mondo.- Con aria perplessa giurai perché, infondo, quel ragazzo mi ispirava fiducia. Poi lui continuò:- Comunque se uno di noi non manterrà la promessa l'altro avrà diritto ad ucciderlo. Ma nel nostro caso...-sorrise -...sono più che convinto che non ci tradiremo.- Spinta da non so cosa decisi di seguirlo e cosi ci incamminammo in un sentiero sperduto in quella fitta boscaglia. Mentre camminavo mi guardavo intorno con gli occhi spalancati, come quelli di un bambino: cerano alberi tutti colorati dalle forme più strane, fiori che sembravano appena usciti da un dipinto, con colori di ogni genere. Camminammo per ore e cosi arrivo la sera, allora decidemmo di trovare un posto dove accamparci. Qualche minuto dopo ci trovammo in una radura vicino ad un ruscello, lì crescevano dei fiori che rilucevano al pallore della luna , che quella notte sembrava più grande che mai. Preparammo la cena con quello che avevamo trovato e poi ci sdraiammo. Ma quella notte non avevo proprio voglia di dormire, mi alzai e andai al fiume per riflettere in pace su ciò che mi era accaduto;ma poco dopo arrivò anche Phoron, che mi fece sobbalzare. Si sedette accanto a me mi chiese se potevo raccontargli qualcosa sulla Terra. Iniziai a descrivergli la mia città, a raccontargli dei miei amici e poi mi chiese:- E la tua famiglia? Parlami un po' di loro.- Ebbi un momento di tristezza, ma poi ripresi a parlare:- Vedi, i miei genitori non li ho mai conosciuti, sono morti quando io ero piccola e da allora di me si è presa cura mia nonna, ma...-iniziai a piangere come una bambina, allora lui si avvicinò e mi abbracciò-... anche lei è morta, pochi mesi fa.- Lui mi lasciò e mi disse:- Non piangere, non sei sola, ora ci sono qui io, e ti posso capire perché...- trasse un profondo respiro-... la mia famiglia e il mio villaggio sono stati massacrati da Arawn, il re dei demoni in persona. Io mi sono salvato perché ero uscito a fare la legna e quando tornai, vidi il mio villaggio in fiamme e gli uomini di Arawn che lo stavano saccheggiando. Presi un bastone e iniziai a correre verso di lui con l'intenzione di ucciderlo, ma quando mi trovai al suo cospetto non riusci più a fare nulla, mi paralizzai perché lui mi lanciò un occhiata con i suoi occhi color del sangue, mi guardò dall'alto in basso e mi disse che io e lui eravamo simili e che ci saremmo rivisti presto. Per questo motivo mi lasciò in vita. Ma non perdiamoci in brutti ricordi! Se non ti dispiace vorrei saperne qualcosa di più di te e della Terra- Continuai a raccontargli di com'era la Terra, ma mentre parlavamo qualcuno ci stava osservando, non eravamo soli. All'improvviso sentimmo un rumore e dal cespuglio uscì un tenero animaletto, sembrava quasi un peluche. Ma non era cosi: quel rumore era stato provocato dalla fuga di un demone che stava cacciando in quelle zone e che aveva sentito tutto ciò che ci eravamo detti, e che ora stava andando dal suo padrone a riferirgli tutto. Arrivato da Arawn gli disse:- Mio signore, mentre cacciavo nella foresta ho visto il ladruncolo che ha rubato la spada ed era in compagnia di una ragazza, ma non mi sembrava una di questo pianeta, era vestita in modo strano. In più l'ho sentita dire che veniva dalla Terra e che è arrivata qui grazie ad un libro; magari è la ragazza della leggenda.- Arawn batte il pugno sul trono e pensò tra se:- Non è possibile, non un altra volta!- Poi rispose freddamente all'altro demone:- Se è cosi, dovete portarla da me prima che impari ad usare il libro, altrimenti siamo spacciati!- La guardia, sull'attenti- Vado subito, mio signore e le porterò la ragazza.- Detto ciò prese e partì come un fulmine.
  
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