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Autore: heyitsgeorgia13    22/12/2011    1 recensioni
Sono passati dieci anni dall'ultima volta che si sono ritrovati tutti insieme e molte cose sono combiate. Anche loro sono cambiati: chi nel bene, chi nel male. Cosa accadra quando un evento, aspettato già da molto tepo, li riportarà a Lima?
[Sequel di My life would suck without you]
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt, Finn/Rachel
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Sveglia, sveglia! – strillò Eveline, seduta sulla schiena di Blaine.
 

Quella mattina si era alzata prestissimo e immediatamente aveva svegliato sua madre. Successivamente era corsa in camera dei suoi zii e aveva fatto alzare Kurt, implorandolo di prepararle la colazione che lei amava tanto.
Con un dolce sorriso stampato in faccia il ragazzo si era scrollato di dosso il suo fidanzato, cercando di non svegliarlo, e, dopo aver lasciato un bacio sulla fronte alla sua nipotina, era sceso in cucina a preparare la colazione per tutti.
Ora la piccola stava saltellando neanche tanto delicatamente sulla schiena dell’altro zio, cercando di svegliarlo ma Blaine, non curante del dolore che ben presto le avrebbe provocato, continuava imperterrito a dormire.
- Zio ti vuoi svegliare? – alla fine Eve decise di urlargli in un orecchio. Il ragazzo fece un verso tra il frustrato e il dolorante, e si girò facendo finire la bambina sdraiata a pancia in su in mezzo al letto.
Poi voltò lo sguardo verso di lei e le sorrise – Ti sei svegliato finalmente – gli disse mettendosi a sedere.
Lui sbuffò divertito – Io dire che sei stata tu a svegliarmi, se no starei ancora dormendo – la informò e la bimba lo guardò malissimo – Zio è la stessa cosa. Ti sei svegliato, ti ho svegliato io, hai comunque gli occhi aperti – rispose con ovvietà.
Il giovane scoppiò a ridere – Sei uguale a tua madre, te l’ho mai detto? – chiese e lei annuì – Tutti i giorni e stai diventando noioso – lo prese in giro.
A quelle parole Blaine spalancò gli occhi – Io sarei noioso? – le chiese ancora e la bimba si limitò ad annuire – E ora ti faccio vedere io quanto sono noioso – l’avvertì.
Senza darle tempo le si avvicinò e, posando le mani sui suoi finachi, cominciò a farle il solletico. Eveline dapprima cominciò a contorcersi leggermente, poi scoppiò in una risata sfrenata mentre cercava di divincolarsi e liberarsi dalla presa di suo zio.
- Ti prego basta zio – disse con le lacrime agli occhi. Blaine si bloccò immediatamente, risdraiandosi accanto a lei e stingendola forte a se.
Le baciò dolcemente la testa – Buon compleanno piccola mia – le sussurrò. Sul volto della piccola si aprì un immenso sorriso – Grazie zio – gli rispose per poi alzarsi e scattare giù dal letto – Andiamo a fare colazione? Mamma e zio Kurt sono già in cucina e credo che ci stiano aspettando – lo informò.
Il moro la imitò e prendendosela in spalla uscì dalla stanza e cominciò a scendere le scale – Su principessa andiamo a mangiare – esclamò entrando poi in cucina.
Ad aspettarli c’era una tavola imbandita e tutto era pronto per essere divorato.
Blaine fece sedere Eve sulla sedia, arruffandole i lunghi capelli neri, poi si avvicinò a Nicole e le stampò un bacio sulla guancia. Infine andò a salutare Kurt, intenro a preparare gli ultimi pancakes.
Lo abbracciò da dietro, posando il mento sulla sua spalla – Buongiorno – gli sussurrò all’orecchio. Il controtenore sorrise affettuosamente e poi voltò il viso, lasciando un leggero baciò sulla guancia del suo fidanzato – Buongiorno a te – rispose mettendo poi quello che aveva appena cucinato nel piatto.
- Su bambinone vai a sederti vicino alle tue donne che la colazione è pronta – lo prese in giro e quando si girarono videro madre e figlia che li fissavano con sguardo adorante.
I due le guardarono straniti, poi si sedettero al tavolo e i quattro cominciarono a mangiare.
Allora tu e zio Blaine avete smesso di litigare? – chiese dopo un po’ la piccola. Kurt la guardò tristemente e poi cercò di abbozzare un sorriso – Si amore mio, abbiamo smesso – le rispose in tono non tanto convincente, ma a lei, ancora così piccina ed innocente, quelle parole sembravano come oro colato. Gli credeva, era tutto per lei e per il momento andava bene così, non voleva farla soffrire più di quanto lui e Blaine non avessero già fatto.
- Ora mangia – aggiunse – Che poi io e tuo zio dobbiamo darti il regalo – le confessò.
Eveline sembrò eccitata a quelle parole e, in rigoroso silenzio, finì la sua colazione.
 
Verso le tre cominciarono ad arrivare tutti gli invitati alla festa.
I primi in verità erano stati Rachel e Finn, accompagnati da Burt e Carole, che erano arrivati per pranzo e subito Eveline aveva cominciato a tartassare la ragazza con commenti sul regalo che Kurt e Blaine le avevano fatto: un vestitito color lilla e bianco, che poi aveva indossato alla festa.
Poi erano arrivati Tina, Mike, Santana e Brittany con i rispettivi bambini che erano andati subito a giocare con la festeggiata.
E in seguito era arrivato il resto delle New Direction, alcuni Warblers, tra cui Thad, Jeff, Nick, Wes e David che avevano immediatamente assalito Blaine e Kurt.
Gli ultimi ad arrivare furono Quinn, Sam, Puck e Beth.
- Quinny! – urlò Eve correndole in contro – Principessa auguri – le rispose lei abbracciandola.
Lo stesso fece poi Sam, che la sollevò da terra facendola ridacchiare.
Quando poi venne posata per terra squadrò l’uomo davanti a se – E tu chi sei? – chiese incuriosita. Il sorriso di Nicole, sorpresa della sua presenza, vaccillò – Noah – mormorò e lui le sorrise per poi rivolgersi alla bimba – Io mi chiamo Noah, ma puoi chiamarmi Puck – le rispose – E questa è mia figlia Beth – aggiunse – E tu devi essere Eveline, giusto? – la bimba annuì – Auguri – le fece allora con un sorriso.
La piccola abbozzò un sorriso, continuando a guardare l’uomo dritto negli occhi – Quanti anni fai Eveline? – le chiese Beth, ridestandola dai suoi pensieri – Sei, e tu quanti anni hai? – le chiese a sua volta.
La ragazzina sorrise – Io ne ho undici – rispose – Vuoi venire a giocare con noi? – chiese ancora la festeggiata e lei accettò volentiri lasciandosi prendere per mano e trascinare verso i giochi.
- È davvero una bella bambina – disse Puck guardando le due allontanarsi. Nicole gli sorrise timidamente – Beth è cresciuta tanto dall’ultima volta che l’ho vista – constatò e il ragazzo annuì senza dire nulla.
Tra i due poi calò un silenzio imbarazzante. Erano esattamente tre anni che non si vedevano ne sentivano e Nicole, anche solo a guardarlo negli occhi di sfuggita, sentiva le proprie guance andare a fuoco come le succedeva quando aveva diciotto anni.
La rabbia verso di lui però, sinceramente, non era diminuita di una virgola in quei sei anni che erano stati separati.
In suo aiuto arrivò per fortuna Santana – Puckerman hai deciso di portare il tuo bellissimo sedere alla festa? Ci sei mancato – gli disse abbracciandolo – Tu non tanto Lopez – rispose lui ridacchiando, per poi raggiungere Finn, Sam e Mike intenti a parlare.
- Tutto a posto? – chiese poi rivolta all’amica. Nicole si morse brevemente il labbro inferiore mentre tutte le sue amiche, proprio come succedeva quando erano al liceo, vennero in suo “soccorso” – Si, grazie ragazze. Sarà una lunghissima giornata ma ce la farò – le rassicurò sorridendo.
 
La festa stava procedendo bene, tutti si stavano divertendo e i bambini si stavano abbuffando di torta al cioccolato.
Kurt, che si era preoccupato insieme a Blaine della preparazione della festa, stava sistemando il tavolo dei cibi mettendo a posto i vari pacchi di patatine, quando il suo fidanzato lo abbracciò da dietro e gli lasciò un leggero bacio sul collo.
Dapprima il controtenore rabbrividì a quel gesto così dolce e affettuoso, poi dentro di lui qualcosa scattò. Immediatamente si staccò dal quell’abbraccio e guardò il moro quasi con rabbia – Che ho fatto? – gli chiese allora Blaine preoccupato – Non è questo il momento per queste cose. È il compleanno di nostra nipote e questa è la priorità, chiaro? –rispose lui a denti stretti.
Blaine rimase a fissarlo senza riuscire a dire una parola. Sembrava che durante la mattinata tutto fosse tornato alla normalità, che dopo quella notte erano tornati il Blaine e Kurt di sempre. Anche quando l’aveva sentito, con le sue stesse orecchie, dire a Eveline che avevano finalmente smesso di litigare, ci aveva sperato, aveva davvero sperato che fosse tutto a posto.
E invece si sbagliava di grosso.
- Kurt.. – cercò di dire allungando una mano per afferrare la sua, ma il ragazzo lo interruppe immediatamente – Blaine quella faccia da cucciolo bastonato non attacca più con me, lo sai bene. Sto solo cercando di rendere Eveline, una delle persone più importanti della mia vita, la persona più felice a questo mondo anche solo per un giorno. Se lo merita dopo tutto quello che ha passato, o sbaglio? Ma tu non ci arrivi, o forse non ti interessa – disse cercando di tenere il tono di voce abbastanza basso da non raggiungere le orecchie degli altri invitati.
Il moro non riusciva a credere alle proprie di orecchie – Non mi interessa? Spero che tu stia scherzando Kurt. Eveline è mia nipote, sangue del mio sangue, è come una figlia per me. L’ho vista crescere, diventare quello che è ora e, anche se ha solo sei anni, io sono fiero di lei e di potermi chiamare suo zio. Quindi, forse, qui quello a cui non interessa nulla sei tu. Cercavo solo di starti vicino, perché sei ancora il mio ragazzo, o almeno posso chiamarti ancora così, e a lei di certo non sarebbe dispiaciuto vederci abbracciati e felici, perché la rendiamo felice a sua volta. Ma sai cosa? Pensavo anche che dopo ieri sera le cose tra noi si fossero sistemate e invece mi sbagliavo. Non perdi mai occasione per sgridarti, urlarmi dietro e dirmi che sono un buono a nulla. Nella mia vita ci sono state troppe persone che lo hanno fatto, partendo da mio padre, e speravo che almeno tu mi trattassi in modo diverso – disse – Lasciamo perdere che è meglio. Quando ti sarà passato tutto questo e avrai finalmente capito quanto tu mi stia facendo soffrire, sai dove trovarmi – aggiunse allontanadosi.
- Non sai quanto tu mi stia facendo soffrire, Blaine, in questi ultimi mesi – disse Kurt con le lacrime agli occhi, ma il moro era già dall’altra parte del giardino, troppo lontano per sentirlo.
Santana, che aveva assistito da lontano alla scena, decise di non intervinire, cosa che era davvero strana per lei.
Ma si era comunque ripromessa che, molto presto, avrebbe fatto una chiaccherata con entrembi per riportarli sulla retta via.
Quella litigata però non era passata inosservata anche alle migliori amiche di Kurt. Infatti, quando lo beccarono finalmente da solo, lo placarono e Rachel, agitata, gli chiese subito che cosa fosse successo. Nicole era l’unica, in un certo senso, che sapeva che cosa c’era tra i due, ma non era mai andata a fondo alla questione e non aveva mai chiesto al suo migliore amico il perché si comportasse così.
- Ragazzi vi dispiace lasciarmi solo? Non me la sento di parlare ora – rispose loro, ma Mercedes non voleva sentire ragione – Mi dispiace zuccherino ma..no. Vogliamo sapere che succede, e lo vogliamo sapere subito – insistette.
Anderson invece prese l’amico sotto braccio e lo fece sedere – Kurt non devi per forza dirci che succede – le amiche cercarono di interromperla ma lei le fulminò con lo sguardo – Ma penso che ti faccia bene parlarne. Questa storia va avanti da un po’ ormai e mi fa male vedervi così – gli confessò.
Il contotenore sospirò profondamente – Okay, ma vi prego non giudicatemi – disse e loro annuirono – Blaine mi tradisce – mormorò.
Le tre ragazze rimasero a bocca aperta – Kurt.. – cominciò Rachel senza riuscire a dire altro se non che le dispiaceva. Mercedes lo abbracciò mentre Nicole scosse la testa – È impossibile – esclamò.
A quelle parole fu il turno del controtenore di scuotere la testa – Nicole penso sia vero – tentò l’ebrea – È diverso Rachel – la interruppe lui – È vero. Torna sempre a casa tardi la sera e esce prestissimo ogni mattina. Non fa altro che parlare del suo adoratissimo capo, di quanto sia bello, intelligente e pieno di talento. Continua a dire che lo riempie di complimenti e regali, gli ha dato pure l’aumento il mese scorso. Mi stupirei se non stessero già progettando di sposarsi segretamente. Anzi, mi sa che lo stanno già per fare. L’altro giorno stavo sistemando il suo cassetto e ci ho trovato dentro una scatoletta di velluto con un anello di fidanzamento – spiegò loro.
Le tre ragazze si l’un l’altra trattenendosi dallo scoppiare a ridere.
Qualche metro più, intanto, in la stava succedendo più o meno la stessa cosa.
- Blaine Anderson siediti e dicci che succede – la voce di Wes arrivò forte e chiara alle orecchie del moro.
Si voltò verso i suoi amici e scosse la testa sconsolato – Non ora ragazzi, ho una festa da mandare avanti – disse loro. A quel punto Nick e Jeff lo presero di peso e lo adagiarono sulla prima sedia che trovarono – Non farmi ripetere hobbit, parla! – gli ordinò Thad in tono serio.
Il ragazzo sbuffò, incontrando poi gli occhi scuri di David e lanciandogli un segnale di aiuto, che però l’altro non colse – Okay, basta che la smettete di guardarmi così – disse prima di prendere un respiro profondo e cominciare a raccontare.
Spiegò loro della situazione che c’era tra lui e Kurt, dei continui litigi, delle proposta di matrimonio che voleva fargli e della sua paura che l’altro lo rifuitasse.
Il ragazzi si guardarono l’un l’altro – Blaine sei proprio sicuro che Kurt ti dica di no? – chiese Jeff incredulo e lui annuì – Andiamo vi amate dal primo momento che vi siete visti, non può dirti di no – spiegò Nick sicuro di quello che stava dicendo.
- Fermi tutti – esclamò Thad – Ho un’idea e sono sicuro che andrà tutto per il verso giusto – li informò.
Gli ex Warblers lo guardarono seriamente preoccupati, non bisognava mai fidarsi di Thad Harwood.



Nota dell’autrice:
 
Buonasera a tutti!
ecco il nuovo capitolo. Okay ora mi starete odiando TUTTI, ma avevo in mente questa cosa da quando ho iniziato a pensare a questa ff e dovevo farla.
Non vi preoccupate, si sistemerà tutto prima o poi.
Comuque forse alcuni volevano vedere un po’ più di movimento per quanto riguarda la festa ma devo spiegarvi una cosa. Io ho deciso di creare il personaggio di Eveline per far vedere come è cambiata la vita di Nicole nel corso degli anni, e per vedere come Blaine e Kurt si rapportino con lei. e sinceramente penso di avervi dato un esempio in questo capitolo.
Okay ora passiamo alle cose serie: dato che non aggiornerò fino alla prossima settimana..BUON NATALE A TUTTI!
Fatemi sapere che ne pensate. A presto, un bacio..
 
-Georgia


  
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