24/12/2011
6 recensioniScusate il ritardo, ma il mio “adorato” computer ha avuto qualche problema, ed è stato in riparazione per diversi mesi, la mia autostima di scrittrice si è presa una vacanza e la mia ispirazione una pausa di riflessioni… ma ora sono finalmente pronta e ho potuto aggiornare!! ;)
Riguardo il primo capitolo sono veramente rimasta entusiasta di tutti i vostri commenti, quindi grazie mille, siete state carinissime!!! Sono rimasta commossa perché si dice che le prime storie hanno scarso successo e invece i commenti erano numerosi!
Ora ecco a voi il secondo capitolo, spero vi piaccia, buona lettura!!!
AlicexCaius
Fame…Ecco il mio più grande problema al momento, avevo fame…
Ripensandoci l’ultima volta che avevo toccato cibo era stato ieri, ormai sarà ora di pranzo quindi non c’è da stupirsi.
Il giro turistico sarebbe finito di lì a poco ed io non vedevo l’ora. E a dirla tutta per quanto la guida fosse bella, era così noiosa, che io non facevo altro che fantasticare tra i miei pensieri e finivano tutti sul biondo che avevo incontrato circa un’ora fa, finivo sempre per chiedermi: “chissà se lo rivedrò”e poi mi rispondevo da sola, “ovvio che no. Troppo bello per essere vero!”, e poi, “chissà come si chiama!!”, cose del genere insomma… All’inizio la visita m’interessava, ma dopo averlo incontrato, niente ha avuto più senso, per dirla tutta pensavo solo ed esclusivamente a lui e alla fame che mi rodeva dentro, quindi figuriamoci se ascoltavo Heidilaguida o le lamentele di Laura&company, su quanto fosse noioso il posto dove le avevo portate.
In parte avevano anche ragione, ma non l’avrei mai ammesso che mi annoiavo pure io!! Meglio Heidilaguida che lo shopping sfrenato a cui volevano sottopormi!!!
Alla fine arrivammo davanti a un portone enorme e il presentimento che avevo dentro non era affatto buono, c’era qualcosa di oscuro dietro quel portone, qualcosa di pericoloso e il solo pensiero mi dava i brividi…
Quando entrammo mi si raggelò il sangue nelle vene, la stanza era piena di persone bellissime e allo stesso tempo terrificanti, le mie “amiche” erano totalmente stregate da loro ed io non ero da meno.
Osservai uno a uno tutti quei volti e riconobbi all’istante quello dell’uomo che avevo incontrato prima. Era in piedi vicino ad altri due uomini che insieme davano un’aria di una certa importanza e autorità, infatti dietro a ciascuno di loro stava un trono e il suo era quello sulla sinistra.
Appena lo vidi i suoi occhi incontrarono i miei e dentro di me divampò un incendio, mi fissava in una maniera indescrivibile… poi di colpo si voltò e fece un cenno a un ragazzo giovane, non molto alto e dall’apparenza angelica, esso capì subito il messaggio e con passo solenne si diresse verso di me, mi prese delicatamente per un braccio e mi trascinò fuori dalla sala, sotto gli occhi del gruppo di turisti, dal quale si alzò un brusio di voci incuriosite.
La sensazione di terrone non faceva altro che aumentare sempre di più, ma per gli altri non per me, io per qualche strano motivo, che dovevo ancora capire quale, mi sentivo al sicuro… sarà forse per lo sguardo indescrivibile del biondo, che nei miei confronti mi sembrava tutto fuorché crudele, o forse semplicemente perché il ragazzo mi ha portato lontano da tutte quelle persone terrificanti, comunque mi sentivo al sicuro e mi preoccupavo sempre di più per il resto del gruppo turistico, e dovendo ammetterlo anche per Laura&company.
Dopo che fummo usciti dal portone non feci in tempo a chiedermi che cosa gli avrebbero fatto, che sentì delle urla.
Erano urla di dolore, di paura e di disperazione, il mio primo impulso fu quello di voltarmi e di ritornare alla sala, ma la sua presa sul mio braccio si fece più salda e mi costrinse a continuare a camminare.
Camminammo per circa 15 minuti, non avevo idea di dove mi volesse portare, né del perché e di certo non glielo avrei chiesto mai, dopo quello che avevo sentito non avevo la forza e neanche il coraggio di parlare.
Finalmente dopo altri 5 minuti arrivammo ad una stanza molto sontuosa ed elegante, sembrava di essere in un'altra epoca, era tutto perfettamente ordinato, il letto a baldacchino dalle coperte rosse con rifiniture in oro, il tappeto antico situato al centro della stanza, lo specchio enorme, la cassettiera e l’armadio dalle maniglie d’oro… tutto era assolutamente magnifico e impeccabile e mentre io ero occupata con l’arredamento, il ragazzo tirò fuori una chiave dalla tasca, e con un:
- Mi raccomando, resta qui. – mi chiuse dentro…. O.O
“Ehmm, se mi rinchiudi dove vuoi che vada?!”, fantastico… non solo sono stata rapita e rinchiusa in una stanza, ma oltre tutto sono stata rapita e rinchiusa in una stanza da… degli assassini? E il biondo centrava in tutto questo??? Sì che centrava, fa parte di tutti loro.
Le mie mani cercavano freneticamente il cellulare in una delle mie tasche dei jeans, ma senza trovare nulla tranne qualche banconota che mi ero portata dietro, ero sicurissima di averlo prima, non potevo averlo perso, ma allora dov’era finito???
Ero in preda al panico, la testa incominciava a girare, non capivo più niente e sentì le gambe cedere al mio peso e dopo fu tutto buio.