- Stai bene Dromi?- chiese Bella.
- Sì, sì. -
Non stava bene. La sera prima aveva visto sua sorella maggiore torturare due Tassorosso del suo anno. Bellatrix si era giustificata dicendo che erano Sporcosangue e quindi non meritavano di essere studenti di Hogwarts.
Ciò l’aveva scossa profondamente perché aveva scoperto di odiare ciò che sua sorella predicava. Il problema era che la stessa cosa predicava tutta la sua famiglia.
Aveva capito che lei e Sirius avevano le stesse idee. La cosa umiliante era che un bambino di cinque anni aveva più coraggio di lei che ne aveva dodici.
Ma aveva i suoi principi, perciò aveva deciso che sarebbe andata in Infermeria per scusarsi con i due al posto di sua sorella che non ne aveva la minima intenzione.
Ci riuscì dopo essersi liberata di Bella. Uno dei due dormiva, l’altro stava leggendo un libro sospeso in aria.
“Oh, no! Bella deve avergli spezzato le braccia!” pensò Meda con un gemito.
Il ragazzo la sentì e si voltò verso di lei. Quando la vide prese un’espressione terrorizzata.
- No, no! Non sono Bellatrix tranquillo! Io sono Andromeda, sua sorella minore!- si affrettò a spiegare la ragazza intuendo che il suo aspetto simile a quello della sorella lo avesse tratto in inganno.
- Io…io non so chi sia Bellatrix…- ammise il ragazzo intimorito.
- È la ragazza ch-che ti ha…torturato.- disse Andromeda con un sospiro. – Sono venuta a vedere come stai.-
- Non tanto bene. La tua sorellina mi ha fratturato tutte le ossa tranne la spina dorsale.-
- Mi dispiace.-
- Non deve dispiacere a te. Come hai detto che ti chiami?-
- Meda, cioè scusa Andromeda, Andromeda Black.-
- Ah. Io sono Ted Tonks.-
- È un piacere conoscerti Ted Tonks.-
- Piacere mio Andromeda Black.-