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Autore: Dr3aDSouL    29/12/2011    0 recensioni
storia creata basandomi sulle mie conoscenze di World of Warcraft (gioco per il quale nerdo anche troppo), la storia è incentrata sul mio main pg, ossia un Blood Elf Warlock di nome Zeross (storia al momento incompleta che finirò molto più avanti nel tempo)
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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A seconda della combinazione del segno alla nascita e degli elementi, si determinava la classe assegnata dal destino ad ogni elfo…Aurora e Luce erano i Paladini, Luna e Terra i Cacciatori, Pioggia e Aria gli Assassini, Sole e Fuoco i Warlock, Neve e Acqua i Maghi e Nubi e Ombra i Preti,
a queste associazioni appartenevano gli elite di ogni categoria, se per esempio l’Aurora fosse abbinata all’Acqua, ne sarebbe uscito un Paladino meno potente di forza ma con più abilità magiche e così via.
La vita di Zeross procedeva tranquilla, la sua famiglia non gli faceva mai mancare nulla, Mizrael lo portava spesso in giro a visitare la città o la foresta, mentre Kyra la pantera nera di Shana, si lasciava cavalcare e giocava ogni momento con lui,
era un piccolo elfo pieno di sorrisi e di voglia di vivere. Il tempo avanzava e lui cresceva, e alle soglie dei 10 anni, aveva notato un cambiamento di atteggiamenti nei suoi confronti da parte dei genitori, erano più apprensivi e spesso leggeva nei loro occhi una strana paura…
ed il motivo gli venne rivelato il giorno del suo decimo compleanno. I tre Maghi di corte erano venuti per iniziare le prove degli elementi, essendo 6 prove, si sarebbero svolte una ogni due mesi, il giorno del suo stesso compleanno,
cosicché terminata la sua prova all’inizio dell’undicesimo compleanno, gli si poteva assegnare la classe e lui avrebbe potuto iniziare il suo addestramento…Mizrael prese il figlio per la mano e si incamminò dietro i Maghi, mentre Shana era rimasta a casa,
a pregare il loro Dio che le prove non si fossero rivelate fatali. La prima prova era quella dell’acqua, gli elfi arrivarono nei pressi di un lago, ed uno dei Maghi spiegò la prova al giovane elfo
“in quel lago, esattamente al centro, c’è il diamante dell’oceano, tu devi semplicemente andare li sotto e riportarlo su, tuo padre ti ha insegnato a nuotare giusto?”
il ragazzo rispose con un po’ di paura
“…si”
“bene allora, stai tranquillo e concentrati solo sul recupero del diamante non pensare ad altro, andrà tutto bene, quando ti senti pronto, potrai iniziare”
una volta che il mago si fu allontanato, Mizrael si inginocchiò abbracciando il figlio
“hai paura vero?”
“un po’”
“anche io all’età tua ero spaventato, non voglio mentirti, non è del tutto facile, a nuotare non sei un campione ma te la cavi bene, il problema è un altro, quando sarai nel lago ti scontrerai con lo spirito dell’acqua, che deciderà se aiutarti o ostacolarti,
nel secondo caso, non pensare al diamante, ma scappa via e torna da me ok?”
“e se i maghi si arrabbiano?”
“non preoccuparti di loro, la tua vita vale molto di più, io sono sicuro che ce la farai, resterò qui ad aspettarti”
“farò del mio meglio papà”
“bravo è così che ti voglio, ora preparati e vai”
Zeross corse verso il lago, si tolse i vestiti, rimase per alcuni istanti fermo a concentrarsi sul lago, chiuse gli occhi, prese un profondo respiro, e si gettò tra le acque…ma non appena la sua figura scomparve, il lago cominciò ad agitarsi.
Mizrael fu preso da una forte angoscia, mentre il giovane elfo scendeva sempre di più, fortunatamente il lago non era troppo profondo, e si intravedeva da lontano la figura del diamante, ma dopo qualche secondo si ritrovò circondato da alcuni vortici,
che gli si avvicinavano sempre di più, riuscì ad evitarne uno, ma fu catturato da un altro che con violenza lo fece sbattere sul fondale, ma Zeross non voleva deludere suo padre, si rialzò e cercò di avvicinarsi al diamante,
inseguito dai vortici che sembrava gli dessero la caccia, fu sbattuto altre volte sul fondale, ma nonostante tutto non cedeva, riuscì a poco a poco ad arrivare al diamante, lo afferrò tra le mani e dando fondo a tutte le energie che gli erano rimaste,
corse verso l’alto sbucando dall’acqua quasi senza fiato, il padre come lo vide, uso la magia per portarlo a riva, il ragazzo aveva tra le mani il diamante, si poteva dire che la missione era completa, ma l’acqua lo aveva ostacolato,
la prova in se era fallita, tra due mesi ci sarebbe stata la successiva. Nei giorni seguenti Zeross non faceva altro che raccontare di come aveva superato la prova,
nonostante non fosse andata a buon fine gli era servita per dargli fiducia e far si che si preparasse psicologicamente per le prossime che sarebbero state a poco a poco sempre più difficili.
Ed il tempo della seconda arrivò, la prova della Terra, il luogo questa volta si trovava poco dietro le mura della città, in una caverna, si fermarono all’entrata padre, figlio e i maghi, e ancora una volta un mago spiegò la prova
“in questa prova, dovrai semplicemente attraversare la grotta arrivando a prendere il diamante verde che si trova al suo interno, in bocca al lupo”
il giovane elfo ora non aveva bisogno di incoraggiamenti, gli era bastato uno sguardo di intesa con il padre, per farsi coraggio ed entrare nella caverna, ma anche qui, come mise piede all’interno, qualcosa andò storto, ci fu una grande scossa,
e dal soffitto cominciarono a staccarsi delle stalattiti che con un pò di fortuna lo sfiorarono soltanto provocandogli qualche graffio, così Zeross si mise a correre all’impazzata, saltando anche le voragini che si aprivano dinanzi a lui,
ma con costanza arrivò al centro della grotta prendendo con se il diamante e tornando indietro più lesto di prima, ma la caverna iniziò a crollare e quasi vicino all’uscita una frana lo costrinse a fermarsi,
ma anche questa volta Mizrael con i suoi poteri dell’ombra, era riuscito a distruggere le pietre che lo intrappolavano e a liberarlo, ed ancora una volta il giovane elfo aveva dimostrato coraggio, ma senza risultato, la Terra lo aveva rifiutato.
Questa volta Zeross era alquanto demoralizzato, ma Shana lo aveva rincuorato, dicendogli di non demordere, aveva ancora tante occasioni per trovare il suo elemento adatto, e non doveva dimenticarsi che sia lei che Mizrael credevano in lui,
così rigenerata la sua energia, decise di allenarsi in attesa della prova seguente, quella del Fuoco. Non sapendo cosa lo aspettasse, prendendo spunto dalle prove precedenti, il giovane elfo decise di temprare il suo fisico e la sua resistenza,
sottoponendosi ogni giorno a duri esercizi, quand’ecco che anche quel giorno arrivò, questa volta fu condotto all’interno di un vulcano, c’erano dei sassi che spuntavano dalla lava, a poca distanza tra loro, come un sentiero,
che conduceva ad un altare posto al centro del cratere, sul quale splendeva un diamante rosso, la prova consisteva nel recuperarlo sfruttando quel sentiero, ma doveva passare a piedi nudi e resistere al calore di quelle pietre incandescenti,
Zeross fece un sorriso verso il padre, poi il suo sguardo divenne serio, prese la rincorsa ed iniziò a percorrere i sassi, saltando più in fretta possibile da uno all’altro per evitare di sopportare troppo il calore,
ma nonostante questo le piante dei suoi piedi bruciavano come l’inferno, recuperò il diamante, ma la lava sommerse la strada per il ritorno, non aveva modo di tornare indietro e sembrava che quell’isolotto stesse per essere inghiottito dalla lava,
ancora una volta doveva essere soccorso dal padre, che grazie alla levitazione lo raggiunse e lo riaccompagnò sulla sponda, ma per l’ennesima volta, un elemento lo aveva rifiutato, ed il volto dell’elfo divenne cupo.
Quelle sconfitte per quanto irrisorie, avevano plasmato la stima che aveva di se, si sentiva come un fallito nonostante tutti i suoi sforzi e quel che peggio, era convinto di non dare le soddisfazioni che il padre si aspettava,
non capendo che lui non avrebbe mai smesso di credere in suo figlio. Ma la speranza è l’ultima a morire e fino all’ultima prova avrebbe lottato al meglio, e venne il momento della prova dell’Aria,
fu teletrasportato sulla cima di una montagna, davanti ad un ponte di legno che conduceva ad un isolotto che fluttuava in aria, sul quale avrebbe trovato il diamante azzurro…una volta li senza perdere tempo si scagliò sul ponte correndo a più non posso,
raffiche di vento gli si fondarono contro, facendo dondolare il ponte a più non posso, ma l’elfo rimaneva saldo in piedi e nonostante tutto avanzava, la corda però stava quasi per spezzarsi, cercò di correre, e mentre il ponte crollava,
rimase appeso ad uno spuntone dell’isolotto, e issandosi a fatica riuscì a recuperare anche questo diamante, ma l’isolotto sembrò perdere di stabilità ed iniziare lentamente precipitare, Mizrael voleva ancora una volta correre in aiuto dal figlio,
ma Zeross saltò, quel tanto che bastava da afferrare l’estremità rotta del ponte, per poi esser aiutato a risalire, anche questa era stata una sconfitta, ma l’essersi salvato senza l’aiuto di suo padre era già un traguardo che lo avrebbe ricaricato in vista della penultima prova.
C’era qualcosa però che non quadrava nella mente del Prete, perché gli elementi si erano scatenati in quella maniera?! Era come se volessero intenzionalmente uccidere suo figlio, forse era tutto legato a quel sole rosso sangue?!
Non riusciva a darsi pace ne a trovare spiegazioni, ma sarebbe andato a fondo della cosa. Le ultime due prove erano molto dure, toccò alla Luce, questa volta Zeross era da solo, doveva entrare in una camera completamente avvolta da una luce accecante,
ed all’interno cercare il diamante giallo. L’elfo si fece coraggio, entrò, la porta si chiuse, gli occhi gli facevano male, era totalmente accecato, non riusciva a tenerli aperti, tentò di andare a tastoni, ma non toccava nulla se non le pareti,
avanzava a piccoli passi, quand’ecco che avverti qualcosa di strano, il calore della stanza stava aumentando, era come una sauna, se avesse perso troppo tempo per trovare il diamante sarebbe morto carbonizzato, doveva sbrigarsi,
tentò di aprire velocemente gli occhi, e quella fu la sua salvezza, vide un piccolo bagliore, andò in quella direzione ed afferrò il diamante, ora doveva trovare la porta e il tempo stringeva, il corpo gli bruciava troppo per muoversi,
si inginocchiò sofferente, chiedendo l’aiuto del padre nella sua mente, aiuto che magicamente venne percepito, e sfondando la porta Mizrael lo protesse con la sua barriera, salvandolo dalla morte…la Luce come i suoi predecessori, l’aveva rifiutato.
Il clima che circondava Zeross era strano, c’era un ultima prova da affrontare, e nessuno sapeva se pensare in positivo o se anche questa volta sarebbe andata male, nessuno poteva dare una risposta certa, bisognava solo attendere.
Questa prova era simile a quella della Luce, la stanza ora era completamente al buio, e bisognava trovare un diamante nero, gli occhi di Zeross prima di entrarvi fiammeggiarono, era determinato a vincere quell’elemento, entrò e richiuse la porta dietro di lui,
era solo nella più totale oscurità, non vedeva nulla, poi abituatosi un po’ a quella visibilità scarsa, riuscì a intravedere qualcosa, ma non era niente di positivo, delle ombre di demoni, che veloci come lampi lo attaccavano a più riprese,
sbattendolo al muro, come poteva contrattaccare delle ombre, tanto più che sembrava come se l’ossigeno stesse finendo, anche questa stanza si stava rivelando una trappola mortale, fortuna volle che nello scontro finì sul diamante,
per proteggersi lo puntò verso le ombre che in un istante vi furono risucchiate, per poi sparire definitivamente, Zeross non aveva idea che quei diamanti avessero delle proprietà magiche ed in quel caso era riuscito involontariamente ad attivarne una,
la porta si aprì, e lui potè riabbracciare suo padre, ma i maghi sentendo lo svolgersi della prova avevano decretato l’ennesimo fallimento, per la prima volta nella storia degli elfi, uno di loro non possedeva alcun requisito per nessun elemento,
Zeross non sarebbe mai divenuto uno dell’elite…demoralizzato da tutte queste cose, si rinchiuse nella sua stanza, non voleva ne vedere ne sentire nessuno, era a pezzi e la fiducia in se era completamente svanita, ora niente più contava per lui…
  
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