Fumetti/Cartoni americani > Ben 10
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Autore: EllenJenkins    29/12/2011    4 recensioni
Ben, sopraffatto dal senso di abbandono e solitudine, cade in un profondo sonno. Di chi è quella voce che lo chiama nei suoi sogni? Potrà mai svegliarsi? Vorrà mai svegliarsi?
Bevin (KevinxBen) - Shounen-Ai
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 8 - Deprehensio

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Deprehensio, onis, f., 1 sorpresa, scoperta

Sorpresa [sor-pré-sa] s.f. 1 stupore, meraviglia 2 cosa o avvenimento che giunse inaspettato e che suscita meravigli, stupore

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Ben stava seduto per terra, in silenzio, le gambe strette al petto mentre il suo sguardo era rivolto al ragazzo corvino che trafficava con un enorme congegno proprio davanti a lui. Era tranquillo e sereno, o almeno così sarebbe sembrato ad un osservatore esterno. In realtà le sue mani erano aggrappate con forza alla stoffa dei suoi pantaloni, i suoi occhi erano persi nel vuoto e la sua testa era altrove.

Stava lottando contro i suoi stessi sentimenti discordanti. Da una parte voleva farlo, voleva di nuovo craccare l’Omnitrix, se questo gli avrebbe permesso di rivedere Alice. Era il suo più grande desiderio e non voleva rinunciarci. Ma dall’altra parte non voleva farlo, non voleva rischiare di nuovo l’umanità di Kevin, non importava cos’avesse detto il ragazzo in riguardo.

-Andrà tutto bene- Ben fu colto di sorpresa. Non si era accorto che Kevin gli si era avvicinato. Alzò lo sguardo fino ad incontrare la sua faccia -Ben, dimmelo … lo vuoi fare?-

-Sì! Cioè no … io … non lo so- Ammise sospirando e riportando lo sguardo al pavimento. Sentì il ragazzo sedersi di fianco a lui e una mano prenderlo per la spalla e spingerlo contro il corpo accanto al suo. La sola presenza di Kevin bastò a calmarlo un po’ e a non farlo pensare. Chiuse gli occhi godendosi quel momento di pace mentale

-Benji?- Il giovane eroe rispose solo con un semplice cenno vocale -È tutto pronto-

Quelle parole furono in grado di svegliarlo da quel piacevole tepore come solo una secchiata di acqua gelida sarebbe stata capace. Si mise seduto di scatto

-Kevin, io … ho paura- Il giovane osmosiano lo guadò perplesso. Non aveva, mai, mai, sentito quelle parole lasciare la sua bocca prima d’ora. Benji era il tipo di persona che non ammetteva di aver paura e che spezzante del pericolo prendeva tutto come un gioco. Così proteggeva se stesso. Se lo stava ammettendo voleva dire che era molto turbato

-Di cosa hai paura?- Cercò di dosare bene le parole. Sapeva quali erano le sue preoccupazioni, ma era meglio se fosse stato Ben ad ammetterle -Non è da te rimuginare così a lungo su qualcosa. Se ti viene in mente qualcosa la fai, pensando dopo alle conseguenze-

-Lo sai di cos’ho paura! E no, non posso prendere la palla al balzo e vedere come va. La posta in gioco è troppo alta- La sua voce tremava lievemente mentre cerca di controllare le sue emozioni

-Più alta dell’intero universo?- Chiese

-Estremamente più alta! Si tratte di te e Alice! Siete le persone più importanti della mia vita! Non posso permettere che vi succeda qualcosa- Urlò con quasi le lacrime agli occhi. Stava per aggiungere qualcos’altro ma venne interrotto da Kevin che lo baciò prima che potesse dire altro. All’inizio cercò di divincolarsi dalla forte stretta delle sue mani sulle sue spalle, ma dopo alcuni secondi si lasciò andare

Lasciò che fosse Kevin a condurre il bacio, era troppo stanco mentalmente e fisicamente. Il semplice contatto delle loro labbra sembrò portare un po’ di pace nella sua anima in subbuglio, ma non si sentiva ancora tranquillo. Ben presto il ragazzo corvino interruppe il bacio e lo abbraccio

-Te lo posso assicurare, non c’è nulla di cui devi aver paura. Arrivasse anche la fine del mondo, ora che sei mio non ti lascerò andare per nessuna ragione al mondo- Quelle parole gli furono di aiuto

Sebbene Kevin lo rassicurasse spesso dei sui sentimenti per lui, Ben non poteva far altro che temere di stare solo sognando. Per certi aspetti gli sembrava fin troppo perfetto per essere reale, aveva paura di svegliarsi di nuovo in quel letto d’ospedale con tutto il mondo che conosceva che gli voltava le spalle. la sua paura più grande era ritrovarsi di nuovo da solo

-Grazie Kevin, ti amo- Le sue parole erano così sincere da far quasi commuovere il ragazzo

-Ti amo anch’io, Benji- E cercò di infondergli tutto l’amore che provava per lui con quelle stesse semplici parole

-Kevi, io lo voglio fare, ma ora non ce la faccio-

-Allora, che ne dici se adesso adiamo a prenderci uno smoothy? Così ti rilassi un attimo e poi torniamo qui e decidiamo cosa fare?- Seppur riluttante Ben annuì

Kevin si alzò per primo a aiutò il giovane eroe a fare lo stesso. Lo preoccupava il fatto che Benji fosse ancora così privo di energie, ormai doveva essersi ripreso dalle medicine e dal coma eppure in quei giorni aveva visto raramente i suoi famigerati sorrisi e il suo tipico buon umore. Probabilmente finché la piccola Alice non fosse stata al suo fianco non sarebbe mai guarito del tutto.

Per un questo avrebbe dovuto odiarla, no? Stava rubando la felicità del suo Benji, eppure non riusciva ad avercela con quella bambina. L’aveva visto nei suoi occhi e sentito nella sua voce: lei era sola al mondo e Benji era l’unica persona con cui aveva mai condiviso qualcosa, anche solo la compagnia reciproca. Nel profondo del cuore sapeva che non lo stava facendo solo per Benji, ma anche per quella povera bambina.

Il viaggio in macchina fu piuttosto silenzioso, anche troppo per i suoi gusti. Per quanto ci provasse non riusciva ad instaurare una vera conversazione tra di loro, Benji era troppo perso nei suoi pensieri. Quando arrivarono da Mr. Smoothy Kevin notò un barlume di vita e vivacità in quegli occhi verdi ma fu piuttosto veloce ed ebbe paura di esserselo solo immaginato.

Ben si rifiuto di scendere dall’auto, inventandosi la scusa di essere stanco. Sapeva che Kevin non l’aveva bevuta ma lo ringrazio mentalmente per non obbligarlo. Non sapeva perché ma non lo attirava l’idea di tanta gente messa insieme, con quei sorrisi falsi e buone parole fasulle. Da quando era diventato così agorafobico? Tempo fa non avrebbe chiesto altro che l’attenzione di tutti, ora invece si sentiva quasi spaventato da tutta quella gente.

Sebbene avesse paura della solitudine, non voleva la compagnia di chi cercava solo il proprio tornaconto personale. C’erano solo due persona che avrebbero potuto cacciare via quell’opprimente senso di abbandono. Una ce l’aveva già, l’altra l’avrebbe presto stretta tra le sue braccia

-Ecco il tuo Smoothy- Disse Kevin quando fu rientrato nella macchina

-Grazie- Il silenzio calò di nuovo nella vettura, l’unico suono consisteva nel rumore di risucchio delle bevande che venivano svuotate. All’improvviso Ben si fermò e strinse forse con troppa forza il bicchiere deformandolo lievemente

-Kevin?-

-Sì?- Chiese tra un sorso e l’altro

-Facciamolo- Per poco Kevin non si strozzo con il liquido dolciastro -Ne sei sicuro?- Non si era aspettato un simile cambiamento di atteggiamento. Da come si comportava aveva previsto che per quel giorno avrebbero lasciato perdere

-Sì. Ho capito che senza te o Alice non riesco a stare calmo. Però, davvero, mi assicuri che non ci sono pericoli?-

-Non ti preoccupare. Le mie conoscenze dell’Omnitrix e della tecnologia aliena si sono sviluppare da quella volta. Non ci saranno problemi. Te lo giuro- Ben fece un profondo respiro

-Ok, allora torniamo- Anche il viaggio di ritorno fu impregnato dal silenzio, ma questa volta era diverso. L’aria era carica di aspettativa, speranza, fiducia, ma anche di paura, ansia e angoscia.

Una volta arrivati scesero dall’auto e subito si strinsero la mano. Ben era talmente agitato che il breve percorso fino al macchinario gli sembrò lungo un’eternità. Quando gli furono davanti in qualche modo tutte le sue paure gli tornarono con il peso di un macigno sul cuore e di riflesso non riuscì a lasciare quella calda mano confortante che avvolgeva la sua

-Stai tranquillo- Disse Kevin mentre lo aiutava a sistemare il braccio sinistro con l’Omnitrix sul piano di appoggio. Stava per andare ai comandi quando ancora la mano di Ben si rifiutava di lasciarlo -Benji, va tutto bene. Non mi succederà niente- In qualche modo dopo varie parole rassicuranti riuscì a liberarsi dalla stretta

In silenzio si diresse alla postazione di controllo e azionò il meccanismo. Un laser si luce verde colpì in pieno il simbolo dell’Omnitrix facendo sobbalzare Ben. Per il momento tutto procedeva per il meglio, ancora qualche minuto e … All’improvviso una luce prese a lampeggiare. La potenza dell’orologio alieno era troppo grande e stava sovraccaricando la macchina

-Benji vieni vie da lì- Gridò sopra il frastuono di allarmi e fischi

-Non ci riesco. Non riesco a muovere il braccio- Kevin gli corse in contro nonostante le proteste del ragazzo. Per mantenere la promessa avrebbe dovuto allontanarsi e non rientrare nel raggio d’azione, ma non se lo sarebbe mai perdonato se fosse successo qualcosa a Benji mentre non c’era -Cosa fai deficiente! Vattene!-

-No, non ti lascio qui da solo- Le sue mani si chiusero sul braccio sinistro di Ben e con tutta la forza possibile cercò di spostarlo, senza nessun risultato. Era cose se l’Omnitrix non volesse spostarsi. Dannazione, quanto non odiava quell’orologio

-Ti prego, Kevin, vai via!-

-No!-

-Kevin!-

E in quel momento avvenne l’esplosione. Ben sentì Kevin, ricoprirsi del materiale del pavimento e abbracciarlo cercando di proteggerlo. Sentì l’onda d’urto scaraventarli lontani, mentre l’aria si riempiva di fumo irrespirabile. Il frastuono dell’esplosione lo assordò e per diversi secondi dopo che tutto si fu placato riuscì solo a sentire i rumori molto ovattati.

A fatica riuscì ad alzarsi. La testa gli faceva malissimo e tutto il copro era un dolore unico. Ci mise diversi secondi a riacquistare una vista abbastanza ottimale da constatare i danni. Subito si concentrò sul ragazzo di fianco a lui, che ancora era sdraiato immobile. Mentre lo chiamava faceva fatica a sentire le sue stesse parole, anche piano piano i suoni stavano tornando normali, e ondate di fumo gli entravano in gola facendolo tossire.

Entrò nel panico quando Kevin non gli rispose, ma alla fine dopo vari strattoni e pugni il ragazzo riaprì gli occhi. Si alzò un po’ malconcio pure lui mentre la sua corazza di pietra si frantumava. Ben controllò nei minimi particolare, ma non sembrava ci fosse nulla di anomalo in lui

-Grazie al cielo- E senza rimorsi gli si buttò addosso facendo finire entrambi sdraiati a terra -Kevin! Kevin!-

-Okay che sono vivo e tutto, ma così mi schiacci!- Si lamentò il ragazzo, ma Ben era troppo felice di saperlo ancora vivo e con un aspetto umano. Fu in quel momento di euforia che il miracolo avvenne

-Mamma?- Ben si bloccò appena sentì quella voce. Si alzò di scatto quasi calpestando Kevin e tese le orecchie in ascolto. Aveva paura di essersela solo immaginata, ma con quel fumo non vedeva niente -Mamma?!-

-Alice!- Una gioia come mai prima d’ora gli scoppiò nel petto. Fece dei passi avanti sperando di avanzare nella direzione giusta

-Mamma!- La sentì gridare. Aveva le lacrime agli occhi tanta era l’emozione che sentiva in quel momento. Piano piano il fumo si stava diradando e non ci volle molto prima che la vedesse comparire. Si vedeva che era ancora disorientata ma appena vide Ben il suo volto si illuminò e gli corse incontro. Il ragazzo fece lo stesso e quando furono abbastanza vicini si mise in ginocchio. Non era mai stato tanto felice come nel momento in qui quelle esili braccia lo circondarono in un abbraccio

-Te l’avevo detto che sarebbe andato tutto bene, no?- La voce di Kevin lo fece scendere da quell’attimo di euforia. Stranamente anche Alice era stata attirata dalla sua voce. Con sorpresa di entrambi la bambina, appena incrociò i suoi occhi con quelli del giovane osmosi ano, sorrise apertamente e gli corse incontro gridando

-Papà!-

*Owari Cap. 8*

-Konicchiwa!- ndRan
-Vi proponiamo il nuovo capitolo anche se con un po’ di ritardo. Purtroppo abbiamo avuto un ritorno di fiamma con Vampire Knight e le KanamexZero portando avanti una ficcy bloccata da molti mesi. Quindi non lamentatevi!- ndJane
-Smettila di essere così cattiva! Comunque ve l’aspettavate Alice che chiama Kevin papà? Nel prossimo capitolo un po’ di spiegazioni, non vi possiamo anticipare niente- ndRan
-Visto che non c’è null’altro da dure noi ce ne andiamo- ndJane
-Fateci sapere le vostre opinioni. Kissu- ndRan&Jane

   
 
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