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Autore: bimbarossa    30/12/2011    1 recensioni
Cosa succederebbe se le figlie delle guerriere Sailor non fossero delle combattenti? Se non avessero una divisa? Mako la cicciotella non potrebbe neanche entrarci, Mina ha molti ideali ma quando si tratta di combattere non sa che fazione scegliere, Rei sa benissimo invece che vuole essere la principessa della favola e non vuole salvare il mondo ma essere salvata dal suo principe, mentre la furba Amy dimostra una insolita propensione per i cattivi della situazione e per i dispetti. Come potrà questo gruppo scombinato di ragazze un po' ignorantelle e impertinenti crescere e seguire quella retta e nobile via che contraddistingue i personaggi di Crystal Tokyo? Ho scritto la versione leggera della saga che sto scrivendo sulle loro madri, spero che le seguiate entrambe e che vi piacciano!
Genere: Avventura, Commedia, Satirico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
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Per quanto a Crystal City le persone fossero o cercassero di essere buone e perfette per Mako gli altri esseri umani erano fonte solo di perfidia e compassione.

Come sarebbe potuto essere altrimenti? Lei aveva una difetto che non poteva essere esteticamente tollerato nella nostra società, quindi immaginiamoci in quella in cui viveva lei.

Lei era grassa. Immancabilmente e smodatamente grassa.

Lo era sempre stata, fin da piccola, ma con l'adolescenza e gli ormoni che aumentavano a dismisura, non solo adesso era enorme come una mongolfiera ma la sua pelle era diventata unta e adiposa, i capelli stopposi e opachi.

Eppure glielo diceva Rei che erano il suo punto forte se solo se li fosse curati di più. Erano lunghi e di un colore più scuro di quello della madre, un rosso mogano che attirava subito l'attenzione insieme purtroppo ai suoi innumerevoli difetti, ed erano legati in una coda simile anche questa a quella di sua madre, ma se quella di Princess Jupiter era riccioluta, ribelle e viva, quella della figlia era liscia e floscia.

Come tutto di me! questo pensava mentre se ne prendeva una ciocca tra le dita davanti allo specchio.

Il rituale dello specchio era orribile e temibile. Lo specchio era spietato e senza scrupoli e quella mattina calda di inizio estate la sua pelle, poteva vederlo benissimo alla luce del sole che era deleterio per lei che era pallida come una mozzarella, era ancora più sudaticcia e piena di macchie.

Settimane prima aveva chiesto consiglio alle sue tre amiche per quel problema che la affliggeva.

Lascia perdere Mako, l'epidermide serve a proteggere il corpo e l'estetica è un fattore trascurabile!”Amy stava già cominciando i compiti delle vacanze, anzi li aveva quasi finiti e si passava la matita sui brufoli che aveva in faccia. Anche lei era pallida ma la sua epidermide, brufoli compresi, era visibilmente più fresca e sana.

Almeno tu non ha le lentiggini, io devo nasconderle con litri di fondotinta che faccio comprare a mia madre. Un aspetto curato è fondamentale per una ragazza!” Rei come per sottolineare le sue parole si stava ritoccando il trucco leggero, suo padre era stato chiaro su questo punto, non doveva esagerare, lui non era disposto a spendere tutti i suoi soldi per quelle stupidaggini da femmina.

A quel punto tutte guadarono Mina che non poteva lamentarsi.

La sua pelle era perfetta, abbronzata e uniforme che contrastava con il biondo chiarissimo dei capelli.

Infatti lei se ne era stata zitta a sentire quelle lamentale con un'espressione sorniona e accattivante che aveva irritato Rei.

Rei. Già,adesso lei non era più loro amica.

Mako si distese sul letto e pensò che ormai erano rimaste in due. Lei e Mina. Non aveva perduto solo Rei, anzi se ne era andata, ma anche la sua migliore amica l'aveva abbandonata.

In realtà Amy non aveva avuto scelta, era stata punita perché aveva difeso lei e i sensi di colpa, soprattutto da quando Amy era partita per Nettuno a volte le impedivano di dormire.

L'unico rimedio per distrarsi era la cosa che Mako preferiva più d'ogni altra, leggere.

La sua camera era piena di libri, in maggioranza romanzi storici adatti a lei che essendo una ragazzina di 12 anni doveva chiedere il permesso a sua madre prima di comprarli, oppure i classici che trovava nella biblioteca di suo padre.

Mako adorava la storia e la letteratura e stava facendo una ricerca sulle grandi donne dell'Ottocento invece che i compiti delle vacanze.

Subito si rabbuiò, questa estate non avrebbe potuto copiarli da Amy, lei era partita, ERA ANDATA VIA.

Ripensò ancora a quel pomeriggio, l'ultimo prima che Rei rovinasse tutto, in cui avevano discusso di epidermide e crisi adolescenziali.

Ripensò a quanto era bello che quattro persone così diverse si fossero trovate, che lei che era così diversa avesse trovato loro.

Era troppo bello per continuare. Quello che Rei aveva fatto era stato un tradimento bruciante e imperdonabile.

In vita sua non si era mai fidata di nessuno, temeva che le persone facessero amicizia con lei per compassione, oppure per poterla prendere in giro meglio, oppure per scommessa. Ci era voluto molto per aprirsi con Mina, Amy e Rei.

La odio, ha distrutto il paradiso che mi ero conquistata, ha distrutto il sogno che meritavo!

Sapere che Rei si vergognava di loro, che si vergognava di lei era stato devastante, un salto al passato che l'aveva lasciata peggio che delusa, l'aveva lasciata furiosa.

Sentì suo padre che rientrava. Sua madre stava come sempre cucinando gustosi piatti che poi avrebbe servito a Mako e lei si sarebbe abbuffata. Provava un piacere perverso ad ingozzarsi, sentire il cibo che ti riempiva la bocca, che ti riempiva il vuoto nello stomaco e nell'anima.

Cosa stai facendo amore mio?”

Oh Nevius, vi sto preparando il più bel piatto di pasta con i pomodorini e la rucola che abbiate mai visto. Mako deve crescere e tu fatichi molto in questo periodo, hai bisogno di energia!”

Mako è già cresciuta abbastanza!”la voce del padre era diventata aspra e sembrava che urlasse appositamente per farsi sentire dalla figlia in camera, ”non dovrebbe mangiare così tanto, non capisco come una ragazza intelligente come lei non comprenda che deve controllarsi!”

Andiamo, è solo una bambina e non è grassa! Almeno non è come le ragazze di oggi che stanno tutte a dieta.”

E' tutta colpa tua se è così. Quelle come lei faticano di più nella vita e già non è provvista di poteri!”

Quelle come lei! Hai già classificato tua figlia!”

Io non ho classificato nessuno ma tu dovresti smettere di trattarla come un maiale da ingrassare, dovresti...”

Mako non ce la fece più a sentirli, ogni volta che parlavano di lei finivano per litigare e lei si sentiva come un gigantesco e grasso pomo della discordia e quindi mangiava per consolarsi, così il circolo ricominciava e lei si sentiva in trappola. Si mise il cuscino sulla testa per non sentire più quelle voci che la perseguitavano.


Dovresti leggere questo fumetto Mako, è troppo divertente!”Mina si stava sbellicando dalle risate mentre lei stava seduta su letto dell'amica a leggere I Malavoglia di Verga mentre addentava un panino.

No grazie, preferisco leggere un romanzo che trasmetta qualcosa e che mi distragga dalla mia faccia orrenda, da Rei che ci ha pugnalato alle spalle e dal fatto che odio i miei genitori.”

I miei sono peggio e poi anche i fumetti trasmettono qualcosa e almeno mi diverto. Con Amy che preferisce quei vecchi scienziati ammuffiti e Rei che è fissata con le poesie perché ritiene che sia elegante citare i versi dei...”

Non parlare di Rei, non la voglio neanche sentire nominare! Ormai non è più nostra amica!”il tono di Mako era irremovibile.

Mina ne era sorpresa perché di solito Mako non era permalosa anche se si arrabbiava se veniva criticata e a volte era violenta nell'esprimere le sue idee e nascevano intensi dibattiti se l'argomento la coinvolgeva molto. Per il resto del tempo invece era tranquilla e pacifica, ironica e irriverente anche se nessuno se lo sarebbe mai aspettato perché quando l'aveva conosciuta, Mina credeva che fosse un tipo introverso e timido.

Aveva capito che questo era solo un meccanismo di difesa e sapere che Mako si fidava di lei la rendeva orgogliosa.

Sai, se vuoi avere una pelle più bella dovresti cambiare stile di vita, mangiare meno cibi fritti e senza grassi, non saresti affatto male se ti curassi di più”.

Stai dicendo che sono grassa e brutta?”il tono minaccioso allarmò Mina che era animata dalle migliori intenzioni.

No, sei carina anche così, il mio era solo un consiglio!”

Non era richiesto! Meglio che me ne vada!”

Mako aspetta, non andartene...”

Ma l'amica era già fuori dalla porta.


Mako stava camminando per i giardini attorno al castello quando sentì un gridò e poi il rumore di una moto che rombava. All'improvviso Sailor Juno apparve sul bolide che provocava tutto quel rumore con uno stridio di gomme e si fermò accanto a lei.

Ehi ragazzina che ci fai qui? Dove sono le tre smorfiose che ti porti dietro? Fammi ricordare...il genietto dovrebbe essere su Nettuno adesso mentre la piromane e la gran dama non si fanno più vedere in giro!”

Fatti gli affari tuoi, oggi non potrei sopportare anche il tuo sarcasmo!”

Strano, perché sopportarmi potrebbe essere vantaggioso per te. Potrei fare avverare il tuo desiderio più segreto!”

Non credo che potresti farlo e poi non vorrei cadere in uno dei vostri scherzi come ha fatto Rei!”

Mettimi alla prova, dimmi che cosa desideri e io lo esaudirò.”

L'espressione di Mako oscillava dal riso alla palese voglia di ascoltare più attentamente quella proposta incredibilmente allettante e utopica.

Avanti, devi soltanto chiedere...”

La voce di Sailor Juno era suadente e sorprendentemente veritiera, priva di malizia o false promesse.

Dimmi, che cosa desideri?”

Un desiderio, che cosa c'era di male ad esprimerlo? Era pazzesco ma doveva farlo, doveva dire quelle parole.

Voglio diventare magra e bellissima!”urlò quasi e subito dopo si sentì meglio, e pensò che se anche Sailor Juno stava mentendo, qualcosa di positivo l'aveva comunque ottenuto. Era già abbastanza.

Solo questo? E' facilissimo e ho proprio quello che fa per te!”prese un piccolo flaconcino dalla tasca con delle pillole verdi che vi nuotavano dentro.

Prendine una ogni giorno per un mese, ti darà un aspetto più sano, ma ricordati quello che ti sto per dire perché è importante, solo una ogni giorno e solo per un mese. Tieni,” e le lanciò la bottiglietta che Mako si affrettò ad afferrare come se fosse la cosa più preziosa che possedesse.

Ricordati di ringraziarmi!”e detto questo Sailor Juno partì lasciando una nuvola di fumo prima che la ragazza potesse solo cominciare ad esprimere la sua sincera gratitudine.


Mako si era appena alzata e, ancora assonata e arruffata si diresse in bagno passando davanti allo specchio.

Di solito non le piaceva la sua immagine ma non aveva mai sobbalzato al solo guardarsi.

Comunque c'era di che sobbalzare; quella non era lei.

Gli occhi verde-blu di Mako misero a fuoco una ragazza che non aveva mai visto, una ragazza alta(l'altezza non era cambiata), longilinea e con una criniera di lucidi e vaporosi capelli rosso mogano, e la sua pelle non era bianca, flaccida e unta ma color avorio e candida come il latte.

Certo non si poteva dire che fosse magra, lei non si sentiva magra ma si sentiva bene come mai si era sentita bene nel suo corpo prima.

Una settimana di quelle pillole verdi era miracolosa! Grazie al dono di Sailor Juno non solo aveva un fisico più accettabile ma non aveva neanche quella fame insaziabile che la divorava. Forse se ne avesse prese di più e più a lungo avrebbe avuto risultati migliori!

Quindi dopo avere mangiato metà di quello che una Princess Jupiter molto sorpresa aveva preparato per colazione, Mako decise di esibire il suo nuovo corpo e si diresse al centro commerciale più famoso di Crystal City dove trovò anche Mina e sua madre che facevano shopping e Rei che invece se ne stava da sola con un'aria misera e sconfortante che galvanizzò molto la nostra amica.

Ciao Mina, come stai?”

Mako, ma sei in splendida forma! Hai messo in pratica quello che ti ho detto? A proposito non sei arrabbiata con me? Non volevo dire quelle frasi per offenderti...”

Non ti preoccupare,” e guardò di sottecchi Rei che a bocca spalancata la osservava stupita”avevi ragione a dirmi che dovevo seguire uno stile di vita più sano.”

In quel momento il ragazzo più carino della scuola per cui Mako aveva un'infatuazione da anni e che non la degnava di uno sguardo passò vicino alle due ragazzine e le sorrise.

Quelle pillole erano davvero portentose!

La decisione era già presa, avrebbe accantonato gli stupidi ammonimenti di Sailor Juno e si sarebbe presa tutto quello che la vita le aveva finora negato.


Mako si buttò sul letto. Non aveva voglia di leggere, sentiva una strana debolezza che le rendeva difficile persino tenere un libro tra le mani. Certo il libro era un tomo enorme come Guerra e pace ma era comunque al di là delle sue forze. Almeno la casa in quei giorni era silenziosa e niente liti che la facessero sentire in colpa. Adesso i suoi genitori pensavano solo a sbaciucchiarsi e a stupirsi di quanto la loro figlia fosse diventata carina e normale finalmente.

Questo almeno all'inizio, poi sua madre si era cominciata ad allarmare. Sapeva anche lei pur non avendolo mai ammesso che Mako mangiava troppo ma la considerava una fase di passaggio. Ora la situazione però era opposta. Da sei settimane sua figlia mangiava sempre meno e se prima l'organismo non ne risentiva ora i primi segni dell'inedia si erano fatti sentire

Non che Mako fosse diventata un'acciuga ma il suo viso era diventato scavato, gli occhi pesti e vacui.

Princess Jupiter aveva cercato più volte di parlare con sua figlia, l'aveva minacciata di mangiare e sospettava che sotto ci fosse qualcosa di più serio. Così era entrata in camera della sua bambina, aveva frugato tra le sue cose e infine aveva trovato la soluzione del terribile enigma che era diventata sua figlia. Il flaconcino era vuoto e lei se lo era messo nelle tasche come una prova di un delitto.

Appena Mako era tornata i suoi genitori, perché anche Nevius ne era stato informato, l'avevano affrontata, e non ci erano andati leggeri

Mako ricordava che suo padre era furioso mentre sua madre piangeva; eppure non avevano capito che lo aveva fatto anche per loro? Perché non potevano essere mai contenti di lei?

Il soffitto che stava osservando divenne indistinto, le lacrime minacciavano di sopraffarla. Cerco di trattenerle e un nodo in gola che non voleva sciogliersi minacciava di soffocarla. Cerco di nuovo di focalizzarsi sul soffitto; non ci riuscì ma stavolta non c'entravano le lacrime.

Un torpore meraviglioso la travolse e il buio finalmente si portò via le speranze deluse, i sensi di colpa e il desiderio di mangiarsi un bel panino.


Come stai tesoro? Finalmente ti sei svegliata!”la voce dolce di suo padre la raggiunse prima ancora di riuscire a vedere il suo volto, chino su di lei, protettivo e affettuoso come non mai.

Papà, dove sono?”faticava a parlare e sentiva la gola riarsa come se fosse piena di sabbia.

Sei in ospedale, le pillole che hai ingoiato dovevano essere usate con moderazione. Sono molto pericolose”un attimo di pausa come se Nevius dovesse riflettere attentamente su quanto doveva dire, come se temesse la sua reazione o come se non volesse ferirla.”Perché?”sussurrò semplicemente.

Mako avrebbe voluto dire molte cose, rinfacciare, urlare e infuriarsi. Ne aveva tutti i diritti ma ne aveva anche suo padre. Aveva il diritto d non sentirsi come si era sentita lei quando li sentiva litigare, aveva il diritto che nella loro famiglia non cambiasse niente, aveva il diritto al suo silenzio.

Lo sbaglio lo aveva fatto lei, nessuno l'aveva costretta e ne avrebbe pagato le conseguenze, ma ora voleva solo dormire e poi mangiare.

  
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