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Autore: butterfliesinnets    04/01/2012    4 recensioni
Occhi blu cercano il verde degli occhi di Dean come un cielo dipinto cerca un prato su cui adagiarsi per farsi ammirare, mentre labbra rosse stuzzicano quelle pallide e screpolate di Cas come a volerle riempire di salute, condividendo la loro linfa vitale – dettagli che più ci pensa, più riescono a dare a Dean il coraggio necessario per compiere quei piccoli gesti che assumono sempre più i decisi connotati di un peccato mortale.
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Sesta stagione
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HOW CAN BEAUTY CHANGE UNSEEN INTO A MONSTER, I DON’T KNOW

“Promettimi che non cambierai mai”
“Ho già infranto una promessa del genere. Non so cosa significa”
“Significa che non cambierai ciò che fai, quello che dici, come lo dici, le tue idee e le tue caratteristiche”
“E come dovrei fare? Ho già fallito una volta”
“Se stai con me, saprò insegnarti”
“Tu sei mai cambiato, Dean?”
“Una volta. Quando papà incominciò a cacciare”
“Il tuo destino era stato scritto”
“Il tuo no”

*

Da sotto le coperte Dean udiva passi pesanti in lontananza, con cadenza ritmata. Il corridoio di quel piano misurava una decina di metri. Ma passarono pochi istanti, il tempo che Dean ci mise ad aprire gli occhi e a guardare la piazza vuota di fianco a lui, che già li udiva vicini alla porta, e c’era una sola persona in quel motel con le gambe abbastanza lunghe da coprire la distanza di un intero corridoio in così poco tempo. In un attimo realizzò quanto impreparato fosse ad accogliere suo fratello in quella camera: prima di tutto era senza vestiti, e Sam sapeva che Dean non dormiva mai senza vestiti. Inoltre i suoi abiti giacevano lì a terra in disordine, lontani dal letto, volutamente abbandonati; bastava guardarli perché descrivessero all’occhio l’avventura di qualche ora prima.
Dean fece in tempo a tirarsi su il lenzuolo fino alla testa quando Sam entrò. Non accese la luce, non ce n’era bisogno, filtravano raggi di sole in abbondanza dalla piccola fessura tra le due tende socchiuse. Dean lo sentì appoggiare le chiavi dell’impala su un vecchio mobile di legno pericolante, dopodiché suo fratello era già di fianco al letto.
“Avanti, lo so che non stai dormendo. Russeresti”
“Io non russo!” si tradì Dean.
Si tirò su nel letto coprendosi il petto con il lenzuolo, come un amante colto in fragrante. Sam alzò un sopracciglio.
“Non puoi fare sul serio. Neanche in estate dormi senza vestiti!”
“Avevo caldo”
“Fuori si congela”
“Bravo, infatti se non lo avessi notato io ho dormito in un edificio”
Lo sguardo di Sam passò sugli abiti del fratello malamente lasciati dall’altra parte della stanza.
“E così abbiamo avuto compagnia”
“No, no, non…”
“Avanti, Dean. Sono cresciuto sopportando le tue avventure, è una vecchia storia che si ripete. Non capisco la reticenza di questa mattina”
“Non è come sembra, credimi”
“Come si chiamava? Ah, già, di solito non ti disturbi a chiedere…”
“Sam”
“Che c’è? Hai il coraggio di negare?”
“Sam, c’è una cosa che devo dirti”
“E’ quello che sto aspettando. Io e Bobby andiamo a farci il culo dietro a un lupo mannaro sperando di ritornare con il cuore ancora dentro e tu… avevi detto di dover lavorare! E’ la bugia che non capisco, avresti potuto soddisfarti prima, o chiedermi semplicemente di-“
“SAM, ORA TACI. E’ stato Cas. Cas era qui questa notte”
Sam ridacchiò. “Vuoi farmi credere che il nostro angelo adesso è anche un guardone?”
“Non capisci, Sam” Dean iniziò a vergognarsi “Cas era qui, questa notte… in questo letto”
“Dean. Non è divertente. Cosa ti costa ammettere una cosa tanto semplice!”
Dean uscì dalle coperte ed andò a vestirsi senza dire una parola. Quando ebbe finito, mentre si sistemava i capelli davanti allo specchio, Sam spezzò il silenzio.
“Quindi è vero. E’ così. Ora dovrò accettare Cas anche in qualità di tuo fidanzato, non bastava l’angelo custode”
Dean incrociò il suo sguardo dentro lo specchio. “Che reazione è mai questa? Ti dico che sono andato a letto con Cas – Cas! - e tutto quanto ricevo è: che palle, una persona in più da sopportare in famiglia? Che problema hai?”
“Che problema hanno i tuoi ormoni, Dean. Che ti è saltato in mente? Conoscendo l’altro, direi che potrebbe benissimo esserti trattato di stupro…”
“Stai zitto. In fondo lo sai che non è così, perché non ne sei affatto sorpreso”
“Per forza, Dean” Sam continuava a ridacchiare “Era più difficile sopportare il vostro rapporto quando era platonico che ora ha preso una forma. Seriamente, eri insopportabile”
Dean si girò. “Non facevo nulla di male”
“Eri insopportabile. L’hai difeso anche di fronte all’evidenza. E la cosa più brutta e che continuerai anche adesso, vero? Con più entusiasmo”
“Ecco, a proposito…”
Sam spalancò gli occhi. “Sei riuscito a farlo confessare!”
“Sì. Ma non è come credi. Questo…” disse indicando il letto e sedendovisi sopra “Non rientrava nei piani”
“Certo” rispose Sam poco convinto. Sedendosi anche lui, su una sedia di fronte a Dean, domandò:
“Che cos’ha confessato?”

*

“Quindi adesso come lo fermiamo?”
“Non lo fermiamo. E' dei nostri, ora. Farà quello che deve, dopodiché abbandonerà tutto e verrà con noi. L'obiettivo adesso è Crowley. Deve fermare quello che non è riuscito a fermare la prima volta.”
“Non è riuscito? Sei serio?”
“Sam, ne abbiamo già parlato”
“E ancora non capisco il tuo punto di vista! Forse non sa nemmeno come uccidere Crowley, forse ci sta tradendo e spiando proprio adesso...”
“Non sto spiando, sto ascoltando” Castiel si mostrò all'improvviso dietro alle spalle di Sam, torreggiando su di lui.
“Seriamente, voi due siete più simili di quanto non ci si aspetterebbe" notò con irritazione il fratello minore.
“Temo di non capire”
“Non ce n'è bisogno" interruppe Dean. "Non ti preoccupare, Cas. Non abbiamo bisogno di te al momento. Stavo solo aggiornando Sam sulla nostra recente conversazione". 
“Sì, la vostra conversazione. Ma immagino tu lo sappia già... Da quanto tempo stavi ascoltando?”
“Non è importante. Perché pensi che io non sappia come uccidere Crowley, Sam?”
“I soliti problemi di fiducia, immagino”
“In precedenza ti ho visto fidarti di un demone”
"E per questo sono autorizzato a ripetere lo stesso errore con un angelo?”
“Sam. Dagli una chance”
Furono interminabili i secondi che ci vollero perché si decidesse.
“Ad una condizione: lo dici tu a Bobby".

  
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