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Autore: Dreams without Hope    05/01/2012    1 recensioni
Questa è una Severus/Regulus attraverso gli anni, per mostrare quanto sono l'uno parte dell'altro.
Severus lo osservò teso , quel ragazzo era speciale, lo aveva capito subito, era diverso dal fratello, diverso da qualsiasi persona avesse mai incontrato, e voleva conoscerlo, lo voleva come non aveva mai voluto nient'altro, nemmeno essere amico di Lily Evans
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Albus Silente, Lucius Malfoy, Regulus Black, Severus Piton, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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I mangiamorte erano riuniti in circolo in una sala buia del Malfoy Manor.
Solo un candelabro lontano era acceso ma offriva solo un aria spettrale alla stanza, già di per sé buia e gelida.
Le maschere bianche e argento riflettevano le fiammelle lontane, mentre le nere vesti si confondevano con le pareti scure.
Severus era tra loro.
In mezzo si trovava l’Oscuro Signore.
La bacchetta di quest’ultimo era puntata contro il corpo, raggomitolato per il dolore, di un giovane ragazzo, che si contorceva urlando ai suoi piedi.
Severus piangeva piano, nascosto dalla maschera; gli occhi erano completamente arrossati e le labbra tremavano leggermente, così come tutto il corpo.
Il ragazzo che urlava, che stava soffrendo così atrocemente per il dolore, era lui, il suo Reg.
Severus cercò di evitare di guardare il volto pallido e teso del compagno, ma non ci riusciva, e il dolore continuava puntuale a colpirlo  ogniqualvolta che incrociava il suo sguardo.
“Dai Reg” sussurrò più a se stesso “Ce la puoi fare, passerà…passerà tutto”
Intanto il marchio nero si insinuava lentamente nella carne di Regulus, incidendogli la pelle candida.
 
****
Regulus era in ginocchio sul gelido pavimento del bagno di Severus; la mano poggiata contro il muro di fronte, mentre vomitava l’anima.
Severus gli sosteneva dolcemente i capelli, mentre con l’altra mano gli massaggiava lentamente la schiena.
Quando finalmente si fu calmato, Severus gli chiese preoccupato – Come stai ? –
Regulus si alzò in piedi e lo fissò teso; la faccia incredibilmente pallida e gli occhi umidi.
- Come cazzo credi che stia, Sev ?! Oh, sto benissimo, non vedi !?! – gli disse quasi urlando Regulus.
Severus alzò un sopracciglio mentre si alzava anche lui dal pavimento freddo.
- Reg… - disse dolcemente, allungando un braccio per cingerlo a sé.
Regulus si scansò e si portò le mani alle tempie, stringendo gli occhi; mentre il suo corpo tremava.
Alla fine, cedette.
Il corpo si rilassò quando calde lacrime sgorgarono copiose dai suoi occhi.
Un attimo e Regulus si ritrovò tra le braccia di Severus, che lo stringeva forte per sostenerlo.
- Io…io… -  tentò di dire il più giovane, ma le lacrime gli impedirono di continuare.
Il corpo fu scosso da violenti singhiozzi.
L’altro continuò a stringerlo forte, cercando di calmarlo.
Finalmente, dopo molti minuti, le lacrime si fermarono, così come i tremiti.
- Sono un mostro… - sussurrò il giovane, fissando il vuoto.
Severus gli alzò il mento e lo fisso fermamente – Non lo dire. Non osare dirlo mai più. Tu NON sei un mostro –
Affondò poi il viso nei capelli dell’altro e gli sussurrò vicino all’orecchio – Tu sei …–
Il viso di Regulus fu solcato da un espressione di disgusto –Non osare difendermi! – urlò con gli occhi sbarrati e sconvolti - Ho appena ucciso una famiglia ! -
 -  Era un ordine di Voldemort –
- H-ho lanciato un Avada a una bambina, Sev…-
- Era solo una babbana, Reg – rispose Severus, sapendo benissimo che questo non cambiava le cose.
Regulus lo spinse via da sé, fissandolo truce.
- Ma era una bambina ! – urlò con gli occhi sbarrati.
Le sue gambe tremarono.
- Solo una bambina … - sussurrò, mentre il suo corpo scivolava contro la parete.
 
****
 
 
Severus era seduto sulla sua solita poltrona vicino alla finestra e fissava la “Gazzetta del Profeta” aperta davanti a lui da ormai quasi due ore.
Lesse nuovamente il titolo della pagina “ Nuovo attacco dei mangiamorte”
Continuò a leggere il resto dell’articolo senza più un reale interesse.
 
Due sere fa i mangiamorte si sono introdotti nella casa di due auror, e hanno torturato i due abitanti.
Gli auror ignorano come siano riusciti a entrare nell’appartamento, protetto da numerosi incantesimi.
Nemmeno il  preside di Hogwarts, Albus Percival Wulfric Brian Silente, conosce come i mangiamorte siano entrati nell’appartamento.
 
Smise immediatamente di leggere e si strinse la radice del naso.
Sapeva benissimo chi erano i due coniugi che erano stati torturati : Alice e Frank Paciock.
Se li ricordava ancora, ai loro tempi ad Hogwarts.
Erano due persone tranquille e calme, nonostante fossero Grifondoro.
Non erano male.
“Lei era la migliore amica di Lily” pensò con fare sconsolato per il ricordo della sua migliore amica.
Non la sentiva da anni ormai, dal loro litigio.
Sapeva che aveva avuto un figlio.
Così come Alice.
In quell’articolo non era nominato, ma sapeva benissimo che in quella casa c’era un bambino. Un bambino che doveva  aver visto tutto quello che hanno fatto ai suoi genitori, un bambino che sarebbe vissuto senza il loro calore e affetto.
Era in quei momenti che si sentiva un mostro.
Un autentico e vero mostro.
 
Continuò a leggere l’articolo.
 
La madre di uno dei coniugi non ha saputo identificare i due mangiamorte.
La donna era infatti appena arrivata quando è riuscita a vedere solo per un attimo i criminali.
Era accorsa velocemente dopo aver visto il marchio di Voi-Sapete-Chi tiranneggiare sulla casa.
Gli unici dettagli individuati dalla povera donna sono stati dei capelli scuri molto ricci.
 
Bellatrix.
Severus ovviamente sapeva chi erano tutti gli altri e molti erano già sospettati di essere alleati del Signore Oscuro, tranne uno.
Si chiese che cosa avrebbe pensato l’opinione pubblica nel sapere che il figlio di Crouch era uno dei più fedeli mangiamorte e torturava con molto più piacere di quella pazza di Bellatrix.
Ma sapeva che c’erano cose più importanti a cui pensare.
 
L’articolo era breve. Sicuramente il preside aveva vietato di farlo più lungo.
Finì così di leggere :
 
I due auror sono stati ricoverati al San Mungo avendo riportato gravi danni mentali da questo sfortunato incontro. Ci auguriamo che vengano aiutati in modo adeguato e che i loro assassini, perché nelle loro condizione di assassinii si può parlare, siano trovati e si possa così dar loro una giusta vendetta.
Questo è sicuramente un passo avanti di Voi-sapete-chi nella lotta contro il bene e consigliamo a tutti di non avere paura e di usare ancora molta più prudenza e….
 
Severus smise di leggere, non riportando ormai l’articolo notizie nuove.
Era sempre così.
I mangiamorte, o Voldemort stesso, commettevano un crimine, veniva riportato sui giornali e dicevano di non avere paura e confidare in Silente.
 
“Illusi” pensò Severus “Voldemort conosce magie così oscure che forse persino Silente le ignora. Ed è potente, molto più potente di qualsiasi mago oscuro e più pericoloso di tutti loro messi insieme. Non hanno speranza e io non voglio ritrovarmi nella loro situazione. Ci sarebbe troppo da perdere.”
 
Un momento e il braccio cominciò a bruciargli.
Lo fissò esterrefatto e notò il marchio diventare più scuro del normale e sollevarsi quasi dalla pelle, come se fosse stato un altorilievo.
Lo toccò con la punta della bacchetta e immediatamente si ritrovò nella sala del trono di Voldemort.
L’uomo lo fissava truce e non ebbe il tempo neanche di inchinarsi che la furia del mago lo colpì.
- Crucio –
La sensazione di migliaia di colpi lo trapassò parte a parte.
Il dolore continuò pungente mentre Voldemort gli camminava intorno e lo fissava.
-  Mi aspettavo molto da te, Severus. –
Una nuova ondata di dolore lo investì.
-E’ da un mese ormai che sei stato inviato nel territorio nemico e non mi hai riportato alcuna informazione –
- Mi dispiace, mio Signore –
Immediatamente il dolore finì, sebbene la carne continuasse a bruciare.
- Spero che questo ti sia di lezione. Adesso va e portami qualche informazione utile –
Severus si alzò con grazia, non volendo far trasparire il dolore e uscì dalla sala.
 
****
 
Era passata una settimana dall’iniziazione a mangiamorte di Regulus, ma il ragazzo non sembrava essere migliorato e ogniqualvolta che ritornava da un incontro era sempre più pallido e esausto.
E Severus poteva solo guardare impotente Regulus che si distruggeva di giorno in giorno.
Ma il decimo giorno accadde qualcosa.
Severus stava pensando, sdraiato sul divano, quando la figura di Regulus comparve sulla porta e gli si avvicinò.
Severus guardò gli occhi grigi del compagno e li vide vuoti e soli.
Si alzò e gli si avvicinò stringendolo dolcemente fra le braccia.
- Lascia che ti aiuti, Reg –
L’altro ragazzo scosse appena la testa e lo fissò come se si fosse appena svegliato
- Non puoi fare nulla –
- Ehi, ce la puoi fare – Severus gli accarezzò dolcemente le mani.
Regulus chiuse gli occhi e sospirò.
- Mi ami, vero, Sev ? –
- Lo sai che è così – rispose Severus, osservandolo con attenzione.
- E mi posso ancora fidare di te ? –
Severus comprese cosa turbava il suo ragazzo e portò i suoi occhi a incontrarsi con quelli dell’altro.
- Sempre -  disse – Non c’è nulla più importante di te –
Regulus lo guardò cercando qualcosa attraverso il nero degli occhi del compagno.
A quanto pare lo vide, poiché decise di dire tutto ciò che teneva dentro.
- Non ce la faccio più, Sev. Non riesco più a sopportare di vedere  tutta quella sofferenza… ed è passata solo un cavolo di settimana …-
- Non possiamo più tirarci indietro, Reg –
- Forse … –
- Tu ti sei unito volontariamente al Signore Oscuro, Reg –
- Sì, ma non pensavo … - sussurrò il più piccolo, ancora pallido.
Severus lo guardò adirato e teso.
- Cosa ti aspettavi, eh, Reg!? Un club del libro ?!? Sapevi benissimo quali cazzo erano le intenzioni del Signore Oscuro e io mi sono unito qui solo per te !-
In quel momento anche Regulus era adirato dal tono e dalle parole dell’altro.
- Eppure sei diventato il suo più fedele braccio destro. Grande coerenza, Sev, complimenti.-
- Cazzo, Reg. Il signore oscuro e il più potente mago del mondo. Sarebbe una follia ribellarsi a lui !!! E comunque sei tu quello che credeva una buona cosa liberarsi di mezzosangue * e babbani !!!-
Dopo quelle parole i due rimase fermi lunghi secondi a fissarsi.
Severus si fermò e, capendo di aver esagerato, prese le mani di Regulus fra le sue.
- Scusa, ho esagerato –
- Non fa niente – Gli rispose l’altro immediatamente più tranquillo di saperlo ancora vicino a lui.
- Cosa pensi di fare ?? –
-Ho già una pista… ho capito qual è il modo di sconfiggerlo, solo che non so come farlo… ma non voglio coinvolgerti, se è quello che vuoi. Ma ci devo almeno provare io –
- Grazie – rispose Severus portando le mani di Regulus alla bocca e cominciano a baciarle.
Regulus rise e i suoi occhi sereni fecero sorridere anche Severus.
Dopo questo lo baciò profondamente, volendo trasmettergli tutto ciò di cui il suo ragazzo aveva bisogno.
Regulus lo spinse verso di sé, stringendo i lunghi capelli neri con una mano e il fianco sinistro di Severus con l’altra.
Le loro lingue si fronteggiarono appassionatamente, conducendo un ballo lento e sensuale.
I loro fianchi si scontrarono facendo nascere gemiti di piacere.
Severus spostò poi la sua attenzione sul collo pallido del serpeverde, che sorrise soddisfatto; gli occhi brillanti per l’eccitazione.
Regulus rispose mordendo il lobo del compagno, facendo passare la lingua su ogni lembo di pelle scoperto.
Entrambi si spinsero poi verso il divano, ancora col sorriso sulle labbra, mentre il loro litigio diventava un nube lontana.
 
 
****
 
Passò un’altra settimana alla fine della quale ci fu una nuova riunione straordinaria dei mangiamorte.
E appena arrivarono a casa, i due ne discussero.
 
- MA TI RENDI CONTO DI COSA CAZZO E’ SUCCESSO !?!? –
- Gradirei che non mi urlassi nell’orecchio, Reg. Comunque, sì, c’ero anche io, se ben ricordi –
Severus si era seduto sul divano mentre Regulus lo guardava furioso e pieno di rabbia.
- E COME FAI A ESSERE COSI’ TRANQUILLO ?!? –
Severus alzò un sopracciglio e lo fulminò con gli occhi.
Regulus a quella vista si calmò leggermente, sebbene ancora furioso.
Si andò poi a sedere davanti a Severus, le braccia incrociate, pronto a sentire la spiegazione.
- Il Signore Oscuro ha ottenuto un grande aiuto oggi, dovremmo essere contenti –
Regulus lo guardò disgustato, portandosi le mani orecchie, quasi non volendo sentire cosa l’altro stesse dicendo.
Subito Severus si corresse, notando l’altro – Non siamo stati torturati, Reg –
Regulus lo guardò ancora più deluso e disse – Ti importa solo di questo ? Quel… quel mostro potrebbe divenire ancora più potente e tu non hai intenzione di fare niente –
- E’ il nostro padrone, Regulus , sai bene che lo dovremmo adorare e io ti dovrei anche denunciare per quello che hai appena detto –
- Lui non è il mio padrone !- urlò alzandosi – io sono un Black, un purosangue ! E per quanto riguarda quella cosa… tu sei disgustato da quello che fa quanto me ! Ne abbiamo già discusso, sai bene che le idee che ha non sono sane…sono sbagliate, Sev. E mia cugina le segue come se fossero oro colato.. -  sospirò – Io volevo più potere per i purosangue, e lo voglio ancora, ma lascio perdere se questo significa torturare e uccidere chiunque mi capita davanti agli occhi che non ha un fottuto marchio … -
- Ormai siamo in questa situazione … - sospirò Severus rassegnato dalla sfuriata del ragazzo
- No, TU sei in questa situazione perché non vuoi  fare un cazzo per cambiarla. -
Si fermò e lo guardò con disprezzo, sebbene nel suo sguardo ci fosse anche forza e orgoglio.
- Ti amo, Sev, ma non puoi neanche sospettare quanto in questo momento tu mi disgusti.
Accetti di torturare e uccidere. Hai guardato Peter Minus dare fedeltà all’Oscuro Signore e sei stato contento che non si sia vendicato per la mancanza di informazioni torturandoti. Hai consegnato la profezia che potrebbe far diventare Voldemort il padrone di tutto il mondo magico senza esitazioni. E hai condannato a morte la tua migliore amica, Sev… la tua unica vera amica.
Severus lo fissò in lacrime, ma si alzò a quella affermazione e gli urlò contro – IO NON L’HO UCCISA ! IO…IO NON SAPEVO CHE AVREBBE SCELTO I POTTER, MALEDIZIONE !
- E NON HAI FATTO NIENTE ! – gli urlò di rimando Regulus.
Ora i due si fronteggiavano petto contro petto.
Severus ormai era in lacrime e si accasciò contro Regulus che, sebbene ancora adirato, lo strinse a sé.
- Sei un codardo – gli disse vicino all’orecchio.
Quell’affermazione trapassò come una lancia il cuore di Severus.
- E tu sembri un cavolo di Grifondoro – gli disse di rimando.
- Già, hai ragione. Mi ribellerò contro il Signore Oscuro e farò qualsiasi cosa in mio possesso per sconfiggerlo –
- Ti vuoi unire all’ordine ?- gli chiese preoccupato.
- No, sono ancora un serpeverde – rispose sorridendo – credo rimarrò qui nascosto –
- Sembri tuo fratello – disse Severus scioccato da quel pensiero.
Regulus sospirò – Vorrei averlo seguito tanto tempo fa. Aveva ragione lui. Ha sempre avuto ragione lui. Spero solo che non sia così stupido da far diventare Minus il custode segreto dei Potter, ho ancora tempo di finire quello che ho cominciato. Manca poco e lo distruggerò -
- Sai, non sembri più neanche tu, Reg – disse Severus ancora confuso dal giovane uomo così forte e risoluto che aveva di fronte.
- Neanche tu sembri più lo stesso. Il Severus che conoscevo io era forte e seguiva le sue idee. Non so più dov’è, ora. -
- Sono ancora qui – gli disse con gli occhi umidi
- No, non è vero –
Una lacrima sfuggì indiscreta dagli occhi neri del serpeverde, che però non sfuggì all’attenzione di Regulus.
- Scusami – gli disse dopo un po’. – Ti sei già torturato abbastanza con questa storia da solo e io… io ti ho solo accusato. Mi dispiace –
Severus non rispose chiudendo gli occhi mentre la consapevolezza entrava dentro di lui.
- Dopo due anni che vedi morti e torture ti viene sempre più paura –
Disse poi con lo sguardo triste fisso nel vuoto.
- Combatterò per tutti e due, Severus. Fidati di me – disse Regulus deciso.
Poi lo baciò profondamente cercando anche lui sotto sotto sicurezza in quel bacio.
- Quindi.. .i tuoi studi per sconfiggerlo sono andati a buon fine ?? –
Regulus lo fissò con un sorriso enigmatico – Oh, sì – disse semplicemente riprendendo il controllo del bacio.
 
 
 
 
 
 
 
  

  
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