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Autore: Amber    22/08/2006    4 recensioni
Questa storia è risultata più lunga del previsto V_V… per questo motivo ho deciso di dividerla in due parti. La seconda, la sto ancora scrivendo e per ora ecco qua la prima parte!^^ Premessa: Kagome, è una normalissima liceale che frequenta la 2a Linguistico. Suona il piano ed è molto portata e con esso riesce ad esprimere ciò che prova. Ha un’amica, che frequenta la sua stessa classe, di nome Sango con cui va molto d’accordo e non hanno segreti tra loro. Un bel giorno, il suo insegnante di piano, Paolo, le dice che, se è d’accordo, andrebbe ad Amsterdam per suonare con altri musicisti e… (sarebbe meglio dire “ma…”)… E tra note, sentimenti e amore… i nostri protagonisti dovranno affrontare: un amore difficile ma sincero tra Sango e Miroku che hanno… una storia difficile e piena di imprevisti tra Kagome e Inuyasha… Ma… Ok ok… non vi dico più nulla!!! Una cosa, ultimissima! Il tempo tra Amsterdam e Giappone è assolutamente inventato come i posti in cui si troveranno e in questa storia Kikyo non è assolutamente né cattiva, né bastarda! Mi volevo poi scusare con chi ha recensito “Un incidente dovuto dal Destino” che non sono mai stati citati, non ripeterò lo stesso errore!, e se potrò risponderò a tutti. Vi aspetto numerosi con commenti di critica e no ^^ Un bacio!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Note e Anima'
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Capitolo 3

Ecco qua il terzo cap!!! Spero che vi piaccia ^^ Dal titolo capirete subito cosa succederà ma… eh eh eh… non vi dico nulla! Ne succederanno delle belle (o… almeno… credo…)! Vabbé vi lascio al cap. prima però ringrazio:

shikon: sono contenta che ti piaccia anche il secondo cap, speriamo che anche questo cap ti soddisfi ^^!!!! Eh si… il loro più grande difetto è saper pensare solo a quello V.V anzi, correggiamoci, un dei tanti!, soprattutto per Inuyasha!! bwahahahahahahaha!!! Vedrai vedrai…

ROBYCHAN: wow! Che complimentoni! Dai che mi fai arrossire ^///^!!!!! Anche a me piace molto la musica infatti suono il pianoforte (che ti ricorda???)… comunque io non sono molto brava… sooooob!!! Eh eh… vedrai qua le facce di Sango e Kagome!!!! Ti piacerà… spero… Tranquilla, come ho già detto Kikyo qua non è affatto bastarda… anzi! Comunque non ti dico nulla, altrimenti ti dico tutta la sto!!!!

Resha91: eh eh eh… sono d’accordo con te V.V praticamente le uniche sane di mente sono le due povere anime che vagano in mezzo a pazzi furiosi ^^ Grazie mille per aver recensito anche questo cap! per Amsterdam dovrai attendere ancora… 5 giorni? Forse un po’ di più! ^^

Molto bene, dopo questo intermezzo… ecco il terzo cap!!!!!

Capitolo 3

Pronti? Via!!

Kagome non ripensò più al chitarrista, o almeno non le venne più in mente, fino al martedì di due settimane dopo quando, alla partenza mancava appena una settimana.

Il giorno prima Paolo, le aveva fatto avere il foglio dove c’erano scritti tutti gli orari che doveva sapere e Kagome si era parecchio stupita: Paolo aveva fatto un commento in ogni punto

Programma:

Venerdì ************ ore 5.00 aeroporto di Tokyo (Oddio… troppo presto…)

ore 5.30 in aereo (Mi viene da vomitare al pensiero, meno male siamo in prima classe ^^)

ore 6.00 partenza (Che due p… 12 ore di viaggio…)

ore 18.30 circa, arrivo in aeroporto (Era ora!!!)

ore 19.00 arrivo all’hotel a 5 stelle (Paga la ditta dove andremo a suonare!! Come minimo…)

ore 20.00 cena (ALLELUIA!!!)

Ps. Siate puntali o vi mollo all’acqua capito!? Paolo

Kagome guardò improvvisamente l’ora: era in un ritardo tremendo!! Prese la bicicletta e, uscendo di casa, velocemente partì.

Era stata tutta la notte a rimuginare sul foglio, all’hotel, gli altri compagni musicisti… e alla fine si era addormentata alle 6.00 per risvegliarsi a 5 minuti dal suono della prima campana!

Pedalava velocemente e quasi non si sentiva le gambe, il gelo le entrava nelle ossa e il vento le colpiva la faccia. Sapeva di essere orribile in quel momento quindi, quando posò la bici, si rimise subito a posto i capelli e poi guardò la scuola: le porte erano chiuse. La ragazza sospirò e si sedette sulla bici per riprendere fiato. Il danno era stato fatto quindi correre come una stupida per prendersi comunque una nota non serviva a nulla. Ad un certo punto sentì il rombo dei motori così guardò la strada. Eccole lì 4 moto che si avvicinavano a una velocità… da pazzi! Kagome scosse la testa, non aveva proprio voglia di incontrarli! Così prese la cartella e lentamente si avviò verso l’entrata della scuola.

I quattro COBRA scesero dalle moto. Koga, molto elegantemente, diede una mano a Rin per scendere mentre Inuyasha manco guardò la giovane che aveva dietro, Kikyo comunque scese senza dire una parola o lamentarsi. Inuyasha guardava quella schiena allontanarsi. Ne era sicuro, era la stessa ragazza che aveva visto ieri e anche quella che era in quella classe in alto…

“Accidenti… se non capisco chi è mi verrà l’ossessione e non voglio, odio avere una ossessione!” Si avvicinò a Miroku

-Cosa vuoi Inuyasha? Lo so, quella ragazza da dietro è proprio bella ma…- Scosse la testa –…non puoi certo chiedermi di fare io il filo a lei per te… e semmai di combinare un appuntamento!- Inuyasha lo guardò malissimo

-Ma ci sei o ci fai!? Secondo te ho davvero bisogno di te per corteggiare una?- chiese. Miroku lo guardò finto-confuso

-Oh, non stavi pensando una cosa del genere?-

-Certo che no! Volevo solo chiederti se sapevi che classe era quella là al secondo piano!- Gli indicò una finestra. Miroku alzò le spalle

-Non ne ho la minima idea… e poi che vuoi ne sappia io!?-

-Ma sei proprio inutile!- esclamò

-Calmo Inuyasha! Quella è una classe del Linguistico- disse Koga seccato. Inuyasha lanciò uno sguardo alla finestra e riuscì solo a vedere la ragazza che si sedeva velocemente.

-Kagome sei… incorreggibile!- esclamò Sango sedendosi sulla terrazza

-Io sarei cosa!?- chiese offesa Kagome

-Hai capito benissimo! Ma si può arrivare a un’ora così a scuola?-

-Tanto ero in ritardo comunque… affannarsi non serviva a nulla!- Sango la guardò male

-Evitavi comunque una nota- sbottò. Kagome alzò gli occhi al cielo per invocare la pazienza che a lei mancava

-I tuoi hanno accettato?- chiese cambiando discorso. Sango annuì sorridendo

-Si, hanno accettato, poi Kohaku era molto contento che mi levassi di torno- disse stupita

-Immagino, anche Sota era dello stesso avviso- Si sorrisero scoppiando poi a ridere

-Beh, io non credo di rompere molto a mio fratello! Soprattutto perché è lui che rompe a me!-

-Tanto alla fine vinco io perché lo caccio quindi…- concluse Kagome. Annuirono convinte poi si dedicarono a mangiare

-Mi dici perché devo venire anche io!?!?- chiese Miroku mentre Inuyasha camminava spedito verso il secondo piano del Linguistico

-Perché, caro Miroku, quando vuoi anche tu sei utile- disse semplicemente

-Ma se solo questa mattina mi hai detto che non servo a nulla!-

-Oh, quante storie!- Miroku fermò Inuyasha per la camicia dell’uniforme tirandolo indietro –Cosa?- chiese spazientito. Miroku si risistemò la giacca

-Cerchiamo almeno di fare buona impressione no?- Inuyasha alzò un sopracciglio

-Miroku, io non potrò mai fare buona impressione!- esclamò.

L’amico lo guardò scrutandolo. Non si può certo dire che Inuyasha fosse il massimo nel vestirsi: la camicia stropicciata era aperta nei primi due bottoni, la cravatta era storta e quei capelli lunghi non gli facevano certo bene! Miroku arricciò il naso

-Si, in effetti hai ragione. Non farai mai buona impressione!- Inuyasha lo guardò malissimo ma poi sorrise. Naturalmente nessuno, soprattutto se ragazza, trattava Inuyasha con così tanta… sufficienza. Solo Miroku poteva spingersi a tanto senza rischiare il naso rotto. Comunque al loro passaggio tutti si fermavano per lasciarli passare, le ragazze (accompagnate e no) facevano gridolini eccitati o sospiravano indicandoli. Inuyasha e Miroku si guardarono annuendo poi si diressero verso un gruppo di ragazze che, quando si accorsero che stavano venendo proprio incontro a loro, arrossirono vistosamente

-Scusate…- iniziò Miroku elegantemente –Stiamo cercando una ragazza…- Loro si guardarono poi lo fissarono. Miroku guardò Inuyasha –E…- Inuyasha sbuffò

-È alta circa così, capelli neri, occhi grigi…- Le ragazze parlottarono tra loro poi guardarono Inuyasha

-Beh… detta così è Kagome…-

“Kagome!?” pensò Inuyasha “Non è la tipa che ha menzionato anche Paolo, seee chissà quante hanno sto nome!”

-E… dov’è?- La ragazza che prima aveva parlato era minuta bionda e timidamente rispose

-Lei e Sango… non sono mai qua per… l’ora di pranzo… sono in… terrazza…- Inuyasha annuì

-Ho capito- E voltandosi si incamminò verso i piani alti. Miroku sorrise

-Scusatelo, è molto scorbutico quando vuole…- Sorrise ancora di più poi si avvicinò alla bionda –In che classe sei?- chiese curioso

-Pri…prima B…- rispose lei affascinata

-Bene, ti va di fare un giro in moto?- Lei guardò le amiche più grandi di un anno che annuirono velocemente

-S…si…-

-Allora ci vediamo dopo le lezioni qua davanti Ok?- Lei annuì poi Miroku se ne andò sorridendo

“Almeno oggi non mi annoierò, ma dove si è cacciato quello stupido? Va sempre avanti, che sfacciato!” pensò seccato

Inuyasha intanto camminava velocemente verso la terrazza

“Accidenti! Proprio in terrazza doveva andare!? Non poteva fare come tutte le persone normali e andare in mensa?” Il ragazzo aprì la porta della terrazza guardandosi intorno e le vide.

Erano sedute con la schiena appoggiate alla ringhiera e stavano parlando mentre ridevano. Inuyasha le guardò. La prima aveva lunghi capelli neri raccolti in una coda alta, gli occhi blu, per un momento Inuyasha credette di conoscerla o comunque di averla già vista, ma quando vide la ragazza al suo fianco tutti i pensieri si concentrarono su di lei. I lunghi capelli neri gli occhi profondi grigi, il corpo snello, il volto disteso in una allegra risata.

Successe tutto in pochi attimi, anche se lui vide tutto alla perfezione stampandoselo nel cervello, perché quando la porta fu aperta dopo pochi secondi le ragazze lo stavano già guardando curiosamente.

Inuyasha, famoso in tutta la scuola, fece un sorriso beffardo incrociando le braccia al petto. Era adorato da tutte le ragazze di quella scuola e tutti avevano timore di lui, ed era sicurissimo che anche quella ragazza non era da meno. Kagome lo guardava, il sopracciglio leggermente alzato. Si voltò verso Sango

-Comunque quando oggi ci andrai… ti darà questo…- Le allungò il programma di Amsterdam e Sango lo prese leggendolo velocemente. Lo stavano palesemente ignorando

-Oh, che palle! Guarda a che maledetta ora ci dobbiamo svegliare!- esclamò Sango corrucciata

-Lascia perdere Ok? Non mi ci far pensare!- Inuyasha alzò le sopracciglia.

Lo stavano ignorando. Nessuno lo poteva ignorare! Lui ignorava, lui se ne fregava della gente! Quelle due… stupide… non potevano ignorare lui, Inuyasha! Così si schiarì la gola facendo un passo avanti. Le due ragazze lo guardarono

-Si?- chiese Sango –Ha bisogno?- Lui sbuffò

-Ma lo sapete io chi sono!?- domandò

-Dovremmo?- chiese Kagome confusa

-Ma dove vivete? Su Marte?- Inuyasha fece appena in tempo a dire ciò che Miroku le arrivò alle spalle velocemente

-Ehilà Inuyasha! Le hai trovate?- chiese curioso guardandole. Sango quando lo vide trattenne il respiro

-Ma non le vedi o sei cieco?-

-Certo! Ma sai quante ragazze carine ci sono in questo mondo?-

-E lo sai quanti idioti ci sono oltre te? Nessuno!- esclamò Inuyasha seccato

-Che spiritoso… allora chi è la conquista?- chiese Miroku avvicinandosi alle ragazze. Le guardò. Su Sango non si concentrò nemmeno e questo dispiacque un po’ alla ragazza, ma solo un pizzico! –Ohh, sei tu Kagome vero?- La ragazza si indicò confusa

-E con questo?- chiese –Che vuoi?- domandò mentre lui le girava intorno –La pianti per carità?-

-Io non voglio nulla da te. Sei vergine!- esclamò Miroku, dopo averla guardata in tutte le angolazioni, e come se quello spiegasse tutto. Kagome si sentì completamente svuotata di energia e diventò rossa di rabbia scattando in piedi

-MA COME DIAVOLO OSI!?!?!?- urlò pronta a picchiarlo

-Allora è la verità…- Kagome guardò Inuyasha –Di solito chi si scalda così…- Sango che era scattata pure lei in piedi spalancò la bocca

-Ma… ma che… maleducato… villano…- borbottò

-Tu…- Kagome superò Miroku dandogli una forte spallata tanto che il ragazzo fece un passo indietro. Kagome guardò Inuyasha negli occhi poi li allargò stupita –Ma ora ho capito chi sei!- esclamò –Sei quello dei COBRA no?-

-Veramente ci sono anche io- disse Miroku

-Sta zitto tu- disse Kagome lanciandogli una occhiataccia –Allora? Ho ragione?- chiese lei. Lui sorrise beffardo. Finalmente lo aveva riconosciuto! Paolo sbagliava, portare a letto quella Kagome sarebbe stata una passeggiata!

-Già, sono pro…- Inuyasha non finì la frase che Kagome gli scoppiò a ridere in faccia. Lui la guardò furioso. Lei smise di colpo guardandolo

-Idiota- sibilò lei –Scusami ma… l’unica cosa che susciti in me è la repulsione totale, quindi se sono io la… nuova conquista scordatelo, non sei il mio tipo e sei troppo stupido per me- La ragazza si girò guardando Miroku –E tu, brutto stupido che non sei altro, prova a tornarmi davanti dicendomi una cosa offensiva come quella di prima, e io riduco la tua faccia in un manichino di terracotta, compreso? E giuro, che non sei il primo a cui ribalto la faccia- Li guardò sprezzante, erano… scioccati! Kagome sorrise compiaciuta –Bene! Sango, andiamo dai! Siamo in ritardo, fra poco suona la campana!- L’interessata annuì. Kagome passò davanti a Inuyasha senza vederlo e se ne andò seguita da Sango che appena arrivarono davanti alla porta della loro classe la fermò ridendo a crepapelle –E ora perché fai così?- le chiese severa

-Oddio, è stato troppo bello! Le loro facce sono state uno spasso immenso!- Kagome sorrise

-Lo so, è stato così…liberatorio!- Sango la guardò annuendo

-Immagino!- esclamò -Comunque entriamo, siamo pur sempre in ritardo…-

-Ma va?- Sango rise seguita da Kagome

Intanto in terrazza due povere anime…

Inuyasha guardava ancora il punto dove stava la ragazza quando si accorse che Miroku lo guardava perplesso

-Che c’è?- chiese scorbutico. Miroku restava ancora lì, non si voleva schiodare a distogliere lo sguardo -Miroku, mi dici che caspita hai da fissarmi così??- Miroku stranamente iniziò a tremare –Che c’è, stai male?- Ma improvvisamente capì il perché stava tremando: Miroku stava per ridere… -Guai a te se ridi, capito??- troppo tardi. Miroku esplose in una fragorosa risata. Inuyasha lo fulminò con lo sguardo incrociando le braccia furente, ma l’unica cosa che ottenne fu aumentare la risata di Miroku che era quasi sdraiato a terra –La pianti!? Mi dici perché diavolo fai… lo stronzo?-

-Sc… scusami… io…- scoppiò di nuovo a ridere –Oddio Inuyasha… non hai visto la tua faccia piena di orrore, è stato… troppo divertente!!- Inuyasha lo guardò malissimo –Ne ha di carattere, eh?-

-Ma hai visto come mi ha trattato!?!? Mi ha dato dell’idiota!!!- Miroku alzò un sopracciglio

-Già Inuyasha, dell’idiota…- Si guardarono e Inuyasha perplesso alzò lo sguardo al cielo. Scattò in avanti sbiancando

-Mi ha dato dell’idiota!?!? Ma io la disintegro! Nessuna, Miroku, nessuno, mi ha mai trattato così, nessuno! Chi ci ha provato si è ritrovato all’ospedale il giorno dopo! Io quella bastarda la uccido, la squarto! Idiota io? La…- Inuyasha continuò per alcuni minuti sproloquiando mentre Miroku disinteressato si guardava le unghie delle mani. Quando Inuyasha, finalmente, si fermò si guardarono

-Ebbene? Che hai deciso?- chiese Miroku

-Che essendo una ragazza, non la posso trucidare- disse Inuyasha annuendo

-Allora siamo d’accordo su qualche cosa!- esclamò Miroku sorpreso

-Così sembra, anche se la prospettiva non mi attira…- Alzarono le spalle –Comunque credo che quelle due vengono ad Amsterdam con noi…- Miroku lo guardò

-E come lo sai?-

-L’ho chiesto a Paolo, Kagome…- Inuyasha disse quel nome a denti stretti -…ne sono sicuro, l’altra non così tanto poi…- Miroku annuì –Ma non hai l’impressione di aver già visto quella… Sango?- chiese a Miroku pensandoci su. Il ragazzo alzò le spalle disinteressato

-L’avrai vista a scuola, che ne so?- Lui annuì poi sospirando si guardarono –Che farai?- Inuyasha ci pensò un momento

-Ho in mente qualche cosa… ma devo pensarci bene… e poi… è pur sempre una ragazza no?- Miroku annuì

-Capisco, beh, fammi sapere gli sviluppi, sono curioso un sacco. E poi sarà molto spassoso, vero?- Inuyasha sorrise

-Contaci…-

2^A Linguistico

I minuti passavano lenti, Kagome si stava per addormentare in quell’ora di storia mentre faceva disegnini qua e là sul libro. Si sentiva proprio… uno schifo! Ma nel contrattempo era felice come una pasqua per avere avuto il coraggio di dire certe cose a due COBRA lasciandoli senza parole! Poi si sentiva così giù… davvero! Si sentiva tristissima, ma non era proprio triste era… era… in realtà, non lo sapeva neppure lei. Sango la guardò poi prendendo la matita scrisse

Tutto ok?-

Si…- Sango la scrutò

Ne sei sicura, sicura?- le chiese

No…- Kagome tristemente rispose. Sango non scrisse nulla per qualche minuto come per rimettere insieme i pensieri. La ragazza al suo fianco non disse nulla credendo che la conversazione fosse finita, visto che l’amica difficilmente si distraeva dalla lezione, ma si dovette subito ricredere

Ascolta una cosa Kagome… forse… non è stata una buona idea, hai fatto una mossa piuttosto azzardata con quei due COBRA- azzardò mordendosi il labbro

Cosa intendi?- chiese la ragazza al suo fianco

Beh, che sono comunque dei figli di persone molto ricche, danno soldi alla scuola e poi già di loro sono pericolosi!- le spiegò velocemente Sango. Kagome ci pensò un momento

Credi che ho fatto male? Anche se mi stavano offendendo?- scrisse la ragazza

Si…- rispose semplicemente Sango

Sono nella merda?-

Possibile…-

-_-‘’ AIUTO!- esclamò Kagome con una faccina disperata

Calma un momento Kagome… tu promettimi che non ti farai mettere i piedi in testa da quelli e che se avrai bisogno verrai da me!- le disse Sango con foga

Non c’era nemmeno bisogno di dirlo! ^___^ Comunque te lo prometto!- affermò Kagome

^^ Brava ragazza, è così che si parla! E poi puoi stare tranquilla, per una settimana non li avrai più trai piedi!- Kagome fece un sorriso enorme

Giusto!!!!! AMSTERDAM, STIAMO ARRIVANDOOOOOOOOOOO!!!!!- E con questo, la discussione finì.

Ormai i giorni alla partenza si potevano contare sulle dita della mano. Sul calendario, ogni sera, Kagome segnava con una crocetta il giorno appena passato e quando, il Giovedì prima della partenza, alle 20.30, Kagome segnò con una grande crocetta la data di quel giorno. Domani, svegli alle 4.00 per poi andare a prendere Sango!

La mattina era gelida e Kagome vedeva le macchine sfrecciare davanti all’autobus, sparendo nel buio della notte. Alle 5.00 mancavano 15 minuti e tra poco lei e Sango, sarebbero arrivate all’aeroporto. La ragazza era molto eccitata al pensiero di quello che sarebbe successo di li a pochi giorni e quella notte non aveva praticamente dormito. Guardò Sango e fece una smorfia: quella avrebbe dormito anche se il giorno dopo si fosse sposata! La scosse leggermente

-Cosa?- mugugnò la ragazza stringendosi le braccia

-Sbrigati pigrona! Siamo arrivate!- esclamò Kagome alzandosi

-Già?- L’amica si stropicciò gli occhi –Perché ora sorridi?-

-Perché sai dormire in un momento del genere, io non ce la faccio!-

-Guarda che non puoi non dormire! Non è salutare!- L’autobus si fermò e Sango si alzò a sua volta

-Ma smettila Sango! Hai presente che abbiamo 12 ore di aereo?- chiese Kagome scendendo i primi gradini

-Le dormirò tutte- proclamò. Quando furono scese dal pullman iniziarono a trasportare le valige verso l’entrata dell’aeroporto

-Scordatelo! Visto che siamo vicine parlerai anche un po’ con me!- Sango sorrise, mentre la confusione della gente che dovevano prendere diversi aerei si sentiva intorno a loro. Paolo le aveva detto di aspettarlo davanti al banco informazioni, così seguirono la grande freccia. Davanti ad esso c’era un gruppo di sedie allineate e le ragazze riuscirono a vedere la schiena di quattro persone, tra cui la testa bionda di Paolo, che le aspettava –Ma ti immagini che bello? I nostri genitori non ci saranno… niente COBRA rompiscatole, odiosi e bastardi…- La guardò ma Sango si era bloccata qualche passo più indietro. Kagome fermandosi la guardò –Beh? Mi dici che ti prende?- chiese

-Questo è un… incubo… un… orrendo incubo…- sussurrò fissando un punto preciso dietro Kagome dove un gruppo si era alzato guardandole –Kagome, non ti girare, la tua sanità mentale è in pericolo!- Troppo tardi. Kagome vide Paolo, una ragazza dai lunghi capelli neri e… quei due cretini dei COBRA con uno schifoso sorriso. Kagome spalancò la bocca –Cosa stavi dicendo Kagome? Niente… rompiscatole vero?-

-Ritiro tutto- sussurrò Kagome

-Ragazze!! Siete giusto in orario!- La ragazza prese Paolo, che si era avvicinato, per il colletto avvicinandoselo al viso

-Cosa ci fanno quei due idioti?- sibilò. Lui alzò il sopracciglio guardando i due ragazzi dietro di lui

-Oh, immagino ti riferisci a Miroku e Inuyasha, vero? Vi conoscete?-

-Beh, vengono a scuola con noi… e non ci sono particolarmente… graditi…- sibilò Sango. Kagome annuì

-Me lo immagino- ghignò Paolo

-No Paolo, tu non immagini un fico secco!! E ora spiegami perché sono svegli a quest’ora, hanno le valigie e, soprattutto, perché sono con noi!- ordinò Kagome quasi isterica

-Allora, sono svegli a quest’ora perché hanno un volo da prendere, hanno le valigie perché stanno via una settimana e sono con noi perché partono con noi!- Kagome mollò la presa all’istante e lui si mise a posto la camicia

-Scherzi, vero?-

-No, no, Inuyasha è chitarrista, Miroku batterista mentre Kikyo è una cantante- le due amiche si guardarono. Kagome guardò i due odiosi esseri e sospirò

-Va bene- Gli voltò la schiena –Divertitevi- sibilò allontanandosi. Sango la seguì ma appena fatti due passi Paolo le bloccò

-Ehi! Non potete mollarmi all’acqua così!! Diavolo Kagome, non puoi non venire, sprecando il tuo talento, solo perché ci sono Inuyasha e Miroku!- Guardò anche l’amica –Sango idem! Non puoi andartene, non potete!- esclamò. Kagome lo guardò negli occhi

-Dici? Proviamo!- Lo sfidò lei. Si guardarono negli occhi

-Tsk, certo che siete proprio delle vigliacche! Che avete? Paura di fare una figuraccia mentre suonate? Paura di sfigurare davanti a me? Va bene che sfigurerebbe chiunque…- Kagome guardò Inuyasha voltandosi verso di lui

-Mi stai sfidando per caso?- chiese lei seria

-Si- rispose lui sicuro. Sango fece una risatina

-Adoro le sfide…- mormorò lei poi sorrise –Bene Inuyasha, resterò e… mangerai la mia polvere- Gli occhi le brillarono pericolosamente e Sango sapeva benissimo che significava quello sguardo: guai, guai in vista…

La prima classe era fantastica in quell’enorme aereo. Sango non dormì, ma restò a guardare una muta Kagome che guardava determinata il paesaggio sottostante che era diventato un minuscolo punto nell’oceano. Il Giappone era lontano mentre alle 18.13 l’aereo decollava dolcemente per l’aeroporto di Amsterdam…

Attendo i vostri commenti in numero… esagerato! No scherzo… ^^

A prestissimo!!

  
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