Ecco qua il terzo cap!!! Spero che vi piaccia ^^ Dal titolo capirete subito cosa succederà ma… eh eh eh… non vi dico nulla! Ne succederanno delle belle (o… almeno… credo…)! Vabbé vi lascio al cap. prima però ringrazio:
shikon: sono contenta che ti piaccia anche il
secondo cap, speriamo che anche questo cap ti soddisfi ^^!!!! Eh si… il loro
più grande difetto è saper pensare solo a quello V.V anzi, correggiamoci, un
dei tanti!, soprattutto per Inuyasha!! bwahahahahahahaha!!! Vedrai
vedrai…
ROBYCHAN: wow! Che complimentoni! Dai che mi fai
arrossire ^///^!!!!! Anche a me piace molto la musica infatti suono il
pianoforte (che ti ricorda???)… comunque io non sono molto brava… sooooob!!! Eh
eh… vedrai qua le facce di Sango e Kagome!!!! Ti piacerà… spero… Tranquilla,
come ho già detto Kikyo qua non è affatto bastarda… anzi! Comunque non ti dico
nulla, altrimenti ti dico tutta la sto!!!!
Resha91: eh eh eh… sono d’accordo con te V.V
praticamente le uniche sane di mente sono le due povere anime che vagano in
mezzo a pazzi furiosi ^^ Grazie mille per aver recensito anche questo cap! per
Amsterdam dovrai attendere ancora… 5 giorni? Forse un po’ di più! ^^
Molto
bene, dopo questo intermezzo… ecco il terzo cap!!!!!
Capitolo 3
Pronti? Via!!
Kagome non ripensò più al
chitarrista, o almeno non le venne più in mente, fino al martedì di due
settimane dopo quando, alla partenza mancava appena una settimana.
Il giorno prima Paolo, le
aveva fatto avere il foglio dove c’erano scritti tutti gli orari che doveva
sapere e Kagome si era parecchio stupita: Paolo aveva fatto un commento in ogni
punto
Programma:
Venerdì ************ ore
5.00 aeroporto di Tokyo (Oddio… troppo presto…)
ore 5.30 in aereo (Mi viene
da vomitare al pensiero, meno male siamo in prima classe ^^)
ore 6.00 partenza (Che due
p… 12 ore di viaggio…)
ore 18.30 circa, arrivo in
aeroporto (Era ora!!!)
ore 19.00 arrivo all’hotel a
5 stelle (Paga la ditta dove andremo a suonare!! Come minimo…)
ore 20.00 cena (ALLELUIA!!!)
Ps. Siate puntali o vi mollo
all’acqua capito!? Paolo
Kagome guardò
improvvisamente l’ora: era in un ritardo tremendo!! Prese la bicicletta e,
uscendo di casa, velocemente partì.
Era stata tutta la notte a
rimuginare sul foglio, all’hotel, gli altri compagni musicisti… e alla fine si
era addormentata alle 6.00 per risvegliarsi a 5 minuti dal suono della prima
campana!
Pedalava velocemente e quasi
non si sentiva le gambe, il gelo le entrava nelle ossa e il vento le colpiva la
faccia. Sapeva di essere orribile in quel momento quindi, quando posò la bici,
si rimise subito a posto i capelli e
poi guardò la scuola: le porte erano chiuse. La ragazza sospirò e si
sedette sulla bici per riprendere fiato. Il danno era stato fatto quindi correre
come una stupida per prendersi comunque una nota non serviva a nulla. Ad un
certo punto sentì il rombo dei motori così guardò la strada. Eccole lì 4 moto
che si avvicinavano a una velocità… da pazzi! Kagome scosse la testa, non aveva
proprio voglia di incontrarli! Così prese la cartella e lentamente si avviò
verso l’entrata della scuola.
I quattro COBRA scesero
dalle moto. Koga, molto elegantemente, diede una mano a Rin per scendere mentre
Inuyasha manco guardò la giovane che aveva dietro, Kikyo comunque scese senza
dire una parola o lamentarsi. Inuyasha guardava quella schiena allontanarsi. Ne
era sicuro, era la stessa ragazza che aveva visto ieri e anche quella che era
in quella classe in alto…
“Accidenti… se non capisco
chi è mi verrà l’ossessione e non voglio, odio avere una ossessione!” Si
avvicinò a Miroku
-Cosa vuoi Inuyasha? Lo so,
quella ragazza da dietro è proprio bella ma…- Scosse la testa –…non puoi certo
chiedermi di fare io il filo a lei per te… e semmai di combinare un
appuntamento!- Inuyasha lo guardò malissimo
-Ma ci sei o ci fai!?
Secondo te ho davvero bisogno di te per corteggiare una?- chiese. Miroku lo
guardò finto-confuso
-Oh, non stavi pensando una
cosa del genere?-
-Certo che no! Volevo solo
chiederti se sapevi che classe era quella là al secondo piano!- Gli indicò una
finestra. Miroku alzò le spalle
-Non ne ho la minima idea… e
poi che vuoi ne sappia io!?-
-Ma sei proprio inutile!-
esclamò
-Calmo Inuyasha! Quella è
una classe del Linguistico- disse Koga seccato. Inuyasha lanciò uno sguardo
alla finestra e riuscì solo a vedere la ragazza che si sedeva velocemente.
-Kagome sei…
incorreggibile!- esclamò Sango sedendosi sulla terrazza
-Io sarei cosa!?- chiese
offesa Kagome
-Hai capito benissimo! Ma si
può arrivare a un’ora così a scuola?-
-Tanto ero in ritardo
comunque… affannarsi non serviva a nulla!- Sango la guardò male
-Evitavi comunque una nota-
sbottò. Kagome alzò gli occhi al cielo per invocare la pazienza che a lei
mancava
-I tuoi hanno accettato?-
chiese cambiando discorso. Sango annuì sorridendo
-Si, hanno accettato, poi
Kohaku era molto contento che mi levassi di torno- disse stupita
-Immagino, anche Sota era
dello stesso avviso- Si sorrisero scoppiando poi a ridere
-Beh, io non credo di
rompere molto a mio fratello! Soprattutto perché è lui che rompe a me!-
-Tanto alla fine vinco io
perché lo caccio quindi…- concluse Kagome. Annuirono convinte poi si dedicarono
a mangiare
-Mi dici perché devo venire
anche io!?!?- chiese Miroku mentre Inuyasha camminava spedito verso il secondo
piano del Linguistico
-Perché, caro Miroku, quando
vuoi anche tu sei utile- disse semplicemente
-Ma se solo questa mattina
mi hai detto che non servo a nulla!-
-Oh, quante storie!- Miroku
fermò Inuyasha per la camicia dell’uniforme tirandolo indietro –Cosa?- chiese
spazientito. Miroku si risistemò la giacca
-Cerchiamo almeno di fare
buona impressione no?- Inuyasha alzò un sopracciglio
-Miroku, io non potrò mai
fare buona impressione!- esclamò.
L’amico lo guardò
scrutandolo. Non si può certo dire che Inuyasha fosse il massimo nel vestirsi:
la camicia stropicciata era aperta nei primi due bottoni, la cravatta era
storta e quei capelli lunghi non gli facevano certo bene! Miroku arricciò il
naso
-Si, in effetti hai ragione.
Non farai mai buona impressione!- Inuyasha lo guardò malissimo ma poi sorrise.
Naturalmente nessuno, soprattutto se ragazza, trattava Inuyasha con così tanta…
sufficienza. Solo Miroku poteva spingersi a tanto senza rischiare il naso
rotto. Comunque al loro passaggio tutti si fermavano per lasciarli passare, le
ragazze (accompagnate e no) facevano gridolini eccitati o sospiravano
indicandoli. Inuyasha e Miroku si guardarono annuendo poi si diressero verso un
gruppo di ragazze che, quando si accorsero che stavano venendo proprio incontro
a loro, arrossirono vistosamente
-Scusate…- iniziò Miroku
elegantemente –Stiamo cercando una ragazza…- Loro si guardarono poi lo
fissarono. Miroku guardò Inuyasha –E…- Inuyasha sbuffò
-È alta circa così, capelli
neri, occhi grigi…- Le ragazze parlottarono tra loro poi guardarono Inuyasha
-Beh… detta così è Kagome…-
“Kagome!?” pensò Inuyasha
“Non è la tipa che ha menzionato anche Paolo, seee chissà quante hanno sto
nome!”
-E… dov’è?- La ragazza che
prima aveva parlato era minuta bionda e timidamente rispose
-Lei e Sango… non sono mai
qua per… l’ora di pranzo… sono in… terrazza…- Inuyasha annuì
-Ho capito- E voltandosi si
incamminò verso i piani alti. Miroku sorrise
-Scusatelo, è molto
scorbutico quando vuole…- Sorrise ancora di più poi si avvicinò alla bionda –In
che classe sei?- chiese curioso
-Pri…prima B…- rispose lei
affascinata
-Bene, ti va di fare un giro
in moto?- Lei guardò le amiche più grandi di un anno che annuirono velocemente
-S…si…-
-Allora ci vediamo dopo le
lezioni qua davanti Ok?- Lei annuì poi Miroku se ne andò sorridendo
“Almeno oggi non mi
annoierò, ma dove si è cacciato quello stupido? Va sempre avanti, che
sfacciato!” pensò seccato
Inuyasha intanto camminava
velocemente verso la terrazza
“Accidenti! Proprio in
terrazza doveva andare!? Non poteva fare come tutte le persone normali e andare
in mensa?” Il ragazzo aprì la porta della terrazza guardandosi intorno e le
vide.
Erano sedute con la schiena
appoggiate alla ringhiera e stavano parlando mentre ridevano. Inuyasha le
guardò. La prima aveva lunghi capelli neri raccolti in una coda alta, gli occhi
blu, per un momento Inuyasha credette di conoscerla o comunque di averla già
vista, ma quando vide la ragazza al suo fianco tutti i pensieri si
concentrarono su di lei. I lunghi capelli neri gli occhi profondi grigi, il
corpo snello, il volto disteso in una allegra risata.
Successe tutto in pochi
attimi, anche se lui vide tutto alla perfezione stampandoselo nel cervello,
perché quando la porta fu aperta dopo pochi secondi le ragazze lo stavano già
guardando curiosamente.
Inuyasha, famoso in tutta la
scuola, fece un sorriso beffardo incrociando le braccia al petto. Era adorato
da tutte le ragazze di quella scuola e tutti avevano timore di lui, ed era
sicurissimo che anche quella ragazza non era da meno. Kagome lo guardava, il
sopracciglio leggermente alzato. Si voltò verso Sango
-Comunque quando oggi ci
andrai… ti darà questo…- Le allungò il programma di Amsterdam e Sango lo prese
leggendolo velocemente. Lo stavano palesemente ignorando
-Oh, che palle! Guarda a che
maledetta ora ci dobbiamo svegliare!- esclamò Sango corrucciata
-Lascia perdere Ok? Non mi
ci far pensare!- Inuyasha alzò le sopracciglia.
Lo stavano ignorando.
Nessuno lo poteva ignorare! Lui ignorava, lui se ne fregava della gente! Quelle
due… stupide… non potevano ignorare lui, Inuyasha! Così si schiarì la gola
facendo un passo avanti. Le due ragazze lo guardarono
-Si?- chiese Sango –Ha
bisogno?- Lui sbuffò
-Ma lo sapete io chi sono!?-
domandò
-Dovremmo?- chiese Kagome
confusa
-Ma dove vivete? Su Marte?-
Inuyasha fece appena in tempo a dire ciò che Miroku le arrivò alle spalle
velocemente
-Ehilà Inuyasha! Le hai
trovate?- chiese curioso guardandole. Sango quando lo vide trattenne il respiro
-Ma non le vedi o sei
cieco?-
-Certo! Ma sai quante
ragazze carine ci sono in questo mondo?-
-E lo sai quanti idioti ci
sono oltre te? Nessuno!- esclamò Inuyasha seccato
-Che spiritoso… allora chi è
la conquista?- chiese Miroku avvicinandosi alle ragazze. Le guardò. Su Sango
non si concentrò nemmeno e questo dispiacque un po’ alla ragazza, ma solo un
pizzico! –Ohh, sei tu Kagome vero?- La ragazza si indicò confusa
-E con questo?- chiese –Che
vuoi?- domandò mentre lui le girava intorno –La pianti per carità?-
-Io non voglio nulla da te.
Sei vergine!- esclamò Miroku, dopo averla guardata in tutte le angolazioni, e
come se quello spiegasse tutto. Kagome si sentì completamente svuotata di
energia e diventò rossa di rabbia scattando in piedi
-MA
COME DIAVOLO OSI!?!?!?- urlò pronta a
picchiarlo
-Allora è la verità…- Kagome
guardò Inuyasha –Di solito chi si scalda così…- Sango che era scattata pure lei
in piedi spalancò la bocca
-Ma… ma che… maleducato…
villano…- borbottò
-Tu…- Kagome superò Miroku
dandogli una forte spallata tanto che il ragazzo fece un passo indietro. Kagome
guardò Inuyasha negli occhi poi li allargò stupita –Ma ora ho capito chi sei!-
esclamò –Sei quello dei COBRA no?-
-Veramente
ci sono anche io- disse Miroku
-Sta zitto tu- disse Kagome
lanciandogli una occhiataccia –Allora? Ho ragione?- chiese lei. Lui sorrise
beffardo. Finalmente lo aveva riconosciuto! Paolo sbagliava, portare a letto
quella Kagome sarebbe stata una passeggiata!
-Già, sono pro…- Inuyasha
non finì la frase che Kagome gli scoppiò a ridere in faccia. Lui la guardò
furioso. Lei smise di colpo guardandolo
-Idiota- sibilò lei –Scusami
ma… l’unica cosa che susciti in me è la repulsione totale, quindi se sono io
la… nuova conquista scordatelo, non sei il mio tipo e sei troppo stupido per
me- La ragazza si girò guardando Miroku –E tu, brutto stupido che non sei
altro, prova a tornarmi davanti dicendomi una cosa offensiva come quella di
prima, e io riduco la tua faccia in un manichino di terracotta, compreso? E
giuro, che non sei il primo a cui ribalto la faccia- Li guardò sprezzante,
erano… scioccati! Kagome sorrise compiaciuta –Bene! Sango, andiamo dai! Siamo
in ritardo, fra poco suona la campana!- L’interessata annuì. Kagome passò
davanti a Inuyasha senza vederlo e se ne andò seguita da Sango che appena
arrivarono davanti alla porta della loro classe la fermò ridendo a crepapelle
–E ora perché fai così?- le chiese severa
-Oddio, è stato troppo
bello! Le loro facce sono state uno spasso immenso!- Kagome sorrise
-Lo so, è stato
così…liberatorio!- Sango la guardò annuendo
-Immagino!- esclamò
-Comunque entriamo, siamo pur sempre in ritardo…-
-Ma va?- Sango rise seguita
da Kagome
Intanto in terrazza due
povere anime…
Inuyasha guardava ancora il
punto dove stava la ragazza quando si accorse che Miroku lo guardava perplesso
-Che c’è?- chiese
scorbutico. Miroku restava ancora lì, non si voleva schiodare a distogliere lo
sguardo -Miroku, mi dici che caspita hai da fissarmi così??- Miroku stranamente
iniziò a tremare –Che c’è, stai male?- Ma improvvisamente capì il perché stava
tremando: Miroku stava per ridere… -Guai a te se ridi, capito??- troppo tardi.
Miroku esplose in una fragorosa risata. Inuyasha lo fulminò con lo sguardo
incrociando le braccia furente, ma l’unica cosa che ottenne fu aumentare la
risata di Miroku che era quasi sdraiato a terra –La pianti!? Mi dici perché
diavolo fai… lo stronzo?-
-Sc… scusami… io…- scoppiò
di nuovo a ridere –Oddio Inuyasha… non hai visto la tua faccia piena di orrore,
è stato… troppo divertente!!- Inuyasha lo guardò malissimo –Ne ha di carattere,
eh?-
-Ma hai visto come mi ha
trattato!?!? Mi ha dato dell’idiota!!!- Miroku alzò un sopracciglio
-Già Inuyasha, dell’idiota…-
Si guardarono e Inuyasha perplesso alzò lo sguardo al cielo. Scattò in avanti
sbiancando
-Mi ha dato dell’idiota!?!?
Ma io la disintegro! Nessuna, Miroku, nessuno, mi ha mai trattato così,
nessuno! Chi ci ha provato si è ritrovato all’ospedale il giorno dopo! Io
quella bastarda la uccido, la squarto! Idiota io? La…- Inuyasha continuò per
alcuni minuti sproloquiando mentre Miroku disinteressato si guardava le unghie
delle mani. Quando Inuyasha, finalmente, si fermò si guardarono
-Ebbene? Che hai deciso?-
chiese Miroku
-Che essendo una ragazza,
non la posso trucidare- disse Inuyasha annuendo
-Allora siamo d’accordo su
qualche cosa!- esclamò Miroku sorpreso
-Così sembra, anche se la prospettiva
non mi attira…- Alzarono le spalle –Comunque credo che quelle due vengono ad
Amsterdam con noi…- Miroku lo guardò
-E come lo sai?-
-L’ho chiesto a Paolo,
Kagome…- Inuyasha disse quel nome a denti stretti -…ne sono sicuro, l’altra non
così tanto poi…- Miroku annuì –Ma non hai l’impressione di aver già visto
quella… Sango?- chiese a Miroku pensandoci su. Il ragazzo alzò le spalle
disinteressato
-L’avrai vista a scuola, che
ne so?- Lui annuì poi sospirando si guardarono –Che farai?- Inuyasha ci pensò
un momento
-Ho in mente qualche cosa…
ma devo pensarci bene… e poi… è pur sempre una ragazza no?- Miroku annuì
-Capisco, beh, fammi sapere
gli sviluppi, sono curioso un sacco. E poi sarà molto spassoso, vero?- Inuyasha
sorrise
-Contaci…-
2^A Linguistico
I minuti passavano lenti,
Kagome si stava per addormentare in quell’ora di storia mentre faceva disegnini
qua e là sul libro. Si sentiva proprio… uno schifo! Ma nel contrattempo era
felice come una pasqua per avere avuto il coraggio di dire certe cose a due
COBRA lasciandoli senza parole! Poi si sentiva così giù… davvero! Si sentiva
tristissima, ma non era proprio triste era… era… in realtà, non lo sapeva
neppure lei. Sango la guardò poi prendendo la matita scrisse
Tutto ok?-
Si…- Sango la scrutò
Ne sei sicura, sicura?- le chiese
No…- Kagome tristemente rispose. Sango non scrisse nulla
per qualche minuto come per rimettere insieme i pensieri. La ragazza al suo
fianco non disse nulla credendo che la conversazione fosse finita, visto che
l’amica difficilmente si distraeva dalla lezione, ma si dovette subito
ricredere
Ascolta una cosa Kagome…
forse… non è stata una buona idea, hai fatto una mossa piuttosto azzardata con
quei due COBRA- azzardò mordendosi
il labbro
Cosa intendi?- chiese la ragazza al suo fianco
Beh, che sono comunque
dei figli di persone molto ricche, danno soldi alla scuola e poi già di loro
sono pericolosi!- le spiegò
velocemente Sango. Kagome ci pensò un momento
Credi che ho fatto male?
Anche se mi stavano offendendo?-
scrisse la ragazza
Si…- rispose semplicemente Sango
Sono nella merda?-
Possibile…-
-_-‘’ AIUTO!- esclamò Kagome con una faccina disperata
Calma un momento Kagome…
tu promettimi che non ti farai mettere i piedi in testa da quelli e che se
avrai bisogno verrai da me!- le
disse Sango con foga
Non c’era nemmeno bisogno
di dirlo! ^___^ Comunque te lo prometto!- affermò Kagome
^^ Brava ragazza, è così
che si parla! E poi puoi stare tranquilla, per una settimana non li avrai più
trai piedi!- Kagome fece un sorriso
enorme
Giusto!!!!! AMSTERDAM,
STIAMO ARRIVANDOOOOOOOOOOO!!!!!- E
con questo, la discussione finì.
Ormai i giorni alla partenza
si potevano contare sulle dita della mano. Sul calendario, ogni sera, Kagome
segnava con una crocetta il giorno appena passato e quando, il Giovedì prima
della partenza, alle 20.30, Kagome segnò con una grande crocetta la data di
quel giorno. Domani, svegli alle 4.00 per poi andare a prendere Sango!
La mattina era gelida e
Kagome vedeva le macchine sfrecciare davanti all’autobus, sparendo nel buio
della notte. Alle 5.00 mancavano 15 minuti e tra poco lei e Sango, sarebbero
arrivate all’aeroporto. La ragazza era molto eccitata al pensiero di quello che
sarebbe successo di li a pochi giorni e quella notte non aveva praticamente
dormito. Guardò Sango e fece una smorfia: quella avrebbe dormito anche se il
giorno dopo si fosse sposata! La scosse leggermente
-Cosa?- mugugnò la ragazza
stringendosi le braccia
-Sbrigati pigrona! Siamo
arrivate!- esclamò Kagome alzandosi
-Già?- L’amica si stropicciò
gli occhi –Perché ora sorridi?-
-Perché sai dormire in un
momento del genere, io non ce la faccio!-
-Guarda che non puoi non
dormire! Non è salutare!- L’autobus si fermò e Sango si alzò a sua volta
-Ma smettila Sango! Hai
presente che abbiamo 12 ore di aereo?- chiese Kagome scendendo i primi gradini
-Le dormirò tutte- proclamò.
Quando furono scese dal pullman iniziarono a trasportare le valige verso
l’entrata dell’aeroporto
-Scordatelo! Visto che siamo
vicine parlerai anche un po’ con me!- Sango sorrise, mentre la confusione della
gente che dovevano prendere diversi aerei si sentiva intorno a loro. Paolo le
aveva detto di aspettarlo davanti al banco informazioni, così seguirono la
grande freccia. Davanti ad esso c’era un gruppo di sedie allineate e le ragazze
riuscirono a vedere la schiena di quattro persone, tra cui la testa bionda di
Paolo, che le aspettava –Ma ti immagini
che bello? I nostri genitori non ci saranno… niente COBRA rompiscatole, odiosi
e bastardi…- La guardò ma Sango si era bloccata qualche passo più indietro.
Kagome fermandosi la guardò –Beh? Mi dici che ti prende?- chiese
-Questo è un… incubo… un…
orrendo incubo…- sussurrò fissando un punto preciso dietro Kagome dove un
gruppo si era alzato guardandole –Kagome, non ti girare, la tua sanità mentale
è in pericolo!- Troppo tardi. Kagome vide Paolo, una ragazza dai lunghi capelli
neri e… quei due cretini dei COBRA con uno schifoso sorriso. Kagome spalancò la
bocca –Cosa stavi dicendo Kagome? Niente… rompiscatole vero?-
-Ritiro tutto- sussurrò
Kagome
-Ragazze!! Siete giusto in
orario!- La ragazza prese Paolo, che si era avvicinato, per il colletto avvicinandoselo al viso
-Cosa ci fanno quei due
idioti?- sibilò. Lui alzò il sopracciglio guardando i due ragazzi dietro di lui
-Oh, immagino ti riferisci a
Miroku e Inuyasha, vero? Vi conoscete?-
-Beh, vengono a scuola con
noi… e non ci sono particolarmente… graditi…- sibilò Sango. Kagome annuì
-Me lo immagino- ghignò
Paolo
-No Paolo, tu non immagini
un fico secco!! E ora spiegami perché sono svegli a quest’ora, hanno le valigie
e, soprattutto, perché sono con noi!- ordinò Kagome quasi isterica
-Allora, sono svegli a
quest’ora perché hanno un volo da prendere, hanno le valigie perché stanno via
una settimana e sono con noi perché partono con noi!- Kagome mollò la presa
all’istante e lui si mise a posto la camicia
-Scherzi, vero?-
-No, no, Inuyasha è
chitarrista, Miroku batterista mentre Kikyo è una cantante- le due amiche si
guardarono. Kagome guardò i due odiosi esseri e sospirò
-Va bene- Gli voltò la
schiena –Divertitevi- sibilò allontanandosi. Sango la seguì ma appena fatti due
passi Paolo le bloccò
-Ehi! Non potete mollarmi
all’acqua così!! Diavolo Kagome, non puoi non venire, sprecando il tuo talento,
solo perché ci sono Inuyasha e Miroku!- Guardò anche l’amica –Sango idem! Non
puoi andartene, non potete!- esclamò. Kagome lo guardò negli occhi
-Dici? Proviamo!- Lo sfidò
lei. Si guardarono negli occhi
-Tsk, certo che siete
proprio delle vigliacche! Che avete? Paura di fare una figuraccia mentre
suonate? Paura di sfigurare davanti a me? Va bene che sfigurerebbe chiunque…-
Kagome guardò Inuyasha voltandosi verso di lui
-Mi stai sfidando per caso?-
chiese lei seria
-Si- rispose lui sicuro.
Sango fece una risatina
-Adoro le sfide…- mormorò
lei poi sorrise –Bene Inuyasha, resterò e… mangerai la mia polvere- Gli occhi
le brillarono pericolosamente e Sango sapeva benissimo che significava quello
sguardo: guai, guai in vista…
La prima classe era
fantastica in quell’enorme aereo. Sango non dormì, ma restò a guardare una muta
Kagome che guardava determinata il paesaggio sottostante che era diventato un
minuscolo punto nell’oceano. Il Giappone era lontano mentre alle 18.13 l’aereo
decollava dolcemente per l’aeroporto di Amsterdam…