Storie originali > Introspettivo
Segui la storia  |       
Autore: Valery_Ivanov    06/01/2012    0 recensioni
Ciao a tutti! Quest è una raccolta di one-shot, ognuna relativa ad uno stato d'animo o un'emozione particolare. Sono brevi e le ho scritte nel momento stesso in cui provavo quelle sensazioni, quindi spero siano abbastanza realistiche! Non so con che velocità aggiornerò, perchè le scrivo per l'appunto quando provo emozioni molto forti, ma ognuna è autoconclusiva, quindi non credo sarà un problema!^^
Le recensioni sono come sempre molto gradite!
1-Fuori posto
2-Rabbia
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ciao a tutti! Inizio questa raccolta con quella che forse è la mia preferita tra le sensazioni che ho già scritto. Dedicata a tutti coloro che hanno la sensazione di non riuscire a trovare il loro posto nella vita!

 

 

 

 

Fuori posto

 

Ci sono dei momenti in cui inizio a piangere e non posso fare a meno di smettere. Perché in quei momenti realizzo quanto io sia fuori dal mondo, inesorabilmente. Quanto io sia diversa. Lo so che ne vado fiera, lo so, ma… a volte sento che non vorrei esserlo. A volte sento che vorrei avere qualcuno che può capire davvero il tumulto di sentimenti che ho dentro. Quando mi si annebbia la vista per le lacrime, quando i contorni delle cose diventano sfocati, allora so… so che non sarò mai come gli altri. So che non troverò mai un vero “mio posto” in questo mondo. Che continuerò a sentirmi in qualche modo sbagliata, e sola, per tutta la vita. E dovrei smettere di cercare, arrendermi. E lo farei se solo non avessi fatto della testardaggine la mia ragione di vita.

I singhiozzi mi squassano il petto per alcuni minuti, poi a poco a poco il respiro torna normale. Le labbra tremano ancora e a tratti qualcosa mi colpisce il cuore con un martello, ma… a poco a poco passa. E le lacrime che scivolano sul viso non sono calde, sono appena tiepide, alcune anche fredde. Lasciano scie appiccicose sulla mia faccia che per il momento non voglio asciugare. E’ solo un momento, tanto. Passerà come ogni altro istante di questa vita.

Quindi, voglio godermelo. Anche se fa male e mi scuote il petto, voglio godermi queste lacrime. Se sia perché in fondo sono l’unica che può capire il loro significato, beh, di preciso non lo so. So solo che devo farlo, perché altrimenti sarebbe un momento perso, dimenticato. Vuoto. Le lacrime sono forse il modo migliore per liberarci di tutti i pensieri e i sentimenti negativi, ti lasciano svuotato, pronto per essere riempito di nuovo. Questo tipo di lacrime sono gocce d’acqua pura che vanno assaporate nel silenzio e nella solitudine, perché solo così possono purificarti. Nel momento in cui te le asciughi ti senti come liberato da qualcosa che ti stava appesantendo, ti senti, sì, più leggero.

E’ una sensazione niente male, davvero. Ne vale la pena.

Fai qualche respiro profondo, e la nebbia si dissolve, torni a vedere le cose come prima, o forse no.

Ma forse – per un istante – puoi capire gli uccelli che si librano in cielo; con fatica, con gioia, leggeri. Lasciano la terra, e non è importante il volo, ma quell’attimo in cui staccano le zampe dal suolo. Quell’improvvisa e strana consapevolezza di essere sospesi, al confine fra due mondi. La terra e il cielo.

E se gli uccelli, dopo aver volato, ritornano a posarsi, vuol dire che forse questi due mondi non sono così poi diversi come appaiono.

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Valery_Ivanov