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Autore: Girasolefelicissimo    07/01/2012    5 recensioni
-Ora hai paura di me?- 
Amaimon sapeva già che lei avrebbe risposto di si e che quindi non l'avrebbe più rivista, Questa cosa rendeva triste Amaimon, Aveva trovato un essere umano che non aveva paura di lui e questa cosa lo rendeva "Felice"
-Non proprio, sono solo un po sotto shock ma non ho paura di te. sono Atea, La storia di Demoni ecc. Io non le conosco, e forse perciò non ho paura di te. Poi.. A me non sembri malvagio-
-Io lo sono! Io sono Malvagio! Potrei farti del male in qualunque momento-
-Tu.. Vuoi farmi del male?- gli chiese dolcemente
-No, non ne avrei motivo, non mi hai mai fatto arrabbiare o altre cose del genere- 
-Allora, non ho paura di te, Io mi fido di te- 
Amaimon dopo aver sentito queste parole rimase sbalordito, Tutte le persone che fossero a conoscenza che lui fosse un demone, per di più
uno degli 8 Re di Ghenna, erano fuggiti o chiedevano pietà. Ma nessuno, intendo nessuno aveva mai detto che non aveva paura di lui dopo aver saputo ciò...
Genere: Azione, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amaimon, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il lato tenero di Amaimon.'
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Passarono giorni e i rapporti tra Natalie è Amaimon si rafforzarono, Amaimon di sera rimaneva in camera sua ad assicurarsi che lei dormisse le sue otto ore. Lei invece ogni giorno preparava un bel picnik per entrambi.
 
5 Giorni dopo. Giorno; Domenica. Ore; 8:20
 
Natalie come ogni mattina si stava dirigendo verso "Il loro parco" per portare il suo cestino da Picnick pieno di cose che adorava mangiare Amaimon, ormai conosceva a memoria i dolci che preferiva.
Ma mentre stava per entrare nel loro parco notò un aria insolita, un aria diversa più cupa iniziava ad avere i brividi quando sentì una voce provenire dal nulla.
-Oh, è quindi tu sei quella ragazza che sta rimbecillendo mio fratello?- Natalie a sentire queste parole dal nulle iniziò a tremare.
-C-chi chi è?- Disse quelle parole con una paura incredibile, quella voce non proveniva da Amaimon ma da qualcun'altro.
La voce misteriosa non rispose si limitò a sghignazzare. Quando decise di fare la sua comparsa, uscì dalla fitta vegetazione e si diresse verso di lei a passo lento.
Aveva i capelli lunghi fino alle spalle di color argento quasi bianco, aveva gli occhi blu ghiaccio, la pelle era candida come la neve, indossava una maglia con le maniche lunghe fino al gomito di color azzurrino, sopra la maglietta indossava un jilet bianco, corto d'avanti e lungo dietro, aveva dei bottoni azzurri, indossava dei pantaloni bianchi e aveva delle scarpe eleganti di colore azzurro. Appena lo vide rimase terrorizzata, perchè l'uomo aveva in volto un sorriso maligno. L'uomo era giunto davanti a lei.
-Chi sei?- Disse abbassando leggermente il volto.
-Io? Il mio nome è Azazel- Disse continuando a sorridere. Natalie avvertì uno strane odore, un odore come quello di Amaimon.
-S-sei u-un Demone?-
-Si- Gli parve familiare quel nome.
-Uno... Degli otto Re di Gehenna?-
-Esattamente- Azazel la guardò meglio e gli accarezzò i capelli, Natalie incominciava ad avere paura, non sapeva se quel Demone poteva essere buono come Amaimon.
-Mmm..- Disse il demone sorridendo -A quanto pare il mio caro fratellino è rimasto abbagliato da te perche sei molto bella..- Natalie arrossì a quelle parole. Azazel con le dite prese il mento della ragazza e si avvicinò alle sue labbra per baciarla e cosi fu. La baciò. Natalie cercava di staccarsi, fece cadere il cestino per terra e con le mani tentò di staccarlo ma non ci riuscì. Azazel con una mano teneva la nuca della ragazza e con l'altra gli manteneva la schiena. Si stacco un attimo dalle sue labbra e gli sorrise diabolicamente.
-Ma.. Ma che fai?!- Gli chiese infuriata. Mettendo le sue mani sul suo petto cercando di staccarlo. Azazel fece un altro sorriso.
-Perchè?... Non vuoi divertirti?- Fece un ghigno terrificante.
-No! Lasciami andare!-
-Oh, Ma su andiamo, sono solo all'inizio- Le disse baciandola con la forza. Poi si stacco leggermente e Natalie urlò.
-Kyaaaaa! Lasciami andare!- Tentò di tirargli dei calci nel tentativo di fargli cedere la presa ma non ci riuscì. Il Demone era molto più forte di lei.
-Hey, fratello, cosa stai facendo a Natalie?- Natalie appena sentì quella voce si senti sollevata. Era Amaimon.
Amaimon aveva un espressione arrabbiata.
-Oh! Fratellino caro, avevo intenzione di divertirmi con il tuo giocattolino..- 
-Non, Ci, Provare!!- Amaimon prese una rincorsa e stava per attaccarlo, Azazel prese in braccio la ragazza e se la portò su un albero.
-Non dirmi, che tieni davvero a questa ragazza, che mi viene da ridere- Amaimon ringhiò e saltò sull'albero cercando di salvare Natalie, Appena giunse sull'albero tentò di tirargli un pugno in faccia ma il fratello gli bloccò la mano, con la mano che aveva libera gli diete una botta sul fianco che lo fece cadere per terra.
-Amaimon!- Urlò Natalie. Azazel sorrise, a quanto pare si divertiva nel vedere che la ragazza teneva al suo fratellino.
Amaimon stava per alzarsi ma Azazel con un capriola scese dall'albero rimanendo Natalie sopra l'albero e con i piedi atterrò sullo stomaco di Amaimon.
-Ghaa..- Amaimon si riprese un po' dal dolore e battè il pugno per terra, dalla voragine che si aprì uscirono delle stalagmiti che attaccarono il corpo di Azazel, ma lui con un solo gesto della mano cacciò via le stalagmiti, saltò in alto e facendo un movimento veloce con la mano fece atterrare una stalagmite sul corpo di Amaimon.
-Aaaargh!- Amaimon provò un dolore immenso, quell'appuntita stalagmite gli perforò la pancia.
-Tsk, fratellino, come pensi di sconfiggermi? Dopotutto, il mio elemento batte il tuo, dovresti esserne consapevole, no?- Amaimon non riusciva a muoversi, riuscì solo a spostare la stalagmite dal suo corpo ormai ferito, privo di forze, mise una mano per terra e tentò di alzarsi.
-Da-dannato..-
-Mi fai ridere, una volta riuscivi a tenermi testa (Anche se vincevo sempre alla fine) Ma adesso che hai conosciuto quella ragazzina sei diventato non solo più debole, ma anche più patetico!-
Azazel guardò il fratello che stava cercando di rialzarsi e gli venne da ridere. Guardò Natalie ancora bloccata sull'albero. Natalie notò che la stava guardando e si spaventò.
-Bhe, dolcezza, ci divertiremo un'altra volta- La salutò con la mano, gli sorrise e se ne andò. Amaimon ancora a terra cerca di rialzarsi.
-A-Amaimon! Stai Bene?!- Amaimon non gli diede retta.
-Torna indietro bastardo!- Si Alzò lentamente e cercò di inseguire il fratello ormai tornato a Gehenna.
-Amaimon, lascialo stare!- Amaimon si voltò verso la ragazza e vide che era troppo in alto per scendere da sola, quindi usò le sue ultime forze per farla scendere dall'albero. Salì sull'albero prese in braccio Natalie e la portò a terra.
-Amaimon!- Amaimon se ne stava andando, tutto barcollante senza forze. 
-Non puoi andare in giro cosi! Devi essere curato!- Lo raggiunse e gli afferrò il braccio.
-Non preoccuparti per me... Sono un Demone, guarirò in fretta..- Disse senza volgerle il minimo sguardo. 
-Idiota!- Urlò. Amaimon la guardò strana.
-Solo perche sei un Demone non vuol dire che non devi prenderti cura di te stesso!- 
-Perche ti preoccupi per me?-
-Perche ti voglio bene, sei un mio caro amico e non voglio vederti ridotto in questo modo..- Amaimon rimase pietrificato, nessuno al mondo, neanche in tutte queste epoche in cui aveva vissuto ci fosse stata una sola persona, che lo avesse considerato un amico o che tenesse a lui in quel modo.
-Su, andiamo a casa mia che non c'è nessuno cosi posso curarti in santa pace, C'è la fai a camminare?-
-Si-
-Bene, su, ora andiamo!- Prese Amaimon per il braccio e si diressero verso la casa della ragazza. Giunti all'abitazione Natalie accompagna Amaimon in camera sua e lo fa distendere sul letto.
-Aspettami qui, vado a prendere il kit di pronto soccorso-
-Ok- Natalie fece in fretta si diresse a gran velocità verso il mobiletto e prese il Kit. Tornò in camera sua e vide che Amaimon stava in piedi difronte alla sua scrivania.
-Amaimon!-
-Si?-
-Torna subito a letto!- Posò il kit sulla scrivania. Con una mano prese il braccio del ragazzo e lo fece distendere sul letto.
-Ma insomma! Sei ferito non dovresti muoverti!-
-Scusa..- Natalie sbuffò.
-Su fa vedere, dove ti sei ferito?-
-Tutto qui- Con le mani indicò il petto, lo stomaco e la pancia.
-Ti fa tanto male?-
-Un po'- Natalie prese il Kit e lo poggiò affianco al letto. Provò ad alzargli la maglietta tentando di curarlo ma Amaimon emise un lamento. 
-Oddio scusa...-
-Fa niente..- Disse quelle parole con tale dolore che la fece soffrire.
-Ri-riesci a levarti la maglietta?-
-Ne dubito-
-Allora mettiti un attimo seduto-
-Non ci riesco-
-Aspetta ti aiuto io- Prese il ragazzo da dietro la schiena e lo fece sedere.
-Fa male, mi fa male, non riesco a stare seduto- Stava soffrendo e molto.
-Aspetta un minuto- Natalie gli sbottonò in fretta il jilet di color giallo chiaro e glielo sfilò in fretta, fece lo stesso con la camicia. Mentre fece tutto questo Amaimon emetteva piccoli lamenti. Dopo aver sfilato tutti i vestiti che gli coprivano le ferite. Notò le pesanti ferite che aveva e rimase sbalordita. Il suo corpo era rovinato, il sangue si era seccato le ferite si stavano rimarginando anche se molto lentamente.
-Natalie... Posso ristendermi non riesco a stare seduto-
-No non puoi, devo metterti le bende... Senti, perche non ti appoggi alle mie spalle, cosi almeno hai un sostegno-
-Ok..- Amaimon con le mani si aggrappò alle sue spalle. Invece Natalie stava inginocchiata difronte a lui che lo curava. Finì di medicarlo e finì anche di fasciarlo.
-Bene ho finito!- Ora l'addome di Amaimon era completamente fasciato. Natalie alzò lo sguardo per guardare in faccia Amaimon, Ma lui aveva lo sguardo abbassato, cupo, perso nel vuoto.
-Amaimon.. Hai dolore da qualche altra parte?- Pensava che quella espressione era dovuta al fatto che era stato ferito.
-No...-
-E allora perche stai cosi?-
-Perche.. Non.. C'è la faccio più..-
-Eh?- Natalie si alzò leggermente.
-Ti ho curato male? Se vuoi chiamo l'ambulanza!-
-N-no..- Amaimon si alzò, Barcollando ancora.
-Riesci a camminare?-
-S-si..- Amaimon si avvicinò lentamente a Natalie che stava difronte a lei. 
-Ne sei sicuro?- Amaimon non rispose si limitò a mettersi difronte a lei e a mettergli le braccia attorno al collo. Natalie poggiò delicatamente la sua mano sul suo petto ferito.
-No..- Amaimon cadde in avanti con sotto di lui Natalie.
-A-Amaimon! Che ti succede su alzati!- Amaimon stava poggiato con la testa sul petto di Natalie.
-Non ci riesco.. Mi fa male da per tutto..-
-Bhe.. Allora alzati cosi ti metti sul letto... Amaimon?... Amaimon?... Sei ancora vivo?- Amaimon non rispondeva, stava dormendo sopra di lei.
-Bene, si è addormentato.. è per di più sopra di me- Tentò di spostarlo cosi da metterlo sopra al letto, ma teneva le sue braccie intorno al suo collo. Per di più pesava molto.
-Non posso svegliarlo, si è fatto questi danni per colpa mia.. Ha tentanto di difendermi.. Se non fosse stato per me tutto questo non sarebbe successo!- Pensò tristamente.
Mise le sue mani sulla  testa del ragazzo aspettando che si svegli e che si riprenda dalle ferite.
 
Dopo 3 ore è Pomeriggio.
 
Amaimon si svegliò dal suo lungo sonnellino, si inginocchiò ignaro di dove si trovasse. Dopo di ciò si sveglio anche Natalie che lo guardò preoccupata.
-Amaimon?- Sbadigliò -Stai bene? Ti fa male da qualche parte?- Gli chiese un po' stordita.
-Si, sto bene..- Si alzò lentamente e si sedette sul letto. Natalie si alzo dal pavimento e si sgranchì la schiena.
-Hai fame? Vuoi qualcosa da mangiare o da bere?-
Amaimon non rispose, rimase con lo sguardo perso nel vuoto. Allora preoccupata si avvicina e lo guarda in viso.
-Amaimon?- Amaimon girò leggermente la testa e la guardò. Di scatto gli afferrò il polso e la fece sedere affianco a lui. Poggiò la sua mano sul petto della ragazza e la distese di scatto, si mise disteso sopra di lei e la fissò. Natalie diventò leggermente rossa in viso.
-Perche?-
-Perche cosa?- Amaimon fissò con aria fredda gli occhi azzurri della ragazza.
-Perche mi hai curato?-
-Te l'ho detto, Amaimon. Tu per me sei importante, sei un mio amico, perciò ti ho voluto curare..-
-E perche mi definisci un tuo amico?-
-Perche mi stai simpatico..-
-E perche ti sono simpatico?-
-Eh..e?..- Non sapeva che rispondergli..
-Perche mi definisci un tuo amico?- Chiese quella domanda con una tale freddezza da far venire i brividi a chiunque. Natalie non sapeva che rispondere, era imbarazzata. Amaimon si accorse del suo imbarazzo quindi decise di smetterla con le domande.
-Natalie, dobbiamo smetterla, smetterla di frequentarci, io sono un Demone e tu un Umano, quindi smettila di starmi sempre attaccata- Una tale freddezza, una tale crudeltà.. Natalie non poteva  sopportare quelle parole. Amaimon si alzò lentamente e Natalie si sedette. Natalie stette per scoppiare in lacrime, ma, non voleva apparire sciocca è infantile davanti a un Demone, quindi si alzò si diresse verso la finestra della sua camera, la aprì, si mise ferma davanti alla finestra, aspettando che Amaimon se ne uscisse da quella camera. Amaimon in silenzio si diresse davanti alla finestra e se ne uscì senza neanche salutarla. Dopo che è uscito chiuse la finestra.
"Ho sete.." Pensò. Si diresse nella cucina come uno zombie, senza vitalità, la tristezza le pervadeva dentro, si sentì inutile. Giunse davanti al frigo, prese dell'acqua naturale la versò in un bicchiere di plastica. Bevve quel bicchiere d'acqua tutto d'un sorso. Tenette tra le mani quel bicchiere vuoto e si sedette sulla sedia. 
-Non posso crederci..-
"Dobbiamo smetterla, smetterla di frequentarci" Iniziò a sentire la voce di Amaimon nella sua testa.
-Ti prego no..-
"Io sono un Demone e tu un Umano"
-Ti prego smettila..- Le parole di Amaimon risuonavano nella sua testa senza fine.
"Quindi smettila di starmi sempre attaccata"
-No..- Iniziò a singhiozzare
"Natalie" Il modo in cui diceva il suo nome le faceva perdere la testa.
"Dobbiamo smetterla, smetterla di frequentarci, io sono un Demone e tu un Umano, quindi smettila di starmi sempre attaccata" Quella frase le risuonò nella testa per molto tempo. I singhiozzi di Natalie presto si trasformarono in lacrime, lacrime amare che riempirono quel bicchiere vuoto. Le sue guance diventarono rosse e gli occhi si riempirono di lacrime che gli rigavano l'intero volto. Quelle parole l'avevano fatta soffrire, soffrire dall'interno. Non aveva mai conosciuto una persona come Amaimon e non voleva separarsene. Improvvisamente ci fu una folata di vento anche se tutte le finestre erano chiuse.
"Come è possibile che tiri del vento qui dentro?" Pensò singhiozzando.
-Oh, su, su non piangere piccolina!- Una mano comparve sopra la spalla di Natalie e un altra gli porgeva un tovaiolo. 
-Eh?- Natalie si spaventò e si girò di scatto. Era Azazel Il Re dell'aria. Appena lo vide si alzò dalla sedia e indietreggiò.
-Oh, tranquilla! Non voglio farti niente di male- Disse sedendosi elegantemente sul tavolo.
-C-che vuoi? Che cosa ci fai qui?- Gli chiese restando immobile a distanza.
-Sono qui per consolarti-
-Non ho bisogno di consolazioni!- Disse infuriata asciugandosi le lacrime.
-Hmpf- Sorrise. Scese con delicatezza dal tavolo e si avvicinò alla piccola Natalie. Gli accarezzò il viso.
-Non mi sembra.. Mi sembri molto triste, Indovino.. e a causa di quello che è successo tra te è Amaimon?-
"Come è possibile?" Pensò. Non voleva dargli soddisfazioni quindi mentì.
-Certo che no!- Peccato che non funzionò, il Demone si accorse della sua menzogna.
-Bugia, Bugia..- Le disse sorridendole.
-Con me puoi confidarti!- 
Natalie gli poggiò con forza la mano sul petto e lo allontanò.
-Vattene da qui, subito!- Il Demone Ghignò. Non accettava che un comune mortale, debole come quello potesse usare un tono cosi arrogante con lui. Ma fece buon viso a cattivo gioco. 
Quindi si avvicinò alla ragazza e la prese in braccio.
-Ehi! Ma che fai! Mollami!- La ignorò totalmente, si diresse verso il salotto con la ragazza in braccio e si sedette sul divano, posizionò Natalie sopra le sue gambe e la fissò. Tentò di alzarsi ma Azazel la teneva stretta a sè.
-Lasciami Andare!-
-Oh, su su!- Mise una mano sulla testa di Natalie e portò la sua testa vicino al suo petto.
-Su! Confidati con me!- Gli disse accarezzandogli la testa.
-Spiegami il perche!-
-Perche sei triste lo sento.. Forse se ti confiderai con me ti sentirai meglio!-
-Non sono triste e poi tu che ne sai..- La interruppe.
-Quindi non sei triste per le paroli dure che ha detto il mio fratellino?- Rimase ferma.
-"Natalie, dobbiamo smetterla, smetterla di frequentarci, io sono un Demone e tu un Umano, quindi smettila di starmi sempre attaccata" Come si fa ad essere cosi crudeli con una ragazza? Sopratutto
 dirlo in quel tono cosi freddo..- A Natalie iniziarono ad uscire delle piccole lacrime.
-Forse è per questo che stavi piangendo, non è vero? Ti eri affezionata a lui, e lui invece ti ha gettato via, come se fossi spazzatura, forse, è perche per lui non sei importante, insomma, se fossi stata importante per lui ti avrebbe "Salvata". Salvata poi, non stavo facendo niente di male..- Natalie ricominciò a singhiozzare e a cacciare delle lacrime. 
Interrompendo le parole del Demone.
-Oh, Su non piangere..- Le disse asciugandogli le lacrime -Non volevo farti piangere..- (Come no..) Era questo l'obiettivo del Demone farla piangere per poi consolarla.
-Che cosa vuoi da me?- Gli disse infuriata alzando la testa dal suo petto.
-Tu gli volevi bene giusto? E adesso ti senti triste perche...- Gli diede uno schiaffo. Azazel teneva la testa rivolta verso il basso.
"Oh, no... Che cosa ho fatto!?" Il viso di Azazel non si vedeva più i suo capelli argentati gli coprivano il viso lasciando solo intravedere il suo ghigno diabolico. Iniziò ad avere paura.
-Oh, oh..- Disse massaggiandosi la guancia leggermente dolorante.
-Non avresti dovuto farlo..- Disse sorridendo. Velocemente con la sua mano fredda prese per il collo la ragazza e la gettò con violenza per terra.
-Hmpf..- Disse sorridendo. Mentre gli stritolava il collo. Natalie tentava di fargli lasciare la presa ma non ci riuscì.
-L-lasciami..- Stava per soffocare, non riusciva più a respirare l'ultima cosa che vide era il  malvagio sorriso di Azazel...
 
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Io.. Vi chiedo perdono! Scusate, scusate scuuusaaaate! >.< I-io pensavo che fossero passati solo una decina di giorni dall'ultima volta che ho pubblicato il capitolo.. e invece..
Sono passati 25 giorni!! *Si inginocchia* Scusateee! Il tempo vola e manco me ne sono accorta!! Scusate ancora! Mi dispiace, mi dispiace! *Si inginocchia ancora* Mi dispiaaaace!
Spero che accettiate le mie scuse, vi prometto che il prossimo capitolo sarà pubblicato a breve, massimo 5 o 6 giorni!
 
Sempre riguardo la storia: La storia vi piace? Siete tristi nel sapere che tra poco non vedrete più il vostro piccolo Amaimon fare azioni "Dolci"? ù.ù
Se ci sono errori di grammatica o ecc. ditemelo che correggo in meno di 3 secondi!
 
Aloha!
   
 
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