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Autore: Harry Potterish    07/01/2012    1 recensioni
Sono sempre cresciuto in una campana di vetro, lontano dalle disgrazie e dai problemi della vita reale, nell'illusione che la mia famiglia fosse perfetta e che Hogwarts fosse il luogo dove tutti i sogni si avverano. E scoprire che non è così fa davvero male.
La mia prima long: scritta due anni fa, è una storia interamente dedicata alla Nuova Generazione, che credo meriti un po' più di spazio rispetto a quello datogli dalla Rowling nell'epilogo. Nella speranza di farvi svagare un po' e di sentire il vostro parere in merito.
Genere: Commedia, Generale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Nuovo personaggio, Rose Weasley, Scorpius Malfoy, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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N.B.: Eccomi qui con il secondo capitolo! Un aggiornamento al giorno credo non sarà più possibile con l’inizio della scuola, ma per ora ne approfitto. Ricordo che se anche la situazione pare esagerata, tutto è visto attraverso gli occhi di un undicenne un po’ melodrammatico! Detto questo, ringrazio chiarablack per aver recensito e Jo_94 per aver inserito la storia tra le seguite. Vi lascio al capitolo.
Harry Potterish

2.
Piani di vendetta

“La Maledizione del Cappello Parlante” era il nome con cui amavo chiamare la causa della mia disgrazia e avevo costatato, con un misto di sollievo e rassegnazione, che affliggeva la mia famiglia da varie generazioni. Tutto ebbe inizio all’epoca dei nonni, l’1 settembre 1971, quando…beh, tutti sappiamo cosa accadde quel giorno, no?

-Sirius Orion Black!-
-GRIFONDORO!-

Eh già, il primo Black a Grifondoro: in alcuni momenti mi sento molto come lui, anche se Sirius in realtà ha tratto giovamento da quella situazione e ne ha approfittato per fuggire dalla famiglia di pazzi che si ritrovava e farsi una nuova vita. Inoltre Sirius ha incontrato degli amici fedeli tra i Grifoni, mi ricorda la mia coscienza.  
Ora però dobbiamo fare un salto temporale di vent’anni e arrivare all’1 settembre 1991, il primo giorno di scuola di papà e di Neville. Anche lui voleva essere a tutti i costi in una Casa diversa da quella cui fu assegnato: voleva essere un Tassorosso, quindi perché non accontentarlo? Avrebbe potuto conoscere fin da subito Hannah Abbot, la sua futura moglie, e non subire tanta pressione da parte della nonna. E invece…

-Neville Paciock!-
-GRIFONDORO!-

Però, tutto sommato, il Cappello ha avuto ragione…Ed ecco la mia amata coscienza che ritorna alla carica! Ma andiamo oltre.
L’1 settembre 2009 un terrorizzato Teddy Lupin varca i cancelli di Hogwarts. Lui, brillante e geniale, una delle menti più promettenti dell’intero mondo magico, avrebbe senza dubbio meritato un posto tra i Corvonero. Tutti ne eravamo più che convinti, ed anche il diretto interessato sembrava già vedersi con uno stemma blu-bronzo sul petto, però…

-Ted Remus Lupin!-
-TASSOROSSO!-

Ci rimase davvero male ed è riuscito a superarlo solo quando l’anno scorso, durante i M.A.G.O., un esaminatore gli ha fatto notare la sua bravura e l’ha definito “la perla della scuola”. Anche a casa furono tutti delusi, non tanto per il fatto in sé –Tassorosso era sempre meglio di Serpeverde- quanto perché, convinti dell’esito dello smistamento, si era creato un giro di scommesse gestito da Zio George. Fu l’unico a puntare su Tassorosso e vinse tutto: in effetti, con ogni probabilità, fu lui a corrompere il Cappello quell’anno per fargli prendere una decisione così strana. Ma in fondo era prevedibile, suo nonno e sua madre erano stati due fieri Tassorosso…Maledetta coscienza, quanto la odio! Credo la chiamerò Iperione…ovviamente ogni riferimento a cose o persone reali o realmente esistite è puramente casuale…Sì, sì, come no…

Ed eccoci a noi, anno 2017. Cal mi risveglia dallo stato di torpore in cui mi ritrovo, mi strappa il biscotto dalle mani e mi trascina in classe: siamo in ritardo pazzesco –tanto per cambiare- e alla prima ora abbiamo Pozioni con i Corvonero. Lumacorno, pur essendo diventato Preside, si ostina a continuare a insegnare, convinto di poter ancora “aiutare noi giovani menti e iniziarci alla nobile arte del preparare Pozioni”. Sono state queste le sue parole il primo giorno di lezioni. Se volete sapere la mia, non poteva fare a meno delle feste del Lumaclub e dei regali dei suoi studenti. O almeno non proprio ora che gli si presentavano di fronte i figli di Potter, Granger e Weasley come nuovi gioielli della sua collezione. Fosse dipeso da me, sarebbe dovuto andare in pensione anni fa, quando aveva ancora una dignità, un buon udito e riusciva a vedersi i piedi al di là della pancia…Sempre che ci sia mai riuscito…Mazza Iperione, che simpatia! Nonostante il prof. mi adori, ODIO questa materia con tutto me stesso: ecco, questo è uno dei fattori che accomuna noi vittime del Cappello, l’avversione per i calderoni fumanti. Per quanto il Tricheco ci speri, io non ho ereditato né i geni Evans, né quelli dei miei mentori, né quelli Granger. Io ho solo i geni Potter nelle vene e mio padre è sempre stato un disastro in Pozioni, lo sanno tutti –tranne il Luma, ma credo che lui fosse un po’ troppo accecato dal sua fama per fare caso alle sue vere doti. Purtroppo per me, il prof. è un tipo testardo, così ogni mercoledì mattina mi ritrovo seduto al banco centrale in prima fila, come da lui richiesto. E il mio compagno è…sì, di nuovo lui, Scorpius Hyperion Malfoy. Ogni volta devo sorbirmi i suoi sguardi di sufficienza e tutto quello che riesco a fare è voltarmi alla ricerca disperata degli occhi di Calvin. Anche il mio amico non ama questa materia: è di sicuro più bravo di me, ma per il prof. non è nessuno e nemmeno per gli altri studenti, quindi si ritrova sempre in un banco dell’ultima fila con una povera Corvonero brufolosa e balbuziente. Onestamente io pagherei per essere nella sua posizione, ma credo che dirglielo non aiuterebbe molto, quindi preferisco starmene zitto.

Arriviamo appena in tempo, proprio insieme al Luma leggendario, che si spende in elogi per me senza calcolare il povero Cal: mi chiedo se sappia come si chiama, una volta si è riferito a lui chiamandolo Corbin, bah. Facciamo il nostro ingresso trionfale in classe e tutti quanti –Corvonero inclusi- ci guardano un po’ schifati: entrare in classe con il prof., effettivamente, è da secchioni  sfigati. Cerco di ignorarli e mi siedo al banco.

-Ben svegliate giovani menti! Mi auguro che siate pronti: oggi prepareremo la Pozione Tintallegra e, per rendere la cosa più vivace, ognuno di voi sceglierà un colore diverso. A ogni colore corrispondono ingredienti diversi. Per eventuali dubbi, andate a pagina 45 del vostro libro. Buon lavoro!-

Ecco invece che cosa il mio caro Iperione ha percepito di questo discorso: Pozione Tintallegra, pagina 45, vendetta! Mi giro e noto che anche Calvin mi sta guardando con un’aria soddisfatta sul volto: deve aver avuto la mia stessa idea. Non è molto, ma è pur sempre un inizio. Comincio a squadrare Barbie e opto per un fucsia brillante, che si intonerà perfettamente con il colore delle sue guance quando si guarderà allo specchio. Della Bratz e di Zabini si occuperà il mio compare e, a giudicare dalla quantità di elleboro che ha preso, la tinta da lui scelta è il blu. È un genio quando mette in moto la sua vena malefica, potrebbe quasi fare concorrenza a James, anche se è ancora anni luce da lui. Su consiglio di Iperione sbircio nel calderone del mio compagno di banco: la sua pozione è, guarda caso, color platino, e questo mi fa ritornare dei sospetti in merito al colore dei suoi capelli. Due ore dopo, il mio filtro è finito e, per la prima volta in vita mia, sono certo che il voto finale sarà E: in fondo avevo solo bisogno di una motivazione valida per stare più concentrato, come aveva detto mia cugina. E come ti avevo fatto presente anch’io almeno un milione di volte. Taci Iperione, fammi godere il mio momento di gloria. Frego una boccetta di liquido e mi fiondo fuori dall’aula, pronto per Trasfigurazione: non vedo l’ora che arrivi la pausa pranzo per parlare con Rosie e chiederle che ne pensa del nostro piano malefico. Non sarò troppo diretto –lei odia questo genere di vendette infantili- ma io sono una Serpe e credo sia giunta l’ora di dare un buon motivo alla gente per parlare male di me. O chissà, forse acquisterò popolarità.

L’ora passa abbastanza in fretta: la materia mi riesce bene e non devo impegnarmi troppo. Quando suona la campanella saluto Cal e mi avvio verso il tavolo di Grifondoro: abbiamo decretato che due verdi-argento misti ai rosso-oro sarebbero stati troppi e che io, essendo parente di metà Casa, avrei dato meno nell’occhio.

-Ciao cuginetta, che si dice?- Primo passo: approccio disinvolto e condito da un pizzico di disinteresse. Fatto.

-Il solito: James si crede il migliore del mondo e continua a tentare il suicidio per colpa di un certo fratello disconosciuto, Fred fa scherzi a destra e manca, Dominique e Roxanne se ne fregano delle loro spille da Prefetti e Victoire, povera Caposcuola, deve fare tutto da sola. Da voi?-

-Il solito: Barbie tirannizza la Bratz, rischio di morire accecato, Zabini fa l’elogio ai suoi capelli, rischio di morire assiderato, Calvin prova a tirarmi su il morale e io mi lancio in un’ondata di insulti rivolti a Malfoy.- Secondo passo: rispondere come se tutto sia tranquillo. Fatto.

-Sai, personalmente non lo conosco, ma da come ne parli questo Scorpius deve essere davvero odioso. Credo che dovresti…- Sì, sì, sì! Se anche la saggia Rosie è arrivata alla mia stessa conclusione, vuol dire che sono nel giusto. Non la lascio nemmeno finire per l’entusiasmo.

-…vendicarmi? Sì lo so! Ho già in mente un piano perfetto!- Terzo passo: cercare di scoprire che cosa pensi del piano senza esporsi troppo. Fallito. Miseramente.

-Veramente stavo per dirti di ignorarlo: in teoria dovrebbe stancarsi e smetterla. Comunque…VENDICARTI? MA SEI PAZZO? VUOI DAVVERO DARE INIZIO AD UN CIRCOLO VIZIOSO COME QUELLO CHE SI ERA CREATO AI TEMPI DEI NOSTRI GENITORI?- Ecco, appunto. Come volevasi dimostrare. Però ha ragione. Iperione fottiti! Vedo Cal correre verso i sotterranei: dalle urla deve aver intuito che qualcosa è andato storto e da vero Serpeverde si è dileguato. Stronzo. Tuttavia, dopo meno di due secondi, i miei piedi non sono più per terra: un Levicorpus? una magia accidentale? No, mio fratello James, quel James che non mi rivolge la parola da mesi, mi ha appena preso in braccio e mi sorride come un deficiente. Non che gli risulti difficile: è un vero idiota.

-Mettimi giù!- gli intimo. E’ abbastanza imbarazzante per me, però tutto sommato mi era mancato. Io e Jamie siamo così: litighiamo spesso, ma siamo davvero legati –non so quante volte abbiamo pregato mamma e papà di farci condividere la stanza- eppure il massimo gesto d’affetto che ci siamo mai scambiati è stato quest’abbraccio.

-Ma è un evento da celebrare! Serpe contro Serpe! O meglio Potter contro Malfoy! Allora non sei poi così male come credevo! Forse potrei anche andare in giro dicendo che siamo fratelli d’ora in poi!-

-E cosa ti fa pensare che a me stia bene?-

-Come osi! Voglio dire, ammirami: sono o non sono il più bello di Hogwarts?-

-Risponderò a questa domanda quando diventerò gay!* Chiedilo a Rose.-

-Già fatto. Gli ho lanciato una fattura Orcovolante che ricorderà per il resto dei suoi giorni. Non ringrazierò mai abbastanza zia Ginny per avermela insegnata.- Ecco, questa è la mia Rosie: un attimo urla, predicando pace e uguaglianza, e quello dopo ti dice con tutta la calma del mondo che ha affatturato suo cugino.

-Allora gente, chi è che sta progettando uno scherzo senza di me?- Eccolo l’altro deficiente di casa Weasley: Fred, degno erede del suo omonimo. Lui e mio fratello hanno la stessa età e sono cresciuti insieme, un po’ come me e Rose, o Lily e Hugo, i nostri fratellini.

-La piccola Serpe ha in mente una vendetta ai danni della Principessa delle Fate junior: la cara Rosie si oppone, ma noi non ci tiriamo di certo indietro! Allora qual è il piano?- Beh, ora ne sono certo: andrà tutto a rotoli. James e Fred hanno una mente malata per gli scherzi, però tengono molto ai “diritti d’autore”, quindi trovano sempre un modo per “firmarsi” e finiscono inevitabilmente per farsi beccare. Ed io, sinceramente, devo arrivare vivo al quinto anno. Obiettivo: vendetta finale.

-Io e Cal avremmo voluto usare la Pozione Tintallegra su Barbie&Co. L’abbiamo preparata oggi a lezione, io fucsia e lui blu. La speranza era quella che Malfoy, per paura che capitasse di nuovo un incidente simile, decidesse di passare il resto dei suoi giorni, o meglio delle sue notti, in infermeria o nella Stanza delle Necessità, facendoci così dormire con le finestre chiuse.-

-Geniale! Allora quando si passa all’azione?- mi rispondono all’unisono. A volte sembrano davvero gemelli, danno quasi i brividi.

-Vorrei farvi notare che Al ha usato il condizionale passato, ergo qualcosa è andato storto, ergo è necessario un nuovo piano.- I due geni del male spostano gli occhi ripetutamente da me a Rose in cerca di spiegazioni. Li capisco: a volte terrorizza anche me, eroe moderno, vittima di infide Serpi…Finiscila Sevvy! Finiscila tu! E non chiamarmi Sevvy! Alla fine mi decido a parlare.

-Calvin ha sentito la sfuriata di Rosie, si è spaventato ed è fuggito.-

-Lurida Serpe! Senza offesa, Al. Ma dov’è il problema? Fa’ tutto da solo e poi assicurati che taccia: con i nostri consigli non fallirai.-

-Cal ha entrambe le fiale di Tintallegra. Non le ho tenute io per non farmi beccare da Rosie.-

-Ah. Beh, vorrà dire che troveremo qualcosa di meglio, di più perfido e subdolo! Vero Freddy?-

-No! L’amico di Al ha avuto ragione! Così facendo…-

-…inizieremo un circolo vizioso, bla bla bla- completa Fred in una pessima imitazione della voce di nostra cugina. Lui e mio fratello iniziano a ridere a crepapelle, ma io non sarei così tranquillo se Rose stesse guardando me in quel modo. So che si sta trattenendo solo perché ci sono i prof. e non può contraddirsi proprio mentre cerca di convincermi che il pacifismo è la via da seguire. All’improvviso, però, James si blocca, lo sguardo vuoto e stupito allo stesso tempo fissato verso un punto non definito al di fuori della Sala Grande. Tutti si voltano e ammutoliscono, come il giorno del mio smistamento. Mi chiedo che cosa sia successo di così straordinario da bloccare tutti. Un urlo squarcia il silenzio.

-Luridi bastardi!-
Che i giochi abbiano inizio.


 

*Nessuna discriminazione, solo che è strano vedere un ragazzo giudicare esteticamente un altro ragazzo :)

  
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