*Devo sbrigarmi o arrivo in ritardo, maledetta sveglia giuro che ti pesto a sangue se prendo una nota!* - Urlai furibonda tra me e me correndo come una forsennata diretta a scuola. Quella mattina ero in un mega ritardo e solo un miracolo poteva salvarmi da una sonora nota da parte della Sig.na Frinch, poco dopo seguita da quella pentola in ebollizione di mia madre. Rabbrividii al sol pensiero, e decisi di andare ancora più veloce, commettendo un grave errore; non guardare mentre attraversavo l'incrocio più pericoloso del mio quartiere. Quell' errore...Mi costò davvero caro, altroche una nota e una ramanzina. Non feci in tempo ad attraversare la prima striscia pedonale che un auto sbucò da non so quale posto e mi investì in pieno. -
"Si! Si sta svegliando. Infermiera, infermiera presto!" - Sentii urlare una voca lontana e poco nitida alle mie orecchie.
"Aspetti fuori perfavore dobbiamo fare degli accertamenti per vedere se è davvero tutto a posto o ci sono complicazioni" - Udii dire l'infermiera -
"Come stai eh? Come ti senti?" - Sentii poco dopo da quella voce, la stessa che prima chiamò l'infermiera -
"Dove sono...Cosa mi è successo? Perchè sono qui?" - La mia voce era spenta, fievole, spaventata, cercai di muovermi -
"No ferma ferma non ti muovere, stai calma." - La mia vista cominciò a farsi più limpida finalmente, mi guardai intorno intimorita, il posto era ovviamente squallido e tremendamente triste come altro poteva essere un ospedale? Ma la prima cosa che mi salto' all' occhio fu un ragazzo, in piedi di fianco a me aveva una aria evidentemente costernata quegli occhi verde chiaro trasmettevano tristezza,al posto dei capelli aveva una pazza ciospa di ricci indomabili tutti spettinati, una maglia sgualcita e in un pezzo era un po' sporca di sangue.
"Ti sei ferito?" - E indicai il lembo di maglia sporco di sangue -
"Tu sei su un lettino dopo essere stata in coma e chiedi a me se sono ferito?" - Mi guardo' stranito -
"Sono davvero entrata in coma?" - Chiesi con voce strozzata -
"Si, lo sei stata mi dispiace." - Il ragazzo si fece cupo e triste tutto d'un tratto e abbasso lo sguardo -
"Ma com' è successo... Insomma il mio ultimo ricordo risale alla mia stupida sveglia che ha suonato in ritardo" - Cercai di sforzarmi a ricordare qualcosa, inutilmente -
"E' stata colpa mia" - Affermo il ragazzo affranto - "E' stato tutto così veloce, sei sbucata fuori dal nulla, non ho fatto in tempo ad evitarti in nessun modo e purtroppo ti ho investita. Credimi non sai quanto io sia mortificato."
"Ah, capito." - Era tutto cio' che riuscivo a dire in quel momento, avevo lo sguardo basso non riuscivo a guardarlo in faccia, una lacrima d'un tratto percorse violentemente il mio viso -
Fine 1° Capitolo.
____________________________________________________________________________________________________________________________________________________Salve a tutte, questo è la mia seconda storia e come ho già detto nella prima e ripetuto nella seconda; mi raccomando non risparmiatevi, le vostre critiche mi aiuteranno sicuramente a crescere e scivere meglio :)
Fatemi sapere se volete che continui o che lo chiuda qui, Grazie!
~ Ellie. ♥