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Autore: roselline    10/01/2012    6 recensioni
Questa è una Rose/Scorpius. E' la mia prima fanfiction, quindi avanti con le critiche.
Poi, la sua attenzione fu catturata dalla bacchetta dai mille disegni, abbandonata sul tavolo della Sala. Guardò i due che erano diventati ormai rossi in viso per tutte le parole che si stavano dicendo e si alzò piano, in modo da non attirare la loro attenzione. Prese di soppiatto la bacchetta e uscì in giardino. Sorrise e iniziò a saltellare sull’erba umida. Poi però, agitando la bacchetta più di una volta, successe qualcosa
Genere: Comico, Fantasy, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy, Un po' tutti | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Erano ormai un paio di giorni che Rose era tornata a casa. Era divertita perché guardava la madre che correva per tutta la casa in modo da sistemarla a dovere. Era davvero divertente come scenetta. Soprattutto se sapevi che tua madre era una strega e poteva fare tutto con uno sventolio di bacchetta.
Probabilmente, essendo nata babbana ed essendo presa dall’ansia di non pulire la casa in fretta prima dell’arrivo dei parenti (che tra l’altro sarebbero arrivati nel tardo pomeriggio, ed erano solo le undici di mattina) avevano fatto dimenticare a Hermione che lei era la strega più brillante della sua età.

Rose, mentre puliva il tavolo della Sala da Pranzo, sorrideva teneramente guardando la madre che si affaccendava in modo disumano. Così decise di fermarla, doveva sapere che loro avevano la magia.

« Dimmi Rose. » Disse, mimando le parole.
“ Guarda che puoi usare la magia per toglierti le faccende più pesanti, e posso fare io quelle che rimangono, se vuoi. ” Mimò di seguito.

Piccola parentesi. Vi starete chiedendo perché la parola “ mimare ” continua a essere ripetuta. Dopo l’incidente della bacchetta e del fascio di luce giallognolo, al suo risveglio Rose era diventata sorda. E’ stata fuori paese per molti anni, in cura a un ospedale prima in Francia e poi in Germania per capire cosa fosse successo, ma senza risultati. Così, si è persa la scuola e in più ha dovuto imparare la Lingua dei Segni. Quasi tutta la famiglia l’ha dovuta imparare per comunicare con Rose, tranne alcuni che non ci riuscivano, e così la ragazza ha dovuto anche imparare a leggere il labiale in modo da comunicare anche con loro. Tra cui c’era Dominique, George, Angelina, i nonni, e Percy e Audrey.
Beh, non si è persa proprio la scuola, perché avendo compiuto sedici anni da poco, assieme ai genitori ha deciso di frequentarla. Ovviamente, con il consenso del Ministro della Magia e della McGranitt, preside di Hogwarts. Al ritorno dalle vacanze estive lei sarebbe stata smistata per poi iniziare il suo sesto anno.


« Oh! Hai ragione! Oh cavolo perché non ci ho pensato prima? Grazie. » E le diede un bacio sui capelli raccolti in una coda poco composta, per poi correre a prendere evidentemente la bacchetta.
Sorrise divertita, scuotendo la testa e prese la sua di bacchetta per poi mettersela dietro l’orecchio. Cosuccia che aveva appreso da zia Luna, quando l’anno scorso tornò in Inghilterra per le vacanze Natalizie. Era molto utile, soprattutto se non avevi tasche in cui metterla. Non le serviva poi molto, perché sapeva fare solo un paio d’incantesimi non verbali, però la faceva sentire una Strega, parte del mondo magico.

Tornò a pulire il tavolo, per poi passare ai vari mobili che contenevano cristalli e argenteria - regali dai vari parenti per le nozze dei genitori -, e mentre si guardava attorno con le mani sui fianchi, si sentì picchiettare sulla spalla. Così andò a girarsi e trovò un ragazzo, marca Weasley, con molte lentiggini e degli occhi di un blu intenso. Rose sgranò gli occhi e gettò le braccia attorno al collo di suo fratello, Hugo. Era così contenta di rivederlo, è l’unico fratello che ha. Hermione era già incinta quando capitò l’incidente a Rose. Hanno pressappoco due anni di differenza.
“ Oh Merlino! Sono felicissima di rivederti fratellino! ” Mimò quando si staccò da lui.
“ Anch’io sono felicissimo. Quando sei tornata? ”
“Un paio di giorni fa. Quando avrò finito di dare una mano alla mamma, mi devi dire com’è stato quest’anno! ” Disse lei infine, stampandogli un bacio sulla guancia, andò a salutare suo padre che era rimasto lì a guardare la scena e lei salì su, in camera sua, a sistemare il letto e altre cose.

**

Erano ormai le sei e mezzo del pomeriggio, e ancora non si vedeva anima viva dei suoi parenti.
Non vedeva l’ora di riabbracciare i suoi zii, i nonni, ma soprattutto il suo migliore amico, Albus, colui che mandava lettere a sua cugina, per sapere come stava, cosa faceva, tutto insomma.
Rose gli voleva un bene nell’anima, per questo attendeva con ansia. Aveva aggiustato la sua coda di cavallo, facendone una più composta. Aveva indossato un pantaloncino corto, con una maglietta semplice sopra e delle Converse babbane che le aveva regalato la madre.
Per Hermione la figlia era vestita fin troppo sportiva, e doveva essere più elegante, essendo una festa organizzata per il suo ritorno, ma aveva accettato poiché la ragazza essendo vissuta in Germania, amava quel caldo che sentiva sul corpo e sul viso.
Poi i vari invitati iniziarono a venire. I nonni per primi, che furono felicissimi di rivederla, dicendole che volevano organizzare la festa alla Tana, ma i loro genitori non furono d’accordo, e così si erano arresi già dal principio. Poi fu la volta di zio Percy, con le cugine di un paio di anni più grande a lei: Molly jr e Lucy. E poi arrivò zio George, che fu contentissimo di vederla, così contento che la sollevò da terra quando la abbracciò (per lei George era altissimo, poiché Rose aveva ereditato la bassezza della madre) con Roxanne ma non con Fred jr.
“E Fred? Dov’è?” Chiese a Roxanne.
“Arriverà con zio Harry. Non so cosa doveva fare con James.”
Rose annuì sorridendo e parlò un po’ con la cugina, che aveva la sua stessa età.

All’appello mancavano Zia Luna, Zio Neville, Zio Harry con tutta la famiglia e soprattutto con Al, che non vedeva l’ora di riabbracciare. Nel frattempo erano arrivati anche gli zii Charlie e Bill con famiglia. E sì, anche Dominique. Quest’ultima aveva sempre uno sguardo di pena quando la guardava. Per questo aveva evitato di imparare anche lei la Lingua dei Segni. Soffriva molto.
Rose non sopportava essere guardata con lo sguardo di Dominique, faceva male anche a lei, così le diede solo un caloroso abbraccio e andò in cucina a bere un po’ d’acqua. Si sentì carezzare il braccio e si voltò, vedendo la madre che la intimava di seguirla, e così fece. Andò nel Salone e trovò un paio di signori che non riconobbe all’istante.
“Amore, ti ricordi di loro?” Le domandò la madre.

Rose aggrottò la fronte e li guardò di nuovo. Una donna bellissima dai capelli lunghi neri, sotto braccio a un uomo dai capelli biondissimi. La ragazza fece una smorfia imbarazzata guardando la madre.
“I signori Malfoy, non li ricordi?”





NdA: ecco il primo capitolo della storia **
Mi scuso se può essere molto piccolo, ma lo avevo già scritto (mi sono portata avanti di quasi quattro capitoli xDDD) e comunque sono le prime cose scritte, più avanti magari troverete qualcosa di meno corto.
Cioè, più che altro volevo ringraziare quelle NOVANTACINQUE anime che hanno letto il prologo, le QUATTRO che mi hanno recensito e le OTTO che stanno seguendo questo mio esperimento. Grazie di cuore, davvero <3
Beh, direi che è tutto, buona lettura ^^ Spero che i prossimi capitoli vi piacciano maggiormente ^^ <3

AH... ps: aggiornerò tra una settimana questa volta, perchè nel prossimo capitolo c'è un cambiamento e vorrei sapere da voi cosa ne pensate =)
Revoiiiiiir <3



prossimo aggiornamento: 17 Gennaio 2012.
   
 
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