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Autore: Jejje    27/08/2006    13 recensioni
Stancamente, riposi di nuovo la mia attenzione al libro. La pozione rinfrescante fu scoperta per caso nel 1347 da un mago argentino...ecco, era quasto in pezzo che mi interessava. Presi la mia piuma e la intinsi nell'inchiostro, continuando a scrivere il mio tema sulla pergamena. Riuscivo a concentrarmi molto meglio senza lo scalpiccio continuo di sottofondo, e anche il mal di testa mi stava lasciando. All'improvviso però, e senza il minimo motivo, sentii la voce di Ron dire: - Io ti piaccio. -. Sgranai impercettibilmente gli occhi, senza spostare il mio sguardo dalla pergamena. Ma parla con me? mi chiesi. Dopo pochi secondi alzai la testa e lo guardai, un po' confusa. Sì, sta parlando proprio con me. - Prego..?- chiesi, sperando di aver sentito male. - Ho detto che io ti piaccio - insistette lui, continuando a fare girare la matita fra le dita. -Ah, Ron, ogni tanto te ne viene in mente una - replicai sconsolata agitando la testa, per poi passare di nuovo al mio tema.
tentativo di ff a capitoli dedicata alla Vale XD R/Hr, ovviamente^^
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Allora, direi che questo è il mio tentativo di scrivere una ff a capitoli non del tutto riuscito xD, infatti sono solo due e neanche molto lunghi XD! Spero possa piacere comunque^^ Dedicata alla Vale, che è appena tornata dalle vacanze e che ci è mancata tanto XD!

 

Rimisi dietro l'orecchio l'ennesimo ciuffo di capelli che mi era scivolato sulla guancia, mentre mi preparavo a girare pagina. Mi stavo innervosendo. Stavo male, dovevo essermi raffreddata, la testa mi scoppiava, e come se non bastasse dei bambinetti del secondo anno correvano qua e là per la Sala Comune, giocando a solo Dio sapeva cosa e facendo un gran chiasso.

Maledetto il giorno in cui mi hanno fatta Prefetto, pensai alzandomi stancamente per andare a rimproverare i ragazzi. Mi sentivo distrutta, anche studiare mi pesava.

Ritornai al mio posto quasi subito; a volte riesco a mettere una paura non indifferente, mi resi conto con un filo di orgoglio. Spostai lo sguardo davanti a me; seduto sulla sedia dall'altra parte del tavolo c'era Ron, uno dei miei due migliori amici, che faceva girare una matita fra le dite con aria assorta, senza degnare della minima attenzione il libro aperto davanti a lui. Sperai intensamente che non facesse un altro dei suoi stupidi commenti su quanto fossero inutili alcune cianfrusaglie babbane, i quali erano aumentati non indifferentemente da quando avevo regalato una manciata di lapis ad un eccitatissimo signor Weasley.

Stancamente, riposi di nuovo la mia attenzione al libro. La pozione rinfrescante fu scoperta per caso nel 1347 da un mago argentino...ecco, era quasto in pezzo che mi interessava. Presi la mia piuma e la intinsi nell'inchiostro, continuando a scrivere il mio tema sulla pergamena. Riuscivo a concentrarmi molto meglio senza lo scalpiccio continuo di sottofondo, e anche il mal di testa mi stava lasciando.

All'improvviso però, e senza il minimo motivo, sentii la voce di Ron dire: - Io ti piaccio. -. Sgranai impercettibilmente gli occhi, senza spostare il mio sguardo dalla pergamena. Ma parla con me? mi chiesi. Dopo pochi secondi alzai la testa e lo guardai, un po' confusa. Sì, sta parlando proprio con me. - Prego..?- chiesi, sperando di aver sentito male.

- Ho detto che io ti piaccio - insistette lui, continuando a fare girare la matita fra le dita.

-Ah, Ron, ogni tanto te ne viene in mente una - replicai sconsolata agitando la testa, per poi passare di nuovo al mio tema.

- Non so, ho quest'impressione - continuò imperterrimo lui, facendomi innervosire. Alzai lo sguardo di scatto e gli scoccai un'occhiata fulminante.

- Ascolta Ron, ho scritto solo cinque centimetri in più del minimo, non posso perdere tempo, è già tardi - dissi con un tono che non permetteva repliche. O anche sì, a quanto pare.

- Allora guardami negli occhi e dimmi chiaramente che mi sto sbagliando -. Aveva smesso di giocherellare con la matita, che giaceva abbandonata fra le pagine del suo libro.

- Ron - sbuffai ormai infastidita, senza smettere di scrivere - ti ho già tempo che non ho tempo per queste sciocchezze e...-

-Aha - mi interruppe lui, riprendendo in mano il lapis e indicandomi con quello - questo è come l'inizio di uno di quei sdolcinati libri rosa, dove il protagonista chiede alla protagonista se gli è interessata, e puntualmente lei gli dice che non ha tempo per le sciocchezze -. Lo fissavo con un'espressione confusa, non capivo dove volesse arrivare. -Be'?- lo incitai io ad andare avanti.

- Be', questi libri finiscono sempre con la ragazza che torna strisciando dal protagonista confessandogli quanto lo ami - concluse lui con aria indifferente, facendosi schioccare le dita. Io risi portando la mano sopra la bocca, riflettendo su quanto la gente possa andare di matto, a volte.

- E cosa ti farebbe pensare questo, sentiamo - chiesi io sorridendo, appoggiando i gomiti sul tavolo e mettendo il mento sopra le mani unite. Gli altri ragazzi attorno a noi non sembravano notare nulla.

- Mi sembri un po' troppo gelosa di Lavanda, 'Mione - disse lui sorridendo malizioso, mostrandomi la mano con il pollice e l'indice separati da circa mezzo centimetro. Stavolta non mi limitai nello sgranare gli occhi. - Io? Di Lavanda? Gelosa di Lavanda? - chiesi più a me stessa che a Ron, per poi scoppiare a ridere.

- Sì, quando...- aveva cominciato lui ignorando le mie risate, ma fu zittito da una ragazza che gli saltò in collo, mettendosi a sedere sulle sue ginocchia e cominciando a baciargli tutta la faccia. Una ragazza che era la sua ragazza. Una ragazza che era Lavanda.

Sbruffando e stampandomi un sorriso sarcastico in viso, mi alzai di scatto prendendo tutta la mia roba e avviandomi verso il quadro della Signora Grassa. - Tolgo il disturbo - dissi ironica, preparandomi a sbattere la porta. - Lo vedi? Lo vedi? Sei...- fu tutto quello che Ron riuscì a ribattere, prima che Lavanda gli catturasse le labbra in un bacio disgustoso.

Cominciai a camminare velocemente verso la biblioteca, guardando in terra ai miei piedi. Io gelosa di Lavanda, figuriamoci. E' più probabile che Draco faccia un regalo ad Harry per Natale, pensai con un sorriso freddo, che non arrivava agli occhi. Certo, non sopportavo che gi saltasse al collo ovunque andassero, che apparisse dal nulla anche nei posti più insensati per limonarselo, che parlasse di come fossero felici quando eravamo insieme nel dormitorio, ma questa non era gelosia. Ero semplicemente troppo seria per non arricciare il naso quando una ragazza si comportava in questo modo, ecco tutto. Ron era solo il mio migliore amico, anche se a volte diceva cose assurde. Solo il mio migliore amico...

Improvvisamente, girando l'angolo, mi ritrovai a terra, sbattendo il sedere. Mi ero scontrata con qualcuno, qualcuno che era...

- Harry - dissi sconsolata, tenendomi la fronte con la mano, ancora a terra. L'altro mio famoso amico era anche lui a terra, e mi guardava con espressione colpevole, ma un sorriso lottava per non apparire sulle labbra. - Maledizione, stai attento - dissi piano, mentre mi rialzavo.

- Veramente anche tu cammini guardando i tuoi piedi, la colpa non è tutta mia, concludiamo con un fifty-fifty e non parliamone più - replicò lui sorridendo, levandosi la polvere dalla divisa dopo essersi rimesso in piedi in un attimo. Risi appena, dandogli un'occhiata fintamente accusatoria.

- Perchè non studi in Sala Comune? - mi chiese dopo aver notato i miei libri e la mia pergamena, che restavano ancora a terra.

Mi chinai a raccogliere il tutto, dicendo : - C'è stato un problema. Per l'appunto, vorrei parlartene. Credo che ti piacerebbe farti quattro risate -

Il moro si strofinò le mani. - Perfetto! Che è successo? Neville si è dichiarato a Luna davanti a tutti? - chiese quasi speranzoso.

Lo guardai alzando le sopracciglia, con un sorriso. - No -, risposi.

- Dobby si è iscritto al CREPA? - continuò lui.

- Macchè - dissi io con una lieve risatina.

- La McGonagall si è sciolta i capelli? - Ormai anche lui sorrideva.

- Nah -. continuai io, ormai fra le risate.

- Dean e S...-

- Ok, diamoci un taglio - lo bloccai io prima che potesse dire un'altra sciocchezza - a quanto pare Ron crede che mi piaccia. Dice che sono gelosa di Lavanda - conclusi, aspettandomi che scoppiasse a ridere.

L'unica cosa che disse invece fu : - Oh -. Lo vidi scrutarmi il viso - be'...ma è così, no? - disse con tono confuso e ingenuo, grattandosi la testa.

Lo fissai stupita per qualche secondo, senza dire una parola. -...ehm...non è vero?- cercò di incitarmi Harry.

- Qui state tutti impazzendo - dissi io semplicemente, girando i tacchi e ritornando sui miei passi.

- Hermione, non dovevi andare...?-

- No, basta così, vado al dormitorio - gli urlai dietro in modo che mi sentisse - Devo schiarirmi un po' lei idee. - E girai l'angolo.

  
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