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Autore: xswagonlou    10/01/2012    5 recensioni
Cross-over tra Titanic e Harry Potter.
La vicenda narra che i personaggi di Harry Potter si ritrovano a bordo dell' 'inaffondabile' Titanic. Lì conoscono Jack e Rose che li aiuteranno a lottare contro le fredde acque dell'Atlantico la notte del 14 aprile.
Buona Lettura!
FANFICTION SOSPESA
Genere: Fantasy, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ron Weasley | Coppie: Harry/Hermione
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Hermione fu svegliata da un intenso profumo di fiori. Erano le 12.30.Aprì dolcemente gli occhi e vicino al suo letto se ne ritrovò un enorme mazzo,fatto di gigli bianchi e rose rosa. Si alzò e cominciò ad accarezzare alcuni petali. Quelli erano i suoi fiori preferiti. Allegato c'era un biglietto.

'Harry'  pensò e sorrise. Aprì piano piano la busta,come se il biglietto potesse rompersi da un momento all'altro.

'Con la speranza che questi fiori possano ricordarle la sua terra,ed eguagliare la sua bellezza.

Jack Dawson'

Il sorriso sul volto di Hermione svanì una volta che lesse il nome scritto con una calligrafia tonda. Sospirò e si concentrò sull'immenso guardaroba che il capitano Smith le aveva dato a disposizione.

Scelse un abito intero in crespo di seta azzurro e bianco. L'abito era chiuso sul davanti, lateralmente da una serie di gancetti e irrigidito da alcune stecche. Acconciò i capelli in una morbida treccia,fermata da un fiocco di velluto nero e si avviò per fare colazione. Si sedette da sola e si fece portare un tè caldo con un croissant farcito. Dopo che ebbe letto il giornale,si alzò e notò in un angolo Harry e Ron intenti a parlare con Rose e altra gente di prima classe. Se ne andò senza farsi notare e si diresse verso il ponte illuminato dal sole mattutino,con aria triste.

 

Rose ascoltava la strana discussione che stava avendo luogo tra Harry e Ronald. Parlavano di Cuiddic o una roba simile.

Buttò un'occhiata alla gente. Una bambina sui 10 anni sistemava il proprio cappello di pizzo,mentre la madre beveva il suo tè ancora caldo.Il signor Ismay parlava con il capitano Smith,facendogli notare che l'ultima caldaia poteva essere accesa. Una ragazza vestita con un abito azzurro e bianco passò davanti a loro,frettolosamente. Era insieme ai due ragazzi il giorno che gli aveva conosciuti. 

-Vi prego di perdonarmi,ma vado a prendere un pò d'aria sul ponte.- Disse Rose gentilmente. Ronald le sorrise e poi riprese la sua conversazione.

-Mi scusi,ma questo Cuiddic è un'attività industriale?- Udì la voce di sua madre rivolgersi curiosa ad Harry.

Trovò la ragazza appoggiata sulla ringhiera che separava il ponte di prima classe da quello di terza classe.

-Lei dev'essere Hermione Granger...dico bene?-

Hermione sussultò e si girò di scatto.

-Ah..sei tu.-

-Mi conosce?- Le chiese.

-Certamente. Adesso perchè non torna in sala?- Hermione aveva un tono freddo e rigido.

-Avevo voglia di godermi l'aria fresca. Sono troppo invadente?-

-Abbastanza. Me ne stavo tranquilla sul ponte quando lei è venuta a disturbarmi.-

-Mi dia pure del tu. Sai,ho la netta sensazione che ti disturba qualcosa di me. -

-Cosa? Niente affatto! Sei tu che mi sei venuta a disturbare! Adesso,potresti perfavore ritornare in sala?-

Rose continuò imperterrita.-No. Perchè ti comporti così con me? Ti da fastidio che ho delle conversazioni con i tuoi amici? Non ti devi preoccupare per questo. Quando arriveremo in America prenderemo direzioni diverse. Io mi sposerò con Cal e tu...-

Hermione cominciò a singhiozzare.

-Niente di niente. Non avrò lieto fine. Harry è già fidanzato e anche Ron. Io rimarrò così,con solo i miei capelli che mi accarezzeranno il volto.-

-Non dire così,sei una bella ragazza,stai certa che qualcuno ti apprezzerà per come sei.-

Hermione si morse il labbro inferiore.

-Ma io...amo qualcun'altro...- I suoi occhi si soffermarono sull'entrata di vetro della sala da pranzo e sospirò.

Rose si sedette sulla panchina e guardò il cielo limpido. Hermione le si sedette accanto.

-L'amore è un sogno.Sognalo,ma non stupirti se ti svegli piangendo.Chiunque abbia amato porta una cicatrice sul cuore...e credo che ogni donna ce ne abbia almeno una.-

Hermione la guardò.

-Sai,a volte mi ritrovo ad essere una stupida bambina che vuole a tutti i costi il suo orsachiotto e non capisce che ogni volta fa sempre più male...- 

Rose le sorrise.- Un giorno una stella si ricorderà di te e vedrai che otterrai la tua felicità. Ma per chi sei in pensiero? Per Harry o Ronald?

Hermione distolse lo sguardo dai suoi occhi. Era così facile catturare le sue emozioni da lì.

-Harry vero? Te lo si legge attraverso il volto.-

-Si nota così tanto?-

-Si. E pare che non se ne sia ancora accorto. Ma è così evidente...-

-Tu invece? Ami davvero Caleidon?-

Rose si incupì.

-Siamo donne. Le nostre sono sempre scelte difficili. Cal piace solo a mia madre. Anzi le piacciono solo i suoi soldi.- Sospirò.

Sentirono la porta aprirsi da lì uscirono in fila una testa fiammante,una con i capelli corvini e alcuni cappelli e tube che portavano la gente di prima classe.

-Ah,siete usciti! Adesso possiamo...- Rose intravide Jack Dawson sul ponte di terza classe. -Ehm...arrivo subito.- Si diresse dalla parte opposta e sparì dalla vista di tutti quanti i presenti.

-Hermione! Ma dove ti eri cacciata?- Esclamò Ron quando la vide.

-Sono sempre stata dove eravate voi. Con l'unica differenza che io me n'ero accorta e voi no. Andiamo in cabina per favore? Vi devo parlare.-

‎Li prese entrambi per il polso e andarono in cabina.

Una volta che chiuse la porta,Hermione li guardò con un orribile cipiglio.

-Devo dire che siete stati molto maturi a lasciarmi da sola. E se fosse successo qualcosa?-

-Hermione...non puoi essere sempre così scorbutica! Cosa dovrebbe succedere?- replicò Ron esasperato.

-Ti ricordo...che siamo su una nave...che DOMANI affonderà. Vorresti morire ancora prima di dire Quidditch?-

-Quidditch. Ok non sono morto. Adesso possiamo andare?-

Hermione diventò rossa dalla rabbia. -Ti sembra il modo di scherzare questo? Eh? Non intendo essere presa in giro da un bambino!-

Ron si alzò. -Ah si? Chi è il bambino? Sai,potevo benissimo fare a meno di stare qui. Con te. Con la persona più scorbutica,bisbetica e egocentrica del mondo! Non ti sopporto più! E Ron di qui,non devi fare questo,e non devi fare quell'altro! Non ho cinque anni Hermione! Poi tu non sei mia madre! Non puoi dirmi TU quello che devo o non devo fare! Arrivederci!- Si diresse fuori dalla porta e la sbattè,facendo un rumore assordante.

Cominciò a singhiozzare fortemente. E si sedette sul letto coprendosi il volto.

Harry la guardò. Non l'aveva mai vista così. Hermioe...che era sempre forte,determinata...che lo rassicurava sempre nel momento del bisogno...

-Herm...-Si azzardò a dire,ma Hermione lo aggredì subito. 

-E tu? Sei rimaso per rinfacciarmi un'altra volta le parole di Ron? Non pensi anche tu ciò che ha detto? Io non ce la faccio più Harry. Voi pensate che abbia la forza di sopportare sempre i nostri litigi? Questo è il culmine! Sai questo,è peggio di essere chiamata Mezzosangue!-

Harry rimase perplesso. -Herm..ma io non penso che tu lo sia veramente! Insomma,quante volte ci hai aiutati con i compiti?-

-Giusto,perchè io servo solo a quello,Eh? Io sono la piccola e indifesa Hermione,la so tutto io!-

-Ma che dici? Credi di essere solo brava in quello? Sei intelligente,sveglia,dolce e...-

-E...?-

Harry sospirò. 'No. Non posso dirglielo.'

Hermione si morse un labbro e una nota triste si impossessò dei suoi occhi nocciola.

-Vai.-

-Hermioe..io...-

-Ho detto vai!- Urlò e lo trafisse negli occhi.

Harry si girò e con un ultimo sguardo chiuse la porta.Si lasciò scorrere sulla fredda parete della porta,dalla quale lui era appena uscito. Hermione giaceva dall'altra parte,abbracciandosi le gambe.


'Perchè le ho mentito?'  

                                                                                                                                             'Che cosa hai fatto al mio cuore?'

 

'Maledicimi. Per tutte le parole che ti hanno fatto piangere.'                                

 

                                                                                                                                              'Perchè mi fai piangere?'

 

'Ce la farai?' 

                                                                                                                                               'Non credo di farcela.'

 

'Ti potrò aiutare?'

                                                                                                                                         'Aiutami.Salvami dall'oscurità.'

 

'Se ne avrò la possibilità, allora lo farò'.

                                                                                                                                    'Lascerò il mio segno, la mia anima.'

 

'Voglio solo che tu sappia,che ti ho dato tutto me stesso, ho fatto del mio meglio.'

 

                                                               'Credevo di vedere le stelle nei tuoi occhi,quando mi guardavi. Ma mi sbagliavo.'

 

'Dicono che l’amore fa male'

                                                                                                                                 'Ma non abbiamo niente senza l’amore'

 

'Non ho niente senza te.' 

                                                                                                                                             'Se cadrò prendimi.' 

 

'Io sarò lì.'

                                                                                                                                              'Io ci sarò sempre.'

  
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