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Autore: Fluxx    12/01/2012    2 recensioni
Schiuse piano le labbra, inumidendole appena con la lingua mentre rifiniva la sua bocca, immaginandosi di poterla sfiorare, accarezzare, baciare e mordere quelle labbra così perfettamente imperfette...
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Ezio Auditore, Leonardo da Vinci
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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My flower
Withered between
The pages two and three
The once and forever bloom gone with my sins.

Walk the dark path,
Sleep with angels,
Call the past for help.
Touch me with your love,
And reveal to me my true name.”



Quella notte sembrava più lunga delle altre, fuori tutto era silenzioso a parte per la pioggia battente che scendeva fitta. Il cielo era coperto da nuvole grandi e nere.
Leonardo quella notte non riusciva a dormire. Si trovava nella sua bottega, seduto ad un tavolo di legno dove sopra vi erano tutti fogli sparsi alla rinfusa, disegni e progetti. Una candela all'angolo del tavolo rischiarava la stanza. Quasi finita, la cera bianca cominciava a colare sul porta-candele.
L'artista non era proprio riuscito a prendere sonno così aveva deciso di continuare alcuni progetti. Eppure si ritrovava sempre lì, con una matita in mano a disegnare la figura ricordante quella di un Assassino, l'abito bianco, le lame celate ed il cappuccio tirato su. Chi lo conosceva avrebbe potuto dire che quel disegno non raffigurava un Assassino qualsiasi ma uno in particolare.. Labbra carnose spezzate al lato da una cicatrice verticale erano l'unica cosa che si riusciva a distinguere sul suo viso, gli occhi erano nascosti dall'ombra del cappuccio calato sul volto. Continuava con la matita ad aggiungere veloci e sfuggenti particolari, a fare un lavoro di chiaro-scuro mentre le mani si muovevano sapienti su quel foglio.
Schiuse piano le labbra, inumidendole appena con la lingua mentre rifiniva la sua bocca, immaginandosi di poterla sfiorare, accarezzare, baciare e mordere quelle labbra così perfettamente imperfette...
Rinsavì da quei pensieri solo quando sentì qualcosa battere fuori contro la porta. Alzò il naso dai fogli e guardò verso l'entrata. Silenzio. Forse l'aveva solo immaginato. Il tempo di riabbassare il capo su quel disegno che sentì bussare. Chi diavolo era a quell'ora tarda della notte?
Leonardo si alzò dalla sedia, dolorante per la stessa posizione mantenuta per così tanto tempo. Si portò le mani alla parte bassa della schiena e si stiracchiò, sbadigliando, dopodiché si diresse alla porta. “Chi è?” Chiese. Girava troppa brutta gente di quei periodi.
“.. Leonardo...” Sentì la voce di Ezio dall'altra parte.
'Ezio?' Che ci faceva lì a quell'ora? Aprì la porta e si ritrovò praticamente l'Assassino cadergli tra le braccia. Lo afferrò. “Ezio?!” Lo richiamò preoccupato, abbassando lo sguardo notò le vesti bianche sporche di sangue all'altezza dell'addome. “Dio mio, Ezio, cosa ti hanno fatto?!” Domandò, cercando di tenerlo su mentre chiudeva la porta. Era zuppo, debole, ferito e tremante.
Quei bastardi... Un'imboscata..” Biascicò lui.
Una volta chiusa la porta Leonardo portò Ezio nel retro della bottega, lo adagiò sul letto e lo liberò dai vestiti superflui, lasciandolo a petto nudo: aveva un taglio al lato, sul basso ventre. Non sembrava troppo profondo, un qualcosa con cui Leo se la sarebbe potuta vedere senza il bisogno di un dottore. Insomma, non erano poi così rare le visite di Ezio mal concio, tant'è che si era procurato l'essenziale per poterlo medicare. “Non preoccuparti, ci penso io, tu sta tranquillo, ok?”
L'Assassino lo guardò ed annuì piano. Chissà cosa gli avevano fatto al suo Ezio. Avrebbe tanto voluto essere in grado di proteggerlo, sempre.
Tornò poco dopo con l'occorrente per medicarlo. Si sedette al bordo del letto e cominciò a pulire la ferita dal sangue ormai in parte secco ed incrostato.
“Ahhh!” Si lamentò Ezio, stringendo gli occhi e le coperte del letto con una mano.
L'artista deglutì, alzando lo sguardo. “.. Scusa.. Cerca di resistere un pochino, ok?” Mormorò a bassa voce, cercando di essere il più delicato possibile. Più che profondo il taglio sembrava essersi infettato, difatti era rossiccio ai lati. Decise di non chiedergli nulla, di non fargli domande e di lasciarlo riposare. L'indomani l'Assassino gli avrebbe spiegato.
Sospirò e finì di medicarlo, di fare ciò che era nelle sue possibilità, dopodiché si avvicinò più a lui. “Ezio..?”
“.. Mh..?”
“Credo che la ferita si sia un po' infettata ma.. Non preoccuparti, appena si fa giorno provvederò e andrò da un dottore.”
Ezio sembrò un po' provato ma abbozzò comunque un sorriso, aprendo gli occhi e volgendo piano il capo, guardandolo. “Grazie...” Sussurrò con voce roca.
“E di cosa, Ezio, di cosa..?” Rispose lui, sorridendogli a sua volta. “Ora è meglio che ti riposi.” Disse dandogli piano una pacca sul petto, “Mh?”
“D'accordo... Grazie Leo.”
“Non dirlo neanche per scherzo.” Rispose prima di alzarsi.
L'Assassino chiuse gli occhi, probabilmente non ci avrebbe messo molto a cadere tra le braccia di Morfeo.
Leonardo sospirò, frustrato. Gli faceva male vederlo conciato così ogni volta. Gli faceva male non poter fare nulla per impedirlo, poteva solamente intervenire una volta che il danno era già stato fatto e non gli stava bene. Bisogna saper proteggere la persona che si ama... E lui? Non era in grado neppure di proteggere sé stesso, come poteva pretendere di amare Ezio? E come poteva pretendere minimamente che l'Assassino capisse o che ricambiasse il suo sentimento? Eppure a volte lo pensava, lo sperava, lo sognava, lo immaginava.
Quella notte sarebbe trascorsa così, si sarebbe adeguato. Non aveva ancora sonno, soprattutto con i brutti pensieri che erano sopraggiunti. Raggiunse il tavolo e osservò il disegno. Un lieve sorriso gli si dipinse sulle labbra. Allungò la mano ed afferrò il porta-candele, soffiò sulla candela quasi finita e la stanza venne inghiottita dal buio.
Si sedette al tavolo e il suo sguardo si posò sulla finestrella in alto, a contemplare la pioggia.


I wish I had an angel,
For one moment of love.
I wish I had your angel,
Your Virgin Mary undone.
I`m in love with my lust
Burning angel wings to dust.
I wish I had your angel tonight.“

_______________________________

Questa breve FF è dedicata a Serpe89, dato che ama tanto questa coppia.
E' un'idea che mi è venuta così dal nulla, ascoltando una canzone, e l'ho buttata giù. Non è nulla di che, lo so, poi mi cimenterò in qualcosa di migliore! ;)
Sono solo 2 capitoli, domani scrivo il prossimo, ora sono stanchina e me ne vado a ninnine!
Se anche voi altri/e leggerete e apprezzerete, magari lasciate una recensioncina u.u
Un bacione a tutti!!!

   
 
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