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Autore: Shade Owl    15/01/2012    1 recensioni
Altri sei mesi sono ormai passati dal giorno in cui Timothy Anderson ha scelto di mantenere i propri poteri demoniaci. Ora però le cose sembrano farsi di nuovo complicate, e ancora una volta l'Alleanza delle Ombre è coinvolta. Un nuovo potere, dormiente da millenni, si è improvvisamente ridestato. La battaglia finale con l'Alleanza sembra imminente. Ma è davvero così, o siamo solo all'inizio di qualcosa di più grande?
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sangue di demone'
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Tornato a casa trovò Nadine che sedeva sul divano con Miley, ed entrambe avevano tra le mani una tazza di cioccolata calda; erano intente a parlare tra loro e, a giudicare dalle risatine, l’argomento era decisamente una roba da ragazze. Niente che dovesse interessarlo. La sirena invece era in cucina a trafficare con bottigliette d’acqua, sale grosso e pepe. Solo a vederla, un brivido gli corse lungo la schiena, ma lei parve ignorarlo completamente, come se non l’avesse visto, anche se era certo che sapesse del suo ritorno. Cercando di farsi forza cercò di fare altrettanto e si diresse verso le ragazze. In quell’istante decise di non dire niente: ciò che era successo quella notte sarebbe rimasto nella sua stanza.
Dopotutto, cosa sarebbe cambiato? Nadine si sarebbe solamente arrabbiata, e avrebbero finito con il litigare per qualcosa di stupido.
- Spero che tu le abbia precluso qualsiasi cosa possa provocare pericolose reazioni chimiche.- disse quindi, avvicinandosi alla propria poltrona preferita e facendo un cenno col capo verso la sirena.
- Ho sigillato magicamente ogni cosa potesse rivelarsi pericolosa.- rispose Nadine - Ciao, a proposito.-
- Ciao.- rispose sedendosi - Allora, ho delle notizie per tutti quanti, Miley per prima.-
La ragazza posò la tazza e si raddrizzò in ascolto.
- È tornato?- chiese - Daniel è tornato?-
- Sì.- rispose il mezzodemone - Ma non sono buone notizie… bhè, non proprio.- si corresse in fretta, vedendo la ragazza incupirsi di botto - Insomma, ha detto che secondo l’Evocatore il Talismano non può essere più controllato in alcun modo. Sei completamente impossibilitata a liberartene. Tuttavia…- aggiunse, un attimo prima che scoppiasse in lacrime - … ha detto anche che non può essere quello a causare lo sgretolamento della barriera.-
Il volto di Miley si illuminò.
- Davvero?- chiese.
- Davvero.- annuì lui - Non ha ancora la più pallida idea di cosa stia succedendo, ma di certo non ha a che fare con te.-
- Allora siamo a posto.- disse Nadine, contenta - Non c’è pericolo.-
- No, se non consideri l’Alleanza.- disse Timmi - Ma per quella ci ho già pensato io.-
Nadine aggrottò la fronte.
- In che senso?- chiese.
- Nel senso che voglio passare all’offensiva.- spiegò - Voglio attaccare la fortezza. E distruggere l’Alleanza delle Ombre alla radice, una volta per tutte. Sarà la “battaglia finale”.- aggiunse con una risatina.
Per un istante, i soli rumori che si udirono furono quelli della sirena che giocava con spezie ed acqua, poi…
- Eureka!- esultò allegramente lei, saltellando sulla sedia - Ho scoperto in che quantità sale e pepe rendono l’acqua saporita senza essere disgustosa!-
I tre la ignorarono.
- Scusa, ma come accidenti pensi di fare?- chiese Nadine, perplessa - La fortezza dell’alleanza è fuori dalla nostra portata, l’hai sempre detto anche tu. Non sappiamo dove sia, né come riuscire raggiungerla.-
- Sì, ma adesso le cose sono cambiate.- rispose lui - Ormai abbiamo Devon, dalla nostra parte. Un Emissario delle Ombre ha tradito l’Alleanza, e lui è la nostra carta vincente. Conosce loro, conosce la fortezza e, cosa ancor più importante, sa come raggiungerla. In due parole: sono fottuti.-
- Ma se anche dovesse riuscire a portarti lì, poi che cosa vorresti…?-
- Sterminarli.- rispose Timmi, con spiazzante semplicità - Tutti e tredici. Senza di loro, gli Emissari saranno come un serpente a cui hanno mozzato la testa. Saremo a posto.-
Miley si passò una mano sulla guancia in un gesto preoccupato: non sembrava convinta, o forse aveva solo paura.
- Ma… non sarà… pericoloso?- chiese esitante.
- Certo che sì.- rispose lui - Sarà pericoloso come metà delle cose che faccio io. Ma se non ce li togliamo di torno dovrai nasconderti per il resto della tua vita. E questo non è decisamente qualcosa di piacevole, non ti sembra?- fece una pausa per scoccarle un’occhiata eloquente - Oltretutto, sono quindici anni che li sopporto, e sinceramente mi hanno rotto i coglioni.-
Lei non replicò: aveva ragione lui, voleva tornare a casa, dai suoi amici e dalla sua famiglia. Voleva fare la damigella d’onore al matrimonio di sua sorella, odiare soltanto quel piccolo bastardo del professore di biologia, preoccuparsi dei compiti come un tempo… ma non voleva nemmeno che tutti loro rischiassero la vita per lei, Devon per primo.
- Non posso chiedervi di fare una cosa del genere.- disse lei - Non potete rischiara la vita così soltanto per proteggermi.-
Ma Timmi sbuffò una risata a stento trattenuta.
- Proteggere te?- ridacchiò sarcastico - Senza offesa, principessa, ma non lo sto facendo per te… o almeno, non solo. Talismano o no, nemmeno tu sei così importante. Credi che tu sia l’unico obbiettivo dell’Alleanza delle Ombre?-
Lei arrossì un po’, sentendosi leggermente stupida per non averci pensato, ma il mezzodemone sorrise con fare indulgente e si rivolse a Nadine.
- Devo chiederti di restare un altro po’.- le disse - So che è una tortura…- e accennò col capo alla sirena, che aveva cominciato a leggere le etichette di tutti i contenitori sul tavolo - … ma dovresti fare da babysitter ancora un poco. Io vado da Xander, così parlo con Devon e cominciamo a metterci d’accordo, poi passo a Cartoonia, così vado da Trys e gli chiedo di chiamare gli altri. Avremo bisogno di loro.-
Nadine inarcò un sopracciglio, stupita.
- “Avremo”?- ripeté - Vuoi dire che fai partecipare anche noi? Alis, Xander, Jo e me?-
- Stavolta sì.- ammise stancamente - Ma solo perché Raven è fuori uso per chissà quanto altro tempo, ed io non posso certamente andare senza uno di noi cinque o un’adeguata sostituzione. Sarà pericoloso probabilmente quanto affrontare la Fornace, quindi non dovreste avere problemi… ma occhi ape…-
Il resto della parola venne inghiottita da un incredibile e fragoroso scoppio di risate proveniente dalla cucina, talmente inaspettato che tutti e tre sussultarono e si voltarono a guardare: la sirena si stava letteralmente rotolando sulla sedia, tenendosi la pancia e sghignazzando veramente di gusto.
- Che ti prende?- chiese Timmi, spiazzato.
Cercando di riprendere fiato e al tempo stesso continuando a ridere, lei articolò a fatica una parola, sollevando una delle bottigliette d’acqua che, essendo senza tappo, le rovesciò addosso un po’ di liquido, il quale le fece rispuntare la coda da sotto il vestito. Questa cominciò a dibattersi freneticamente come un pesce che annaspa, mentre lei cadeva a terra.
- Ehm…- fece lui, a disagio - Credo di non aver capito bene…-
- S… stro… stronzio… uahahahah!- mugolò la sirena, dibattendosi e rotolando sul parquèt.
I tre la osservarono per un istante con un gran senso di gelo allo stomaco. Alla fine, Nadine si voltò verso Timmi.
- Hai chiesto…?-
- Sì.-
- E devi…?-
- Sì.-
- Puoi…?-
- Immunità da informatore.-
- Posso…?-
- Se la rifà con me.-
- Come mai…?-
- Sei mia apprendista.-
Rimasero in silenzio qualche istante.
- Vado.- disse Timmi.
- Ciao.- disse Nadine.
E sparì.

Devon e Xander erano seduti al tavolo della cucina, ancora apparecchiato per il pranzo, e guardavano la tv nell’angolo, ma spensero quando sentirono bussare alla porta. Dall’altra parte trovarono Timmi.
- Come mai qui?- chiese Xander, mentre tornavano in cucina.
- Novità.- disse lui.
Si sedette e riferì ai due ciò che aveva saputo da Daniel, più la propria intenzione di distruggere l’Alleanza. Le notizie sul Talismano furono decisamente bene accette, in particolare da Devon, e la parte che riguardava l’attacco ai loro avversari li sconvolse un poco.
- Pensi di potermi dare una mano?- chiese alla fine, rivolto a Devon - Tu li conosci bene. Sai qualcosa di ciò che mi dovrò aspettare nella fortezza?-
Il ragazzo annuì lentamente, serissimo.
- Sì.- rispose - Credo di poterti fornire ciò che ti serve, anche se non sono certo che sia tutto uguale alla fortezza, ora che li ho traditi.-
- Bhè, ci faremo bastare quello che puoi dire.- lo rassicurò Timmi - Devo cercare Trys e gli altri, quindi direi di darci appuntamento al più tardi entro domani da me. Ci stai?-
- Sicuro!- esclamò - Anzi, se vuoi ci vado subi…-
La porta di casa esplose in mille schegge di legno ed una densa coltre di fumo oscurò la vista di tutti. Rapido come il fulmine, Timmi si alzò in piedi e tolse la mitena da Risucchio.
- State giù!- gridò, aprendo al minimo il vortice.
I due si abbassarono, e con i suoi poteri assorbì la cortina di nebbia quel tanto che bastava da vedere di nuovo la stanza e chi c’era dentro. Era entrato qualcuno, un tipo grosso e armato di spada. probabilmente un altro Emissario.
Senza attendere ulteriori conferme, Xander usò un incantesimo difensivo che gli impedì di avanzare oltre ed aprì la finestra, facendo uscire il resto del fumo.
- Tu!- sbottò Timmi, quando la visuale fu abbastanza chiara da vedere chi fosse l’intruso.
Marcus, ancora bloccato oltre il muro semitrasparente di Xander, fece un sorrisetto amaro, abbassando l’arma.
- Accidenti…- commentò - Temo di essere venuto nel momento sbagliato. Non sapevo che ci fossi anche tu.-
- Chi è?- chiese Devon, guardando il mercenario.
- Uno che Darth avrebbe fatto meglio a finire.- sbuffò Timmi - L’ultima volta stavi dietro al frammento di cristallo e a Flynn. Ora che insegui, El Dorado?-
- No, sto solo restituendo un favore.- rispose lui, incrociando le braccia - Ma temo che dovrò rimandare.-
- Cosa fai qui?- chiese Xander, furioso - E perché mi hai fatto saltare la casa?-
- Esagerato…- commentò Marcus - È solo la porta, la puoi riparare. E poi non sei tu quello delle esplosioni?-
- Sì, ma è secca…-
- Cosa cavolo fai qui?- esclamò Timmi, iniziando ad irritarsi.
- Calmati.- gli intimò pacatamente Marcus - Non voglio lo scontro. Non con te, perlomeno.-
- E allora parla, se non vuoi finire sottoterra!- ringhiò lui.
- Va bene!- esclamò il mercenario, alzando le mani, mentre Xander rimuoveva il muro di magia che li divideva - Se proprio vuoi saperlo, devo un favore al Tredicesimo membro dell’Alleanza delle Ombre. Contento?-
- No.- rispose Timmi - Perché immagino che c’entri con Miley Logan, vero?-
- Sì, mi è stato fatto questo nome.- rispose lui - Ed anche il tuo, ragazzo.- aggiunse, indicando Devon - Dovevo cercare di prendere almeno uno di loro, e portarlo alla fortezza. Dovevano compiere… un qualche rito, credo.-
- Bhè, sparisci.- sbottò Xander - Qui non c’è nessuno che tu possa prendere.-
- Va bene.- sospirò il mercenario, vedendo che Timmi portava la mano alla Fiaccola - Ma non sarà per sempre. Tornerò, prima o poi.-
- Peggio per te.- lo avvertì il mezzodemone, un attimo prima che si Proiettasse altrove.
Quando Marcus se ne fu andato, Xander sbuffò e si diresse verso la porta distrutta per aggiustarla, borbottando qualche improperio contro di lui.
- Quanto mi fa rabbia.- sbottò dopo aver finito - È così idiota da non capire nemmeno quando sta facendo una cavolata!- si lasciò scappare un sospiro - Bhè, almeno è stato facile.
- Anche troppo.- disse Timmi - Non credo che fosse  tutto qui, nemmeno lui può essere così stupido. Deve esserci dell’altro. Devon…- e si voltò verso di lui - Tu vieni a casa con me, così cominciamo subito a studiare la situazione. E perché così Marcus non potrà raggiungere nemmeno te.-
- Pensavo che fosse meglio rimanere qui.- obbiettò lui.
- Bhè, ho cambiato idea.- rispose Timmi - Pensavo che mandassero dei Messaggeri delle Ombre, non Marcus.-
- Perché? È più forte?-
- No, per niente. Forse è anche più debole, oltre che più stupido.- disse il mezzodemone - Ma è ostinato, e alla lunga potrebbe diventare una spina nel fianco.- sospirò - Bhè, andiamo. Non posso lasciare Nadine con la sirena ancora a lungo, non se spero di ritrovarle entrambe vive.-

Il Tredicesimo Membro, solo nella stanza delle riunioni, accolse Marcus che entrò aprendo la porta di pietra scura.
- Fatto?- chiese lo stregone.
- Fatto.- rispose Marcus - Ma non ho preso né il ragazzo né la ragazza. Lei è a casa dell’Artiglio Nero, che è protetta incredibilmente bene, anche meglio del palazzo del Sommo Concilio. Non sono riuscito ad avvicinarmi nemmeno alla porta del cottage. Sono dovuto restare oltre gli alberi, e nessuno è mai uscito da lì, tranne una strana ragazza che non ho riconosciuto.-
- Che ragazza?-
Lui si strinse nelle spalle.
- Una dai capelli verdi.- rispose.
- Una sirena.- disse lentamente il Tredicesimo Membro - Che strano… come mai Timothy Anderson ne tiene in casa una?-
- Non saprei.- disse il mercenario - Ma sembrava pazza. Ha cominciato a scavare come un castoro finché non è arrivata Nadine Wilson a fermarla.-
- Almeno hai scoperto qualcosa di utile?-
- Sì, che odio le sirene.- sbuffò - Prima di rientrare, si è voltata ed ha gridato: “ciao, signore che si nasconde tra gli alberi”. A quel punto ho preferito svignarmela, prima che chiamassero Timothy Anderson.-
- Quindi non l’hai incontrato?-
- Non lì.- rispose lui - Ma era da Xander Donovan, con quel vostro traditore. Non ho potuto prendere nemmeno lui.- fece una pausa per attendere una replica che non venne - Non capisco però una cosa.- disse infine.
- Che cosa?- domandò pacatamente il Tredicesimo Membro, come se quella fosse una semplice conversazione da salotto.
- Perché mi ha ordinato di agire così?- incrociò le braccia ed aggrottò la fronte - E perché mi ha ordinato di parlare in quel modo? Ho rivelato loro dei dettagli piccoli, ma importanti. Questo li farà agire più in fretta.-
Lo stregone ridacchiò.
- Tranquillo.- disse piano - Poi ti dirò.-

***

Chiamati Trys e Darth, Timmi andò a prendere anche Jo ed Alis, e tutti insieme si sedettero al tavolo della cucina con Xander, Devon e Nadine per cominciare a preparare il piano di attacco alla fortezza, sfruttando tutte le conoscenze dell’ex Emissario delle Ombre.
Miley e la sirena erano lì con loro, naturalmente, ma non presero propriamente parte alla progettazione, siccome sarebbero rimaste a casa: portarsi dietro il Talismano del Patto di Sangue poteva costituire un grande vantaggio per loro, annullando ogni magia dei tredici stregoni, ma avrebbe anche significato doverle stare a distanza per non subire lo stesso effetto, e vista la sua importanza era imperativo che stesse il più al sicuro possibile. Di conseguenza, sarebbe rimasta lì con la sirena.
Skin, l’unico che mancava all’appello, sarebbe arrivato soltanto dopo: avevano deciso di tenere il Fantasma in giro, collegato telefonicamente con loro, poiché potevano verificarsi alcune situazioni che necessitavano di equipaggiamenti particolari, e Darth aveva bisogno di speciali ingredienti per le sue polveri magiche. Lui era nella posizione migliore per reperire il tutto e doveva, in ogni caso, occuparsi di alcune faccende personali prima di raggiungerli. Probabilmente aveva intenzione di vedere Raven.
Devon parlò di ogni cosa che riuscisse a ricordare sui metodi di sicurezza che l’Alleanza aveva preso per evitare intrusioni, a partire dall’esterno delle mura, in caso si fossero dovuti trovare fuori dalla fortezza: per arrivare alla porta bisognava inerpicarsi su per una rampa di pietra sospesa sopra ad un profondissimo fossato vuoto, dentro al quale trovava rifugio il “cucciolo” messo come ronda alla passerella.
Si trattava, spiegò, di un’Idra da guardia alta almeno sei piani, spietata con gli eventuali intrusi. Secondo lui sarebbe stato meglio evitarla che affrontarla, o avrebbero rivelato la loro presenza e perso molto tempo per riuscire a sconfiggerla: era un essere molto forte ed aggressivo, e li avrebbe impegnati in uno stremante combattimento. Personalmente non l’aveva mai incontrata, ma sapeva che era davvero pericolosa.
Mentre Xander cercava di impedire a Jo di cadere dalla sedia una volta appresa la notizia, Timmi, Trys e Darth dichiararono di essere perfettamente d’accordo con lui e si ingegnarono per trovare una soluzione. O almeno, Darth e Timmi si dissero d’accordo eccetera, ma Trys si era messo in equilibrio su due sole gambe della sedia così tanto che aveva finito per ribaltarsi.
- Tutto a posto, tutto a posto!- esclamò, annaspando per tirarsi in piedi - E sono d’accordo anche io! Mozione approvata! Appoggio il deputato!-
- Okay, come possiamo evitare un’Idra di quelle dimensioni?- chiese Alis, ignorandolo - Non credo che possa essere semplice, specie se dovessimo passarle davanti per forza.-
- Non attacca tutti.- disse Devon - Gli Emissari delle Ombre li ignora beatamente. Basterà mandarmi avanti…-
- … per farti ammazzare.- terminò Nadine - Hai tradito, ricordi?-
- Ho ancora i poteri.- obbiettò lui.
- Ma non l’autorità.- disse Xander - Questa è una cosa che abbiamo imparato ai corsi preparativi, mesi fa: quando qualcuno tradisce il Sommo Concilio non perde i poteri, perché ormai sono solo suoi, ma non è più in grado di entrare direttamente nel palazzo o di disattivare determinati incantesimi lanciati dai membri dell’assemblea.-
- L’hanno detto davvero?- chiese Jo - Ai corsi, intendo?-
Tutti rimasero in silenzio e si voltarono verso Timmi, che guardava i due ragazzi con un’espressione letale.
- Ora non ho tempo da perdere.- ringhiò - Ma quando questa storia sarà finita, giuro che vi spedisco di nuovo a sostenere l’esame, e se lo fai copiare ancora, Donovan, vi squarto pezzo per pezzo. Con il sale.-
Jo non aprì quasi più bocca per il resto della riunione.

Terminarono soltanto a tarda notte, quando anche Skin ebbe avuto modo di raggiungerli. Il tavolo era pieno di fogli con schizzi, bozze e progetti, basati ognuno su una diversa trappola approntata dall’Alleanza delle Ombre in caso di intrusione. Non erano preoccupati affatto per cose come Soldati Nonmorti o trabocchetti nel pavimento (che comunque erano presenti in gran numero), siccome le loro capacità erano più che sufficienti a superarli, ma cose come il Grande Labirinto o il Corridoio degli Specchi potevano diventare assai problematici.
Miley intervenne ogni tanto, dando un parere su cose che le sembrava di riuscire a comprendere abbastanza bene, ma per lo più ascoltò e basta, limitando il più possibile le proprie domande per non disturbare: di magia ne sapeva fin troppo poco per poter mettere bocca in simili questioni.
La sirena, dal canto suo, se ne rimase in un angolo, appoggiata sul davanzale della finestra a guardare il cielo con aria vagamente sognante, e fece altro che canticchiare tra sé qualche motivetto insensato, storpiando molto spesso canzonette famose come “tanti auguri a te” o “jingle bells”.
Tuttavia, tra le fesserie c’erano anche suggerimenti, per chi era abbastanza sveglio da coglierli.
- La porta è l’ultimo ostacolo per la sala riunioni.- disse Devon, facendo uno schizzo - E non è per niente facile superarla: è in pietra granitica, troppo dura da rompere, anche perché è trattata con incantesimi speciali che le danno una resistenza seconda solo a quella di alcuni metalli magici. Non è indistruttibile, certo, e dopo un po’ cede anche lei, ma il vero problema…- e spinse il disegno verso di loro - … sono queste.- indicò due cerchi che aveva fatto nella parte alta dello schizzo.
- Che roba è?- chiese Darth.
- Perle grigie del Mare delle Nebbie.- spiegò il ragazzo - Da sole non fanno niente, ma queste sono trattate con una Maledizione Assassina a zona: chiunque tocchi la porta viene fulminato all’istante, se non è un Emissario delle Ombre. Non riusciremo nemmeno ad avvicinarci.-
- Potremmo provare a sciogliere la maledizione.- disse Xander.
- Non credo sia facile.- rispose Alis - Il controincantesimo dipende dalle capacità magiche di chi ha stregato le perle.-
- Ha ragione lei.- annuì Darth - Ricordo che Lara, quando andammo ai Cancelli del Male, fu costretta ad usare tutti i suoi poteri per rimuovere la Maledizione Assassina dai battenti.- fece un sospiro cupo e abbassò lo sguardo, improvvisamente malinconico - Ma non finì bene lo stesso. La storia lo insegna.-
- Credevo che fossero gli insegnanti ad insegnare.- commentò Trys, aggrottando la fronte.
Tutti lo ignorarono.
- Quindi come si fa?- chiese Jo.
- Andare per tentativi è escluso.- disse Timmi - Sai chi ha lanciato la magia?-
- Sì.- rispose Devon - Il Tredicesimo Membro in persona, più un paio degli altri. Troppa magia per chiunque di noi.-
- Già…- sospirò il mezzodemone - Troppa.-
Intanto, la sirena si avvicinò quatta quatta, scrutò un attimo il disegno, lo afferrò rapida, scippò la matita a Devon e cominciò a scarabocchiare qualcosa.
- Ehi!- esclamò Timmi - No! Molla! Quello ci serve!- prese uno sbattiuova a manovella dal cassetto più vicino e glielo ficcò in mano - Tieni, gioca con questo!- e recuperò il foglio.
Lo guardò per un attimo, mentre lei cominciava a studiare il nuovo arnese girando la manopola che azionava il meccanismo, poi sgranò gli occhi per la sorpresa.
- Sarà pure assurdo, ma ha ragione lei…- commentò, mettendo il foglio sul tavolo - Guardate…-
La sirena, che intanto aveva deciso di provare ad arricciarsi i capelli con lo sbattiuova, aveva aggiunto al disegno un infantile schizzo di un grosso martello simile a quello dei cartoni animati, con tanto di “100Kg” scritto sul fianco, che percuoteva con forza i sostegni di una delle perle, mentre una specie di stecca che era un piede di porco (identificabile dalla scritta “piedde di pocco” lì sopra) faceva leva per estrarla.
- Bhè, può anche andare bene.- disse Devon - Dovremo usare la magia per non essere costretti a toccarli, ma è un’idea ottima. Non credo che ci abbiano pensato.-
Si voltò verso la sirena, con la chiara intenzione di complimentarsi e ringraziarla. Poi però vide che stava lottando contro lo sbattiuova per districarselo dai capelli e lasciò perdere.

- Sappiamo come entrare, ma in che modo li affrontiamo?- domandò Skin - Sono tredici, e noi siamo in nove, ed hanno poteri molto forti, superiori a quelli di un semplice apprendista o Emissario delle Ombre.-
- Ha ragione Skin.- annuì Darth - Noi quattro possiamo anche essere al loro livello, nelle giuste circostanze, ma sono in troppi.-
- Questo può essere un problema.- annuì Timmi - Qualcuno ha delle idee?-
- Mescola, mescola, mescola il mazzo…- canticchiò la sirena dalla finestra - Mescola, rimescola, e diventi pazzo…-
- Che stai farneticando?- le chiese seccamente lui - Vuoi una dose? Spiacente, non ho droga, sono un uomo di legge.-
- Se io somiglio a te…- disse la sirena, ignorandolo - … e te somigli a te… chi di noi due e te? E te chi di noi due sei?-
Il mezzodemone sgranò gli occhi e guardò gli altri, che sembravano aver capito quanto lui.
- Cosa?- chiese.
- Io e te, diversi noi siamo… io e te, uguali appariamo…- canticchiò la sirena - Se me e te uguali sembriamo, da niente e nessuno esser riconosciuti possiamo…-
- Insomma, vuoi parlare chiaro?- sbuffò lui.
- Credo stia dicendo che dovremmo camuffarci tutti allo stesso modo.- disse Xander, inarcando un sopraciglio - Ma non mi sembra una buona idea… se anche apparissimo uguali gli uni agli altri, rimarremmo lo stesso in inferiorità numerica.-
- Già, saremmo nella stessa situazione.- annuì Skin.
- Io non credo che stia dicendo proprio questo…- disse Trys, alzandosi - Un secondo…-
Lui e la sirena parlottarono a bassa voce tra loro per qualche minuto, senza che nessuno di loro potesse sentire una sola parola. Poi, quando ebbero finito, lei si rimise a guardare il cielo e il Folletto si rimise a sedere.
- Okay.- disse - In pratica, ci sta  suggerendo di assumere lo stesso aspetto dei tredici membri dell’alleanza, così da mescolarci tra di loro.-
- Ma se ne accorgeranno.- obbiettò Alis - Siamo in nove, e loro tredici. Loro sono troppo pochi per non rendersene conto, e noi troppi per passare inosservati.-
- Non se facciamo un po’ di parapiglia.- ribatté Trys, per poi rivolgersi a Timmi - Possiamo irrompere, lanciare qualcosa che faccia veramente casino e li distragga dalla porta. Così, mentre strisciamo alle loro spalle, saranno troppo impegnati a capire cosa li ha colpiti per notare il camuffamento.-
Darth annuì, imitato da Skin.
- Sì, mi piace.- disse il Fantasma - Potrebbe funzionare, se ce la giochiamo bene.-
- Allora d’accordo.- disse Timmi, un po’ stanco. Guardò l’orologio, sospirando - Sentite, è tardi e siamo stanchi. Io direi di andare a letto, di ripassare il piano domani e poi di partire il giorno dopo. Ci state?-
Tutti si dissero d’accordo, ed andarono ognuno a casa propria. Rimasero da lui soltanto Miley, la sirena e Devon, al quale il mezzodemone preparò l’ultima stanza per gli ospiti ancora libera. Ognuno di loro dormì della grossa fino al giorno dopo e, tanto per stare sicuro, Timmi si chiuse a chiave nella sua camera.

Ringrazio come sempre i miei lettori, in particolare Ely79, _Arse_ e RahizelRathalos, che seguono la storia.

   
 
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