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Autore: cheekbones    15/01/2012    7 recensioni
Quando suonò la campanella allargò il sorriso, aspettando che Calliope uscisse.
La vide immediamente: i suoi capelli rossi e la pelle lattea spiccavano su tutti gli altri. Spesso si domandava cosa avevano quegli adolescenti in testa, per escluderla in quel modo, visto che era bellissima - e sentiva chiaramente l'effetto che questa faceva ai ragazzi quando gli passava solo di fianco. Era la superstizione che bloccava la maggior parte degli esseri umani a tenere lontane le Cumberbacht. Ma se quella stessa superstizione teneva lontani i maschi da Callie, a lui andava più che bene.
- Ma non era geloso, era solo questione di principio.
Genere: Commedia, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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strega

greg
Greg

 

- Bene, allora, hai rispettato la prima regola di un bravo poliziotto:
assicurati, quando hai finito il turno, di tornare a casa vivo.
Fine della lezione
 
tratto da 'Gli Intoccabili'
 
 
 
Quando hai trentaquattro anni e un figlio di sei che aspetta tutti i weekend il tuo rientro, quando hai una ex moglie ricca sfondata che ti tartassa con gli alimenti, quando il tuo partner sul lavoro è Billie Wesson, è un dato certo che la tua vita sia oltremodo stressante.
Greg faceva il poliziotto praticamente da sempre ed era l'unica cosa che gli riusciva bene; dopo anni ed anni di lavoro era riuscito a diventare detective abbastanza presto e si era fatto apprezzare da tutto il corpo della polizia di Edimburgo.
Certo, la sua vita non era tutte rose e fiori. Ad essere precisi, tutto era precipitato quando, alla veneranda età di ventitrè anni, aveva deciso di sposare Lanie Scott, la figlia di un ricco ereditiere conosciuta all'Università. Con lei aveva resistito qualche anno e poi si erano separati – più che altro per colpa di quella sciroccata della sua ex moglie, viziata e petulante com'era. La nascita di Charlie era stata una benedizione in molti sensi, visto che era stata la molla per lasciare sua madre; inutile dire che le ire della famiglia Scott si erano concentrate tutte su di lui, spillandogli quasi mezzo stipendo al mese, ma alla fine Greg viveva solo per suo figlio. Charlie era, forse, l'unico essere umano che contava su di lui e che lo vedeva come un eroe senza macchia e senza paura: lui e Lanie avevano evitato di far ricadere su di lui la separazione e le cose andavano abbastanza bene – certo, era del parere che vedeva suo figlio troppo poco.
Ad ogni modo, oltre alla zanzara Lanie, c'era un altro dramma nella vita di Greg, che aveva a che fare proprio con la sua unica gioia: fare il poliziotto. Non aveva mai avuto, infatti, partner donna da capire e comprendere. Due anni prima, però, gli era stata affidata la scapestrata Belinda 'Billie' Wesson.
Inizialmente gli era sembrata una pazza: non era affatto brutta, ma si conciava come se fosse un maschiaccio, sparava parolacce a raffica ed aveva il grilletto facile; senza contare il suo assurdo problema di fiducia – la sua pistola era l'unica cosa su cui contava.
Tutti i giorni Greg si rodeva il fegato per aver a che fare con un tipetto del genere, letale proprio come l'arma di cui portava il cognome.
Per non parlare, inoltre, dell'omicidio che gli era capitato quella stessa mattina.
"Cazzo, scotta!" urlò una voce, molto poco finemente. Nel suo ufficio, voltato verso il piccolo grafico che aveva fatto del nuovo caso, Greg non ebbe neanche bisogno di voltarsi verso la porta. Poteva sentire i passi cadenzati degli anfibi e quella voce era troppo familiare.
"Buongiorno Billie" sospirò, allungando la mano per prendere il caffè.
"Parker" lo salutò e gli mise in mano la sua tazza, per poi rivolgere gli occhi alla lavagna.
"Nuovo caso?" domandò la donna, sedendosi sulla scrivania giusto accanto a lui.
Greg mugugnò qualcosa, poi si voltò verso di lei stupefatto: "Billie! Ma siamo a Novembre!" e indicò sconvolto la sua canotta.
Billie alzò le spalle, infastidita: "Ma un pò di cazzi tuoi?!"
"Siamo di buon umore, vedo" le fece una smorfia fintamente carina. "Comunque, visto che stamattina te la sei presa comoda, non hai potuto vedere il cadavere del secolo: prima gli hanno staccato la testa, poi tolto il cuore"
Billie fischiò: "Merda!"
"Esattamente, per una volta in vita mia apprezzo le tue paroline poetiche" le sfilò dalla fondina la pistola d'ordinanza, come faceva sempre. Nel farlo le sfiorò i fianchi larghi e pensò che non doveva essere poi tanto male, la Wesson.
"La smetti di togliermi la pistola?"
"Sei un pericolo pubblico, Bills. Ancora mi chiedono se mi hai sparato davvero" scosse la testa e si sedette alla sua scrivania, di fronte alla lavagna e proprio accanto quella della collega. Posò la pistola in un cassetto – gliela ridarò a fine turno. Se ci arriviamo, a fine turno.
"Chi è la vittima?" Billie tirò su col naso, nell'evitare di aggredire verbalmente il suo collega.
"Robert Castaldo, italo-americano" sbadigliò, bevendo un sorso del caffè portatogli dalla collega. "Era un venticinquenne dedito al lavoro"
"Dove lavorava?"
Greg indicò col capo un volantino appeso alla lavagna: "Pizzeria Castaldo, che la pizza te la tiene in caldo!" canticchiò, ridendo di sè stesso.
Billie finse un conato di vomito e si sedette alla sua scrivania: "Attività di famiglia, quindi"
"Già e non aveva una ragazza, aveva abbandonato il college e... la sua vita era la pizza. Letteralmente"
"Che prove hanno trovato quelli della scientifica?"
Greg si stiracchiò sulla sedia e si concentrò sulla foto della vittima: "Nulla"
"Cosa?" Billie si accigliò. "Non è possibile"
"Lo è, invece. Ti dico che non hanno trovato nulla. Nulla di nulla. Zero. Nain. Negativ..."
"Ho capito, Greg" alzò gli occhi al cielo. "E ora che si fa?"
"Quello che facciamo sempre, Wesson" l'uomo si alzò, le lanciò la pistola e prese la sua. "Indaghiamo"

La famiglia Castaldo era stata molto disponibile, ma i due detective non ne avevano ricavato nulla di fatto; Billie aveva insistito per vedere la scena del delitto (si vantava di avere un fiuto speciale per i casi irrisolvibili), nella speranza di trovare qualcosa sfuggito ai suoi colleghi.
Per quanto riguardava Greg, mentre osservava la sua collega attivare il fiato da segugio, pensava di dover rivolgere la sua attenzione al traffico d'organi - perchè se gli avevano strappato il cuore un motivo ci doveva pur essere!, e anche ai serial killer e alle morti sospette avvenute nel circondariato, per trovare qualche affinità con il loro caso. A Greg pareva ovvio che non avesse a che fare con il giovane Castaldo, almeno non direttamente: era stato un caso, una fatalità, che lui si trovasse da solo in casa, quella stessa notte.
Rise di Billie che gattonava sul tappeto persiano dell'appartamento di proprietà della vittima.
"A cosa ci può servire farti sporcare i jeans?" incrociò le braccia al petto, prendendola evidentemente in giro.
"Senti, damerino dei miei stivali, evita di usare l'ironia del cazzo che ti ritrovi, perchè ti stacco gli attributi e mi ci faccio una collana" commentò distrattamente la Wesson, mentre si rialzava in piedi pensierosa.
A quella minaccia, Greg tossicchiò e si sistemò la cravatta, preoccupato: sapeva per esperienza personale che le minacce di Billie potevano rivelarsi assurdamente veritiere. "Che c'è?" le chiese, invece.
"Non senti... non..." sbuffò. "C'è un odore strano che non riesco a..."
Greg inspirò: "Sembra... muffa?"
"No, non sono case da muffa, queste. Si, antiche, ma tenute abbastanza bene, in fondo ci viveva un ragazzo giovane, non avrebbe mai permesso che la muffa incrostasse le pareti. Non ne vedo neanche traccia..."
Greg alzò le mani in segno di resa. "Hai ragione, ma non riesco a capire!"
"Formaggio" trillò Billie, agitando la pistola. Greg la guardò preoccupato: "Hai messo la sicura, vero?"
"E' formaggio, Greg! Pecorino o... gorgonzola... non ne capisco molto" si grattò la testa.
"Forse hai ragione, sarà pecorino"
"Vabbè. In ogni caso, a cosa ci può servire? Avrà mangiato pesante, prima di morire!" la detective alzò le spalle e uscì dalla casa.
Greg, invece, osservò curioso le pareti e tornò ad inspirare col naso. "Mh. Non è detto che sia irrilevante..." mormorò e lo segnò sul taccuino.
Sperava in una botta di fortuna -o, per dirla alla Wesson, una grossissima botta di culo.


































Maia says:


hahahahahah eccovi le mie nuove creature, spero vi siano simpatici :) I capitoli di presentazione sono ufficialmente finiti, dal prossimo comincia l'azione. Fatemi sapere :D

 
 
  
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