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Autore: JackPortiero    16/01/2012    1 recensioni
E se TOBI IS HINATA? - by JackPortiero, l'ideatore della pazza teoria. Dopo "Amore in Codice 1", l'introduzione forse un po' pesantuccia, ma necessaria a introdurre i nostri beniamini, si passa alla storia vera e propria. Vi assicuro che vale la pena di leggerla. E' simpatica è dallo stile molto più leggero, scorrevole, e gradevole. Andiamo dunque a conoscere come era veramente la "piccola" Hinata prima della "morte" della madre: una timida ma allegra bambina; una sognatrice. E vediamo nel frattempo Tobi, "l'adulta", palesarsi proprio alla madre, e, indirettamente, al padre. E andiamo infine a scoprire qual il è il PRIMO VERO LEGAME di Naruto, e come egli concepisce il suo Sogno di essere hokage. E a momenti, per concepire questo Sogno, e per dirlo ad alta voce, si rischierà fin da subito di perderlo. Si rischierà, fin da subito, LA RIVOLUZIONE!..... Con un Danzo dietro le quinte pronto ad approfittare di ogni occasione.
Genere: Drammatico, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Hinata/Naruto
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
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- Questa storia fa parte della serie 'AMORE IN CODICE'
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NESSUNO, IL GIUDIZIO CHE ANDAVA EVITATO



"Sappi che probabilmente suo padre non pensa veramente quelle cose di Hinata, ma ha dovuto mostrarsi così (...) per proteggerla in futuro dalle regole e dal giudizio del suo clan."
"........... Eh?? Non capisco quale giudizio?"
"Nessuno, non ti preoccupare."



(.....)


"Chi prende le difese di una persona odiata, è destinato a essere odiato, giusto?"


(.....)


"Vedrai... ti dimostrerò che hai ragione su di me, che non hai corso un pericolo per niente. E quando sarò Hokage potrò venire da te a chiederti scusa e a ringraziarti."

                                                                                   

(.....)


Quando sarai Hokage? .....
keheheh.

Uzumaki, ti controllo ogni giorno della tua vita. Ti mostri allegro, ma rimane il fatto che tu e "il motivo della tua Forza" dovete stare lontani, con tutta la sofferenza che questo comporta.
E' una tortura che mascheri bene. Anche a te stesso. Lo era da subito. Non hai mai potuto, e quindi voluto, pensare a lei come alla parte fondamentale del tuo Sogno.

Hai dovuto sempre più alleggerire il peso di quel "potrò venire da te". A poter dire un "ti amo" senza che il mondo possa estorcertelo.

Finché non è stata lei a dirtelo, a venire da te per prima, fregandosene delle regole. Sacrificandosi per non farti morire senza prima aver sentito quelle due parole.
E tu... hai dovuto esigere disperatamente il mio chakra per salvarla.
Perché se la tua amica morisse assassinata senza amore per colpa del mondo, questo causerebbe troppo Odio nella tua vita.

La guerra non farà altro che portarti sempre più vicino a quel momento.

Questo è successo, a quella donna. Vederti assassinato senza amore per colpa del mondo. E io ho deciso di aiutarla, di essere un tutt'uno con lei, perché mi ha chiesto come mi chiamavo.
E perché non ha preteso il chakra della Volpe, ma ha chiesto l'aiuto di Kurama.
La Volpe non sarebbe mai caduta così in basso da farsi influenzare da un bambino, ma Kurama sì.
E la guerra che 
quella donna sta scatenando per te, è una guerra di soldati che ci sarebbe comunque stata, e che ti porterà a rinunciare a tutto e a scatenare una guerra morale per la ragazza.


Hokage..... keheheh.


*****


Il mio cuore di bambino aveva già capito perfettamente che questo Sogno era "grazie a te".
Ma non poteva andare in giro a dire a tutti che era solo "per te".
E alla fine dovrà ammettere a se stesso che..... "sei te".

Io avevo compreso fin dall'inizio che c'era una persona bellissima e speciale che mi guardava con occhi diversi.
Come fare a non notarla? Non sono uno stupido e non cercavo altro... Mi guardavo attorno, e scorgevo solo odio, derisione e sfiducia.

Ma tu hai creduto in me fin dall'inizio. Non hai mai riso di me. Mi guardavi sempre le spalle coi tuoi sentimenti.
E io..... avrei sempre voluto parlare di più con te. Stare in tua compagnia il più a lungo possibile, finché anche tu lo volevi.

Eri adorabile, vederti mi riempiva di gioia, il mio vero desiderio di bambino non era essere "l'Hokage di tutti", ma essere "il tuo Eroe".
Ma non potevo... non potevo.....
Ho compreso presto chi eri... una Hyuga, LA BELLA principessa delle fiabe.
Ho saputo a tradimento chi ero io... il Kyuubi, LA BESTIA dei film dell'orrore.
Semplicemente, ho capito da subito che non eri cosa per me. Che eri troppo. Che stare al tuo fianco significava esporti alla mia stessa ignobile sorte.

E IO AVEVO RIBREZZO... RIBREZZO IMMAGINANDO IL TUO VOLTO SEGNATO IN FRONTE e GLI OCCHI PER SEMPRE BAGNATI DAL RINNEGAMENTO.

Io... mai e poi mai ti avrei permesso di farti odiare a causa mia, e di farti chiamare reietta e perdente come me. Io volevo proteggerti dal mondo intero!

Io non ero cieco, ti ho vista perfettamente. Quando in classe facevo una figuraccia e tutti ridevano di me, li guardavo tutti con odio tranne te, perché sapevo che eri triste.
In tre anni di accademia è sempre stato così.
E io li odiavo per questo, perché TU eri triste. Perché non potevo mai avvicinarmi a te, altrimenti avrebbero riso anche di te.
E perché ti deludevo, e facevo l'ennesima figuraccia davanti a te, col terrore di perdere prima o poi la tua stima.

E IO AVEVO ORRORE... ORRORE IMMAGINANDO IL TUO VOLTO SCOMPOSTO PER LA PRIMA VOLTA E PER SEMPRE IN UNA RISATA DENIGRATORIA.

Io volevo che le cose rimanessero sempre così. Che il nostro Legame fosse come te, trasparente come il vetro, e non tramutasse mai nella tua Infelicità o in una mia Derisione.

Impalpabile, ma radicato nel mio cuore, non l'ho mai coltivato come avrei voluto... Per paura di perderlo, per paura di far affondare te, o di bruciare io.
Sono stato un egoista, non ho creduto in te fino in fondo. Volevo stupirti diventando Hokage alla fine, per potermi finalmente confessare.
Io ho dovuto nascondere sempre più tutte queste verità, finendo per ingannare persino me stesso.
Nessuno mi spiegava le cose e ho preferito convincermi che eri la sorellina minore da proteggere a distanza con la forza del mio Esempio.

Ho preferito fingere.
Raccontare di voler diventare "l'Hokage di tutti" quelli che mi odiavano.
Dimenticando a poco a poco di voler essere "l'Eroe" della persona che mi ama.


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Naruto-kun(1), non essere così duro con te stesso. Non sei un egoista, hai solo avuto paura per me...
Io so bene che volevi  solo e unicamente difendermi da quel giudizio del mio clan. Il giudizio di essere Nessuno.
Anche per questo non voglio mostrarmi. Mai e poi mai vorrei arrivasse un momento simile!
Per non farti vedere..... la "mia croce". Non voglio farti pensare neanche per un momento, che tu abbia fallito.

Io, ho fallito. Io che non c'ero quel giorno a proteggerti dalla "tua croce" con mie parole.




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1. Qua parla, o meglio pensa, l'Hinata adulta della vera realtà. (era da un po' che non si vedeva)
 
  
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