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Autore: pallina90    18/01/2012    15 recensioni
Era arrivato il giorno che più avevo atteso da quando avevo saputo di dover interpretare Odette:il giorno della prima de ‘Il lago dei cigni’.
Quella sera però,quando si aprì il sipario,una lacrima solitaria lambì il mio viso,ma poi mi voltai a guardare il motivo per cui non ero sul palco,ma seduta in platea,e un sorriso spontaneo nacque sul mio viso
se vi ho incuriosito passate a leggere ;)
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Altro personaggio, Rosalie Hale | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Buon pomeriggio ragazze, non vi rubo altro tempo, ci leggiamo sotto. Solo una piccola cosa: l’epilogo è ambientato un anno dopo l’ultimo capitolo e copre più o meno otto mesi della loro vita.

Un abbraccio speciale ad Ale e i miei nipotini, e alla mia sorellona ;)

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EPILOGO 

 

http://www.youtube.com/watch?v=1WyS4BEQ-sY

 
Una musica proveniva dall’interno di quella casa sconosciuta: era una canzone bellissima, dolce.

Con mano tremante Bella infilò le chiavi nella serratura della porta, senza sapere cosa l’avrebbe attesa.  Aveva  trovato le chiavi quella mattina sul tavolo della cucina, con accanto un biglietto in cui vi era scritto l’indirizzo di questa abitazione. In un primo momento Bella  non sapeva cosa fare, c’era Matthew che ancora dormiva e non sapeva a chi lasciarlo, ma poi il campanello di casa sua suonò e comparve Tanya, che naturalmente si offrì di tenere suo nipote: a quel punto fu chiaro che Edward aveva combinato qualcosa e il ricordo dell’ultima sorpresa ricevuta le accelerò  nuovamente il battito del cuore.

Quando la porta si aprì rimase sconcertata a fissare il pavimento: un sentiero di petali di rosa la conduceva in una stanza della casa. Varcò la soglia di casa, decisa a seguire quel sentiero, e quando arrivò in cucina sorrise nel vedere quello che campeggiava al centro del tavolo: una tazzina di caffè.

E poi le sue mani le avvolsero i fianchi e prese a sussurrarle all’orecchio le parole della canzone

“ Voglio far con te, l'amore vero quello che, che non abbiamo fatto mai… ” la fece voltare verso di lui, e poggiò la propria fronte sulla sua e guardandola intensamente negli occhi, continuò “ Quello che adesso so

di poter fare solo con te…  ” e la baciò: un bacio lento, dolce, passionale, intenso, come se con quello volesse comunicarle il suo amore, le volesse far capire che lui non l’avrebbe più abbandonata.

Velocemente il bacio si trasformò, divenne più urgente, le loro mani corsero ad accarezzare il corpo dell’altro, si liberarono dei vestiti e si amarono lì, sul pavimento della cucina, cullati dalle note di quella bellissima canzone.

Dopo ore passate a coccolarsi e amarsi, Bella si rese conto che non sapeva di chi fosse quella casa.

“ Edward ma cosa ci facciamo qui? Di chi è la casa? ” Temeva potessero scoprirli.

Lui sorrise “ Nostra. ” Decretò, come se fosse la cosa più semplice da intuire

“ Come sarebbe a dire? ” Bella era sorpresa, non le aveva detto che aveva intenzione di comprare una casa.

Edward le prese il volto fra le mani e la guardò felice.

“ Nostra. L’ho comprata perché è qui che voglio costruire la mia famiglia con te, amore mio. E’ vero che stavamo benissimo a casa tua, ma volevo fare qualcosa per noi e da bravo compagno ho pensato che comprare la casa per la nostra famiglia fosse il primo passo per la nostra lunga vita insieme. Devo pur fare qualcosa di concreto o sembrerà che in casa sia tu a portare i pantaloni. ” Scherzò Edward.

“ Che stupido che sei. ” Disse Bella scuotendo la testa.

“ Ma tu ami questo stupido. ” Replicò lui e la baciò, perdendosi nuovamente nella dolcezza di quel gesto.

 

****

Bella si distese sul fianco dandogli le spalle e Edward subito si avvicinò. Iniziò a baciarle il collo, e a lasciar vagare le proprie mani sulle sue gambe.

“ Edward stasera non mi va. ” Disse, prima che la voglia nascesse in lei. Da quando avevano deciso di abitare insieme quella era la prima volta che Bella rifiutava di fare l’amore con Edward; immaginava che lui ci sarebbe rimasto male, ma aveva altri pensieri per la testa e non sarebbe mai riuscita a lasciarsi andare.

“ Dai tesoro, prometto che facciamo piano, e poi Matthew finora non si è mai svegliato. ” Sussurrò Edward al suo orecchio, con voce roca, ripensando alle volte in cui avevano rischiato che il loro piccolino li trovasse in atteggiamenti compromettenti, quando la notte sgattaiolava nel lettone subito dopo aver fatto un brutto sogno, e poi lo lambì con la propria lingua.

“ Edward ho detto no. ” Disse Bella con voce ferma e lui si bloccò, quasi non respirava.

L’ansia cominciò ad attanagliarlo: per quale motivo la sua donna stava rifiutando di fare l’amore? Cercò di capire il motivo di tale atteggiamento, ma non gli venne in mente nulla, nessunissima cosa alla quale appigliarsi per capire per quale motivo lei sembrasse essere arrabbiata con lui.

Bella prese la sua mano, continuando a restare distesa sul fianco, la intrecciò alla propria e la posò sulla sua pancia. A quel gesto Edward sorrise, non era arrabbiata con lui, e si rilassò un po’, ma continuava a non capirla.

E fu in quel momento che Bella sganciò la sua bomba “ Io e lui siamo stanchi. ”

Edward si irrigidì, e stavolta trattenne realmente il respiro: Bella aveva appena parlato al plurale e visto che nella stanza oltre loro due non c’era nessuno, quel lui si riferiva sicuramente a qualcuno che era presente, ma non fisicamente. Il suo cuore aveva capito cosa volesse dire la sua donna con quella frase, ma il suo cervello stava impiegando più tempo del previsto ad elaborare quel concetto. Dopo quelle che a Bella parvero ore, e stavano rischiando di trasportarla nell’angoscia più nera, temendo che pure stavolta Edward non sarebbe stato contento della gravidanza, in fondo non avevano mai accennato all’argomento, avevano parlato di allargare la famiglia in futuro, ma non c’era nulla di concreto ancora, lui si decise a parlare.

“ Cosa vuoi dire? ”

“ Sono incinta Edward, aspettiamo un bambino. ”

“ Ne sei sicura, vero? ” La sua voce vibrava, ma dal suo viso non traspariva alcuna emozione e Bella non riusciva a capire se fosse per la paura o l’emozione, e nascose il volto nel cuscino. Voleva anche nascondere la delusione e il dolore che quella frase le aveva provocato.

“ Sì. So che non ne abbiamo parlato, che forse è presto, ma è successo Edward. La colpa non è di nessuno di noi. ” Tentò di giustificarsi, ma a quel punto lui la fece voltare verso di sé e le sollevò il viso, mettendole due dita sotto il mento.  Poggiò le proprie labbra sulle sue senza dirle nulla, un bacio a stampo, delicato e appena accennato. Quando si staccò la guardò a lungo negli occhi e poi disse le parole che Bella aveva sperato di sentire da subito.

“ E’ la sorpresa più bella che potessi farmi. ” sussurrò e riprese a baciarla, ma stavolta lei non lo fermò.

 

****

 Bella era nello studio del ginecologo per fare la prima ecografia, ma questa volta non era sola: a stringerle la mano c’era Edward, nervoso come poche volta lo avevo visto, e in braccio a lui il piccolo Matthew che non capiva cosa stessero facendo lì. I due genitori non avevano trovato un modo adatto per dirgli che presto non sarebbe più stato l’unico bimbo in casa, e così avevano pensato di fargli conoscere direttamente il fratellino durante la prima ecografia.

Matthew guardava tutto con la curiosità tipica dei bambini, ponendo duemila domande a cui Bella ed Edward rispondevamo pazienti in attesa che arrivasse il dottore.

 Quando entrò nella stanza Edward per far calmare il figlio gli disse “ Adesso fai il bravo, se no il dottore ti fa la puntura. ” e Matthew si accoccolò sul suo petto, nascondendo il visino nell’incavo della spalla del suo papà.

“ Signora sollevi la maglietta che cominciamo. ”  Bella fece come le disse il medico e quello le spalmò sulla pancia il gel, per poi poggiarle il sondino e iniziare l’ecografia. Edward sapeva che quell’esame non era per nulla pericoloso, che non avrebbe causato nessun dolore né a Bella né tantomeno al bambino, ma non riusciva proprio a stare tranquillo: aveva il terrore che il medico potesse trovare qualcosa che non andasse. Nel giro di pochi istanti sullo schermo comparve il loro futuro bambino e anche se ancora non era possibile identificare nulla, per Edward quella fu una prova tangibile che il frutto dell’amore suo e di Bella esistesse davvero.

“ Potete stare tranquilli è tutto nella norma. La gravidanza procede bene e le funzioni vitali sono ottime. L’embrione è di tre settimane, quindi le consiglio di stare attenta durante questo periodo, eviti sforzi inutili e stress emotivi e tra meno di nove mesi avrà un altro piccolino a cui badare. ” A quelle parole Edward si rilassò definitivamente.

“ Papà cosa è quello lì? ” Matthew con la sua domanda diede ai genitori l’opportunità di dirgli che presto avrebbe avuto un fratellino o una sorellina con cui giocare. Il medico intuì che avrebbero avuto un po’ da discutere e molto gentilmente li lasciò soli.

“ Amore della mamma quello che vedi sul televisore sarà il tuo fratellino o sorellina. ” Disse Bella, accarezzando la testolina del figlio.

Gli occhi di Matthew si spalancarono sorpresi e dopo aver osservato meglio lo schermo chiese “ E ora dov’è? ”

“ Nella pancia della mamma. ” Rispose Edward aiutando Bella a ripulirsi dal gel.

“ E quando esse? Io voio giocale con lui. ” Risero felici a quella sua insistenza, e Bella lo prese in braccio, stringendoselo forte al petto.

“ Ci vorrà un pochino tesoro. Adesso è troppo piccolo per uscire, è come un pesciolino e ha bisogno di stare al caldo nella pancia della mamma, ma presto poi potrai giocarci. ”

“ Va bene. Ora andiamo a mangiale il gelato? ” E così dicendo uscirono dallo studio del dottore e andarono a comprare il gelato che gli avevano promesso.

 

 

 

*****

“ E così la fata turchina trasformò Pinocchio in un bambino vero, e lui e il suo papà vissero per sempre felici e contenti. ”  Bella chiuse il libro di fiabe e guardò Matthew accoccolato accanto a lei: i suoi occhioni erano ancora aperti e ciò non era un buon segno.

“ Ancora. ” Esclamò felice il bambino, ma Edward si avvicinò a loro e lo fece sdraiare sul suo petto.  

“ Piccolino è ora di andare a fare la nanna. È tardi e anche la mamma è stanca. ”

“ Pelò tu vieni con me? ” Matthew aveva una paura matta che dall’armadio potesse uscire un mostro, e Edward tutte le sere gli faceva compagnia fino a quando non si addormentava, anche se ogni tanto si intrufolava nel lettone di mamma e papà nel bel mezzo della notte.

“ Certo amore di papà! Forza saluta la mamma e andiamo. ” Matthew  si avvicinò a Bella nuovamente e le gettò le braccia al collo, lasciandole un bacio con lo schiocco sulla guancia e sussurrando “ Notte mamma. ” Lei gli arruffò i capelli e lo coccolò un po’, poi il piccolo si allontanò da lei e si posizionò all’altezza del suo ventre, sollevandole il pigiama in modo da scoprirle la pancia, e con le sue braccine tentò di circondare il suo pancione di otto mesi.

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“ Buonanotte sorellina. ” Disse in direzione dell’ombelico e poi vi lasciò un bacio. Ogni volta che Matthew parlava con la sua sorellina, a Bella salivano le lacrime agli occhi: era dolcissimo suo figlio, e mai una volta era stato geloso del nuovo arrivo in casa.

Edward lo prese in braccio e insieme andarono in camera sua.

Con qualche difficoltà Bella si alzò dal letto e andò in bagno per prepararsi per la notte: fece per la milionesima volta la pipì e poi si lavò i denti. Tornando in camera fu avvolta dalle note di “ Buongiorno bell’anima ” e Edward, sdraiato sul letto, allungò la propria mano verso la sua e l’aiutò ad accoccolarsi sul suo petto. Prese ad accarezzarle il pancione, facendo anche calmare la piccolina che era abbastanza irrequieta la notte, tanto da non fare dormire la sua mamma alcune sere. Bella si mise semi seduta e Edward si abbassò fino a raggiungere il pancione “ Ciao piccolina. Come stai? Ti piace questa canzone? Sai, tu sei nata mentre io e la tua mamma la ascoltavamo. ” E per tutta risposta la piccola diede un calcio proprio dove Edward teneva la mano. Risero felici, sentendo come la piccola interagiva già con loro, e poi guardandosi negli occhi si persero in un lungo bacio, prima di sdraiarsi e assumere la loro posizione preferita per dormire: Bella con la schiena poggiata sul petto di Edward, e lui che le cingeva il pancione amorevolmente.

 

 

*******

“ Pronta? ”

“ Ti sembro pronta?! ”

“ Suvvia Bella, non essere così nervosa. ” Le disse Alice

“ Come fai tu ad essere tanto calma? ”

“ Cosa vuoi che sia, è solo un matrimonio. ” Era impazzita la sua amica, Bella ci poteva mettere la mano sul fuoco.

“ Come fai a dire è solo un matrimonio? ”

Alice alzò gli occhi al cielo prima di risponderle  “ Io e Jazz conviviamo già da due anni, è solo una formalità. E poi sono io quella che dovrebbe essere nervosa. Sono io la sposa, mica tu. ”

“ Ma tu non sembri una mongolfiera. ” Obiettò Bella.

Alice sbuffò “ Infatti non sei una mongolfiera, sei incinta di otto, quasi nove mesi e io sono la persona più felice del mondo perché avrò una nipotina a cui comprare montagne di vestitini e sto per sposarmi, se ti decidi ad uscire da questa stanza. ”

Bella annuì leggermente più calma, e dopo aver preso un profondo respiro entrò in chiesa, preceduta dalle figlie di Rose, bellissime nei loro vestitini, che lanciavano petali di rosa lungo il loro cammino, mentre le note di Pachbel iniziarono ad aleggiare nell’aria. Sorrise incoraggiante ad un nervosissimo Jasper e si mise al suo posto, salutando con la mano un allegrissimo Matthew, che non  stava un attimo fermo seduto in braccio ad Edward.

Quando entrò Alice tutti rimasero senza fiato, era radiosa come mai lo era stata.

La cerimonia si svolse senza intoppi, almeno fino a quando Matthew  non si rifiutò di consegnare al prete le fedi nuziali; Edward tentò in tutti i modi di toglierle dalle mani, ma si rischiava una crisi di pianto in piena regola. Alla fine Emmett riuscì a corromperlo con delle caramelle.

Le promesse di Alice e Jasper furono bellissime e i due sposi non smisero un attimo di guardarsi negli occhi, lucidi e splendenti, ma nessuno dei due versò una lacrima; in compenso ci pensarono Bella e Rosalie.

Dopo il ricevimento, che fu impeccabile come aveva previsto la sposa, Bella passò il resto della serata a ballare tra le braccia di Edward, o meglio ad ondeggiare sul posto, viste le dimensioni del pancione e delle sue caviglie, che cominciavano ad accusare sintomi di stanchezza.

“ Ti ho già detto quanto sei bella oggi? ”

Bella arrossì “ Grazie. ”

“ E’ la pura verità. ”

Rimasero per un po’ in silenzio, poi Edward le disse “ Aspetta un attimo qui. ” E senza che Bella potesse ribattere, la lasciò in mezzo alla pista.

Edward si diresse dai neo sposi e chiese loro se avesse potuto mettere in atto la sua sorpresa adesso; per loro andava benissimo. Alice lo abbracciò calorosamente, per infondergli coraggio,  e gli sussurrò “ Andrà tutto bene,vedrai. ” Poi fece segno al dj di abbassare la musica, mentre Bella, da lontano, guardava quegli strani movimenti senza capire nulla di quello che stava per accadere.

Improvvisamente un faretto la illuminò e lei rimase disorientata, cosa stava succedendo? Le note di  

“ River flows in your  ” di Yiruma si diffusero nella sala, e Bella rimase piacevolmente sconvolta quando fece caso che era proprio Edward a suonare la melodia al piano; sapeva che da piccolo i genitori lo avevano iscritto al conservatorio perché imparasse a suonare quello strumento, ma era la prima volta che lo sentiva suonare ed era bravissimo. Con il busto leggermente piegato in avanti, eseguiva il brano a memoria, senza bisogno di spartiti, ed a occhi chiusi, aprendoli solo ogni tanto per rivolgerle uno sguardo carico d’amore. Quando la canzone finì, il suo compagno prese a parlare e lei credé di morire dalla felicità.

“ Amore mio, credo che questa canzone rappresenti perfettamente quello che io provo per te. Hai reso la mia vita speciale, piena e rigogliosa come questa melodia, donandomi due creature bellissime. Mi hai aiutato nei momenti più difficili senza abbandonarmi mai. Ti sei affidata completamente a me e di questo ti ringrazio. Adesso mi manca un’ultima cosa per essere l’uomo più felice di questa terra: Bella vuoi diventare mia moglie? ” E in quel momento il piccolo Matthew si diresse dalla sua mamma tenendo tra le mani una scatolina in velluto blu contenente un piccolo anello di oro bianco.

 Bella riuscì semplicemente ad annuire più volte, tante erano le lacrime e i singhiozzi che le scuotevano il petto; velocemente Edward fu da lei, e Bella incollò febbrilmente le sue labbra a quelle di lui. Quando si staccarono, Edward prese l’anello dallo scatolino e lo infilò all’anulare di lei, poi prese in braccio Matthew e si strinsero tutti e quattro in un abbraccio. La donna, con la fronte poggiata a quella dell’uomo, lo guardò a lungo negli occhi, per poi sussurrare “ Per sempre. ” E poggiare nuovamente le labbra su quelle del futuro marito.

 Non si curarono delle altre persone presenti in sala, né degli applausi che partirono: in quel momento erano solo loro, e la bellissima famiglia che stavano creando insieme.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

GRAZIE! Grazie a tutti di vero cuore per tutto l’appoggio e le belle parole che avete speso per questa storia. Non credevo che potesse mai darmi tante soddisfazioni scrivere e invece mi sono dovuta ricredere quando, più di una volta, le lacrime hanno avuto il sopravvento leggendo delle recensioni veramente bellissime: le porterò sempre con me!

E’ meraviglioso per me vedere come anche voi vi siate affezionate a questa storia e quanto vi dispiaccia che sia finita, ma come dice Aleswan tutto quello che è bello prima o poi finisce. Spero solo che l’epilogo non vi abbia deluse e vi abbia fatto sorridere. So per certo che avreste voluto leggere altro, soprattutto avreste voluto che il matrimonio fosse con altri sposi al posto di Alice e Jasper, ma abbiate fede ;) se fate caso non ho messo la spunta “ completa ” nella storia…

Ok, non sono brava a fare discorsi e quindi la finisco qui, non credo ci siano bisogno di paroloni per dirvi che in questo momento mi tremano le mani a battere queste poche righe per ringraziarvi di tutto l’amore che avete dimostrato a me e a questa storia, nata per puro caso dalla visione di un film e cresciuta poi nella mia testa.

Un enorme abbraccio a tutti coloro che sono rimasti con me dall’inizio alla fine, a chi si è fatto sentire e a chi è invece rimasto sempre nell’ombra, siete tantissimi e citarvi tutti sarebbe impossibile.

Quindi solo questo…. “ voi siete i migliori fans di sempre! ” :D


A presto, Paola

   
 
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