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Autore: Angelus e Squall    03/09/2006    3 recensioni
Trattasi di un crossover di FF con personaggi da FFVII, da FFVIII, da FFIX, da FFX e anche da KH, senza contare alcuni nuovi. Il protagonista è Squall e all'inizio si trova nel Garden che però non è di Balamb ma di Zanarkand. Nuove coppie e famiglie un po' intrecciate, per non parlare delle armi che sono un pochino modificate (ad esempio Yuna usa l'arco, Zell la falce, ma quella lunga, mentre Rikku usa quelle della bandita del X-2). Il pianeta si chiama Gaya ed è diviso in regioni, come Spira, Lindblum, Galbadia e Arcadia. In sintesi, dimenticate quasi tutto quello che conoscete dei videogiochi Final Fantasy e tuffatevi in questo fantastico (almeno secondo noi) mix. Per il resto, leggete e, soprattutto, commentate! PS: per il significato del titolo, aspettate l'ultimo capitolo. PPS: sarebbe un rifacimento di "Dreams" di Angelus, inizialmente scritta in collaborazione con me (Squall). Poiché non l'ha continuata, abbiamo deciso di rimetterci in collaborazione e rifarla daccapo.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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1-LA VITA NEL GARDEN DI ZANARKAND

1-LA VITA NEL GARDEN DI ZANARKAND

Rosso… Nero… Sangue… Risa diaboliche…

Squall Leonheart, studente modello ed abilissimo SeeD del grande Garden di Zanarkand, si svegliò di soprassalto, cosa che ormai gli accadeva sempre più frequentemente.

«Un altro sogno…eppure sembrava così reale…di nuovo…»

Si trovava nel giardino del Garden, steso sull’erba a rilassarsi. Lui e la sua squadra erano tornati la notte prima da una missione. Non era stato affatto facile eliminare il gruppo terroristico che voleva sabotare la partita di inaugurazione del grande torneo di Blitzball. Essa si sarebbe giocata lo stesso giorno e vedeva scendere in campo la squadra vincente del torneo dell’anno prima, cioè i mitici Zanarkand Abes (capitanati dal grande Tidus Dale) ed i loro più grandi rivali: i Bevelle Stars. L’idea dei terroristi era di far esplodere lo stadio mentre le due squadre stavano giocando, ma fortunatamente una soffiata arrivò all orecchie di Cid Kramer (preside del Garden) che informò immediatamente la sua squadra numero uno (nota come Squadra Kermes) che in solo una sera, fece saltare i piani del gruppo terroristico.

Squall era ancora nel dormiveglia quando arrivò il suo amico Sora Heartilly, membro della Squadra Kermes.

«Hey Squall!»

«Hm…che c’è…?»

«Oh scusa, dormivi?» (ma vai a cagare. Nd Angelus che non apprezza tanto essere svegliato)

«No, non ti preoccupare, mi sono svegliato un paio di minuti fa…»

Sora colse il tono cupo nella voce di Squall.

«Un altro incubo?»

«Sì…– disse Squall alzandosi e svegliandosi completamente –Allora? Che c’è?»

«C’è che tu sei il comandante, per cui devi rappresentarci tutti ed andare da Cid a chiedergli se ci dà il permesso di andare a vedere la partita. Dopo tutto, se non fosse per noi, non ci sarebbe neanche una partita!»

«Già…» si erano incamminati verso l’edificio del Garden.

«Senza contare il fatto che se non chiedi a Cid la licenza, Shuyin ti ammazza!»

«Già, mi pare che fino ad ora non si sia perso neanche una partita del fratello…»

«No. Tu credi che sia invidioso di Tidus?»

«Nah, non penso. Al limite di tutte le ragazze che rimorchia!»

«Haha…» cominciò a ridere Sora.

«Basta che non lo sa Rikku…»

«Per carità!»

Erano entrati nel corridoio principale dell’accademia militare, diretti all’ascensore che li avrebbe portati all’ufficio del preside.

«A proposito di ragazze…guarda là!» fece Sora che già si immaginava la reazione del comandante.

«Irvine…» mormorò Squall con gli occhi ridotti ad una fessura.

Irvine Kinneas, tiratore scelto della Squadra Kermes, stava, tanto per cambiare, flirtando con Rinoa Leonheart, sorella di Squall.

Questi si avvicinò con passo felpato alle spalle di Irvine e gli stritolò un orecchio.

«AH!» urlò il tiratore mentre sentiva il proprio orecchio staccarsi dalla testa.

«Come devo dirtelo di lasciar stare mia sorella!»

«Ma la pianti di fare sempre il geloso! A me Irvine piace!» si lamentò Rinoa.

Squall si sentì mancare. Sora si sentì mancare il fiato per le risa. E fecero lo stesso Irvine e Rinoa quando arrivò un’altra persona che salutò Squall con un sorriso che il ragazzo giudica il più meraviglioso, divino, celestiale del mondo. Leonheart si pietrificò.

«C-c-ciao…Y-Yuna…» sorrise con una faccia da perfetto ebete (come te! Nd Angelus a Squall. Fottiti. Nd Squall ad Angelus).

A Sora, Irvine e Rinoa venne il mal di pancia per il ridere.

«Come stai? Ho saputo che ieri hai combattuto benissimo e che hai fatto fuori cento terroristi tutto da solo! Complimenti!» si congratulò Yuna che non notò assolutamente niente.

In tutto il Garden si sapeva che Squall Leonheart le moriva dietro, eppure lei non lo capì mai, anche se c’era il grande rivale di Squall, Seifer Almasy, che non perdeva occasione per deriderlo ogni volta che li vedeva insieme con frasi del tipo “Hey Leonheart, ma non è proprio stupenda la nostra deliziosa Crystal?” o cose del genere. Ovviamente lui dopo si vendicava sempre umiliandolo in duello durante le lezioni di scherma tenute dal professor Auron Blade.

«Beh…non erano p-proprio cento, erano un p-po’ di meno…e n-neanche t-tanto f-forti…»

«E smettila di fare il modesto!» gli diede una pacca Sora.

«Già! Hai fatto una strage con il tuo Renzokuken ed il Colpo Imperiale! Per non parlare dei magnificamente eseguiti incantesimi di quinto livello!» intervenne Irvine.

«Quinto livello?» si meravigliò Yuna.

«Eh già! Ultima Firada, Ultima Blizzada, Ultima Thundada… Li ha massacrati tutti! Chi carbonizzati, chi congelati e poi fatti a pezzi, chi fulminati e poi inceneriti dalla fiamma azzurra…» spiegò Irvine con gli occhi che gli brillavano.

A Squall brillava la faccia che pareva una sirena dell’ambulanza.

«La fiamma azzurra?!» Yuna era estasiata ed i suoi occhi facevano concorrenza a quelli di Irvine.

Si aggiunse infine Sora che diede il colpo di grazia al comandante che non desiderava altro che sotterrarsi.

«Sicuro! Ha spinto il potere del tuono così tanto che ha scatenato la fiamma azzurra, avessi visto il dragone di tuono che scia fiammeggiante ha lasciato!»

«Il dragone… Quanto vorrei riuscire ad eseguire anch’io una magia nera di quinto livello… Il massimo a cui riesco ad arrivare io è il terzo…» si demoralizzò Yuna.

‹Sora, Irvine, siete degli idioti.› pensò Squall.

«Ma Yuna! Tu sei un’ottima maga bianca! Io riesco ad fare solo un incantesimo curativo di quarto livello! Me la sogno io l’Ultima Energida!»

«Ma tu riesci a fare l’Energida almeno! Io solo Firaga…»

«Hey Squall!»

Squall si girò e vide chi l’aveva chiamato.

‹Shuyin! Mio salvatore!› Leonheart era estasiato per potersene andare poiché la situazione stava davvero diventando imbarazzante.

«Che c’è?»

«Sei andato da Cid?»

«Per cosa…? Ah sì, non ancora.»

«Beh muoviti! Sono le quattro! La partita è tra un ora!»

«Andate a vedere la partita?» chiese Yuna sognante e Squall, con rammarico, capì il perché:

‹Tidus…›

«Beh, volevamo, però il nostro comandante si è dimenticato di andare a chiedere la licenza al preside!» Shuyin era furibondo.

«Io ci stavo andando, però sono stato intrattenuto.»

«Sì, scusa Shuyin, è colpa mia.» si dispiacque Yuna.

A quel punto Shuyin ritrovò il buon umore nel vedere la faccia di Squall mentre cercava di convincere la ragazza che la colpa non fosse la sua.

«Beh, ora è meglio che vada.» disse Squall mentre si incamminava verso l’ufficio del preside.

«Dici che potremmo venire anche noi?» domandò Rinoa.

«Mah, non lo so, forse…» rispose soprapensiero Squall, infatti non pensò a cosa ciò volesse dire…

«Yuna, tu sei il nostro comandante, vai con Squall a chiedere il permesso.» disse poi la ragazza dai capelli corvini.

Squall si sentì nuovamente mancare.

«Ok.» e prese il ragazzo a braccetto (intanto lui era fradicio di sudore), diretta verso l’ascensore.

Inutile dirlo, gli altri ragazzi giù  ridere.

«Shuyin!» lo chiamò Squall.

«Che vuoi?»

«Vieni anche tu con noi!»

«Perché?»

«Perché se il preside ci fa qualche domanda su come facciamo a entrare nello stadio o cose del genere, puoi rispondere tu, visto che tu sei fratello di Tidus.»

«Nah, digli solo che è già tutto organizzato e che lui deve solo darci il permesso.»

«Shuyin! Questo è un ordine!»

«Bastardo…– mormorò Dale –Arrivo!» e andò a raggiungere Squall e Yuna.

I tre arrivarono all’ascensore e premettero il pulsante per andare al secondo piano.

Non appena l’ascensore raggiunse la sua destinazione, i tre uscirono e bussarono alla porta dell’ufficio.

«Avanti.» rispose Cid dall’interno.

I tre entrarono.

«Preside!» portarono la destra alla fronte in segno di saluto.

«Riposo.» disse questi alzando gli occhi dalle carte che stava leggendo.

«Leonheart e Crystal! E anche Dale, ovviamente. Cosa posso far per voi?»

«Potremmo avere una giornata di licenza?» azzardò Squall.

«Per…» chiese Cid che già si immaginava la risposta.

«Andare…» iniziò Yuna.

«…alla partita di blitz, suppongo.» finì il preside con un sorriso.

«Sì, esatto.» rispose Squall.

«E suppongo che non siate solo voi tre a chiedere la licenza, ma tutte e due le vostre squadre.»

«Sì, preside, ha nuovamente ragione.» rispose ancora una volta Squall.

«Beh, in effetti la Squadra Kermes se lo meriterebbe, visto che senza di loro la partita neanche ci sarebbe stata…»

«Sì, sì…» sorrise entusiasta Shuyin.

«Ma perché dovrei dare il permesso anche alla Squadra Bianca?»

«Beh perché, perché…» Yuna non sapeva che rispondere.

«Avanti preside, per favore!» lo supplicò Squall.

«vedete ragazzi, non è che voglia privarvi della possibilità di andare alla partita, il fatto è che se do il permesso alla Squadra Kermes nessuno può dire niente perché se lo sono meritati, ma perché dovrei darlo alla Squadra Bianca e non ad un’altra, tipo, che so, la Squadra Tempesta?»

«Perché lì c’è Seifer…» rispose secco Squall, gli occhi ridotti ad una fessura.

«Vabbè, questo non c’entra, è la prima squadra che mi è venuta in mente. Ma capite il mio problema?»

«Sì preside, certo…» disse Yuna triste che già si stava girando per andarsene.

In quel momento Squall pensò ad una cosa, una cosa che non avrebbe voluto dire ma che era l’unica possibilità che aveva per far sì che Yuna venisse alla partita.

«Si ricorda di quella missione di cui mi ha parlato la settimana scorsa, preside?» disse Squall.

«Naturalmente.» rispose Cid che, per ascoltare meglio Squall, aveva appoggiato i gomiti sulla scrivania, aveva congiunto le dita e vi aveva appoggiato il mento.

«Mi chiese di scegliere una squadra che ci avrebbe accompagnati in missione, no?»

«Sì…»

«Beh, l’ho scelta: la Squadra Bianca è perfetta. Yuna è la miglior maga bianca della scuola, per non parlare della sua maestria con l’arco, Rinoa anche è molto brava con la magia bianca e sa anche combattere bene, poi c’è Rikku che quando le prendono i cinque minuti, non la ferma più nessuno e con le sue falci è una bestia, Selphie con i suoi nunchaku e gli incantesimi di fuoco è letale, Tifa in un combattimento corpo a corpo farebbe sudare persino me, poi Kairi è incredibile con i pugnali. Potrebbero far allontanare gli abitanti dei villaggi vicini e proteggerli nel caso noi fallissimo.»

«Sì, non sarebbe un cattiva idea…»

«Di che diavolo stai parlando?» gli chiese Shuyin.

«Ve lo spiego dopo.» disse Squall con un tono ed uno sguardo che non ammettevano repliche.

«D’accordo. Allora Squadra Kermes e Squadra Bianca assegnate alla missione Gagazet di dopo domani. Entrambe le squadra hanno il resto della giornata libera. Ma vi consiglio di sbrigarvi, se non sbaglio la partita è alla 17:00»

«Sì, che ore sono?» domandò Shuyin bianco in viso.

«Le 16:45.» rispose Cid sorridendo.

«O porca…» cominciò Shuyin ma si trattenne e schizzò fuori dall’ufficio.

«Grazie preside!» dissero al contempo Squall e Yuna che salutarono ed uscirono. L’ascensore ormai era già sceso con Shuyin per ci dovettero aspettare che tornasse.

In quel momento sentirono l’altoparlante:
«Squadra Kermes e Squadra Bianca, presentarsi all’ingresso del Garden, ripeto: Squadra Kermes e Squadra Bianca, presentarsi all’ingresso del Garden.»

«Bene, così non perdiamo tempo.» constatò Squall.

«Già…» disse Yuna con la voce bassa.

Solo allora Squall si accorse di trovarsi da solo on Yuna e per questo arrossì violentemente e non guardò più la ragazza in faccia. Facendo così, però, non si accorse che lei era già del colore del rubino…

 

Non appena arrivarono al piano terra, i due ragazzi furono richiamati alla realtà dagli urli di Shuyin:

«Vi volete sbrigare, sì o no? Mancano solo dieci minuti! Tidus mi ammazza!»

«Arriviamo!– cominciò a correre Yuna –Dai Squall! Che aspetti!»

«Eh…? Ah sì, arrivo.» rispose il ragazzo ancora rosso in viso.

I due raggiunsero il resto del gruppo e così facendo, le due squadre erano al completo: Squadra Kermes: comandante Squall Leonheart, secondo in comando Cloud Strife, Shuyin Dale, Irvine Kinneas, Sora Heartilly, Zell Dintch; Squadra Bianca: comandante Yuna Crystal, comandante in seconda Rinoa Leonheart, Tifa Lockheart, Rikku Highwind, Selphie Tilmitt, Kairi Trepe.

«Allora, possiamo andare?» chiese “gentilmente” Shuyin.

I dodici ragazzi si incamminarono, e dieci di loro si presero per mano, cioè Cloud con Tifa, Shuyin con Rikku, Zell con Selphie, Irvine (che aveva fatto in modo che si trovasse il più lontano possibile da Squall) con Rinoa, Sora con Kairi.

Squall, quando si vide nuovamente lasciato da solo con Yuna, arrossì violentemente, specie quando notò che tutti gli altri erano per mano. E nuovamente non osò guardarla in faccia e nuovamente non notò che lei era nella stesse condizioni sue.

Usciti dal Garden, i ragazzi entrarono nella via Mihen Sud e si diressero verso la città di Luka, cioè dove si sarebbe svolta la partita. In lontananza, nel mare, i ragazzi videro la loro città natale: Zanarkand, anche se i loro genitori (poiché erano tutti nobili a parte Shuyin, tra i più ricchi di Spira anche) risiedevano a Bevelle. Il padre di Yuna, Lord Braska Crystal, era anche il gran giudice della corte Suprema di Bevelle, per cui non era solo ricco sfondato (la nobile famiglia di Crystal era la più ricca di tutta Gaya, seconda solo alla famiglia imperiale che però non si considera), ma anche molto potente. Terza nell’ordine di ricchezza, ma seconda in quello di potenza, era la famiglia Leonheart, infatti Lord Laguna Leonheart era il generale supremo dell’esercito imperiale, cioè l’esercito di Lord Mika, l’imperatore di Spira. Ma, a differenza di Braska che era un gran signore arrogante, Laguna era un uomo che si era fatto da solo, infatti la sua famiglia era decaduta, però l’aveva ritirata su ed aveva raggiunto il traguardo di terza famiglia più ricca di Spira. Per questo motivo, egli non aveva la puzza sotto il naso ed aveva educato Squall a non avercela, mentre gli altri ragazzi, all’arrivo al Garden sette anni prima, ce l’avevano, in particolare Yuna, mentre ora…

‹Mentre ora…guardala, quant’è incredibile, bella…vabbè, quello lo era anche sette anni fa, anche se ora che si è sviluppata è proprio mozzafiato, ma adesso non è più arrogante, non ha più quella fastidiosa puzza sotto il naso, è dolce, sensibile, altruista, gentile e determinata…› per un attimo Squall la guardò ed i loro sguardi si incrociarono.

Arrossirono entrambi violentemente e volsero lo sguardo dall’altra parte, così in fretta che neanche notarono la reazione dell’altro.

‹Ma perché devo essere così stupido?! Perché deve essere così fantastica che non riesco neanche a parlarle in modo normale? E pensare che all’inizio neanche la potevo vedere! Potevo stare solo con Rinoa e Shuyin! E vorrei vedere! Il padre di Shuyin non è un nobile, anzi Jecht Dale è il più grande blitzer della storia, anche se ora Tidus gli sta per soffiare il titolo… Comunque i soldi ce li ha anche lui, mica è povero! Però è bello vedere come il Garden li ha cambiati, da arroganti e codardi e deboli ragazzini abituati ad avere sempre tutto servito, a ragazzi forti, coraggiosi e decisi.› sorrise Squall.

Ma il flusso dei suoi pensieri fu interrotto dalla voce di Tidus.

«Alla buon ora! La partita inizia fra due minuti e io neanche mi sono cambiato ancora!»

Erano arrivati all’ingresso secondario dello stadio.

«Hey guardate! C’è Tidus lì!» urlò una ragazza e circa venti ragazze urlanti gli corsero in contro.

«Merda…– esclamò Tidus nello stadio –Muovetevi!» disse poi ai ragazzi del Garden.

«Non è giusto! Perché lui rimorchia così tanto ed io no! Dopo tutto siamo esattamente uguali…umph…» Shuyin si piegò in due dopo aver ricevuto una poderosa gomitata nella stomaco dalla graziosa e piccola ma forzuta Rikku che se ne andò da lui e seguì il gemello.

«Che ho detto?!» le corse dietro con una mano sulla pancia a massaggiarsela.

Il resto del gruppo scoppiò a ridere e per una volta era Squall a ridere di un altro.

 

 

  
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