Harry stava con Pansy.
C’era decisamente qualcosa di
sbagliato in tutti ciò!
Pansy amava Malfoy! Era
risaputo in tutta Hogwarts e perfino nel resto del mondo fino alla gente che
leggeva le loro avventure scritte da un mito di donna quale
Questa era la domanda che si
poneva un giovane aitante biondino, mentre da una finestra abbastanza alta del
castello, guardava di sotto, apparentemente con poco interesse, i due che si
stringevano teneramente. Era quasi sicuro di veder volare cuoricini…
La cosa gli dava un vago
senso di nausea e un chiaro senso di rabbia!
Primo: Pansy era una
voltagabbana terrificante, gli cinguettava dietro da sempre e ora se la filava
con la sua nemesi.
Secondo: da quello che aveva
udito in biblioteca Potter non doveva essere suo?
Suo?
Potter?
Tentò di provare disgusto per
la cosa e, in parte, vi riuscì, ma poi rammendò un vago senso di nostalgia,
come di qualcosa che gli mancava!
Gli mancava Potter?
…
…
Anche ammettendo, per qualche
oscuro e impossibile motivo, che i due fossero stati in diversi
rapporti…com’erano arrivati ad un punto tale?
Non pensava che si fossero
svegliati una mattina e avessero semplicemente detto “sto con lui”.
Ci doveva essere stato prima
un intero capitolo di tormenti sui suoi strazianti sentimenti, poi una
dichiarazione e poi….quel bacio.
Ok, ipotizzando che, a quel
bacio, né precedettero altri, più passionali magari..
Tentò nuovamente di far sì
che l’idea lo disgustasse, ma…non era affatto così!
Lo fissava dolcemente
attaccato alla Parkinson e l’unica cosa che face era concentrarsi su quando
fosse davvero bello il moretto!
Ma era Potter! Dettaglio non
trascurabile!
Si portò una mano alla bocca
per nascondere un grosso sbadiglio e infine decise di tagliare la testa al
toro! Avrebbe parlato con qualcuno dei tre…e dato che Ron non lo reggeva
minimamente e che, ammettendo fosse tutto vero, non muoveva un dito per farli
tornare assieme…optò per Hermione. Di sicuro lei sapeva di più di quella
celeberrima polverina! Si era spulciata già ogni libro della biblioteca no?
Per un attimo gli occhi di
Potter si alzarono alla finestra ove Draco sostava e per qualche breve instante
i due sguardi s’incatenarono.
Entrambi provarono un leggero
gorgoglio allo stomaco, ma decisero di lasciar perdere la sensazione, il primo
riservando le attenzioni (non) dovute alla sua nuova ragazza, il secondo
andando cercare
Harry in verità non ne poteva
più.
Pansy
gli stava attaccata come un cozza al suo braccio e non lo lasciava un minuto!
Quando aveva trovato la scusa di andare in bagno, la giovane, maliziosamente,
gli aveva chiesto se voleva che lo seguisse. Ovviamente lui rifiutò
categoricamente!
Sentiva che non era da “bravo
fidanzato” tutto ciò(il non reggerla), ma sentiva di amarla…più che sentirlo ne
era semplicemente convinto! Lui la amava, anche se non la sopportava…era un po’
un controsenso, ma ok, non si può avere tutto dalla vita!
Tuttavia riuscì a liberarsi
di lei, quando due amiche l’avevano trascinata via.
Solo e, in parte, sollevato
decise di fare una passeggiata.
Era molto che non andava
trovare Hagrid, quindi arrivò di fronte la sua casa e busso, realizzò presto
che lui non c’era. Sbuffò. Non voleva tornare al castello, perciò si nascose
dietro un albero e si accomodò a pensare.
Rievocava ancora quel bacio
dato a Malfoy…
In verità, anche se aveva
toccato le labbra della corvina, avvertiva quelle labbra meno saporite di
quelle del biondino. Arrossì violentemente e guardò il cielo.
Stranamente era piuttosto
limpido e solo alcune nuvole vagavano solitarie e perfino lente nel profondo
blu.
Chiuse gli occhi e avvertì
l’odore acro della natura che lo circondava, odore d’erba, odore d’alberi, di
foglie, di storia…chissà quante n’aveva viste di storie questa foresta!
Tra tutti quegli odori
n’avvertì uno, anche se debole, un odore nostalgico, vago e incerto…
Un odore che gli portò alla
mente sensazioni apparentemente nuove.
Mani calde sulla sua schiena…
Capelli sottili e lucenti da
accarezzare…
Pelle candida e color avorio
da baciare…
Aprì velocemente i suoi
occhi, imbarazzato. Cosa stava ricordando?!
Perché quel ricordo sembrava
confusamente a…
- Malfoy!!! – squittì
vedendolo giungere.
Benché non era intenzione di
Harry attirare l’attenzione del ragazzo fu esattamente l’esito della sua voce.
Il biondino posò il suo sguardo argentato su di lui.
- Potter…- biascicò neutro.
- Che ci fai qui? – gli
chiese immediatamente.
Il ragazzo soppesò la domanda
– E perché non sarei dovuto esserci di grazia? – chiese con voce bassa e sensuale.
O meglio a Harry parve così.
- Bhè…- cominciò.
Draco si avvicinò al bel
moretto e si fermò all’albero dove era nascosto, appoggiandosi.
- Tu invece che ci fai qui?
Scappi dalla tua fidanzata? -
Era solo un impressione o
nella parola “fidanzata” c’era dell’astio? Del resto prima Pansy era la sua
ragazza!
- Cos’è? – lo schernì il
grifone – Ti rode che ti abbia rubato la donna? -
Draco non rispose, era troppo
incantato a fissare gli occhi color giada del Griffondoro.
C’era qualcosa di malinconico
in loro…iniziava a sospettare che
- Non mi hai risposto! – fece
notare.
Harry si alzò per
fronteggiare il nemico. – Perché dovrei risponderti Malfoy? – chiese acido.
Il ragazzo ghignò
soddisfatto.
- Ti è rimasto impresso vero?
– chiese lascivamente – Quel bacio… Era così diverso da quelli di
Pansy…-continuò avvicinandosi – Più”coinvolgente”vero? – arrivò ad un
centimetro dal viso di Harry.
Il moro sobbalzò. Sentiva
quasi il fiato mancargli e il cuore tamburellare nel suo petto. Perché diavolo
era così Sexy Malfoy?! Perchè non riusciva ad essere indifferente al suo
fascino?
Inghiottì a vuoto e rispose
il più acido possibile.
- Non ti starai
sopravvalutando? -
Malfoy ghignò nuovamente –
Dimmelo tu –
Si avvicinò a lui e lo baciò
con tutta la foga e la passione di cui era capace, durò poco, ma sembrò un’eternità.
Tutto scomparve! La foresta,
il cinguettio degli uccelli, il frusciare del fogliame…
C’era solo il sapore delle
labbra…un sapore dolce e amaro, un sapore conosciuto, dimenticato, ma agoniato
fino all’inverosimile.
Fu così per entrambi.
Draco si allontanò
lentamente, assaporando il retrogusto come se fosse ambrosia.
Harry aveva ancora le labbra
e gli occhi socchiusi in estati.
Possibile che un solo bacio
potesse provocare tutte queste sensazioni?!
Il grifone, ripresosi,
allontanò Draco bruscamente guardandolo tra il ferito e lo stupito. Si voltò e
corse via.
In quel frangente una ragazza
si avvicinò al biondo con sicurezza, occhi marroni e capelli ricci…Hermione.
Non si era accorta di nulla.
- Malfoy! –
- Oh Granger…benvenuta – la
salutò cordialmente Draco riprendendo la calma.
- Perchè mi hai chiesto di
raggiungerti qui? – fece subito lei – Ho molto da fare. -
- Perché è lontano da
orecchie indiscrete.- rispose secco e freddo.
Si scrutarono qualche minuto.
- Allora?- si spazientì la
ragazza.
- Di cosa parlavate in
biblioteca tu, Blaise e il rosso?! – chiese senza preamboli
- In biblioteca? – chiese
candidamente la ragazza, poi ricordò – Ci hai sentiti? –
- Vi ho sentiti –
- Cosa hai sentito
esattamente? –
Per qualche momento Draco
soppesò la risposta da dargli, scelse di dirgli esattamente ciò che aveva
ascoltato.
- Che io e Potter avevamo un
non so che legame e che
Hermione non si scompose,
sorrise obliquamente e si scostò un ciuffo ribelle dagli occhi.
- E cosa vorresti sapere
esattamente? -
- Come siamo finiti insieme
io e quell’ microcefalo! – sbottò acido.
La riccia adoperò un sorriso
educato – Sai fino a qualche giorno fa avresti ucciso chiunque l’avesse
chiamato così – azzardò.
- E perchè mai? – s’incuriosì
Draco nascondendo il tutto dietro una maschera di scetticismo.
- Tu lo amavi –asserì semplicemente
la riccia facendo spallucce.
Draco sembrò incupirsi. Rimase
in silenzio per un po’ poi riprese con voce più posata – E lui? –
- Anche – rispose mestamente.-
Non chiedermi come vi siete messi insieme, è una cosa che sapete….sapevate solo voi – si corresse – Ma ora
pare non ci sia possibilità che torniate in quei rapporti. Pansy ha costretto
con un incantesimo Harry ad amarla.-
Il principe delle serpi l’ascoltò
perplesso, avrebbe dovuto scacciarla, schiantarla, scappare o sputarle addosso
che MAI e poi MAI lui e Harry Potter
potevano provare amore l’un per l’altro…
Ma qualcosa in fondo al cuore
gli urlò che le credeva ciecamente. Una sola domanda sovvenne al biondo.
- Eravamo felici? – chiese
con un filo di voce.
La griffondoro lo guardò
seria qualche istante poi chiuse gli occhi e sospirò – Molto –
- molto…- gli fece eco il
biondo.
- Ma ora che lo sai cosa
intendi fare Malfoy? Lo lascerai in balia di quell’arpia? –
Lui non rispose.
- Allora Malfoy? Cosa vuoi
fare? -
Draco abbassò lo sguardo per
poi rialzarlo con fierezza –Voglio ricordare! –
Harry corse senza mai
fermarsi finché non arrivò al castello. Trafelato si appoggiò alla più vicina
colonna per recuperare fiato.
Doveva fare il punto della
situazione, era troppo inverosimile!!
Strinse le mani al cuore che
pompava sangue come non mai. Ma perchè?
Domanda stupida… Malfoy lo
aveva baciato!!
Di nuovo!! Stavolta con intento…e
lui non l’aveva fermato, ma aveva bensì risposto con passione.
Un passione caduta in
dimenticanza, ma familiare. A questo pensiero Harry avvampò. Perché aveva
l’impressione di averlo baciato altre volte?
Perché il suo cuore avvertiva
il bisogno di tornare indietro ad assaporare ancora quella bocca?
Perché era così…Felice?
Felice…
Era quella la parola! Felice!
Per cosa?
Per uno stupido bacio?
Harry si portò le mani al
viso e lo sfregò fortemente per ritrovare lucidità! Doveva tornare al castello
da Pansy!
Pansy…
L’aveva tradita…No, non
poteva essere!
Non poteva
dirglielo…l’avrebbe lasciato! E lui l’amava!!
Erano solo i suoi baci ad
interessargli, la sua pelle a piacergli, i suoi capelli corvini da accarezzare!
Non le labbra, la pelle diafana
e i capelli d’angelo infernale di Draco Malfoy!!
Mentre era perso nelle sue
elucubrazioni una figura si avvicinava ad Harry, una figura di ragazza, un
ragazza dall’aria ingenua e svampita.
Luna Lovergood.
Quando giunse al castello, un
infuriata Pansy lo attendeva con un muso lungo che non gli donava affatto.
- Dove sei stato?? – gli
chiese brusca.
Harry la guardò bieco,
qualcosa lo fece sorridere – A fare una passeggiata – rispose
- Una passeggiata?- gli
chiese scettica.
- Sei gelosa Pansy? – soffiò
Harry all’orecchio della ragazza.
Il moretto la spinse al muro
e iniziò a baciarla con passione, ma allo stesso tempo con freddezza. No…non era
la stessa sensazione di Malfoy!
Lei non era Draco Malfoy…
Pansy si accorse che c’era
qualcosa che non andava
- Harry ma che ti prede?!?! –
inveì la ragazza rabbiosamente, ma la mani del Grifone si fecero più possessive
e le bloccarono dolorosamente per i polsi. Lui si fermò e la osservò negli
occhi ghignando.
- E questo che vuoi no? –
strofino le sue labbra sulla guancia della ragazza sensualmente – Vuoi essere
mia, no? – lecco avidamente il lobo dell’orecchio.
Pansy rabbrividì. Cosa era
successo? Questo…questo non era L’Harry Potter che conosceva!
Lo strattonò terrorizzata.
Harry la tenne ancora saldamente e dolorosamente per i polsi.
- Lasciami!! – gli ordinò
- Altrimenti che fai? –
- Lasciami!! – ribadì.
Harry sogghignò e la lasciò.
– Sai Pansy… - esordì – La differenza che c’è tra magia d’amore è amore è che,
la prima, crea solo un ossessione. Silente me l’ha spiegato fino alla noia…- incrociò
le braccia al petto – L’amore, quello vero, non può crearsi magicamente…-
La corvina lo guardò con
astio. Possibile che sapesse?
- Perchè...- tentennò – Perchè
mi dici questo? -
Harry cambiò espressione.
Soffriva. Si portò una mano al cuore.
- Ti amo. – sussurrò piano –
Ma sento anche che non è così… Mi sento lacerare Pansy…- si lamentò – Mi sento…
stanco. -
- Harry…- tentò di
avvicinarsi la ragazza.
- Stammi lontana!! – gridò
allontanandola aspramente – Io ti voglio Pansy!! Ti voglio ossessivamente!! E
questo non è un bene… - sospirò – questo non è amore! –
Gli occhi bui delle ragazza
s’illuminarono di un tenue rosso.
- Perché?- Gli chiese debolmente
- Perchè non puoi amarmi? Provaci… -
Harry la guardò piangere
silenziosamente, poi la strinse a se, non possessivamente ma dolcemente.
- Grazie… - gli sussurrò
piano – Grazie di amarmi…ma non solo io l’uomo del tuo destino. -
Detto questo la separò
dolcemente e con un debole sorriso si allontanò dal lei.
Solo in quel momento, Pansy
si accorse che il vuoto che avvertiva il suo cuore, non si sarebbe mai colmato…
Anche se aveva fatto di tutto
per ottenere amore, non c’era riuscita.
Era sola, di nuovo….
Ne Draco, né Harry la
volevano.
Si accovacciò e riprese a
piangere più forte, più disperatamente.
Draco giunse in biblioteca
dove l’attendevano Blaise e Ron ancor intendi a sguazzare nelle scartoffie pur
di trovare una soluzione. Si notava, però, che non vedevano risultati.
Quando il corvino vide
entrare il principe delle serpi sobbalzò.
-Che ci fa qui Draco?! –
chiese ansioso.
- Ci ha sentito… - ammise
Hermione giungendo dopo di Malfoy – Sa tutto! –
Il biondo e l’amico si
esaminarono.
- E cosa pensi? – gli chiese
apprensivo.
Draco fece spallucce – Che
non mi va di vivere nell’oblio! Voglio sapere per quale assurda ragione io e
Harry siamo finiti assieme! –
- Harry? – chiese retorico
Blaise – l’hai chiamato Harry? -
Il serpeverde si portò le
mani alla bocca – L’ho fatto? – chiese più a se stesso.
- Si lo hai fatto! -
- Oh…- si limitò ad
esclamare.
- Scusate… - li interruppe
Hermione – Ma dobbiamo ancora ricercare!- ricordò.
I tre si accomodarono e
ripresero gli studi, maledicendo il fatto che nell’intera biblioteca non ci
fosse nulla che servisse!
Passarono alcuni minuti in
cui Draco alzava gli occhi dal libro e osservava l’amico per poi tornare sul
libro. Si decise a parlare.
- Blaise…- lo chiamò
mestamente Draco d’un tratto.
- Si Draco?-
- Tu sai quanto io e Potter
abbiamo sviluppato questo…rapporto? –
Blaise fece mente locale - Nella
punizione- asserì
- La punizione? -
- Ti beccasti una punizione e
se la prese anche lui, così foste rinchiusi soli in una stanza…- cominciò a
raccontare il corvino.
Il quel frangente Draco tentò
di ricordare, invano. – Una stanza? –
- Si… non so molto altro, ma
da qual giorno sei…peggiorato. -
Draco lo guardò interrogativo,
poi gli occhi cobalto del ragazzo furono più che eloquenti.
- Capisco… - affermò
abbassando lo sguardo di nuovo sul libro.
Ron e Hermione non ci
capivano nulla, ma ascoltavano curiosi.
- Quindi è per questo che
non… - esordì ancora Malfoy verso l’amico.
- Esatto… -
- Ah…-
Qualche attimo di silenzio
imbarazzante poi Draco si rabbuiò.
- Blaise… - chiamò ancora
l’amico.
- Si Draco? – rispose ancora
quest’ultimo leggermente stanco dalle continue interruzioni.
- Io e Potter abbiamo…? –
Il corvino inizialmente non
afferrò la domanda, poi, notando il rossore insolito sulle gote del l’amico
concepì l’idea di cosa fosse. Si prese un attimo per pensare poi rispose - Penso di si…- ipotizzò.- L’avete fatto! –
Ron e Hermione si tinsero di
scarlatto ascoltando i due parlare.
Del resto era naturale, ma
per Ron era difficile pensare(e non voleva pensar) ai due in più che dolci
atteggiamenti, mentre Hermione rischiò di farsi venire un emorragia nasale per
l’immagine idilliaca venutagli in mente. Doveva ammettere che aveva sempre
trovato affascinanti i due, sopratutto assieme!
- Ohhh basta!! – sbottò
quest’ultima chiudendo pesantemente l’ennesimo libro sfogliato. – Non c’è nulla!
E’ inutile! -
Ron guardò attonito l’amica.
Era la prima volta che si arrendeva, ciò significare proprio la sconfitta.- Qui
si rasenta il ridicolo! – continuo la riccia – Cavolo Draco, esci e vattelo a
prendere!!! – gli strillò esasperata.
I tre rimasero sorpresi. Ron
e Zabini erano quasi divertiti, Draco ci volle un po’ per amalgamare le parole.
Gli chiedeva di sedurre Potter?! Quando ancora non era sicuro dell’intera
situazione?!?! –
- ZAnn…- esordì Draco
bloccandosi all’improvviso. Si bloccò non perché non sapesse cosa dirgli, ma
perché stava chiamandola offensivamente! Qualcosa glielo impediva….qualcosa…qualcuno…
- Harry…- sussurrò
flebilmente. Poi si ridestò – Insomma Granger
che vuoi che faccia?! Lui ora ama Pansy mi crederebbe pazzo!! – sbottò – non
posso certo aspettarmi che ricambi!! –
- Certo!!- rispose a tono la
giovane – Ma che vuoi che succeda?! Che Harry entri da quella porta e ti
cerchi?! –
Improvvisamente qualcuno spalancò
la porta e subito tutti e quattro voltarono all’unisono. Si ritrovarono Luna in
tutta la sua raggiante strambezza che guardava passiva l’insolito gruppetto.
- Hey Hermione! Da quando
possiedi
Luna giunse fino a loro con
passo sicuro – Ciao – li salutò.
- Ciao Luna – rispose Hermione
stanca. – Vuoi qualcosa? -
La ragazza guardò il soffittò
– Volevo dirvi che Pansy e Harry si sono lasciati –
Il trio sgranò gli occhi. –
Cosa?! –
- Pensavo di dirvelo perché
lei proprio non mi piaceva…- disse svenevole – Non è fatta apposta per Harry!
Deve proprio trovare qualcuno più bello… tipo Malfoy! -
Il ragazzo avvampò, ma cerò
di non darlo a vedere.
- Sapete…- continuò la
ragazza – Con l’amore vero si spezza ogni incantesimo…vedete Voldemort! Non
riesce ad ammazzare Harry perchè è così amato! – soffiò.
Il tono era vago e sognante,
eppure i tre ebbero l’impressione che la ragazza fosse onnisciente e che
sapesse tutto.
Guardò il biondo e sorrise
candidamente. – Il bacio del bel principe salva sempre la principessa… -
strascicò – Anche se la principessa in questione è anch’esso un principe –
Senza che potessero
riprendersi dalle parole enigmatiche ma dirette della biondina svampita, lei si
allontanò.
- Che…- esordì dopo 10 minuti
di silenzio Ron .- Che ha detto? -
La neve cadeva lenta dal
cielo.
L’aria era fredda e pungente quasi
da tagliare il viso. Ed Harry se ne stava tranquillo a pensare in guferia.
Non sapeva perchè, ma quel posto
rievocava dei flash nella sua mente. Iniziava a ricordare delle cose,
sensazioni perlopiù…e stranamente non era piacevoli. Soprattutto quelle che
avvertiva riguardo a questo luogo.
Ricordava rammarico, dolore,
solitudine, abbandono e anche un vago senso di tepore di qualcuno che gli era
vicino nonostante tutto. Avevo lo sguardo fisso sul muro, non sapendo certo che
era lì che lui e Malfoy si erano addormentati nell’attesa dello sciogliersi
dell’incantesimo.
Si avvicinò piano a quel posto
e vi si accomodò, ricoprendo quei passi, rifacendo le stesse cose, lasciandosi
andare totalmente a quella sensazione di Deja-vu.
Rimase fermo a guardare il
cielo che s’intravedeva dalla grande finestra. Edvige gli si era accovacciata a
fianco alla ricerca di un po’ di calore.
Nonostante il freddo,
nonostante la dura pietra…si addormentò, proprio come fece quella volta.
Anche Draco aveva avuto la stessa
idea di Harry e giunse nella guferia. Aveva il vago sentore di un richiamo
indefinito che lo guidasse lì. Un altro se stesso, un se stesso che giaceva nel
fondo della sua anima e che gli gridava serpe più a gran voce: Raggiungilo.
Non si rendeva conto di
questo, né che i suoi passi seguivano le orme del ragazzo che nonostante l’annesia
sapeva d’amare, finché non lo vide lì. Accovacciato vicino al muro, con Edvige
appollaiata al fianco.
Ignorò la fastidiosa
sensazione di Deja-vu e si avvicinò per svegliarlo.
Si bloccò.
Svegliarlo?
Era così carino da
addormentato!
Malfoy si tinse di rosso per
averlo pensato e gli sembrò di rivivere anche a lui vaghe sensazioni di ricordi
in quel luogo. Non se la sentì di svegliarlo, sarebbe scappato.
Come dirgli che loro due
stavano assieme?
Come ricordagli l’amore che
nutrivano l’un latro?
Non sapeva nemmeno perché lui
lo rammendasse, o meglio, non serviva…lo sapeva e basta.
Rimase a guardarlo per lungo
tempo, fino a quando Harry si mosse e rabbrividì per il freddo.
Il biondino quindi si prodigò
per ricreare un coperta e coprirlo come si deve, sperando vivamente di non
svegliarlo, ma non riuscì nel suo intento: due occhi smeraldini si aprirono
lentamente e misero a fuoco la figura del serpeverde.
- Draco..? – biascicò il moro
con voce roca.
L’aveva chiamato Draco? Non
Malfoy?
- Harry… - sussurrò lui in
risposta.
Il grifone si mise seduto e
osservo la coperta color verde che aveva addosso. Poi notò qualcos’altro.
Qualcosa che fin’ora non aveva notato.
Al suo polso, infatti, vi era
un sottile laccetto color giada, sembrava spezzato ma legato molto stretto in
modo che non si sciogliesse. Istintivamente portò gli occhi al polso del
biondino che lo guardava serio. N’aveva uno simile al suo, solo che era rosso.
Anche questo rattoppato in modo inequivocabile.
Draco sembrò accorgersi delle
domande che affliggevano il compagno e squadrò anch’egli l’oggetto appeso al
suo polso.
- Non si sono staccati… -
realizzò Harry – Perché non si sono staccati? – chiese a Malfoy non capendo perchè
credeva che lui lo sapesse.
Il principe delle serpi scosse
il capo e poi sorrise dolcemente come non mai – Perché ti amo – sussurrò
semplicemente – E tu ami me. E nessun incantesimo può cambiare questa realtà
delle cose.-
- Amarti? – fece
interrogativo Harry – Io ti amo..?-
- Si.-
- E tu mi ami? –
- Si -
Il moro mise in ordine le
idee, avrebbe dovuto pensare che fosse tutto uno scherzo, una burla…ma…niente
ma. Semplicemente sapeva che Draco aveva ragione.
- Si è così. – ribadì il
biondino.
- Lo so – ammise Harry.- Cosa
faremo ora? -
Il biondo non rispose
immediatamente, lo guardò rapito in quegli occhi così nostalgici e si chinò su
di lui per un fugace bacio – Niente- dichiarò infine – Semplicemente ci ameremo
–
Al diavolo che non era lui.
Al diavolo che non gli si addicesse la dolcezza…
Voleva Harry e questo non
sarebbe mai cambiato.
- Ma i ricordi? -
Draco si allontanò e si mise
a sedere. – Non piace neanche a me restare nell’oblio – confessò – Ma m’importa
di più averti. – asserì.
Il grifone arrossì
vistosamente, poi si sciolse in un sorriso.
- Allora… - tentennò Draco,
poi si alzò e gli tese la mano – Ti va di costruirne di nuovi? -
- Non aspetto altro – afferrò
la mano e si tirò su.
- Draco…-
- Si Harry? -
- Ti amo. -
- Anch’io.-
Successivamente Pansy non osò
avvicinarsi più a nessuno dei due, tuttavia Zabini l’aiutò molto e i tra i due nacque
in insolita amicizia che presto sfociò in amore.
Draco ed Harry pian piano
iniziarono a ricordare sempre più cose e si crearono nuovi ricordi sempre più
intensi.
Hermione e Ron forse saranno
ancora lì a spulciare libri…
Luna Lovergood…bhè lei,
passando inosservata, aveva sempre potuto tenere d’occhio la situazione. In
verità aveva architettato un po’ tutto perchè adorava le yaoi Draco/Harry.
Prima cogliendo l’occasione
che i due fossero in punizione nel medesimo momento, aveva convinto i
professori che, metterli in gabbia assieme, era un ottima punizione. In seguito
aveva fatto in modo che Harry trovasse i due bracciali e gli aveva illuminato
sul loro funzionamento. Ed infine aveva cercato di dare una mano ai due a
tornare assieme.
Se ora vi chiedete perché
Draco e Harry non si odiassero totalmente dopo l’incantesimo di Pansy
bhè…provate a ricordare cosa fin’ora li aveva salvati?
Ci arrivate?
No??
Bhè…La cara Luna ne sapeva
uno più del diavolo e aveva omesso al Griffondoro che i due bracciali fossero
una protezioni contro eventuali incantesimi d’amore. Essendo in parte rotti non
li avevano protetti totalmente, ma avevano permesso che l’amore non si
tramutasse in odio.
Quindi ecco la parola fine
della storia.
Grazie a tutti che l’anno
seguita e spero che vi piaccia il finale!
Con affetta vostra Hachi^__^