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Autore: Molly182    25/01/2012    1 recensioni
Prendere un aereo non era mai stato così difficile come in quell’istante! C’era in gioco tutta la mia vita, i miei sogni e la speranza di stare bene, una volta atterrata.
P.s. La maggior parte dei capitoli sono accompagnati da delle canzoni che si trovano linkate nella storia :)
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Tom DeLonge
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Chap 6
Il locale era pieno di ragazzi con la maglia dei Misfits e che commentavano quanto fosse bravo un certo Travis alla batteria mentre le ragazze impazzite urlavano quanto fossero sexy Mark e Thomas. Che poi, mi chiedevo cosa ci trovassero di così attraente in quel ragazzo.
“Ma sono tutte così le fans?”
“In verità no, queste sono quelle che seguono la band solo perché conosco al massimo, gli ultimi CD pubblicati ma quelle vere sono quelle che vanno oltre l’aspetto fisico e che ormai hanno superato i sedici anni”.
Seguii Nicole tra la folla e dopo essermi scusata con ogni persona a cui schiacciavo per sbaglio un piede o andavo a sbattere contro riuscii a raggiungere il sottopalco.
Le luci si spensero e una nube di fumo bianco invase il palco, dove poco dopo comparvero tre ragazzi.
Lo show proseguì con alcune canzoni, molte delle quali erano davvero belle altre invece, tendevano al pervertito ma erano simpatiche allo stesso tempo. Si vedeva proprio quanto ci mettessero d’impegno per far divertire ogni singolo ragazzo presente in quella sala e forse mi stavo ricredendo su Thomas, vedendolo sul palco a cantare e scherzare mi aveva totalmente fatto cambiare idea su di lui. In fondo non era così male e la sua voce non era così irritante, era questione di abitudine e poi il fatto che fosse un musicista mi aveva fatto mutare l’opinione su d lui a prescindere. Non si doveva mai sottovalutare il fascino di un musicista!
Quando il concerto finì, si accesero le luci e il locale iniziò a svuotarsi. Nicole mi prese la mano e mi trascinò dietro a un tendone.
“Non credo che qui si trovi l’uscita”
“Lo so, infatti, stiamo entrando”
“Non credo che dovremmo stare qui!”
“Suvvia, l’ho fatto un casino di volte perché mai dovrebbero scoprici ora”.
“Mi sembra ovvia la risposta”
“E voi cosa ci fate qui?”, disse una voce alle nostre spalle.
“Te l’avevo detto”, le sussurrai ma ricevetti un’occhiata che m’incenerì e lentamente ci girammo. “Sei te, ci hai fatto prendere un colpo”, dissi tirando un sospiro di sollievo vedendo che la persona che ci aveva richiamato era Thomas.
“Sei venuta alla fine”, mi disse guardandomi.
“Si beh, Nicole ci teneva e quindi... ”
“Piacere io sono Thomas”, disse lui porgendole la mano.
“Certo, come se non sapessi chi tu sia, tutti ti conoscono ad eccezione di lei, mi pare ovvio”, disse armeggiando con la sua borsa tirando poi fuori un blocchetto e una penna.
“Tom!”, lo chiamò un ragazzo che sbucava per metà da una porta blu. “Eccoti! Pensavo che gli alieni ti avessero rapito di nuovo”, disse ridendo. Nicole aveva ragione! Mark aveva un sorriso stupendo che ti faceva sciogliere e poi la sua voce era così bella. “Fra poco andiamo a mangiare tu che fai?”
“Arrivo”
“Ok”, aggiunse prima di scomparire di nuovo dietro alla porta.
“Mi faresti un autografo?”, gli chiese Nicole.
“Certo, ecco... ”, le disse porgendoglielo. “Vorresti avere anche quelli di Mark e Travis?”
“Davvero?”
“Certo”, gli porse uno dei suoi sorrisi che regalava a tutti. “Mark!”, lo chiamò.
“Che c’è?”
“Ti mando una bella ragazza bionda, trattatemela bene”, rise e uno strano sorriso malizioso comparve su entrambi i volti dei ragazzi.
“Stanne certo!”
“Mi devo fidare?”, chiesi preoccupata per Nicole.”
“Sì, tranquilla”, continuò a ridere. “Allora ti siamo piaciuti?”
“Potevi dirmi che avevi una band e che probabilmente ero l’unica persona in tutta San Diego a non sapere chi tu sia”.
“Perché è una cosa così assurda e adorabile... ”, arrossii.
“Adorabile?”
“Sì, direi di si!”, mi sorrise. “Comunque non hai risposto alla domanda di prima”.
“Siete stati bravi, credo che se vi avessi conosciuto prima, la mia adolescenza sarebbe stata diversa”.
“Adolescenza?”, chiese confuso.  “Quanti anni hai?”, mi fissò in silenzio come se per magia potesse comparire la mia età da un momento all’altro.
“Ventuno”
“Sei così giovane!”, arrossii di nuovo. Odiavo quando capitava.
“Ehm... grazie!”, dissi insicura sull’esattezza della risposta data.
“Comunque hai bisogno di una mano per la casa?”, mi chiese. “Il CD sta uscendo e abbiamo qualche mese di pausa prima che inizi il tour”.
“Non c’è problema”
“Dico sul serio, non ho molto da fare”
“Non ti devi scomodare, davvero, è tutto a posto”.
“Va bene, allora ci vediamo domattina”, replicò lui.
“Eccomi, andiamo?”, mi chiese Nicole che era appena tornata impedendomi di ribattere. Annuii. “Thomas è stato un piacere conoscerti, Mary ti aspetto fuori.”
“A domani, allora”, mi disse prima che mi voltassi per sparire dietro alla tenda per poi raggiungere Nicole.
   
 
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