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Autore: Smurfette    26/01/2012    4 recensioni
Il tenore di vita che conduce la madre di Heather da ben sedici anni non le permette di mantenere entrambe ed è costretta ad affidare sua figlia al marito che, nel frattempo, si è arricchito ed è entrato a far parte dell'alta società.
Heather si ritrova così ad essere la figlia di un uomo famosissimo e ricchissimo; si prospettano molti cambiamenti e novità: un iniziale forzata convivenza che si rivelerà estremamente piacevole e fruttuosa, nuovi amici fuori dalle righe e altrettanti nemici, tutto mescolato con un pizzico di intrighi e amore...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Heather, Nuovo Personaggio, Sorpresa
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Heather stava aspettando suo padre nel salone "più piccolo", così l'avevano definito, della casa.
Aveva un'espressione di disappunto dipinta sul volto.
Non si trovava in una casa normale, ma in una vera e propria reggia.
Non riusciva ancora a pensare che avrebbe trascorso lì il resto dei suoi giorni finchè la situazione economica di sua madre non sarebbe migliorata.
Titubante, si era avvicinata al portone ed era stata accolta non solo dall'usciere, ma anche dagli altri domestici con saluti abbastanza inusuali, considerando il suo punto di vista.
"Benvenuta, signorina Heather!"
"Siamo lieti di averla tra noi, signorina Heather!"
"Che onore fare la vostra conoscenza, signorina Heather!"
Quel "signorina Heather" le dava ai nervi. Non era per niente abituata a questi formalismi inutili, a suo parere.
Mentre veniva condotta al piano superiore da un maggiordomo aveva potuto osservare quanto quella reggia, sì, si rifiutava di chiamarla casa, fosse lussuosa e spaziosa.
Finalmente dopo pochi minuti intravide sul fondo del salone una figura alta e...sembrava andare di fretta.
Lo vide. Era suo padre, in carne ed ossa.
Heather gli andò incontro, finchè a separarli non ci furono solo pochi centrimetri.
L'uomo la squadrò da capo a piedi, creando un silenzio imbarazzante.
Era la prima volta che lo vedeva.
-Assomigli molto a tua madre- pronunciò con voce monotona.
-E lei è uguale a come lo vedo in televisione- disse, imitando il suo tono.
-Oh!-
Heather, incuriosita ed infastidita allo stesso tempo da quell'interruzione osservò la figura di un'elegante donna che si era appena avvicinata e che aveva le mani congiunte al petto, come per dire "E' adorabile!".
-Piacere di fare la tua conoscenza, Heather, sono Anastasia-
La giovane storse il naso.
-Non sapevo vi foste risposato...-
Piombò un silenzio tombale.
-Cara, non devi darci del voi, adesso siamo una famiglia: dacci del tu-
-Anastasia ha ragione- annuì debolmente il signor Wilson.
-Non c'è problema...Anastasia e...papà- disse, cercando di essere il più disinvolta e convincente possibile.
-Heather, vorrei illustrarti le regole della casa- riprese il discorso Harry, assumendo uno sguardo serio.
Heather voleva ridergli in faccia: adesso cominciava ad interpretare la parte del genitore severo ed irremovibile!
-Ci si alza tutte le mattine alle 7 in punto e si fa colazione alle 07:30, si pranza alle 13:30 e si cena alle 20:30. Se vi fosse un cambio di programma, ad esempio se vuoi invitare qualche amica o mangi fuori basta avvisare. Non sono molto severo, ma se mancherai di rispetto a me, ad Anastasia o a qualunque persona in casa sara punita a dovere. Anche la tua sorellastra rispetta le stesse regole-
-Sorellastra?- domandò Heather, confusa. Chi era?


"Ciao, Alejandro! Io ed i nostri vorremmo uscire questa sera, come ben sai è l'ultimo giorno di vacanza...che ne pensi? Dai, vieni! Ci vediamo alle 21 alla solita piazzetta! Ti aspettiamo!"

Alejandro premette qualche tasto velocemente, poi ripose il cellulare sul comodino e si ristese sul letto portando le braccia dietro la testa e fissando il soffitto.
Era Courtney.
Sapeva benissimo di piacere alla ragazza e non poteva negare che lei fosse veramente carina ma...lui non ricambiava i suoi sentimenti.
Duncan gli ripetiva sempre che era l'uomo più fortunato della Terra ed un po' lo compativa perchè al suo amico Courtney piaceva veramente...
Sospirò. Sperava tanto che un giorno la ragazza si accorgesse di Duncan...voleva la felicità di entrambi, erano due suoi grandi amici.
Voltò la testa verso la finestra e sospirò: voleva qualcosa che gli cambiasse quelle noiose giornate pre-scuola.
Chissà se l'indomani sarebbe stato tutta una novità o l'inizio di un normale anno scolastico...non gli restava che aspettare.


-Giusto, tu non puoi saperlo...lei è nostra figlia e si chiama...- Anastasia fu interrotta bruscamente da un gridolino.
-Papinooooooooooooo!!! Mammaaaaaaaaaaaaaaa!!!-
Una ragazza alta e slanciata dai lunghi capelli biondi e gli occhi verdi correva verso i tre sorridendo felice alla vista di Heather.
-Oh!- esclamò, portando le mani al petto.
Identica alla madre. Heather tentò di non ridere e distese la mano in avanti.
-Piacere, mi chiamo...-
-Non c'è bisogno di dirmelo! So tutto di te, Heather!-
-Ah- inarcò il sopracciglio, scettica, e riportò la mano lungo i fianchi -Io invece non so nulla di te-
-Che sbadata!- esclamò la giovane -Mi presento, il mio nome è Dakota!-
-Cara, non cominciare...- Harry tentò di calmare la figlia turbolenta, senza successo.
-Non sai quanto ho desiderato, per tutta la vita, avere una sorella!- la scrutò nuovamente, sempre più emozionata -E so che abbiamo la stessa età! E' fantastico!-
Dakota cominciò a saltellare e a farneticare progetti riguardo a compere, classi, corsi e roba del genere.
Heather tentò di fermarla e farla respirare almeno dieci secondi ma la biondina la strattonò per un braccio e la condusse al piano superiore nella sua stanza.
-Caspita- la giovane dai capelli ebano si fece scappare un fischio di approvazione, seguita dallo sguardo ambiguo di Dakota che non era abituata a certi...apprezzamenti.
-Ti piace?- domandò, riassumendo un'espressione felice.
Heather osservò meglio la stanza. Era tutta lilla e i particolari, come il ferro battuto del letto, erano d'argento. La mobilia era di legno bianco, ma non sapeva quale fosse. Intravide una porticina in fondo, doveva essere il bagno privato.
-E' molto più di quanto mi aspettassi- ammise, mentre si sedeva sull'enorme letto a baldacchino e toccava con la mano il comodino che era lì vicino.
Rivolse il suo sguardo alla parete di fronte: metà di quest'ultima era occupata dall'armadio. Chissà cosa avrebbe dovuto metterci in quel gigante...
Dakota camminò e si diresse sul fondo della stanza e scostò le tende rivolgendosi alla sorellastra, compiaciuta.
-Non hai ancora visto il meglio!-
Heather si sporse e vide un'enorme terrazza munita di tutto il necessario: tavolini, sedia a dondolo, ombrellone, sdraio.
-Certo che qui fate le cose in grande- abbozzò un sorriso.
Dakota si lanciò sul letto, accanto a lei.
-Ho visto le tue valigie- disse accennando con la testa ai pochi bagagli poggiati vicino all'entrata della porta -Sembra che non hai molti abiti. Un giorno di questi dobbiamo fare shopping insieme!-
-Mh...va bene- rispose Heather facendo spallucce.
-Non mi sembri convinta! Forse non ti piace lo shopping?- domandò con una nota di tristezza la giovane.
-No, no, assolutamente!- Heather agitò le mani a mo' di scusa -Lo adoro! E' solo che adesso sono un po' stanca...-
-Hai ragione! Hai affrontato un viaggio molto lungo!- affermò scattando in piedi -Beh, allora io vado! Ci vediamo stasera a cena, fai buon riposo! A dopo Heather!-
-Grazie, ciao Dakota- ricambiò il saluto la giovane.
Appena la ragazza uscì dalla stanza e chiuse la porta, Heather si stese sul letto e piegò le braccia dietro la nuca, fissando il baldacchino.
Non era abituata a quella visuale.
Chissà come sarebbe stato una volta aver preso confidenza con quell'ambiente...


-Alla buon'ora!-
Courtney era in piedi e batteva ritmicamente il piede sull'asfalto.
-Scusate ragazzi, ho avuto un piccolo contrattempo- spiegò Duncan facendo spallucce.
-Non è la prima volta che capita, Duncan- sbuffò Blaineley -La prossima volta ritarda di un solo minuto e ti rimarremo da solo!-
-Ragazze, non siate intolleranti con lui- lo difese Alejandro, cercando di calmare le due ragazze -Duncan avrà i suoi buoni motivi e poi sappiamo tutti che il bowling apre solo alle 21:30...-
-Alejandro ha ragione!- confermò Beth -Però adesso che siamo al completo dovremmo iniziare ad avviarci-
-In effetti- si intromise Lightning roteando gli occhi al cielo -Solo una domanda...a chi tocca oggi accompagnare con la limousine?-
-A me- disse Miky indicando un elegante macchina nera.
-Dai ragazzi, andiamo!- esclamò Tayler alzando un pugno in aria.
-Sìììì!!!!- lo imitò Lindsay battendo le mani come era solita fare.
-Avanti, muoviamoci!- Anne Maria si avvicinò all'automobile fiancheggiando e piegando il braccio destro in modo da non far cadere la borsa -Spero ci sia uno specchio, devo ripassarmi la lacca!-
-Senza dubbio, cara- ridacchiò Blaineley.

Alejandro si trovava nella limousine di Miky e guardava fuori dal finestro, disinteressato alle conversazioni dei suoi compagni e nauseato dai gas emessi dalla bomboletta di lacca di Anne Maria.
Sospirò, pensando che si sarebbe prospettata una serata come tutte le altre.
Chissà cosa stavano combinando i suoi fratelli Carlos e Josè...
Scosse la testa, cercando di eliminare quell'ultimo pensiero.
Per lui avere un padre deputato non era un bel vantaggio, escludendo il punto di vista economico: lui ed i suoi fratelli era sempre in competizione per ogni cosa, dovevano essere sempre migliori, attirare l'attenzione, dovevano prevaricarsi l'un l'altro...Era una lotta continua.
Spostò il suo sguardo verso i suoi compagni.
Anne Maria era figlia di due famosi chirurghi plastici, per questo si spiegava la differenza di bellezza tra lei e la madre.
Miky era figlio di un psicologo molto nominato, ma non era questo a fargli guadagnare tutti quei denari: era un attore. E aveva anche cominciato a fare delle comparse nei film girati ad Hollywood...
Blaineley era figlia di due conduttori televisivi e anche lei era comparsa in vari spot pubblicitari e aveva ottenuto delle parti minori in qualche film. Descrivere la sua condizione economica era abbastanza scontato.
Lighting inutile dirlo: tutta la famiglia era composta sportivi. Anche lui aveva dei problemi simili ai suoi, doveva sempre essere il migliore. L'unica differenza era che al suo amico almeno all'esterno sembrava eccitasse la cosa.
Lindsay era la figlia di un ex Miss Milton e il padre era un avvocato. Non era ricchissima come gli altri, ma di certo non poteva definirsi semplicemente benestante.
Beth era la figlia di due famossimi medici, lei non amava quel mestiere ma almeno era fortunata: i suoi non la costringevano ad intraprendere la stessa carriera.
Tayler e Duncan erano entrambi figli di due commercianti: erano molto benestanti e l'unica differenza era che il primo era un ragazzo normale come tutti gli altri mentre il secondo...beh, era un ribelle. Alejandro lo adorava, era il suo migliore amico in assoluto.
A prima vista potevano sembrare tutti dei ragazzi diligenti, in gamba, sorridenti e pieni di vita ma Alejandro era sicuro di una cosa: i soldi e la bella vita non facevano la felicità.


Alle 20:30 Heather potè condurre una nuova esperienza: sedutasi al tavolo di una delle tante sale fu servita e riverita dall'inizio alla fine della cena.
Un po' se lo aspettava, ma quello che l'aveva meravigliata era la quantità e la qualità del cibo: erano totalmente diversi da quelli che normalmente assaporava, erano nuovi, talvolta anche strani.
-E per concludere, il dessert- annunciò il capocuoco che diede l'ordine ai camerieri di servire il piatto in tavolo con un semplice schiocco di dita.
Dopo pochi secondi Heather si ritrovò con un budino alla pannacotta ricoperta di crema al cioccolato davanti agli occhi.
-Wow- disse con l'aquolina in bocca.
Dakota rise un po', era strano per lei trascorrere la serata con un nuovo ed effettivo componente della famiglia altrettanto...interessante.
Adorava le novità, adorava Heather.
Non la conosceva per nulla, lei era anche una persona molto riservata ma...le piaceva molto. Sperava con tutto il cuore di diventare presto sua amica, magari proprio al punto di considerarsi sorelle.
-Heather- la richiamò il padre con un tono gentile -Come sai da domani comincerai la scuola-
Heather si voltò attenta e curiosa verso il padre con il primo cucchiaio di dessert già in bocca.
-Mh....- annuì.
-Volevo dirti che quella che frequenterai è la scuola più prestigiosa della città, la Wawanakwa High School-
-Che strano nome- commentò la giovane inarcando il sopracciglio -E' un po' vivace per un'istituto del genere-
-Beh, aspetta di vedere il preside e le persone che la frequentano- aggiunse Dakota ridacchiando.
-Suvvia, non cominciare- la riprese affettuosamente Anastasia.
-Lì possono essere iscritte solo persone che appartengono ad un certo ceto sociale- aggiunse il padre fieramente.
Finita la cena, ognuno tornò nei proprio alloggi dopo essersi salutati a vicenda.
Heather si stava sedendo sul letto quando Dakota irruppe nella stanza con vari vestiti tra le braccia.
-Heather!- ansimò -Non ti sarai dimenticata che dobbiamo prepararci la mis di domani?!?-
-Certo che no!- rise la giovane -Tu hai già deciso cosa indossare?- domandò, curiosa.
-A dire il vero sono indecisa- ammise la biondina.
-Fai vedere- Heather si alzò, scrutando gli abiti già selezionati dalla sorellastra.
-Secondo me dovresti indossare questi pantaloni rosa con la maglietta che hai abbinato- sentenziò.
-Sicura? Come puoi notare, il rosa è il mio colore preferito! Ma ora veniamo a te: c'è qualcosa che vorresti essere prestata?-
-Non preoccuparti, Dakota, per domani i vestiti che ho andranno benissimo!-
-Posso vedere cosa indosserai?- chiese, con occhi luccicanti.
-Va bene, se proprio insisti- disse estraendo dall'armadio una maglia rossa arricciata e un paio di jeans verdi militari.
-Wao! Che magnifico accostamento! Domani sarai assolutamente trendy!-
-Grazie- sorrise mentre si risiedeva sul letto -Dimmi un po', Dakota. Anzi, fammi indovinare. Immagino che tu sia una ragazza molto popolare a scuola-
Dakota assunse un'espressione indifferente, un po' seccata da quella domanda.
-A dire il vero a scuola sono tutti un po' come me...insomma, genitori ricchi, case enormi, roba del genere. Quindi è difficile come nelle scuole "normali" guadagnarsi la popolarità. Certo, tutti conoscono il mio nome, come io conosco quello degli altri, ma la celebrità indiscussa non sono io-
-Cavoli, eppure ci avrei giurato- ammise Heather -Di solito partecipi a qualche club, magari sportivo?-
Forse era una cheerleader. Non il capitano, ma una componente, a giudicare dal fisico.
-No, a dire la verità. Molti mi hanno consigliato di iniziare cheerleading, ma non mi attrae molto come sport...è troppo impegnativo per me, bisogna avere una preparazione fisica ottima-
-Hai ragione- sospirò Heather.
Aveva provato ad indovinare in tutti i modi che tipo era ma...sotto sotto sembrava una persona veramente interessante.
-Si è fatto tardi- osservò Dakota -Sarà meglio andare a dormire, altrimenti domani non ci sveglieremo. Buonanotte, Heather!-
-Buonanotte, Dakota!-
Heather, prima di addormentarsi, decise di farsi un bagno rilassante.
Quando tutto fu pronto si immerse nella vasca della sua toilette privata grande quasi quanto il suo letto, tremando appena per il leggero cambio di temperatura.
Appena il livello dell'acqua le raggiunse la gola Heather distese il collo sul bordo vasca e cominciò a pensare a Dakota e alle ultime cose che le aveva detto.
Era proprio vero che l'apparenza ingannava...
Finito tutto ed infilato il pigiama si coricò sotto le coperte e provò a chiamare la madre con il cellulare: nulla, nessuna risposta.
Probabilmente l'aveva spento, a quell'ora doveva già essere andata a letto.
Sospirò, spegnendo il cellulare e poggiandolo sul comodino.
Strinse uno dei numerosi cuscini al petto, pensierosa.
Era tutto, tutto, tremendamente diverso...


Angolo autrice
Salve gente ^^
Piaciuto il nuovo capitolo?
Lo so, è corto quanto il precedente e a mio parere anche abbastanza noioso...avevo promesso un capitolo più lungo, chiedo umilmente perdono!XD
E' solo che mi servono questi due primi capitoli per introdurre un po' la storia, dal terzo in poi gli avvenimenti saranno più interessanti e cominceranno a farsi largo anche gli altri personaggi(non tutti in una volta, vedrete che più avanti tutti riceveranno un ruolo importante)e allora cominceranno a vedersi delle belle!=P
Volevo ringraziare a chi ha recensito e chi ha aggiunto la storia tra le seguite: aldisomma, Ciacinski, smelly13, Newneji e Marvy97.
Un grazie di cuore e un breve saluto, al prossimo capitolo!^.^
  
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