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Autore: Zia Palla    31/01/2012    2 recensioni
Blair ha lasciato il suo principe, per stare con l'unico uomo che abbia mai amato cioè Chuck Bass. Diciassette anni dopo troviamo i loro cinque figli, i loro amici e amori e i loro scandali, resi pubblici naturalmente dalla sempre presente Gossip Girl. Spero vi piaccia.
Storia sospesa.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blair Waldorf, Chuck Bass, Dan Humphrey, Nuovo personaggio, Quasi tutti, Serena Van Der Woodsen | Coppie: Blair Waldorf/Chuck Bass, Dan Humphrey/Serena Van Der Woodsen
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Nel futuro
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Amiche e scelte


Clair entrò nell'attico dei Waldorf-Bass, quel martedì pomeriggio. Aveva lasciato per un giorno Drake in pace, in modo che potesse rendersi conto di quello che gli aveva detto e capire cosa fare. Lei già lo sapeva. All'inizio aveva pensato di dare il bambino in adozione una volta che fosse nato, poi Kiki, che era tornata il giorno prima, gli aveva suggerito di abortire. Clair si era sentita così scoraggiata e attaccata al piccolo, che si era resa conto di non poterlo abbandonare, una volta nato. Amava quel bambino, proprio come amava Drake. Sapeva perfettamente che Evelyne era convinta che lei amava Zach, ma in realtà Clair aveva deciso di buttarsi su di lui, dopo che Drake aveva detto che lei lo annoiava. Drake era il suo primo e unico amore, il suo primo bacio e la sua prima volta. Arrossì e si passò una mano sulla pancia, ripensando alla serata di quasi tre settimane prima, poi le venne da piangere, ricordando che per Drake era stato solo divertimento.

Arrivò nel salotto e vide Blair, distesa sul divano che leggeva il giornale, mentre Audrey e Johnny giocavano sul pavimento. La donna alzò lo sguardo e incontro gli occhi di Clair.

-Che ci fai qui?-chiese brusca, tanto che i due bambini guardarono la madre sbigottiti, poi notarono Clair, e ghignarono nello stesso momento, gli occhi azzurri, ereditati da Bart sr.,che scintillavano.

-Ciao, Clair!-dissero in coro, con la loro vocina terrificante, per poi dileguarsi in cucina, da Dorota.

-Sono venuta per parlare con Drake.-disse, guardando la madrina, che aveva uno sguardo furioso.

-Hai già causato abbastanza dolore, va via.-ordinò, l'altera ex-regina dell'Upper East Side. Clair pensò di farglielo notare.

-Mi dispiace, ma non governi più tu! E se hai paura che io possa confondere il tuo “bambino”...-fece le virgolette in aria, come a simboleggiare che quando si trattava dei figli, Blair si comportava in modo ingenuo-...sappi che sono qui solo per avvisarlo che ho deciso di tenere il bambino, a prescindere da quello che ha deciso di fare Drake.- ignorando gli sguardi di fuoco della signora Bass, Clair salì le scale. Arrivata nel corridoio dove si trovavano le camere da letto sentì Ana e Drake, che litigavano.

-...ti prego, Ana. Io ti amo.-stava dicendo Drake, Clair si sentì sprofondare e prima che Ana, potesse rispondere, interveni.

-Ciao!-disse, con il sorriso più solare che poteva fare. In realtà le usci una smorfia.

-Che cosa vuoi?!-esclamò Drake, più arrabbiato che mai.

-Dirti solo che ho intenzione di tenere il bambino.-disse Clair.

-E credi che a me importi?!-urlò, di nuovo il ragazzo.

-Dovrebbe.-disse Ana, sarcastica, prima di andarsene. Drake la guardò un attimo, poi si rivolse a Clair.

-Ce l'hai con questa famiglia?-chiese, con il suo solito tono misterioso, che aveva fatto innamorare Clair.

-No.-rispose lei, guardandosi i piedi.

-Non sembra.-disse lui. Questo fece innervosire Clair, perché loro due erano in quel casino, solo per una grave mancanza di Drake, infondo lei quella sera non sapeva cosa fare.

-Perché? Eri tu vergine e inesperto quella sera?-gli domandò retoricamente, Drake strabuzzò gli occhi.

-Tu eri...-non fece in tempo a finire, che Evelyne uscì dalla sua stanza.

-Clair potrei parlarti?-chiese la bruna, la bionda annuì e la segui nella stanza. Evelyne si sedette sul letto e la guardò.

-Hai chiesto tu a Kiki di tornare?-domandò Eve.

-No, quando l'ho chiamata per avere dei consigli, lei era già sull'aereo.-disse Clair.

-Hai chiesto dei consigli a lei?! Dopo tutto quello che ci ha fatto?! È colpa sua se tu ti sei allontanata da me! È colpa sua se non sapevo nemmeno che tu eri vergine! È colpa sua se non mi posso più fidare di te!-urlò Evelyne, in piena alla rabbia, ma Clair doveva spiegarsi, doveva dirle che le dispiaceva.

-Scusa, io non volevo. Zach è sempre stato innamorato di me, me l'ha confessato quando avevamo 13 anni, ma io sono sempre stata cotta di Drake. E dopo quello che lui mi ha fatto, cioè lasciarmi appena una settimana dopo la notte più bella e più importante della mia vita, mi sono rifugiata nelle prime braccia pronte ad accogliermi che ho trovato. Avrei dovuto parlarne con te. Scusa, se ho avuto paura di quello che potevi pensare di me. Scusa, se io per prima non mi sono fidata di te.-disse tra le lacrime. Poi Eve fece una cosa che Clair non sarebbe mai aspettata: l'abbracciò. La bionda pensava che l'ex amica l'avrebbe cacciata di casa, invece iniziò anche lei una specie di confessione, mentre la teneva stretta.

-Mi dispiace. Sono stata io la prima a non fidarmi di te, non ti ho mai davvero dato la mia fiducia. Ho sempre creduto che tu fossi invidiosa di me, ma infondo sapevo che era il contrario. La mia invidia mi accecava e non mi faceva vedere che tu eri l'unica che c'era sempre, l'unica che mi capisse davvero. L'unica che sa che in realtà Eve non se ne mai andata, l'unica che si rende conto che io non sono la nuova Blair Waldorf.-disse Evelyne, abbracciando stretta l'amica. Dopo un tempo indefinito, le due si staccarono e si asciugarono gli occhi insieme. Appena lo notarono, ridacchiarono come delle sceme, poi Evelyne tornò seria.

-Cosa hai intenzione di fare con il bambino?-chiese,mentre Clair si sedeva afflitta sul letto.

-Ho deciso che lo terrò. Lo stavo dicendo proprio ora a Drake.-rispose la bionda, distrattamente.

-Sei sicura che sia suo? Non potrebbe essere di Zach?-domandò Evelyne, che avrebbe preferito che Drake tornasse con Ana, ma non per cattiveria contro l'amica ritrovata, per via del fatto che il fratello con la diciannovenne era felice. Poi si ricordò che tra i due, il più esperto era Drake e stava a lui pensare alla protezione. Ben gli sta!, pensò rabbiosa, sedendosi sul letto accanto all'amica.

-No, è di Drake. Domenica mattina ho fatto il test, e mi ha detto che ero incinta di due settimane. Tre domeniche fa è successo, quel che è successo.-disse, sicura Clair.

-L'hai detto a tua madre?-chiese Eve.

-Legge ancora Gossip Girl.-rispose Clair.

-Dev'essere stato brutto per lei scoprirlo così.-

-Già.-

-Ti va di dormire qui stasera?-chiese Evelyne, guardando Clair.

-Dici davvero?-l'altra annuì.-Ma tua madre? Ce l'ha con me e le ho anche risposto male!-continuò Clair.

-Ci penso io alla mamma.-rispose Eve, accarezzando la testa di Clair.-Abbiamo tante cose di cui parlare.-poi uscì dalla stanza, facendo l'occhiolino alla bionda.


Dopo una litigata con Blair, Drake e poi anche con Chuck, i coniugi Bass concessero a Eve il permesso. Serena, dall'altro canto, fu entusiasta. Rivedeva nelle due ragazze se stessa e Blair da giovani. Con quali argomenti Eve aveva convinto i suoi genitori? Semplice, li aveva ricordato tutto quello che era successo loro da giovani.

-Tu e Zia Serena avete fatto pace, e lei ti aveva fatto la stessa cosa che Clair ha fatto a me! E tu, papà, se la mamma o un'altra delle tue spasimanti sarebbe rimasta incinta, ti saresti preso le tue responsabilità!-suo padre l'aveva guardata titubante, come a dire che per Blair lo avrebbe fatto, ma per altre no. Però, ora erano persone adulte e il non voler prendersi le proprie responsabilità, di Drake, era un altro punto a loro vantaggio.

Quella notte Eve e Clair parlarono di tutto quello che non si erano mai dette. Clair parlò di come la sua semplice cotta per Drake, fosse diventato qualcosa di più, parlò del suo primo bacio e della prima volta. Evelyne le confidò quando tenesse a Zach, anche se non era sicura che fosse amore. Le disse anche della probabile cotta per Will Humphrey e del ritorno del mitico fratello di lui, Milo. Parlarono di come poter risolvere la questione “K” e di come impedire che quella strega si mettesse di nuovo tra loro, parlarono del bambino, sopratutto del bambino.- Sarà maschio o femmina?- - Ti voglio accompagnare alla prima ecografia.- -Drake cambierà idea?-

Queste furono le principali cose su cui discussero, ma non solo. Evelyne sembrava entusiasta all'idea di diventare zia e questo rincuorò non poco Clair. Erano le tre di notte quando si addormentarono una nelle braccia dell'altra, come quando erano bambine. Come quando la loro amicizia era stata più solida e vera.


Alle quattro di notte, Drake tornò a casa. Era ubriaco fradicio, come quando aveva baciato per la prima volta Ana e aveva dimenticato di mettersi il preservativo con Clair. Le due ragazze, così diverse e al tempo stesso così simili, erano state tra i suoi pensieri per tutta la sera. Ana lo disprezzava e Clair invece lo aveva messo nei casini. Ti sei messo nei casini., gli disse la sua coscienza, che parlava con la voce di Will. Drake amava Ana, di questo era certo o almeno credeva di esserne certo, ma Clair era un punto interrogativo. Per lei provava solo attrazione o qualcosa di più? Quando gli aveva rivelato della gravidanza, Drake aveva pensato di odiarla, la sua priorità era stata riconquistare Ana. Eppure quella sera ci aveva riflettuto, e una famiglia con Clair non gli sarebbe dispiaciuta. Ma che diavolo di pensieri andava a fare? Si sedette sul divano, perché non riusciva a mantenersi in piedi. I suoi ricordi si fecero sentire. Lui e Ana, su quel divano, di notte. Lui ubriaco, ma quella volta per davvero, e lei preoccupata per lui. Quel bacio rubato, che era stato l'inizio di tutto. L' inizio della sua ricerca, la ricerca di una donna o una ragazza che gli avrebbe fatto provare di nuovo quella sensazione di vuoto allo stomaco, e con Clair l'aveva quasi trovata. Forse erano stati gli stessi capelli color oro, o lo stesso sguardo comprensivo e dolce, perché infondo Clair era dolce. Ed ecco un altro ricordo. Lui e Clair, sempre su quel divano, sempre di notte.

-Non credi di aver esagerato?-gli aveva chiesto Clair, guardandolo preoccupata. Anche lei preoccupata. Lui aveva scosso la testa avvicinandosi a lei. Il giorno prima erano stati in carcere, ma prima si erano baciati. E mentre si baciavano, aveva sentito uno strano vuoto allo stomaco, lo stesso che sentiva sempre quando era con Ana. Forse era stata l'euforia dell'alcol, o quella dell'infrangere la legge, stando dentro la fontana, o forse qualcos'altro. Qualsiasi cosa fosse stata, lui voleva riprovarla. Si erano baciati di nuovo e lui l'aveva spinta sul divano. Avevano continuato a baciarsi, mentre lui le accarezzava dolcemente le cosce e Drake Bass non era mai dolce. Poi aveva capito che lui doveva averla, doveva avere Clair. No, per non pensare a Ana, no per divertirsi. Solo perché era giusto.

-Vogliamo andare di sopra?-aveva chiesto a Clair, lei aveva annuito ed erano saliti. E Drake l'aveva avuta, non solo per quella notte, ma per una settimana intera, ed era stata una settimana bellissima. Era per questo che l'aveva lasciata, perché il vuoto allo stomaco non era passato e con Clair non aveva fatto solo sesso. Con lei aveva riso, aveva giocato alla Play quando Bart non c'era, si erano tenuti per mano anche quando la gente guardava, si erano coccolati a casa di Clair. Per un'intera settimana lui aveva pensato senza sosta a qualcuno che non era Ana, e questo lo aveva spaventato. Perciò aveva lasciato Clair, ed era tornato alla sua solita vita, sordo alle telefonate, ai messaggi. La cosa che più lo aveva fatto soffrire era, che Clair lo aveva rimpiazzato con un'idiota, era stato geloso di lei. E il rancore nei confronti di Clair, seguito alla rivelazione della gravidanza, era dovuto solo al fatto che era rientrata nella sua vita, proprio nel momento in cui era riuscito a dimenticarla. Si prese la testa tra le mani, più confuso che mai. Ana o Clair? Dolce o salato? Latte o scotch? Pioggia o sole? Senza un motivo si alzò e si guardò allo specchio, quello che sua madre aveva voluto a tutti costi nel salone, per darsi un ultimo sguardo prima di uscire. I capelli castano scuro, quasi neri, erano scompigliati. La cravatta era mezza sciolta, la sciarpa giaceva a terra dietro di lui. Il naso di sua madre, la bocca di suo padre e gli occhi di suo nonno. Anche lui, come Audrey e Johnny, aveva gli stessi occhi azzurri di Bart Bass sr., come veniva chiamato in società da quando era nato suo fratello minore. Chuck aveva raccontato a Drake, come Bart non fosse stato presente nella sua vita. Avevano tentato di riallacciare i rapporti, ma era stato troppo tardi. Ebbene Drake, vuoi essere come lui?, gli aveva chiesto di nuovo Will. No, aveva risposto lui deciso, poi era salito su per le scale ed era entrato nella camera di Evelyne. Si era seduto sul letto accanto a Clair e l'aveva guardata. No, non era cambiato niente dalla sera di quasi tre settimane prima. Le accarezzò i capelli e la ragazza aprì lentamente gli occhi.

-Ehi!-sussurrò, per non svegliare Eve.

-Ehi.-rispose Drake.

-Che c'è?- chiese Clair, in modo brusco, come ricordandosi all'improvviso che lui non la voleva.

-Mi dispiace. Io voglio starvi accanto, a te e al bambino.- disse Drake, accarezzandola di nuovo.

-Sei ubriaco.-disse Clair, sedendosi e allontanando la mano del ragazzo.

-Sì, però dico davvero. Voglio essere come mio padre, non come mio nonno.-disse Drake, con convinzione, poi la bacio.

-Posso?-chiese il ragazzo, indicando il letto.

-Ok.- disserrò le due ragazze, in coro. Clair e Drake guardarono Evelyne, che faceva spazio al fratello.

-Che c'è? Mi ricorda i vecchi tempi e poi voi due mi piacete in coppia.-si giustificò la ragazza, mentre l'amica sorrideva e si accostava a lei. Drake si mise nel letto, abbracciando Clair da dietro. Era la madre di suo figlio e questo pensiero gli faceva venire i brividi, era spaventato per il futuro, ma sapeva che avrebbe avuto accanto non solo Clair e Evelyne, ma anche i suoi genitori e Will. Pensò ad Ana, con una morsa allo stomaco. Era confuso, non sapeva chi amava in realtà, ma in compenso sapeva perfettamente che stare con suo figlio era la cosa migliore. Ben fatto, gli disse Will, poi Drake cadde in un sonno profondo.


Angolo Autrice

Ehi là. Vi chiedo per favore di mettere via i forconi. E poi vi chiedo scusa, è passato un mese e un giorno da quando ho aggiornato l'ultima volta. Nel prossimo capitolo, vedremo anche un po' la situazione Kiki. Per quando riguarda il colore degli occhi di Drake, Audrey e Johnny, l'anno scorso a scienze la prof., ha detto che il colore della pelle e quello degli occhi si possono ereditare anche dai nonni, mentre il colore dei capelli no. Dopo questo chiarimento, fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo. Scusate ancora.

Baci,

Zia Palla


p.s. Ringrazio chi segue, preferisce, ricorda, recensisce e legge silenziosamente.


   
 
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