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Autore: Fayes    01/02/2012    3 recensioni
Poco dopo la morte di Jimmy, Brian inizia a scrivere So Far Away. La situazione è straziante.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Synyster Gates, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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CAPITOLO 3







Zacky tornò a casa intorno all'ora di pranzo. Il caldo sole californiano bruciava già da un pezzo e una volta sceso dall'auto, si avviò frettolosamente in casa con due buste della spesa in entrambe le mani.
Benchè la casa non fosse vuota, il silenzio all'interno di essa era surreale. Le scarpe da ginnastica di Zacky stridevano sul parquet.
Si avviò in cucina, posò le buste sul tavolo ed entrò nel soggiorno.
Brian stazionava ancora sulla poltrona nera, accanto al camino naturalmente spento. Non si era mosso neppure di un centimetro. Il capo chino sul foglio e le mani tremanti che scrivevano qualcosa di troppo doloroso. Michelle guardava la tv con l'aria di chi stesse guardando tutt'altro; il volume era azzerato e la trasmissione in questione era un programma di cucina di un noto cuoco di Los Angeles. Michelle detestava cucinare.
Matt e Valary dovevano essere ancora di sopra e Gena era andata a casa di sua madre insieme a Lacey per passare a controllare i cani che erano stati lasciati lì per qualche giorno.
E Christ?
«Bri..dov'è Johnny?»

«Dorme ancora, suppongo.»
«Brian, è sono le 12:00 passate..» ribattè dubbioso Vengeance.
Per tutta risposta l'amico alzà le spalle in segno di indifferenza continuando a fissare il foglio.
Zacky imprecò e salì le scale con la violenta intenzione di svegliarlo poco cautamente. 

«Ma che cazzo crede? Non è solo lui a starci male per Jimmy, fanculo! Non può essere così irresponsabile!»
Le scarpe continuavano a stridere in modo fastidioso sul pavimento; erano nuove di zecca, ecco. Zacky se le tolse e le lanciò via con un'espressione frustrata.
A piedi scalzi arrivò davanti alla porta dove dormiva il suo amico e la spalancò.

«Cristo, Johnny! Muovi il culo e alzati! Ti rendi conto di che ore sono!?»
Nessuna risposta.
Zacky fissò il letto. Vuoto: sfatto, distrutto; un paio di bottiglie di Whisky, Vodka e birra di discount gettate sul pavimento totalmente vuote.

«Dove cazzo è?!» Zacky guardò la stanza con aria disgustata e si diresse verso il bagno.
"Chissene frega se è al bagno? Io lo uccido di pugni anche sulla tavoletta del cesso!" pensò.
Spalancò con un pugno la porta di noce dipinta color crema e si preparò ad aprir bocca.
Vuoto anche il bagno. Dannazione!

«Cazzo. Cazzo. Cazzo. Cazzo. Cazzo..» mormorò.
Zacky cominciò ad allarmarsi, corse verso tutte le stanze del piano superiore della casa e controllò ogni singola camera. Adesso iniziava a preoccuparsi sul serio: Dove diavolo era finito quel figlio di puttana? 
Si precipitò per le scale e notò che Valary e Matt erano seduti sul divano accanto a Michelle. Quest'ultima vedendolo sconvoltò gli chiese cosa fosse successo.

«Merda, ragazzi, non trovo Johnny? Non l'avete visto uscire vero? Non è sceso, giusto?» domandò con la bocca impastata.
Brian per la prima volta in quella mattinata scattò in piedi senza dire una parola e corse in cucina, in bagno, nel ripostiglio, dappertutto.
Johnny non c'era.

«La macchina..» mormorò all'improvviso Synyster Gates. «La macchina!»
Brian corse di sopra facendo le scale due gradini alla volta. Si affacciò alla grande finestra posta accanto alla porta del retrO e cercò la Porche di Johnny: scomparsa anche quella. Johnny era andato via. Ma dove? In quello stato poi? Sbronzato a livelli industriali?
«Merda!» imprecò Brian.
Tornò di sotto dove la coppia Sanders, Zacky e Michelle lo aspettavano.
«Johnny è uscito. La macchina non c'è! Matt, dobbiamo andare a cercarlo, prendi le chiavi della BMW...cazzo, muoviti!»
«Arrivo, arrivo..!» Matt diede un baciò veloce sulle labbra di sua moglie corse all'ingresso a prendere le chiavi del SUV.
Pochi secondi dopo i due erano già in macchina a girare per mezza città alla ricerca di un nanetto ubriaco con una porche nuova di zecca che aveva appena perso il suo migliore amico.
Dopo tre ore di ricerche senza successo, Brian cominciava ad innervosirsi sul serio. Stringeva il volante con entrambe le mani con una forza che gliele trasformava in artigli dalle nocche bianche. Fissava la strada come un pazzo. Era stanco, esausto.
«Bri..fermati, torniamo indietro. Magari torna...Dai, abbiamo girato per ore...» mormorò Matt mettendogli una mano sulla spalla.
«No!» urlò Synyster Gates a squarciagola. «Io..io..devo...trovarlo..!» disse con la voce rotta dal pianto
«Ascoltami! Dannazione! Johnny se la caverà! Dobbiamo tornare a casa! Aspetteremo..tornerà. Brian, mi senti? TORNERA'!» e dire che lo disse con poca sicurezza sarebbe ridicolo.
Poco dopo Brian fece inversione. 
«Io..io non voglio perdere anche lui, capisci? Ho..ho un bruttissimo presentimento..merda.» 
Matt annuì in segno di condivisione, nonostante ciò i due tornarono a casa.

Passarono altre due ore interminabili nel silenzio di casa Vengeance. Matthew Shadows e Synyster Gates erano appoggiati al camino. Michelle e Valary bisbigliavano tra di loro sul possibile posto in cui Johnny si fosse cacciato. Zacky guardava fuori dalla finestra come un padre protettivo che aspetta che suo figlio esca da scuola il primo giorno. Ma quel bambino non arrivava mai. Gena era rimasta a casa di sua madre insieme ai cani. Lacey era tornata e quando era venuta a conoscenza della scomparsa di Johnny aveva cominciato a piangere e urlare; i ragazzi avevano cercato di confortarla e tranquillizava come meglio poteva, ma quella era andata su tutte le furie e non si sa perchè, se l'era presa proprio con loro, quindi si era chiusa in camera al piano di sopra. 

«Driiiiiiiiiin! Driiiiiiiin!» il telefono squillò rompendo il silenzio che aleggiava nella stanza.
Matt rispose al secondo squillo. Gli altri fissavano Shadows e pendevano dalle sue labbra.
«Casa Baker?» chiese una voce di donna sulla trentina abituata a chiedere con-chi-stesse-parlando.
«Si..chi..»
La voce della donna non lo lasciò terminare. «Parlo con Zackary James Baker?» chiese gelida.
«No, parla con un suo amico ma è come se parlasse con lui..» rispose Matt chiaramente infastidito.
«Oh.. beh, che m'importa..Dunque, hanno trovato un suo conoscente credo..il suo amico Baker dovrebbe far parte di una band, a quanto ho capito..»
«Faccio parte anche io di quella band...parli chiaro.»
«Si calmi, si calmi. C'è stato un incidente.»
«Un..un incidente» ripetè Matt.
Gli amici alle sue spalle si alzarono e lo fissarono con la tensione negli occhi.
«Si, vede..Un uomo si è schiantato contro un palo sulla Seymour Avenue ed è caduto in un fossato. Non aveva documenti ma l'hanno portato subito in ospedale. Non sapevamo chi fosse quindi non abbiamo chiamato parenti o amici, finchè un ragazzino non lo ha visto e lo ha riconosciuto subito. Ci ha detto che fa parte di una band, quindi siamo risaliti a Baker e..e si chiama Johnny Christ..mi scusi, ma che razza di nome è?»
«Cosa diavolo gliene importa!? Un uomo ha avuto un  incidente e lei si preoccupa del nome..cazzo! Mi spieghi! Dov'è? Sta bene?» gridò Shadows finalmente incazzato nero con quella vocina stupida dall'altro capo del telefono.
«D'accordo, d'accordo. Venga al Saint Lewis Hospital, il suo amico è lì. Non so altro sulle sue condizioni...»
Matt chiuse la comunicazione con un gesto di stizza e prese di nuovo le chiavi dell'auto. Guardò poi i ragazzi che stavano aspettando le sue parole.
«Johnny ha avuto un incidente...non..non so come sta..cazzo. Brian, Zacky, andiamo al S. Lewis! Muovetevi! Ragazze...aspettateci per favore e cercate di andare a tranquillizare Lacey...»
Nessuno fece ulteriori domande. Michelle e Valary annuirono e salirono al piano superiore.
I tre uomini si precipitarono in auto e fecero letteralmente volare l'auto fino all'ospedale. Il viaggio proseguì in silenzio. Zacky guardava fuori dal finestrino sul sedile posteriore e Brian tamburellava le dita sul cruscotto mentre Matt guardava la strada con uno sguardo misto alla rabbia e la preoccupazione.
Dopo dieci minuti fecero irruzione nell'ospedale.
Brian parlò per primo con la segretaria vicina alla scrivania.

«Johnny Christ..o meglio Johnathan...no, mi scusi..solo Johnny Christ. L'hanno portato qui un paio di ore fa..ha avuto un incidente e..»
«Voi siete quella band, vero? Bene...terzo piano stanza 9, prego.»
«Grazie...»
I tre ragazzi corsero di sopra e si scontrarono con un primo medico dal camice bianco e una cartella clinica in mano.
«Mi scusi..Johnny Christ..» iniziò Matt.
«Certo, è di là...» indicò l'uomo con la mano dinistra.
«Dottore...come sta?»
«Beh, non bene. E' finito in un burrone sotto effetto di alcolici..»
«Possiamo entrare?» chiese Zacky nervosissimo.
«Beh, si..ma sta riposando.»
I tre amici non vollero sapere altro ed entrarono nella stanza 9, dove temevano di perdere di nuovo, per la seconda volta, un altro grande, immenso amico.


Continua nel prossimo ed ultimo (credo) capitolo.

P.S: non ho potuto ricontrollare la storia, spero di non aver commeso gravi errori.


  
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