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Autore: sawakochan    02/02/2012    7 recensioni
[GAAHINA] Hinata arriva al villaggio di Suna sconvolgendo la vita dei tre fratelli Sabaku no, o almeno quella di uno di loro!
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Nuovo Personaggio, Sabaku no Gaara , Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Di Fughe e Pane alla Lavanda

Capitolo II

 

“Avete… avete già avvertito Konoha della mia presenza qui?” sussurrò Hinata puntando lo sguardo  sulle mani intrecciate del Kazekage “Stavo giusto per farlo” la informò quest’ultimo  prendendo a riordinare una pila di fogli, mentre la scrutava

“NO!” l’idea di quello che sarebbe potuto succedere se Lui avesse saputo che fosse lì, scosse non poco la giovane Hyuuga. Di certo si era già messo in contatto con suo padre che sarebbe andato di filato dall’Hokage “Volevo dire, che, Tsunade-sama è già informata, anzi, è stata proprio lei a mandarmi qui. Non vi è arrivato il suo messaggio?” si corresse la kunoichi intercettando lo sguardo perplesso e curioso del giovane rosso. “No, niente” le rispose continuando a fissarla “Ne riparleremo appena arriverà il messaggio, va da Kankuro è fatti dare una stanza qui a palazzo!” e con queste ultime parole, il Kazekage la congedò ritornando alle sue scartoffie, ma di certo non si lasciò sfuggire il ‘Grazie’ che la ragazza gli lasciò mentre usciva, chiudendo dietro di se la pesante porta in mogano.

Gaara ritornò a leggere la cartella medica che gli era stata consegnata poco prima. E che riguardava proprio la Hyuuga, secondo il rapporto scritto era messa davvero male, aveva lividi su tutto il corpo, e non tutti erano recenti, una costola incrinata ed un bel po’ di tagli da arma bianca, il tutto curato durante i tre giorni di permanenza avuti al villaggio e che lei aveva passato dormendo. Ma ciò che più sorprendeva il ragazzo e i medici era che la Hyuuga era riuscita ad attraversare la distanza tra i due villaggi in meno di due giorni, quando per un ninja di solito ci sarebbero voluti due notti e tre giorni. A quanto pare secondo il medico affidatale, uno dei migliori di Suna, non aveva ne dormito e ne si sarebbe fermata durante tutto il viaggio, riducendola alle condizioni in cui l’avevano trovata. Cosa poteva mai spaventare quella ragazza tanto da rifugiarsi in un altro villaggio? E soprattutto portarla a non dare informazioni, nemmeno alla sua famiglia, dove si trovasse? Gaara pensava e ripensava a questo, senza trovare risposta, quando un ninja entro nel suo ufficio dichiarando di avere un messaggio da parte di Konoha.

* * * *

Arrivata nella stanza assegnatale dal fratello del Kazekage, Hinata si fiondò nel gran bagno di marmo dove riempita la vasca con acqua calda e oli profumati vi si immerse quasi completamente. A contatto con l’acqua i lividi e le ferite non del tutto rimarginate cominciarono a bruciare, mentre i ricordi dolorosi cominciarono ad invaderla prepotenti. Tentava di scacciarli, cercando di convincersi che ormai era al sicuro e che lì nessuno poteva farle del male. Ma più se lo ripeteva, più i ricordi le diventavano nitidi dinanzi ai suoi occhi. Provava dolore, umiliazione, rabbia, odio e disgusto. Disgusto per se stessa e per lui. Lui, che era stato così gentile e dolce. Bravo, ad ingannarla. Afferrò la ruvida spugna e cominciò a strofinarla sulla pelle.

Le gambe… per togliere i ricordi. Il ventre… per togliere i dolori. Le braccia… per liberarsi dalla sua prigionia. Il petto… per poter ritrovare il suo cuore.

Continuava a strofinare e strofinare, per minuti, che non si accorse del bussare frenetico alla porta della sua stanza e poi a quella del bagno. Smise solo quando una mano forte e gentile, ma tremante, le fermò la sua, mentre gli occhi dell’intruso si concentravano sull’acqua leggermente rosastra per via del sangue che usciva dal suo corpo. Aveva strofinato talmente tanto da riuscire non solo a riaprire le ferite ma a crearsene di nuove. “Cosa… fai?” le chiese preoccupata Temari Sabaku no, mentre  spostava il suo sguardo negli occhi lacrimanti e vuoti della kunoichi della foglia “Andiamo in infermeria immediatamente!” disse afferrando un grande accappatoio e avvolgendola, per poi scortarla fuori.

 

 Grazie a tutti quelli che leggono e recensiscono! ^w^

  
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