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Autore: keiko86    02/02/2012    2 recensioni
A tutti dovrebbe essere consentito di scegliere come vivere la propria vita in modo autonomo.... Almeno, questo è ciò che pensava Aeris facendolo tornare.... Ma tutti gli altri saranno d'accordo con lei?
Genere: Avventura, Fluff, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aeris Gainsborough, Cloud Strife, Sephiroth, Tifa Lockheart, Vincent Valentine
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 03.
Game of Death


Non appena Vincent uscì dalla stanzetta, Sephiroth cadde di nuovo in preda al panico.
Sapeva bene infatti che se il resto dell'Avalanche fosse arrivata, certamente lo avrebbero ucciso senza pensarci su due volte.

Provò ancora a divincolarsi dalla sedia, ma niente, era troppo indebolito anche solo per allentare quelle maledette corde.... Riuscì solamente a farla traballare un po'!

- Ma.... Maledizione.... Devo subito uscire da quì!!! Nonvogliomorirenonvogliomorirenonvogliomorire!!!

Continuava ad agitarsi come un forsennato non curandosi dei tagli sanguinolenti che iniziavano a comparirgli sulle braccia a furia di strofinare le corde ruvide, sballottando la sedia in quà e in là, finchè di colpo non perse l'equilibrio e finì col cadere con un tonfo sordo, ancora immobilizzato, rimanendo con la faccia mezza schiacciata sul pavimento, esausto e senza fiato.

- Che vergogna.... Di solito dei legacci come questi potrei spezzarli in due minuti.... - Sbottò con rabbia, all'apice della frustrazione.

Provò un'ultima volta a divincolarsi, senza successo, quindi picchiò la fronte a terra con un ringhio rabbioso, quasi animalesco.
RImase quindi in quella posizione, ansimando, e fissando rassegnato la porta che da un momento all'altro si sarebbe riaperta, segnando la sua fine.

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Quando Cloud e Tifa avevano ricevuto la chiamata di Vincent, poche ore prima, avevano sperato che quello non fosse altro che uno scherzo di cattivissimo gusto del pistolero, salvo poi ricordarsi che questi non aveva un benchè minimo senso dell'umorismo..... In pratica, tempo tre minuti e già stavano preparando armi e bagagli (letteralmente) in attesa che Cid non venisse a prendere anche loro con il suo aereo.

Tifa preoccupata aveva poi cercato di spiegare la situazione a Marlene e Denzel, chiedendo loro di rimanere a casa al sicuro, magari insieme ad Elmyra.... Ma i due ragazzini avevano fatto una scenata, non volevano proprio saperne!
La piccola Marlene infatti voleva a tutti i costi rivedere suo padre Barret ("se provate a lasciarmi quì mi imbarco di nascosto" le parole testuali) mentre Denzel voleva dimostrare di essere ormai abbastanza grande per poter combattere in prima persona.

Ovviamente Tifa cercò di dissuaderli, quindi anche Cloud, ma i due piccoli furono irremovibili....
E così all'arrivo dell'Highwing furono in quattro (più due cochobo e una moto) ad imbarcarsi!

Adesso Cloud stava seduto su uno dei sedili della cabina di pilotaggio, la sua Ultima Weapon poggiata alla spalliera, guardando distrattamente i bambini giocare con Barret e Yuffie e teso dall'imminente faccia a faccia con la sua nemesi, Sephiroth.

- Sei di nuovo tra i vivi, Sephiroth..... Ma lo sarai per poco, stavolta.... - Mormorò, stringendo con forza il manico della propria spada.

Proprio in quella fece il suo ingresso Valentine, di ritorno dalla stanza dove lo spadaccino era rinchiuso, facendo subito fermare tutti a guardarlo insistentemente.
Vincent fissò Cloud negli occhi e fece un lieve cenno con la testa - E' sveglio.- quindi ritornò sui suoi passi, seguito da tutti i suoi compagni.

Arrivati davanti alla porta dello stanzino, il biondo poggiò la mano sulla maniglia, ma prima di aprire si voltò verso Tifa facendole un cenno in direzione dei due ragazzini, e la ragazza andò subito a piazzarsi davanti a loro, a mo' di protezione.

Quindi, con un sospiro per scaricare un po' la tensione, Cloud abbassò la maniglia e spalancò la porta, salvo poi inchiodarsi con aria inebetita a fissare lo spettacolo davanti a sè.

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Sephiroth, ancora disteso goffamente sul pavimento, aveva notato il rumore di passi in avvicinamento già da un po', almenò finchè ogni suono cessò proprio davanti a quella maledetta porta di metallo.
Conscio che ormai il suo tempo era scaduto, si ripromise di rimanere a fissare l'entrata dei suoi nemici senza battere ciglio, immobile ed impassibile....

- Non voglio dar loro la soddisfazione di vedermi rintanato tremante in un angolo come un coniglio! - sibilò a denti stretti - Se devo morire, lo farò a testa alta!! Nonvogliomorirenonvogliomorire!!!!

Quindi assunse una maschera inespressiva per mascherare il suo timore, cercando di ignorare il cuore che pompava così forte da assordarlo.

Infine, con un lieve cigolio, la porta si aprì, e un fascio di luce andò a colpirlo in volto, salvo poi essere coperto quasi immediatamente dalla figura di Cloud Strife, fermo immobile sulla soglia.

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Cloud si era immaginato la scena in testa mille volte:

Una volta aperta la porta, si sarebbe trovato davanti un Sephiroth ghignante e sornione, impassibile, che probabilmente avrebbe trovato il tempo di umiliarlo con qualche frase ad effetto.... E che ovviamente si sarebbe già liberato da tempo dei legacci, con facilità estrema.

A quel punto li avrebbe attaccati senza pietà alcuna, letale come sempre, ed avrebbero ingaggiato l'ennesima battaglia all'ultimo sangue per il destino del pianeta.... Proprio per questo si era preparato, ancor prima di aprire la porta di metallo dello stanzino aveva già piazzato la spada in posizione di attacco, certo che appena avesse aperto il suo avversario lo avrebbe attaccato immediatamente.

Grande fu il suo stupore, quindi, quando non comparve nessun Sephiroth sulla soglia, bensì si ritrovò a fissare lo spadaccino dai capelli d'argento legato ancora come un salame alla sedia, e riverso con la faccia schiacciata a terra, che di suo si stava semplicemente limitando a fissarlo con uno sguardo tra l'omicida e l'estremamente imbarazzato.

Rimasero a fissarsi per qualche secondo, senza parole, almeno finchè Sephiroth non distolse lo sguardo, sospirando:

- So di non essere un bello spettacolo, Strife, ma ti prego... Chiudi quella bocca, è umiliante! - borbottò a mezza bocca, rassegnato.

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La piccola Marlene era ben nascosta insieme a Denzel alle spalle di Tifa, tuttavia la sua curiosità di bimba era più forte del timore, e si era ritrovata quindi a spingersi sulle punte dei piedi per cercare di vedere cosa stesse accadendo nello stanzino "Dopotutto..." si disse "... Io Sephiroth non l'ho mai visto!"

Non riuscendo comunque a vedere nulla o quasi, mise in atto un altro piano: pian pianino sgusciò fuori ben attenta a non fare rumori di sorta, e dopo aver dato un'occhiata di controllo agli altri (che erano tutti troppo presi dal fissare la scena dal notare lei) si avvicinò quatta quatta alla porta, sbirciando dentro.

"Così.... E' lui!" pensò alla vista del guerriero legato, constatando che fosse molto diverso dal mostro terrificante ed invincibile che fino a quel momento si era immaginata "Ma a vederlo così non sembra tanto pericoloso... Perchè Cloud e gli altri non se ne accorgono?" si chiese perplessa la bambina.

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 Sephiroth aveva perso quasi immediamente quella maschera di impassibilità che si era a fatica costruito non appena aveva messo a fuoco Cloud, o meglio la sua espressione ebete ed assolutamente spiazzata.

Si era sentito estremamente umiliato, ridotto com'era a trovarsi immobilizzato e strisciante per terra senza alcun modo per riuscire a divincolarsi, ai piedi, letteralmente, dei suoi acerrimi nemici.... In uno sbalzo di rabbia si era ritrovato ad apostrofare Strife con quella che voleva sembrare la sua solita sottile ironia, ma gli era uscito fuori un tono troppo amaro, che non aveva convinto nessuno, specialmente lui.

Cloud però a quanto pareva si era arrabbiato lo stesso "Forse quella battutina maldestra è stata solo una scusa, in realtà non aspettava altro...." si ritrovò a pensare confusamente, osservando quasi con distacco l'altro alzare la sua Ultima Weapon pronto a calarla mortalmente sul suo collo, implacabile.

Ormai si stava aspettando quella scena già da un po', era matematicamente certo che sarebbe stato ucciso sin da quando Vincent era uscito da quella maledetta stanzina.... ma al selvaggio terrore provato inizialmente, che lo aveva portato a tentare inutilmente la fuga così forsennatamente da ferirsi con le corde, si era sostituita una cupa rassegnazione.... Quindi dopo aver lanciato un ultimo sguardo in tralice al gruppo dell'Avalance "Quanto coraggio.... Tutti schierati e pronti.... Contro qualcuno che non può muoversi!" chiuse gli occhi lentamente, poggiando di nuovo il capo sul pavimento, aspettando la morte.

- Fa come ti pare, Strife.... ormai non mi importa più.... - Sussurrò amaramente.

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Vincent era rimasto un po' in disparte ad assistere alla scena ma osservava avidamente lo scambio tra i due arci-nemici, i penetranti occhi rossi puntati su di loro. Si era vagamente accorto della ragazzina che si era avvicinata incuriosita, ma non le aveva degnato che un mezzo sguardo... La sua attenzione era completamente concentrata sui due guerrieri.

Quando si avvide che Cloud era in posizione di attacco (più che altro di esecuzione) si ritrovò a fare un passo impercettibile in avanti..... Era un po' combattuto, sapeva che quel mostro non meritava altro che venir fatto a pezzi, ma non era questo ciò che si era figurato quando aveva fatto prigioniero Sephiroth... Almeno, non che Cloud gli tagliasse la gola mentre questi era immobilizzato a terra, legato ed inerme.

Non aveva fatto altri gesti per fermarlo, però, almeno finchè non ci furono una serie di accadimenti imprevisti:

Non appena Cloud aveva alzato la spada infatti, Marlene, coraggiosa ma decisamente incoscente, si era lanciata tra i due cercando di farlo fermare; Sephiroth aveva riaperto gli occhi fissando con sorpresa la bambina, mentre Tifa aveva lanciato un grido; Strife di suo aveva già avviato il movimento dell'arma con tutte le sue forze, e rendendosi conto che non sarebbe riuscito a fermarsi aveva assunto un'espressione terrorizzata... Certo non voleva colpire Marlene!

Fu a quel punto che Vincent agì: si lanciò a sua volta di fronte alla spada di Cloud, riuscendo a fatica a bloccarla con il braccio meccanico..... Ci fu un assordante rumore metallico, poi un silenzio teso....

Cloud era rimasto impietrito, la spada ancora saldamente impugnata conficcata leggermente nel braccio di Valentine, questo che si era ritrovato accucciato per metà sotto il suo peso, e che con la mano "sana" aveva scostato la ragazzina dal raggio di azione dell'arma.... Marlene che invece dopo qualche secondo di silenzio, sotto shock, era scoppiata in sonori singhiozzi....

E Sephiroth, che in tutto quel casino era rimasto immobile a terra, l'adrenalina a mille, che riuscì ad esprimere tutto il suo sconcerto semplicemente sibilando un - Idiota.... - tra i denti.

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