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Autore: Sallivergron    02/02/2012    5 recensioni
Protagonisti della storia sono Sebastian e Santana, erano Venere e Marte, erano due stelle diverse. Due ragazzi tanto diversi quanto simili, con in comune una passione, la passione per l'altro. Seguite la mia storia e ditemi se vi interessa! P.s. nella storia c'è anche Samantha, sorella di Santana che ha il volto di Shay Mitchell (Emily in Pretty Little Liars)
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Santana Lopez, Sebastian Smythe
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Porte chiuse, faccia a faccia, occhi negli occhi, rabbia, voglia di vincere, voglia di non ammettere la sconfitta, perché in cuor loro sapevano di aver perso, se ne erano accorti nell’istante in cui il loro sguardi si erano incontrati. Entrambi erano due stronzi che non conoscevano la parola amore. Nessuno avrebbe mai pensato che si potessero piacere, insomma a lui non interessavano le ragazze e tantomeno a lei i ragazzi. Santana pensò subito che la sua fosse una debolezza momentanea causata dall’eminente scoperta della sua sessualità, mentre Sebastian si rendeva conto che la ragazza gli aveva rubato le uniche certezze che aveva. Lui era sicuro di essere attratto dai ragazzi, allora perché lei lo faceva sentire così completo come mai nessuno era riuscito a farlo sentire prima? Lo faceva sentire parte integrante di qualcosa che neanche lui sapeva (ancora) cosa fosse. -Adesso che cercherai di fare Lopez, mi salterai addosso?- chiese Sebastian dopo aver notato che la ragazza gli stava fissando le labbra. -Tranquillo, non sei il mio tipo, piuttosto tu per caso vuoi saltarmi addosso?- ribatté la ragazza. -Non credo proprio!- esordì lui. -E allora smetti di fissarmi il seno!- gli ordinò lei soddisfatta di averlo messo a tacere. Il ragazzo sbiancò in volto. -Io non ti sto guardando il seno!- cercò di giustificarsi. -Ah no? Di certo non guardavi il mio viso!- gli fece notare la ragazza. -Ma sei proprio stronza lo sai?- chiese retoricamente il ragazzo. Lei si limitò ad annuire soddisfatta. -A presto Smythe! Ci rivediamo quando avrai il coraggio di chiedermi la rivincita!- disse uscendo. Lui la seguì e la fermò. -Cosa ti fa credere che tu abbia vinto?- gli chiese, dopodiché la guardò negli occhi e in quel momento capì di essere completamente attratto da lei, dai suoi modi di fare, dalla sua bellezza. Lo stesso provò lei quando incontrò il suo sguardo penetrante, fu completamente rapita dal quel verde dei suoi occhi, solo in quel momento capì davvero di essere rimasta fregata. Non una parola, non una risposta, non un solo insulto uscì dalla bocca di entrambi, troppo persi nei loro pensieri, troppo attratti l’uno dall’altro. Lei fece di no con il capo allontanandosi e voltandosi per raggiungere l’uscita, velocizzò il passo. Fuori pioveva. Entrò in macchina, si chiuse dentro e si mise le mani in faccia, poi le appoggiò al volante e non appena mise in moto l’auto e accese le luci si trovò davanti Sebastian. Spense la macchina, lasciando le luci accese e raggiunse il ragazzo. -Ma sei deficiente? Mi hai fatto prendere un colpo!- si aspettava una risposta cattiva, ma non la ricevette. Il ragazzo le prese il volto tra le mani e senza pronunciare parola le stampò un dolce bacio, un bacio che entrambi non scorderanno mai. La ragazza si staccò, lo guardò, si guardò intorno, sorrise e riprese a baciarlo. Sembrava la scena di un film, ma non lo era, entrambi sapevano che la loro storia, a differenza dei film, non avrebbe mai potuto avere un lieto fine, la loro era una storia impossibile, ma se ne accorsero troppo tardi, se ne accorsero quando ormai erano distesi sul letto di Sebastian, abbracciati, dopo aver fatto l’amore, si avete capito bene, era la prima volta per entrambi, prima d’ora non l’avevano mai sperimentato, quello che facevano era sesso, senza complicazioni, solo sesso, puro svago, puro divertimento, senza mai impegno, ma lì, in quel letto, mentre erano abbracciati, capirono che quello che era successo avrebbe comportato un impegno, non era sesso, era amore. Puro, vero, pulito, candido, cristallino, e allora perché entrambi si sentivano così sporchi? Era paura la loro? Probabilmente. Santana prese coraggio e parlò. -Questo non doveva succedere lo sai vero?- disse. -Lo so, ma dovevo farlo, ne sentivo il bisogno, dovevo averti!- rispose lui abbassando la testa. Lei gliel’alzò con due dita e gli diede un bacio a stampo. -E adesso? Che faremo?- chiese lei. -Potremmo vederci, non so, di nascosto, almeno fino a quando non capiremo che ci sta succedendo!- propose il ragazzo. Santana annuì, dopodiché ribaciò il suo Usignolo e se ne andò, lasciandolo lì, immerso nei suoi pensieri. 




Ciao a tutte ragazze, questa è la mia nuova storia dedicata a Sebtana, mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensate e sopratutto sapere se volete che la continui o che la interrompa qui!
                                                                                                                                  Un bacio
                                                                                                                                SuperF1997 
  
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