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Autore: Piccola Stella Senza Cielo    12/09/2006    0 recensioni
Questa è la prima volta che pubblico, quindi credo sia normale se trovate errori di ortografia e via dicendo. E poi non sono solita correggere le mie fic, se scrivo è di getto, e mi piace mantenere la genuinità del primo contatto della penna sul foglio vergine.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Resisti. Quante volte, in questi otto mesi, me lo sono ripetuto. Resisti. Una parola che vidi scritta su un manifesto di un partito, comunista, se non ricordo male.Era scritta in bianco su uno sfondo rosso, ed era un incitamento a lottare senza mai fermarsi.
"Avrai per sempre la tendenza ad avere molte ulcere, e non guarirai mai più totalmente. Però, se ti curerai, se avrai forza e pazienza, potrai far assopire questa tendenza anche per periodi lunghi". Il medico parlava, e io dentro di me ripetevo, ininterrottamente, "resisti"
Durante quello stramaledetto esame, soffrivo, impazzivo, stringevo i denti, mentre la mente non era più lucida, e m'abbandonavo, solo una parola era fissa nella mia mente...."resisti"
Ho resistito. Resisto. Resisterò. Per me, certo, ma anche per Alda, Beppe, Giannino, zia, zio, zio Ciccio, la nonna. Tutte persone che non hanno mai mollato. Mai, neppure per un attimo. C'è chi è riuscito ad arrivare fino in fondo e a vincere la propria battaglia, chi no, chi ci sta provando adesso. Ed è per questo motivo che ho deciso di reagire a questo brutto periodo della mia vita, per questo non me la sento di lasciarmi andare: sarebbe un'offesa a chi mi ha dimostrato tutto quel coraggio, a LORO. Sono loro che mi appaiono davanti agli occhi quando il corpo mi volta le spalle.
Sono stata presa in giro da medici incompetenti, e forse sarei potuta guarire del tutto se mi fossi rivolta a coloro che mi stanno curando in questo periodo (con risultati ottimi, aggiungerei), ma non importa.
Ricomincerò a vivere, e imparerò ad accettare i miei limiti fisici senza starci troppo apensare, anzi, traendone una lezione di vita. Io credo che nulla succeda per caso. Forse il destino ha voluto mandarmi la sofferenza per farmela capire, accettare, combattere, magari affinché io aiuti, nel futuro, qualcuno con lo stesso problema. Ho capito che non bisogna mai abbandonarsi, neanche quando le forze ti lasciano quasi de tutto. Mai. Bisogna invece provare, provare, correre contro il vento, anche quando diventa gelido, non importa se ti abbatte, devi sempre credere di essere a un passo dal traguardo. Come va, va. Io ho vinto. Sto molto meglio, non perdo più sangue, e ho tanta, tantissima voglia di godermi la vita attimo per attimo. Anche la mia esperienza, la racconterò a chiunque si trovi in difficoltà. La vita è bella, anche per queste cose. Che te la fanno apprezzare con maggiore intensità. Per tutto questo tempo, ho ricordato cosa mi disse una persona che ha avuto dei problemi più seri dei miei:
"La vita è una corsa ad ostacoli. Cadi al primo salto e ti rompi i denti? Nessun problema, ti alzi, vai dal dentista, ti fai i denti nuovi e continui"
Certo, potresti anche non arrivare alla fine, nessuno ti assicura che vincerai. Però, vuoi mettere? Avrai la soddisfazione di dire: Ho combattuto fino a che ho potuto. Nessuno ti toglierà le sensazioni che hai avuto mentre lottavi per la vita. Né ora, né mai.
  
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