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Autore: giugiu9605    03/02/2012    2 recensioni
Inuko Higurashi è la figlia di Inuyasha e Kagome
Immagine di copertina creato da me, potete trovarla anche su Instagram: julyall_fanart
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Nuovo personaggio | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta, Triangolo
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_Episodio 31_“Inuko, nel mondo della madre Kagome PARTE 2” Inuyasha_
 
Martedì 19 aprile 2016
Era mattina e Inuko si era già svegliata, Buyo era sopra il letto e si stava stirando. Lo salutò e subito dopo si ricordò che doveva andare all’asilo quindi andò da Sota dove vide che aveva preparato tutte le cose che servivano e li aveva messe sopra a una sedia in cucina.
— Domani Inuko ti comprerò un vestito, intanto mettiti questa uniforme color bianca con il fiocco verde e rosso. Era di tua madre, — sorride la nonna.
Le dette anche un cappello per coprirsi le orecchie. Sota e Inuko fecero colazione e dopo uscirono. Appena arrivarono in fondo alle scale che erano vicino casa, Sota vide due suoi compagni di classe, questi ultimi salutarono sia lui e sia Inuko e facevano molte domande mentre passeggiavano.
 
In seguito arrivarono davanti alla scuola superiore dove di fronte c’era l’asilo, il ragazzo bruno salutò i compagni e accompagnò Inuko nella classe che si trovava al secondo piano ed era la 1°G.
Mentre erano nei corridoi, la mezzo demone inciampò su un peluche di una bambina, quest’ultima si scusò subito e si presentò, era Arya ed era della sua stessa classe, la piccola rivelò il nome e capì fin da subito che era la figlia di Kagome, lo sapeva perché sua madre Ayumi era della stessa classe alle superiori con Kagome. Arya accompagnò i due nella classe assegnata, quando entrarono rimasero sbalorditi, la stanza era la più grande di tutta l’asilo, era spaziosa e c’erano due finestre, sopra i muri c’era la storia del Giappone con illustrazioni, vicino alla porta c’era un armadio, dietro alla cattedra c’erano due lavagne colorate con dei gessetti neri, il muro era stato pitturato di un verde chiaro e rosa acceso, il lampadario era di color blu mare.
 
In seguito arrivò la maestra di disegno, si chiamava Samantha Trikken, era metà giapponese e metà tedesca e aveva trentanove anni, era alta, aveva capelli folti e biondi, portava degli occhiali neri, indossava una camicia a righe rossa e una gonnella di colore bianca e verde, Sota parlò un po’ con la signora, poi salutò Inuko e le promise che veniva a riprenderla più tardi, la maestra salutò lo zio di Inuko e poi incoraggiò la piccola a sedersi.
— Buongiorno. Abbiamo una nuova alunna, si chiama Inuko Higurashi, si è appena trasferita.
La mezzo demone si alzò e salutò la classe. Poi arrivarono tre mamme con le rispettive figlie.
— Scusateci, — disse una di esse, — sarà l’ultima volta che verranno in ritardo.
Le piccole si sedettero ai propri banchi e le madri andarono via subito.
 
L’insegnante chiamò l’attenzione e vide che Inuko portava nella testa un cappello, la piccola non sapeva che c’erano delle regole come per esempio di non portare sciarpe o cappelli nelle aule ed era preoccupata perché se avesse tolto il cappello, tutti potevano vedere le orecchie.
Alla fine se lo tolse esitando un po’.
Sia Mrs. Trikken e sia i bambini rimasero impressionati dalle morbide orecchie bianche.
— Questo rimarrà tra noi, nessuno deve sapere. Quando sei nel corridoio, indossa il cappello.
E se qualcuno ti chiederà perché lo porti, gli risponderai che te l’ha ordinato il medico.
In classe lo puoi togliere e se deve entrare qualcuno, dovrà bussare e dovrai indossarlo, — concluse.
Non appena aveva finito di parlare, iniziò la lezione di disegno.
La mezzo demone non sapeva disegnare ed era la prima volta che vedeva delle matite colorate, fogli bianchi, lapis e gomme da cancellare in tutti i banchi dei suoi compagni.
In quelle ore, Arya la aiutò e le insegnò a disegnare le basi e mentre ascoltava la bambina come fare, Inuko si divertiva e conosceva altre compagne che erano di Tokyo o della periferia.
 
Alla fine dell’ultima ora, Inuko aspettò davanti alla porta della classe suo zio Sota. Passati alcuni minuti, lo vide arrivare nel corridoio e lo abbracciò subito, poi salutò Arya e tutte le bambine comprese le tre bimbe arrivate in ritardo.
— Ci vediamo domani Inuko! — esclamò Arya muovendo la mano destra.
 
Quando Sota e Inuko si trovavano in fondo alle scale del giardino, in cima a esse c’era la nonna che li stava aspettando insieme al gatto Buyo. La piccola mezzo demone raccontò tutto quello che aveva fatto all’asilo, che cosa aveva imparato, chi era la maestra, quante bimbe aveva conosciuto eccetera.
E ammise che era felice di esserci stata.
Invece Sota aveva fatto un compito di scienze insieme ai suoi amici d’infanzia Hiroshi e Satoru, frequentava il primo anno delle superiori e ancora si doveva abituare alla scuola perché ci andava solo da due settimane.
 
Più tardi andarono nel centro di Tokyo a comprare il vestito che la nonna aveva promesso a Inuko. La città era molto affollata in quel periodo, i tre entrarono in un negozio e nella vetrina la mezzo demone aveva visto un vestito bello: era tutta rosa pesca e in fondo c’era la stoffa di colore panna, le spalline arrivavano fino al gomito e anch’esse erano dello stesso materiale. Inuko chiese a sua nonna se poteva provare quel vestito che aveva appena visto e la signora acconsentì. Dopo averlo provato, si stupirono perché le donava moltissimo. La nonna, senza indugio, glielo comprò e la mezzo demone non rimise il kimono ma rimase tutto il tempo con il vestito appena comprato.
Tornarono a casa e Inuko si divertì a girare tutta la casa, era curiosa di vedere cosa c’era all’interno però si stancò subito e non voleva cenare ma solo riposare.
Sota le portò un pigiama, aveva delle righe gialle e rosse e al centro c’era un cane.
— Sicura che stai bene? Non ti va di mangiare? — chiese lo zio guardandola.
— Sto bene, sono solo stanca, — affermò la mezzo demone.
Il ragazzo chiude la porta, uscì dalla stanza non appena la piccola si addormentò.
 
Prossimo episodio: _Episodio 32_“Inuko si ammala” Inuyasha_
   
 
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