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Autore: _TaylorMomsen_    03/02/2012    4 recensioni
Eccoci qui ragazze!!! Il sequel di “Fra Acqua Marina e Topazio”! Tanti segreti verranno a galla,un passato oscuro verrà risvegliato ed il Perfido Drew si risveglierà… Keiji deciderà di sostenere Mizuki o la lascerà sola? Ce la farà la ragazza ad affrontare a testa alta il suo avversario? Non vi resta che leggere e scoprirlo!
Genere: Romantico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Dal salotto viene il dolce suono,soave e leggero, della melodia “Per Elisa” di Beethoven . Dalla cucina vado in sala ed al pianoforte appoggiato alla parete trovo mia figlia Alexis,intenta a suonare lo strumento. Ha preso questo bellissimo talento dalla famiglia di mia madre e,come me, lo suona già da parecchio tempo. Lei ha ormai 17 anni ed è una bellissima ragazza: i biondi capelli lunghi e lisci,perfetti, ricadono morbidi lungo la schiena dritta e pallida. Il fisico minuto ed aggraziato è coperto da una leggera vestaglietta bianca di fiori rossi.
 
 
“Alexis,sei davvero bravissima…”
 
 
Sospira alle mie spalle suo fratello maggiore,dai capelli corti e scuri,gli occhi uguali a quelli di mio padre,bordeaux,con piccole sfumature celestine. Alto,magro,dal fisico perfetto. Mi incanto a vederlo ogni volta perché… è uguale a lui…
 
 
“Tanti auguri Kaito!”
 
 
La sorella sorride e Kaito le si siede accanto. Si scambiano un bacio e lei riprende a suonare. Eh si,oggi è il compleanno di mio figlio che,per ironia della sorte,è nato lo stesso giorno del mio amato fratello. Un braccio circonda la mia vita e delle labbra fresche e morbide si appoggiano sulla mia guancia.
 
 
“Buon giorno Keiji…”
 
 
Sospiro ed appoggio la testa alla sua spalla,ammirando i miei figli che,innamorati, suonano insieme al pianoforte,divertendosi come matti. Guardo l’orario e richiamo la mia famiglia.
 
 
“Famiglia,oggi dobbiamo andare in un luogo molto importante. Per favore,preparatevi. Vi farò conoscere una persona importante.”
 
 
I due fratelli si guardano stralunati,per poi seguirmi ai piani superiori per prepararci. Entro in camera e respiro profondamente. Mi allontano verso l’armadio e prendo un vestitino rosa pallido,lungo,stretto in vita e la gonna dalle tante piegoline. Metto un paio di scarpe dal tacco basso e nere ed eccomi pronta. Dal letto prendo un mazzo di fiori composto da rose bianche e gigli gialli e la borsa. Scuoto un po’ i capelli mori e torno di sotto. Keiji già pronto,indossa pantaloni neri e camicia bianca. I miei figli scendono proprio adesso. Alexis indossa un vestito bianco stretto in vita e la gonna che ricade morbida fino a poco più sopra del ginocchio,con in vita un fiocco blu. Ballerine blu e cerchietto in testa. Kaito invece ha optato per pantaloni bianchi e scarpe dello stesso colore con una maglia celeste. Ci avviamo verso la macchina. Durante il viaggio non faccio altro che pensare a colui che andiamo a trovare.
 
 
“Mamma,per chi sono quei fiori?”
 
 
Mi giro verso la mia curiosa figlia e rispondo con una nota di malinconia
 
 
“Sono per una persona molto speciale.”
 
 
Piomba il silenzio nel veicolo e dopo una mezzoretta di macchina arriviamo davanti ai cancelli del cimitero. Scendiamo dalla macchina e mentre sto entrando la sofferenza e la pesantezza di un funerale poco più avanti mi investono,facendomi ricordare fatti davvero tristi. La mia mano viene catturata in quella più grande di Keiji,che mi guarda come a dire “Andiamo?” ed io gli faccio di si con la testa. Passiamo di fianco a quel gruppo di persone e mi viene spontaneo guardare a chi è rivolta la preghiera. Lapide bianca,foto di un ragazzo sorridente e molto bello. Lo riconosco: si chiama Akira Toriyama, è morto due giorni fa portando in salvo una bambina di 5 anni che altrimenti sarebbe finita investita sotto un tir. Ed eccole,le lacrime che mi solcano il viso. Sospiro un “Condoglianze” a quella che dovrebbe essere sua madre e lei si gira verso di me.
 
 
“Grazie…”
 
 
Sorrido impercettibilmente e continuo a camminare. Una lunga scala in marmo si para di fronte a noi e la percorriamo in silenzio, giriamo a destra e troviamo un prato verde ben curato e ricoperto di margherite, dove tante lapidi bianche trovano spazio,l’una distanziata dall’altra di alcuni metri. Percorriamo il viale affianco e alla fine di esso,ecco mio fratello. Invito i miei figli ad avvicinarsi.
 
 
“Questo bel ragazzo qui è vostro zio. E’ morto quando era molto giovane.”
“Si chiama come me!”
 
 
Sorrido amaramente e gli faccio notare che anche l’aspetto e la data di nascita sono molto simili.
 
 
“Quanti anni aveva,mamma?”
“Ne aveva appena 27…”
 
 
Le lacrime fanno capolino un’altra volta. Keiji mi abbraccia e mi sussurra
 
 
“Noi andiamo,ok?”
 
 
Annuisco più volte con la testa e loro si allontanano. Entro nel prato e mi siedo sulla lunga orizzontale lapide di Kaito.
 
 
“Ciao Kaito… mi manchi davvero tanto…”
 
 
Sospiro e riprendo a parlare,accarezzando la sua foto,quasi a voler toccare il suo viso
 
 
“Mio figlio è la tua copia… che ironia che sia nato nel tuo stesso giorno,eh?”
 
 
Già,che ironia…
 
 
“Sai che c’è? Che devo smetterla di piangere! Tu soffri vedendomi così,quindi,visto che ne abbiamo abbastanza tutti e due di sofferenza e lacrime,ho deciso di smettere di piangere.”
 
 
Sorrido coraggiosa,questa volta.
 
 
“Guarda,ho ancora un pezzettino di te sempre con me.”
 
 
Esco fuori il cilindretto con il cristallo e glielo mostro.
 
 
“Oltre i fiori ti ho portato anche qualcos’altro. Una canzone,la tua preferita.”
 
 
Inizio ad intonare un canto leggero al vento,per poi cantare quelle parole bellissime di cui Kaito si era innamorato.
 
 

In you and I, there's a new land,
angels in flight,

I need more affection than you know.
My sanctuary, my sanctuary,
where fears and lies melt away,
music in time,

I need more affection than you know.
What's left of me,
what's left of me now?
 

 
 

Prendo fiato e riprendo a cantare,fissando la foto sorridente del mio adorato fratello.
 
 

 
I watch you, fast asleep,
All I fear, means nothing…

In you and I, there's a new land,
angels in flight,

I need more affection than you know.
My sanctuary, my sanctuary,
where fears and lies melt away,
music in time,

I need more affection than you know.
What's left of me,
what's left of me?

 
 
 

Kaito,lo so che non sono brava quanto Utada Hikaru,ma ti sto cantando queste parole con tutto il mio cuore.
 
 
 

So many ups and downs.
My heart's a battleground.
I need true emotions.
I need more affection than you know.
I need true emotions.
 

 
 

Mi da tanta pace questa canzone,è rilassante e dolce. Bellissima.
 
 
 

You show me, how to see,
that nothing, is whole and, nothing is broken…

In you and I there's a new land,
angels in flight,

I need more affection than you know.
My sanctuary, my sanctuary,
where fears and lies melt away,
music in time,

I need more affection than you know.
What's left of me,
what's left of me now?

My fears, my lies.. Melt away

I need more affection than you know.

 
 
 
 
In quel momento che riprendo fiato,Keiji mi si avvicina e mi chiama
 
 
“Mizuki. Sei ancora qui,per fortuna! Pensavamo ti fosse successo qualcosa… Dai vieni,sennò facciamo tardi…”
 
 
Mi alzo e bacio il cilindretto, sussurriamo un “Ciao”,prendo la mano di Keiji ed andiamo via. Passiamo di fronte allo stesso funerale di prima ed io mi fermo di fianco ad una donna sulla 50ina tutta vestita di nero,affiancata da una bella ragazza che non ha tratti somatici in comune con la madre del ragazzo. Deduco che sia la fidanzata di Akira. Metto una mano sulla spalla ad entrambe ed inizio a parlare
 
 
 
“Ho perso mio fratello 18 anni fa. Aveva appena 27 anni ed è morto cercando di salvarmi. Lui ha fatto la stessa cosa. E’ morto salvando una bambina. E’ stato un gesto nobile da parte sua e dovremmo prendere esempio da lui,anziché piangerlo per l’eternità,credetemi. Vedrete che se incomincerete a pensare a lui come un eroe per quella bambina,il dolore si allevierà. Perché lui è questo: un eroe.”
 
 
 
Mi allontano da loro e sento entrambe rivolgermi un “Grazie” pieno di speranza e sereno. Rispondo con “Di niente”,come a sottolineare che quella speranza non deve affievolirsi. All’entrata del cimitero ci aspettano Alexis e Kaito,mano nella mano.
 
 
 
“Beh,oggi si va a mangiare dai nonni!”
 
 
 
I miei figli rispondono entusiasti e saltiamo tutti in macchina. Partiamo verso la casa dove sono nata e cantiamo e parliamo per tutto il tragitto. Arrivati davanti al cancello parcheggiamo e scendiamo. Apriamo i cancelli e percorriamo il giardino,suono al campanello e passi veloci e leggeri si avvicinano al portoncino. Ci apre una ragazza dai capelli scuri e gli occhi azzurri,uguali a quelli di mia madre.
 
 
 
“Sorellona!”
“Miriam!”
 
 
 
Ci abbracciamo fortemente. La mia solare e vivace sorella minore corre a salutare anche i suoi nipoti,il che fa un po’ strano,poiché hanno la stessa età! Saluta anche Keiji e tutti entriamo dentro. Mamma esce dalla cucina con un pantalone chiaro ed una maglietta rossa,scarpe nere ed i lunghi capelli biondi legati su una spalla.
 
 
 
“Ciao!! Come stanno i miei nipotini!!”
 
 
 
I miei figli saltano addosso a mia madre e lei li abbraccia sorridente. Alexis scorge la figura di mio padre e gli va incontro,abbracciandolo
 
 
“Principessa! Come stai?”
 
 
 
Dice papà accarezzandola,lei sorride e risponde di star bene. E dopo tanti saluti entriamo in sala,mio figlio scarta i suoi regali e passiamo una piacevole serata,sorridenti.
 
 
 
Sono fuori in giardino,la luna è alta ed è piena. Quante lune piene ho visto fino ad ora? Tante,ma mai belle come questa. Passeggio fra i grandi e curati alberi dell’immenso giardino della nostra villa,rischiarato dai timidi raggi lunari. Vicino al laghetto noto una figura. Mi avvicino guardinga fino a che non lo riconosco: mio fratello?! No,devo essere fusa. Non posso vederlo! Insomma.. è… morto…
 
 
 
“Mizuki…”
 
 
 
Ottimo,mi parla anche! Mossa da qualcosa mi avvicino a quel magnifico ragazzo. Le braccia si muovono da sole,la mano si posa un secondo sui suoi capelli,che sento incredibilmente setosi. Tutto mi fa pensare ad un sogno,ma non lo è!!
 
 
 
“Kaito,ma tu sei… sei…”
“Morto? Si,ma per ho avuto l’opportunità di venire a salutarti un’ultima volta.”
 
 
 
Lacrime a gli occhi,lacrime di felicità. Lui prende da non so dove un braccialetto d’oro dalla catenina semplice ma raffinata. La mette al mio polso e dice
 
 
 

“Questo è il mio regalo per il tuo anniversario di matrimonio. Auguri sorellina! Io veglierò su di te e su tutta la nostra famiglia ogni singolo minuto…”

 
 
 
Sospira e si avvicina a me
 
 
 

Ti amo…
…Anche io…
 

 
 
Mossa da un senso di felicità gli vado incontro e le nostre labbra si uniscono in un bacio casto. Sento il cuore esplodermi nel petto e una nuova luce irradiarsi dentro me. Si stacca da me e torna in posizione eretta,muove un passo verso di me e scompare nel mio corpo.
 
 

“Ti amo anche io,fratello mio…”

 
 
 
 
 
 

Ecco qua ragazze!!! E’ finita anche questa storia. Vi avviso già che NON ci sarà un continuo,perché non trovo davvero spunti,ma io ed una mia amica stiamo progettando insieme una storia,quindi mi rivedrete presto ;)
Un bacione enorme a tutte voi che mi avete sempre seguita!! *-*
Vi adoro =D
Vostra

 

Jess

   
 
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